Recensioni per
Pagliaccio
di LatazzadiTea

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/10/21, ore 21:22
Cap. 1:

Bellissima introspezione psicologica accompagnata da un linguaggio ben curato nei confronti di alcuni dei personaggi più tormentati della nostra infanzia, in pieno stile Oscar, i miei complimenti.

Recensore Master
23/12/20, ore 20:01
Cap. 1:

Bella storia ma anche molto triste. André nasconde per anni dietro l'ironia i sentimenti che prova per Oscar ma la maschera di un uomo innamorato prima o poi cede. Molto bella la similitudine con un pagliaccio a cui si scioglie il trucco con le lacrime, molto evocativa, fa percepire proprio la disperazione che prova André in quel momento.
Storia breve ma intensa, complimenti!
Alla prossima!
Barby

Recensore Master
17/08/20, ore 08:06
Cap. 1:

Ciao cara eccomi per lo scambio a catena. Io ti ammiro per tanti motivi, sai scrivere drabble e sai veicolare le emozioni forti con molta maestria. La disperazione e rassegnazione di Andrè si avvertono in ogni paragrafo. Che situazione opprimente ogni giorno vive quel suo personale girone dell'infermo così vicino alla sua Oscar che però non può essere sua😭 ... bellissima e azzecata la metafora del pagliaccio, le lacrime poi che gli impediscono di indossarla😭😭 e no, caro, Andrè, sono certa che tu non sia il solo a indossare quella maschera. 💔
Brava davvero, alla prossima. Adoro come scrivi di questo personaggio

Recensore Master
27/07/20, ore 01:51
Cap. 1:

Ed eccomi qui per lo scambio a catena del giardino.
Una storia a dir poco triste e malinconica, in quanto troviamo il nostro caro Andre' che terribilmente innamorato di Lady Oscar non può fare altro che fingere, fingere che vada tutto bene e indossare la maschera da "pagliaccio" che non gli appartiene, ma deve perché lui non può confessargli il suo amore, quindi finge e lo fa anche nel sorriso seppure non stavolta.
Seppure triste la storia lo trovata carina, brava ^^.
Lo stile è scorrevole, non ho trovato errori grammaticali o di battitura quindi nulla da rimproverarti, apparte la parola pagliaccio ripetuta tante volte ma direi la cosa è voluta.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima ciaoo^^.

Recensore Master
21/12/19, ore 20:00
Cap. 1:

Avevo scritto una recensione già ieri, ma il sito non me l’ha salvata...
quanto dev’essere difficile per André servire, essere presente, ma essere considerato sempre come l’eterno amico, l’eterno servitore...
Quanto dev’essere doloroso non poter essere se stessi e dover nascondere dietro una maschera sentimenti e lacrime?
Trovo che tu sia riuscita in pochissime righe a condensare tutto un groviglio di sensazioni che animano André, che sono André. Perché lui qui è molto IC nella sua sofferenza trattenuta, nel suo sentirsi da parte, come fosse un personaggio sullo sfondo, ma credo non sia l’unico a portare una maschera da sempre, anche Oscar porta con sé un trucco chr non le si addice, un’uniforme imposta, una vita da maschio che a volte sembra andarle stretta.
Se André si sente un pagliaccio per come si mostra, Oscar appare come un burattino per certi versi, i cui fili li muove il padre, la regina e il suo orgoglio che la rende cieca di fronte all’ovvio...
Complimenti mi è davvero piaciuta.
A presto!
Ladyhawke83

Nuovo recensore
02/08/19, ore 13:53
Cap. 1:

Buon pomeriggio, eccomi qui per lo scambio del Giardino di EFP. 

La storia mi è molto piaciuta: non sono una grande fan di Andrè, tuttavia ho chiaramente percepito i suoi sentimenti. La sua tristezza è giunta fino a me, facendomi un pò sentire la protagonista della storia al posto del giovane. Mi dispiace molto per lui e per la sua sofferenza, tutto ciò non deve essere affatto facile per lui: indossare una perenne maschera, lo so per esperienza personale, è terribile. R' una cosa che lacera internamente e psicologicamente: costretto a mostrarti fuori per ciò che non sei, mentre dentro stai appassendo. 

