Recensioni per
Human
di TigerEyes

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/09/21, ore 22:57
Cap. 1:

Mia cara Tiger, sono molto felice di aver letto qualcosa di tuo al di fuori del mio fandom preferito, temevo che la mia capacità di giudizio e che la mia adorazione totale nei confronti tuoi e delle tue opere fossero offuscate dalla mia passione incondizionata per Ranma 1/2… invece mi sono ricreduta e posso confermare che hai davvero un talento straordinario per la scrittura 🤩.
Cominciamo col dire che hai affrontato un altro manga che mi piace molto e hai indagato forse il rapporto più intrigante, quello distorto e malato tra Inuyasha e Kikyo. Quindi altri 50 punti per te e nuove picconate alla mia capacità di giudizio appena riconquistata! 😂
In questa ff racconti il momento drammatico dell’inganno di Naraku, quello in cui chiunque abbia letto il manga o visto l’anime, ha provato disperazione e rabbia e subito dopo si è consolato pensando che da lì a poco (appena 500 anni!😬) sarebbe arrivata Kagome a guarire le ferite di Inu e ad amarlo per ciò che è: un mezzo demone cane.
Hai scelto di raccontare questa tormentata storia d’amore dal pdv di Inuyasha e lo hai fatto in maniera magistrale; il twist narrativo ti ha aiutato a entrare meglio nella natura a metà di questo splendido personaggio. Devo dire che all’inizio non capivo molto il senso del twist, invece in effetti è stato un ottimo espediente e non ha tolto nulla alla storia originale. Mi dispiace solo che di Kikyo ci sia così poco, sebbene i miei sentimenti su di lei siano contrastanti, è innegabile che sia un personaggio molto interessante e complesso, fragile e triste, che, secondo me, ama Inuyasha di un amore un po’ egoista… non mi sembra abbia cercato la felicità dell’altro nella loro storia d’amore, ma solo la propria, e quando torna in vita gli promette di portarlo via con sè nell’aldilà quando fosse giunta nuovamente la sua ora (della serie ti amerò fino ad ammazzarti☠️). Da viva Kikyo si sentiva imprigionata dal proprio senso di responsabilità in una vita che non desiderava e il suo amore per Inuyasha ha rappresentato fondamentalmente per lei una via di fuga.
Tornando a noi, la tua descrizione da reietto infelice e tormentato di Inuyasha è perfetta e straziante fin dalle prime righe, quando Izayoi decide di dargli quel nome, perché nemmeno lei si fida del suo lato demoniaco.
Sei stata incredibilmente minuziosa e feroce nella descrizione delle torture subite dal nostro povero mezzo demone, si soffre moltissimo con lui e ovviamente monta anche nel lettore un rancore e un desiderio di vendetta-tremenda-vendetta (un fegato grosso così!!).
Bello quindi questo spingere la narrazione di Inu/uomo reietto fino al limite -suo e del lettore- ovvero fino alla trasformazione in demone, quando apparentemente si giunge al momento catartico (che invece non arriverà mai): bello l’incedere della metamorfosi che va di pari passo con i pensieri di vendetta, bello il dettaglio della vista da demone che aumenta la percezione della luminosità (denota che trip mentali ti sei fatta pensando alle caratteristiche di un semi demone, chapeau!), …e quanto ho goduto quando sfonda il tetto seminando spavento tra gli omuncoli del villaggio… ziiii zzono una brutta perzzzonaaaa😂!!
Emozionante il momento in cui tocca la sfera che si è già scurita e sente un potere talmente intenso da rischiare di perdere la ragione, sebbene in quel momento a me sembri che lui sia già completamente fuori di sé; è pronto a diventare un demone completo quando Kikyo, “la donna che non può fare a meno di amare” (💔) in maniera forse inconsapevole, lo salva due volte, la prima dalla sua stessa rabbia e mancanza di raziocinio impedendogli di usare la sfera con la sua sola presenza e la seconda, quando, non avendo il coraggio di ucciderlo nonostante l’abbia tradita, lo sigilla sull’albero.
“Maledetta sia la sua umanità” e giù lacrime🥲!

