Recensioni per
Everything I do
di Miky30

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/01/19, ore 11:51

Ciaooooo :))) Pensavi di non rileggermi più, vero?
Invece eccomi qua!! Non ho mai il tempo di leggere e recensire tutto quello che vorrei X_X

Allora, parto con il dirti che l'idea è GENIALE. 
Tristan che vuole organizzare una festa di compleanno per Klaus <333
Con l'aiuto di Klaus poi  Non avevo mai pensato ad un sodalizio tra di loro.
Klaus poi, è stupendo e meraviglioso. Burbero per come vuoi, ma basta che gli si chiede di fare una cosa per Elijah....💜💙💜


nnanzitutto lascia che ti dica che questa è una delle mie canzoni preferite!
La telefonata è stata meravigliosa, soprattutto quando parlano dell'affetto che nutre Klaus per Elijah 💜💙💜 adoro💜💙💜💜
e poi Klaus che arriva e Elijah che deve rincorrerlo ahhah 💜💙💜
e il sarto!! ahhaha 💜💙💜

"Ci verrò d'estate a dipingere, quando avrò voglia di passare un po' di tempo nel vecchio continente e - notando lo sguardo del fratello maggiore - quando avrò voglia di essere rimproverato fino alla morte. Non fare quella faccia, fratello, qualcuno deve pur dare una mano a questo povero martire che ti sopporta!"

che teneri 💜💙💜

"Quando avete finito di prendervi gioco di me..." ma la frase gli rimase a metà perché non riuscì a trattenere una risata né uno scappellotto al fratellino, il quale incassò il colpetto con un sorriso divertito.


Devo inoltre dirti che ho apprezzato TANTISSIMO l'idea di raccontare come hanno scoperto la fatidica e famosa CASA DAL PORTONE AZZURRO

pOI IO AMO i baci sotto la pioggia e o per strada e il fatto che fossero capitati sotto quella casa per CASO, mentre si baciavano, da un tocco se possibile, ancora più romantico e dolcissimo alla cosa!!
Una dolcezza nella dolcezza.


si vide nel corridoio bianco della sua mente, di fronte alla porta con le ali dorate.
"And when you find me there, you'll search no more."
Sulla porta, appoggiato in posa plastica come era solito fare lui stesso, lo vide: gli sorrideva


mi piace tantissimo questo pezzo. Anche perchè sono amante proprio di visioni, fantasticherie e cose simili, sono romantica 💜💙💜
e poi ho riconosciuto la fatidica porta!


L'abbraccio finale con Klaus 💜💙💜
ma toglimi una curiosità: ma c'erano solo gli Originali o altre persone anche nel locale?


Finisco di recensire oggi, per adesso ti faccio i complimenti :)


Ho finito di leggere!!
Beh!! Non ho molto altro da recensire, se non che la frase di Elijah "grazie per questo è bellissima 💜💙💜

E poi onore a te, che sei riuscita a indovinare (???) l'età di Elijah!! Come hai fatto a capire che ha 1040 anni??? O.O io non ci sarei mai arrivata!!
Comunque mi fa strano che la famiglia va in hotel! ahha xd

Se ti va fammi sapere che canzone è ^^ e se è la stessa di inizio capitolo!
Per ora è tutto ^^

Ciaoooooooooo
(Recensione modificata il 12/01/2019 - 10:06 pm)