Non mi dilungherò oltre, ogni altra parola sarebbe superflua: ti faccio i miei complimenti per questa one shot, ed un grande in bocca al lupo per i tuoi futuri progetti letterari! Un abbraccio

Recensore Master
11/12/18, ore 08:51
Cap. 1:

Buongiorno! Eccomi qui per lo scambio del nostro gruppo di Boys Love: ero tentata di cominciare a leggere una originale, ma quando ho visto fandom di Lady Oscar, non ho potuto fare a meno di fermarmi. Amo quest'opera, ed il rapporto tra Andrè e Oscar mi ha lasciato tanto di quel malinconico amaro in bocca, che non hai idea. Per questo sono entrata qui a colpo sicuro, sapendo di trovare qualcosa che sicuramente avrei apprezzato.
Che angoscia in tutto questo: i suoi sentimenti, il vero modo di pensare che traspare tra le righe, la finta indifferenza al mondo, all'amore, alle persone. Qualcosa che si trascina dietro giorno per giorno, da tempi immemori, riversando solo su se stesso tutto il dolore che prova e cercando di mantenere la facciata davanti agli altri, di modo che nessuno se ne renda davvero conto. Un po' come molti di noi, che siamo costretti a fare un poco la stessa cosa tutti i giorni, per i più svariati motivi.
Il testo breve, con elementi ricorrenti, calca sul concetto in maniera glaciale e appositamente ridondante: c'è amarezza, tristezza, e soprattutto rassegnazione. E quando Andrè sta per cedere sente persino di doversi scusare quasi, con tutti quelli che lo circondano, per non essere in grado di mantenere sempre quella maschera che gli altri sono abituati a vederlo indossare. Un magone mi hai scatenato addosso che nemmeno immagini. Lo sapevo che avrei trovato qualcosa in grado di smuovermi il sentimento, quello malinconico e decisamente grigio.
La forma scelta è adattissima a ciò che traspare, e non ho rilevato errori di sorta, il che mi rende contenta perché la lettura di un testo pulito è sempre piacevole. Alla prossima, e buon lavoro! :3

Recensore Veterano
19/10/18, ore 11:52
Cap. 1:

Hey, intanto scusami per il forte ritardo!
Ho scelto questa storia proprio perché ho fatto di recente un rewatch dell'anime e Dio, se mi hai colpito nei feels!

André è un personaggio piuttosto complesso, che erratamente viene ridotto solo al suo amare Oscar da sempre. André è personaggio che vive tra due mondi, ma viene considerato fuori posto da entrambi e quindi indossa una maschera. È ovvio che con pagliaccio non intendessi la visione moderna, ma quella originale. E ti posso confidare una cosa? Mi è sembrato che fosse il cantastorie a parlare per metà della storia, nonostante l'unico personaggio indicato sia André. Forse perché l'opera non racconta o racconta poco di quei vent'anni dal punto di vista del popolo. I ché è un punto a tuo favore.

Recensore Master
21/02/18, ore 13:12
Cap. 1:

Ciao, oggi sto commentando te. ^_^

Ho sempre amato André, uno dei primi uomini per cui abbia versato fiumi di lacrime, da ragazzina... :P

Infatti dava l'idea di una persona molto sensibile e profonda ma ripeti troppe volte che indossa una maschera da pagliaccio. Penso che questo raccontino potrebbe essere sistemato per valorizzarlo comunque mi è piaciuto. Posso indicarti una ripetizione? Di solito segnalo tutti gli errori di battitura così l'autore se vuole può sistemare o se qualcosa l'ha volutamente scritta in un modo imparo di più. ^_^
Comunque il raccontino mi è piaciuto. Che mi hai ricordato! Ora puoi star certa che almeno per tutto oggi andrò in giro con lo sguardo *O* perché alla mia veneranda età ancora mi perdo in contemplazione dei personaggi che ho particolarmente amato da ragazzina. :D

***Pulisco dal mio viso dal dolore e rimetto la mia maschera da pagliaccio.***
Non so se leggerlo: "Pulisco dal mio viso il dolore, e rimetto la mia maschera da pagliaccio"; oppure "Pulisco il mio viso dal dolore e rimetto la mia maschera da pagliaccio."
Cambia poco e niente. Diciamo che nel primo caso sembra più teatrale e drammatico, nel secondo più spontaneo e moderno.

