Hitoshi caro,la giornata del povero Ivan.Conosco quei luoghi per avere diretto una Sede bancaria.L'esercito di Francischiello il nostro con pagine pietose di un certo modo di intendere il governo interno.Hai scritto da grande giornalista,senza risparmiare una piega direbbe Indro Montanelli( da tempo deceduto).La tua umanita' ne esce al solito palpitante,con il senso del dovere di altri tempi.Ti aspettano tempi complicati in cui,noi signori potremmo rimetterci il ranno ed il sapone.COmplimenti.Un abbraccio. |
Leggendo il tuo racconto mi hai, in un certo senso, ricordato mio babbo:Quando era un militare, per via della leva che c'era ai suoi tempi, quando ricevette la licenza, andò a farsi operare alle tonsille. I suoi compagni, credendolo spacciato, gli hanno dato via tutta la sua roba. Una volta tornato, mio babbo non avendo trovato la sua roba, dovette portare sempre i soliti vestiti, che però non doveva mai lavare. Non puoi immaginare cosa sia successo quando è arrivato un nuovo capitano e si è accorto di lui! Apparte ciò, passiamo al tuo racconto:Sai, sono contenta per il finale, alla fine ce l'hai fatta e il tuo capitano ti ha ammirato per il tuo buon comportamento, consegnandoti lui stesso la licenza! Anche questo tuo racconto mi è molto piaciuto, sai? Ora vado, a presto! |
Sono felice che tu abbia vissuto questa bella esperienza, sei stato bravo, io probabilmente sarei impazzito molto prima, però come dico sempre il duro lavoro e i sacrifici vengono sempre ripagati. Mi ci sono rivisto molto in questa storia perchè anche io ho vissuto una gratificazione così quando sono stato assunto al Disney Store, so cosa vuol dire vivere e provare sulla proprie pelle una cosa del genere e come sempre sei riuscito a farmi molto emozionare, si vede che questa cosa per te era importante, la carriera militare è molto ardua (Anche mio padre è stato nei militari alla caserma Piave di Orvieto se non ricordo male) sei stato bravo anche perchè ripeto non è una cosa facile lavorare e vivere in un ambiente del genere sopratutto per via del nonnismo e delle rigide e continue regole che ci sono nell'esercito. Sempre con il tuo permesso voglio far leggere questa storia al padre di Irene che è un militare anche lui (Lui è andato anche nelle zone dove c'è davvero la guerra ma per fortuna non ha mai sparato a nessuno) così ti so dire cosa ne pensa, visto che lavora in quell'ambiente, ti faccio tanti complimenti, questa storia insegna che tutti noi ce la possiamo fare, bravo bravo Beppe, mi ha fatto molto piacere leggere questa bella storia. Un abbraccio grande e sincero. |
Sembra che la vita militare sia molto interessante. E soprattutto non è così faticosa come pensavo. |
Eccomi qui, reduce da una giornata di lavoro ma pronta a recensire questo lungo scritto autobiografico :) |
Buon pomeriggio. |