In conclusione: non so perché non ti convinca, io trovo sia davvero una bella ff, introspettiva, toccante, feroce per certi versi e come al solito scritta divinamente, con la classe ed eleganza che contraddistinguono le tue opere… mettendomi nei tuoi panni, in generale nei panni di un fanwriter, mi viene in mente che forse scrivere su Inuyasha potrebbe risultare noioso, facendo un confronto (ingeneroso per come la penso io 😜) con Ranma, mi verrebbe da dire che in Inuyasha la divina Rumiko ha lasciato pochi missing moments da immaginare e poi ovviamente è piuttosto drammatico, mentre Ranma è un manga comico e un colabrodo a livello narrativo (chettepossino Rumiko adorata😂) e quindi lascia molto più spazio all’immaginazione e alla fantasia, risultando quindi più stimolante… comunque… scusa l’accollo!!!
Mi inchino a te Tiger, sei il mio idolo!❤️
tua affezionatissima fan
Giorgia

Recensore Junior
02/06/21, ore 21:13
Cap. 1:

Che bellissima sorpresa è stata trovare qualcosa di tuo su questo fandom! E per di più sui miei personaggi preferiti (ok, bisogna dirlo a bassa voce perché è opinione impopolare, me ne rendo conto, ma per me questa coppia non ha paragoni). Non c’è niente da fare, l’intensità, l’ardore, la passione che li ha uniti non ha eguali, consuma e si consuma nell’odio. Mi piace il personaggio di Kagome, la trovo adatta all’Inuyasha attuale, ma ciò che suscita la storia di Inuyasha e Kikyo non lo suscita nessun’altra storia (anche sentimenti contraddittori, sia chiaro). Ovviamente è solo la mia personale opinione, ma a prescindere da quello che si può pensare, non si può negare quanto questa storia abbia segnato il corso degli eventi e plasmato Inuyasha, accompagnandolo per mano verso l’amore più puro, quello che non chiede nulla in cambio. Se è vero che siamo il risultato del nostro passato...
Il tradimento. Ne hai reso magnificamente la sofferenza, la frustrazione, la disperazione, in una delle migliori introspezioni del personaggio che abbia mai letto.
L’idea di perderla è insopportabile, ma mai quanto sapere che Kikyo morirà nella convinzione che lui l’abbia tradita.
In poche parole, il fulcro di tutto…in questa frase c’è quel dolore, quel bisogno che rende insopportabile questo amore, quella sensazione di impotenza che fa contrarre il cuore.
E quel finale…quel finale. Mi ha davvero commossa. Perché lui era disposto a cambiare, per lei. E lei? Dando il via alle congetture, ho sempre pensato che Kikyo non si sarebbe mai potuta sacrificare per amore, perché si stava già sacrificando per qualcosa di molto più importante (quindi non la vedo completamente egoista, ma sono ipotesi).
Ma qui poco importa Kikyo, importa Inuyasha, importa la sua rabbia verso se stesso, per non essere stato in grado di capire. Per essersi fidato.
Interessante anche il twist che hai dato alla natura del mezzo demone, serve molto bene la storia e permette di avvicinare Inuyasha ancora di più alla sua parte umana.
L’ho letta veramente di cuore e ti ringrazio per averla pubblicata. Se mai vorrai scrivere di nuovo su questo fandom sarò felicissima di leggerti.
Alla prossima!
(Recensione modificata il 02/06/2021 - 09:15 pm)

Recensore Veterano
26/12/17, ore 20:28
Cap. 1:

Non è facile raccontare di nuovo ciò che il manga e l'anime hanno già detto. E tu non hai solo approfondito questo particolare momento tra Inuyasha e Kikyo, hai dato ad esso una profondità del tutto IC che ci fa capire in maniera ancora più chiara i sentimenti contrastanti di Inuyasha. I pregiudizi e la cattiveria fanno di lui ciò che gli altri vogliono che sia, ovvero un mostro; eppure nella sua mente c'è una lotta tra il desiderio disperato di essere l'umano che Kikyo desiderava e quello di divenire un vero e proprio demone pur di mettere a tacere qualsiasi giudizio. Volete che sia un mostro? Ebbene, lo sarò! Salvo poi lasciarsi conficcare la freccia sulla spalla dalla donna che ama, nonostante potesse ucciderla con un dito nelle sue condizioni, a riprova che l'umanità dentro di sé è molto più vera di quella di chi lo addita come pericoloso. Davvero un'introspezione ben fatta e bella da leggere!