Ciao, vado a leggere altri racconti brevi, se ne hai. ^_^

Recensore Master
02/12/17, ore 09:58
Cap. 1:

Questa tua fiction, già dal titolo mi ha fatto ricordare un paio di canzoni degli anni sessanta / settanta : una si intitola" Il re dei pagliacci", l'altra è " l'Istrione ".
Scusa la divagazione; questo paragone fra Andrè e un pagliaccio ha certamente la sua valenza simbolica.
Il giovane per quasi tutta la sua vita, a fianco della sua amata, deve nascondersi dietro ad una maschera , non deve rivelare assolutamente i suoi sentimenti, pena l'allontanamento da palazzo Jarjayes, è solo un servo elevato da madamigella a ruolo di amico,non può pretendere di più solo ringraziare e obbedire i padroni di casa.
Un ritratto mesto,un' accorata richiesta d'aiuto, un dolore segreto che si svela......sicuramente la tua è una prova riuscita
(Recensione modificata il 02/12/2017 - 10:47 am)

Recensore Veterano
27/11/17, ore 19:24
Cap. 1:

Era il triste destino a cui non erano assoggettati solo i servi, ma anche i padroni.
Quante povere mogli, durante le loro nozze combinate, hanno dovuto mostrare perfezione e perbenismo dietro ai tradimenti ripetuti dai loro mariti?
Quanti poveri disgraziati hanno dovuto fingere allegria per dimenticare la miseria?

E anche Oscar, a modo suo, doveva fingere, davanti a suo padre.
Era anche lei vittima di un'illusione di carriera effimera che neanche le apparteneva.

Recensore Junior
24/11/17, ore 22:41
Cap. 1:

Anche se un André in questa veste non mi convince del tutto (e non perché tu non sia stata brava a tratteggiarlo, anzi è vero il contrario, ma probabilmente per il fatto che sono io che faccio fatica a rappresentarmelo), recensisco positivamente la tua storia, in particolare per due passaggi che mi hanno colpita e che cito: "Sono qui per servirvi, per farvi dimenticare i problemi quotidiani, per lavare via la vostra rabbia" (come non pensare a tutte le volte in cui si è offerto ad Oscar per farle sfogare una rabbia interiore che non avrebbe potuto trovare altre valvole di sfogo?); "Sono un cane che prova a mordere il guinzaglio legato alla sua mano bianca" (sì, ci prova, ma poi le è comunque incondizionatamente fedele!). Entrambi mettono in risalto il dissidio interiore a cui questa creatura sopra le righe (in tutti i sensi) è stata sottoposta per (quasi) tutta la sua giovane vita. Brava! Un abbraccio e a presto. S.

P.S.: non sono andata a verificare, per cui toglimi una curiosità: i pagliacci a fine Settecento esistevano già?

Recensore Veterano
24/11/17, ore 21:19
Cap. 1:

È molto triste, un Andrè che ha perso ogni speranza anche se la vita continua, come se nulla fosse accaduto.
Molto bella e disperata.

Recensore Master
24/11/17, ore 21:17
Cap. 1:

Povero André, mi fa una pena, vorrei poterlo abbracciare e consolare. Brava sempre

Recensore Master
24/11/17, ore 13:23
Cap. 1:

Interessante storia, contenente uno sfogo di André che, però, si rivolge ad un interlocutore che non ho bene individuato.
Potrebbe parlare agli altri protagonisti della storia, primi fra tutti Oscar ed il Generale.
Potrebbe, invece, rivolgersi agli spettatori e, cioè, a noi.
Nel primo caso, non si potrebbe parlare di maschera, ma di effettiva fedeltà e devozione. André non fingeva, non simulava, limitandosi a censurare la parte più scomoda dei propri sentimenti. Non indossava una maschera che lo trasformasse in qualcosa di diverso, in questo caso in un pagliaccio, ma esercitava una forte autodisciplina per non fare trasparire emozioni sconvenienti.
Nel secondo caso, si può, effettivamente, ricondurre lo sfogo a quello tradizionale degli attori comici che camuffano la loro infinita tristezza ed il proprio dramma esistenziale sotto una maschera brillante. Ogni tanto, c'è traccia di ciò nelle varie opere teatrali.
Sotto questo profilo, André può ben essere un personaggio che, per fare evadere ciascuno di noi dalla quotidianità, per "ripulirci" dai nostri problemi e per darci qualche momento di svago, indossa una maschera che, però, non è quella del pagliaccio - che, invece, starebbe bene ad Alain - ma della tragedia greca, di Zerbino, dell'innamorato sfortunato, di colui che è destinato ad immolarsi senza chiedere qualcosa in cambio.
La storia, comunque, è interessante.