Recensore Master
07/11/17, ore 15:57

Sono tornata adesso dal lavoro ed è stata proprio una bellissima sorpresa avere questa storia ad aspettarmi! Una storia bellissima, tenera e a tratti anche molto divertente (1040 anni... e io che mi sento vecchia! XD). Dolce l'idea di Tristan di organizzare una festa di compleanno per il suo Sire riunendo tutta la famiglia, ancora una volta è lui a fare il primo passo, a superare l'ostilità dei Mikaelson pur di cercare un modo per far sorridere il suo uomo. Pensando all'orgoglio di Tristan, non è certo stato cosa da poco chiamare lui per primo Klaus... ma l'orgoglio viene sempre vinto dall'amore, in Tristan, ed è questo che lo rende così grande.
Bellissimo il dialogo al telefono tra i due, questo Klaus ironico e pungente, ma alla fine ben disposto, è proprio perfetto, sembra di vederlo con quel suo sorrisetto e le sue battute... ed è splendida la frase che gli dice, lui che lo accetta nella famiglia perché è stato l'unico capace di rendere felice Elijah.
E Klaus dice il vero, in tutti i sensi, perché l'Elijah della serie TV è stato distrutto e rovinato dal momento in cui ha perduto Tristan, niente e nessuno, nemmeno la sua stessa famiglia, può capirlo, accettarlo e amarlo totalmente come Tristan. Solo Tristan può farlo ed è bellissimo che sia proprio Klaus a dirlo, nel momento in cui lui afferma questo è come se davvero anche Tristan entrasse a far parte definitivamente della famiglia Mikaelson.
Mi è piaciuto molto anche il tipo di rapporto che si è venuto a creare tra Tristan e Klaus. In un certo senso, Klaus sembra aver bisogno di un fratello minore, di qualcuno con cui condividere chiacchiere e allegria... un tempo era stato Kol, ma poi le cose sono andate in un certo modo e... me lo vedo proprio Tristan a fare il fratellino minore! XD
Poi... che cosa dire? Tristan che canta la canzone a Elijah (ce lo vedo proprio a fare una cosa simile, non per niente mi sono messa a prendere lezioni di canto perché, secondo me, il Conte De Martel avrebbe proprio quel tocco esibizionista di cantare in pubblico!), la famiglia tutta riunita a festeggiare il compleanno del suo patriarca, Elijah che finalmente, grazie a Tristan, può essere felice, sereno e totalmente in pace come non è stato mai in tutta la sua esistenza... immagini bellissime e emozionanti che mi hanno davvero commossa fino in fondo al cuore!
Una storia stupenda, originale, con tocchi del tutto personali che la fanno essere insieme ironica e divertente (le battute tra Tristan e Klaus, la scena di Elijah che entra in camera nudo e ci trova il fratello... sono rotolata! XD), emozionante (la scena di Tristan che canta) e commovente (l'immagine di Elijah festeggiato da tutti coloro che ama).
Hai regalato un mondo speciale a questa coppia, rendendoli finalmente felici in modo completo e totale, non soltanto per il loro rapporto, ma anche per i legami ricuciti con la famiglia Mikaelson. Hai donato sia a Tristan che ad Elijah una felicità che meritavano e che gli è stata strappata crudelmente, perché è proprio vero quello che scrivi nella storia, Elijah non era mai stato tanto felice in tutta la sua vita e, senza Tristan e tutto ciò che ha fatto per lui, non lo sarebbe stato mai. Mai.
Ma per fortuna tu e Aliseia avete donato loro questo magnifico mondo di felicità e pace.
Grazie per questa meravigliosa e tenerissima "storia del martedì", che mi ha risollevato il morale e fatto tornare tutte le energie anche se ero appena tornata dal lavoro. Grazie perché avevo bisogno di una storia così dolce e piena di positività e allegria.
Alla prossima storia!
Abby

Recensore Veterano
07/11/17, ore 08:34

Mi hai chiesto se erano loro, amica mia. E io ti rispondo sì, sono proprio loro. Loro liberi dal dolore e da un malinteso senso del dovere. Liberi di amare, e di conciliare le tante forme d’amore che un uomo può conoscere. Sono loro, che hanno attraversato un deserto di sofferenze, e hanno raggiunto l’azzurro di una casa rubata all’incuria degli uomini. Una casa umile fuori e meravigliosa dentro, con panorami di cielo e mare che fanno innamorare. Come la nostra ship, trascurata e vilipesa dagli autori non nella sua parte slash (non chiedevamo tanto) ma nel suo cuore, che è fatto, alla fine, di comprensione e di perdono. Questa ship ha un significato, tra i tanti: sapersi riconoscere. Riconoscere nell’altro la propria oscurità e la propria passione. Riconoscere l’amore.
E nel tuo racconto il miracolo è tale da estendersi a coloro che sono più importanti nella loro vita: a Niklaus, per esempio. E non a caso. Nessun fratello è stato altrettanto amato. Parente, complice, amico, confidente. E sì, certo… aehm: royal pain in the ass (scusa Big). E solo quel fratello poteva amare tanto da capire la scelta del maggiore, fino ad accettare il mostriciattolo nella famiglia. Fin quasi a riconoscersi in lui, perché certo Nik è stato tanto amato, ma non sempre compreso.
E tutto questo è avvenuto, avviene nella tua storia perché sono loro: liberi dalla sofferenza ma non dal ricordo. Bisognosi dell’altro come sono sempre stati. E perciò è perfettamente IC Elijah che si chiude nel suo studio, perso nei rimorsi e nel malumore. È IC Tristan che combatte per riaverlo, perché non può farne a meno: “si sentiva un po’ irrequieto ma la spinta che lo comandava era più forte della paura”.
È IC Tristan che irrompe nella sua vita come un angelo ammantato di grazia e di malizia. Un tempo lontano fu il violino. Ora è la sua voce, in un’immagine e in una musica che non dimenticheremo più.
Grazie per le citazioni. Mi sono emozionata.