Recensore Veterano
30/11/17, ore 23:16
Cap. 1:

Sono riuscita a finire la lettura due sere fa e oggi siccome Emily è crollata ho il tempo di commentare.  Molto interessante l'alternativa che ci hai proposto sarebbe bello leggere anche l'incontro con Kagome.  Un Inuyasha  che diventa demone solo nelle notti di luna nuova è una cattiveria bell' e buona per il protagonista ma lascia.  Spunto a molte riflessioni  sopratutto mette in risalto il pregiudizio  e lil dolore che deriva da esso. Alla fine  Kikyo in un modo o nell'altro rimane egoista . È stato bello rileggere di questi momenti che sono quelli che ho più apprezzato del manga. Il modo in cui tutto è iniziato è davvero affascinate e fa riflettere che anche con un aspetto umano il finale non cambia.  OVVIAMENTE STILE IMPECCABILE...    Ma che te lo dico a fare

Recensore Junior
11/11/17, ore 13:12
Cap. 1:

Ciao! Questo tuo scritto mi ha colpita molto. E per quanto io non sia eccelsa nello scrivere recensioni, cercherò di farti capire appieno ciò che mo ha trasmesso, perché veramente ne vale la pena. Allora cominciamo! Qui si vede un Inyasha che si trasforma una volta al mese da umano a demone, quindi l'inverso della storia originale, ma nonostante ciò la sua vita si può dire uguale. Gli esseri umani non lo hanno mai accettato fino in fondo, vivendo con l'incubo che lui possa nuocere a qualcuno. Il nostro protagonista è ferito nel profondo, deluso , amareggiato ad anche arrabbiato, comprensibilmente. Tutte queste sue emozioni le ho sentite, rigo dopo rigo, facendomi immedesimare alla perfezione, riuscendolo a farmi capire ogni suo pensiero, ho sofferto con lui. Il tuo stile particolare di scrittura - che apprezzo molto - ha reso ancora migliore già l'ottima introspezione che hai dato al nostro peotagonista. Questa tua os poi ha dato vita ad un mio pensiero: ovvero che non "si devono temere i demoni, ma gli esseri umani". Umani egoisti, in questo caso l'esempio lampante ne è Kikyo, - che come hai analizzato tu - ha ben pensato di rendere Inuyasha del tutto umano. Non le è sfiorato il pensiero di rinunciare ad essere una sacerdotessa, mai ha mostrato l'intenzione di sacrificarsi in nome dell'amore, ma l'ha proposto all'altro. Che dire, l'ultima frase poi è stata la ciliegina sulla torta. Lui l'avrebbe fatto solo per lei. Hai espresso tutto il suo sentimento in una sola frase. Io mi pongo la seguente domanda però: lei l'avrebbe mai fatto per lui? Chissà!
Complimenti davvero. Un saluto, Cassandra

Recensore Master
10/11/17, ore 21:52
Cap. 1:

Eccomi carissima a commentare!
Bellissima! Davvero tanto. Hai descritto alla perfezione i sentimenti di Inuyasha, attimo dopo attimo, di questo frammento di vita di cui si sa davvero poco, eppure è la base sulla quale è costruito l'intero manga.
Lo stile è bello, anche se devo amettere che in alcuni punti ho dovuto rileggere perchè cambia spesso lo stile di narrazione.
Non che sia una pecca, ma è questione di capire solo come un'autrice imposta il tutto :)
L'ultimo pezzo, è la vera chicca. Sentivo, percepivo, toccavo i sentimenti di Inuyasha, il tormento, il dolore, la delusione, l'amore.... un groviglio sterminato. e quell'ultima frase "Per te, solo per te, lo sarei stato."..... il cuore mi si è fermato, perchè è così vera e triste da lasciare il vuoto dentro, lo stesso vuoto che prova Inuyasha quando quella freccia gli colpisce il petto.
Una meraviglia di os, davvero, tanti complimenti. Va nelle preferite.
Manu

Recensore Junior
10/11/17, ore 17:20
Cap. 1:

Ma che bello trovarti anche in questo fandom! E con quale chicca poi! L'ho letta un paio di volte ( faccio sempre così... La prima è per farmi un'idea generale e la seconda è per cogliere le sfumature), e mi ha lasciata estasiata. Lo stile è sempre il tuo, ovviamente. Non ti si potrebbe confondere con un'altra autrice neppure volendo, hai un modo di scrivere che è tutto tuo ( la descrizione delle scene, la tecnica narrativa, la caratterizzazione dei personaggi e così via...) e la cosa è davvero a tuo favore, visto che non è troppo comune trovare un autore/autrice dallo stile così definito. Ma andiamo alla ff vera e propria; francamente ho sempre trovato la storia d'amore di Inuyasha e Kikyo un po'... boh... così; Mi spiego meglio: pare tratta da un romanzo ottocentesco, con Inuyasha nelle vesti di un nipponico Heathcliff, Kikyo la solita delicata e tormentata eroina di turno, un amore apparentemente impossibile/sofferto/consumante etc... Nei suddetti romanzi solitamente lei muore di tisi e lui impazzisce, qui abbiamo invece una  tipa morta e un lui addormentato da una freccia. Diciamo che non sono un tipo troppo romantico e che le storie d'amore di questo genere mi fanno venire il latte alle ginocchia (l'unica storia che ho amato al proposito è stata Jane Eyre), e nello specifico quello che non ho mai sopportato di Inuyasha e Kikyo è stato proprio l'argomento trattato da te in questa narrazione: il dover diventare umano di Inuyasha. L'ho sempre visto come un sopruso, il volerlo far diventare quello che non è. Però credo proprio che, come tu hai ben descritto, lui l'avrebbe fatto solo ed esclusivamente per lei, ed anche per conquistare un posto nel mondo. Ma alla fine, cos'è davvero l'umanità? é più umano chi chiama "mostro" Inuyasha, oppure lui che vuole soltanto avere il calore di una famiglia tanto da voler modificare la sua identità? é più umana una  Kikyo che non vuole mostarsi debole e che si sentirebbe a suo agio con Inuyasha solo se questo fosse umano (sempre per non perdere il proprio posto nella propria porzione di mondo), oppure Inuyasha che si lascia invadere dall'umanissimo sentimento della rabbia? Credo che Inuyasha avrebbe accettato di essere umano soltanto per non essere più solo. E questo non è propriamente quello che si chiama "buona base per costruire una relazione". Detto ciò, trovo comunque molto importante la relazione dei due protagonisti che hai usato per la tua storia, anche perchè sono, in un certo senso, l'emblema di quello che accade spesso: essere quelo che non si è davvero per non essere soli. Perchè tutti abbiamo bisogno di una famiglia, e siamo purtroppo disposti (certe volte ovviamente) a perdere di vista noi stessi per avere questa. E dunque cosa c'è di umano nell'estirpare un pezzo del proprio essere ad un indiuviduo per omologarlo ad un determinato gruppo di individui che noi reputiamo quello "giusto"? Ben poco mi verrebbe da dire, ma è quello che succede. Non tutti abbiamo la fortuna di incontrare degli esseri umani che siano davvero umani e che agiscano puramente per il bene dell'altro. Il concetto di amore stesso a volte è usato a sproposito. Ma a parte i miei sproloqui, ho davvero apprezzato il modo in cui hai sviscerato i pernsieri del protagonista: sono veri, autentici, e  credo proprio che sarebbero stati quelli di Inuyasha nel manga originale. Si sono senite  davvero l'angoscia e la tristezza dell'aver sfiorato per un attimo l'idea di avere qualcosa che si è sempre desiderato, e vedersela poi scivolare tra le dita in un nanosecondo. La frase finale, inoltre, l'ho apprezzata particolarmente: si intuisce perfettamente che Inuyasha, nel suo io più profondo, ha sempre saputo che diventare totalmente umano non era la scelta migliore, ma l'avrebbe comunque fatto se questo gli avesse permesso di avere una vita felice accanto alla donna amata.  Davvero un ottimo lavoro cara, ma ogni volta che si legge qualcosa partorito dalla tua mente e dal tuo cuore non si può dire che questo! Alla prossima.