Recensioni per
Dancing In September
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
06/03/19, ore 12:15

Ehilà, ma che dolcezza! Non lascio spesso recensioni, ma ho letto questa tua one shot questa mattina prima di alzarmi e mi ha fatto iniziare la giornata con il sorriso. Mi é piaciuta davvero molto. Hai ambientato la storia al mare, fuori dalle mura del 221b, ma tutto fa così “casa” con John sulla veranda che chiede a Sherlock se vuole del té. Per non parlare di come sei entrata nella mente e nel cuore di Sherlock! Ho adorato il suo essere impacciato, il suo non riuscire più a contenere tutti i suoi sentimenti per John..é perfettamente da Sherlock pensare e rimuginare nelle cose per poi attaccarsi a una frase così semplice come “perché il mare é più bello a settembre” per fare a John una delle più belle dichiarazioni di sempre. Ho trovato tutto molto IC. Se non mi sono spiegata bene, perdonami. Non sono brava nel recensire, ma volevo comunque lasciarti un pensiero. Davvero adorabile! L’ho messa diretta nelle mie preferite. W Sherly!💕
Baci, Vane.

Recensore Master
21/08/18, ore 11:46

Ciao cara :) Eccomi qui, finalmente. E che felicità *_* 
Questa storia è un po’ più ‘datata’ rispetto alle altre che ho letto ultimamente ma se non ricordo male avevi detto che proprio di recente avevi fatto una revisione di questa One Shot e quindi niente, mi sono buttata, perché ho amato questa storia dal titolo e perché mi sono completamente persa mentre la leggevo. 
Penso sia, in generale, tra le storie più belle che io abbia mai letto. 
C’è un’irrealtà meravigliosa, il modo in cui descrivi ogni scena è pari a vivere in un sogno, sei riuscita come io non avevo mai letto a rendere perfettamente la sensazione che si prova e i pensieri che si fanno in quel momento tra il sogno e la veglia. Sono rimasta a bocca aperta e non riuscivo a smettere di leggere, mi hai letteralmente folgorata e Sherlock qui è stupendo nella sua ansia di sentimenti e tra i cocci del suo cuore che non crede possa essere amato, perché lui non può essere amato, no, se lo ripete sempre. 
E, come ogni volta quando tutto riguarda John, lui si perde e i suoi pensieri già confusi diventano chiari in una logica folle, come la logica di Settembre che è qualcosa a cui si aggrappa furiosamente e che poi John all’ultimo gli smonta perché non importa se danzano, parlano, si amano a Settembre o in qualsiasi mese di qualsiasi anno. Loro sono belli sempre, loro sono loro sempre. 
Mi sono piaciute enormemente le loro battute, le parole di Sherlock che sono stupende e che si mischiano con i suoi pensieri rendendo il tutto straordinario e che così coinvolgono e sconvolgono il lettore. 
Sono ammaliata, ho amato la falsa fuga di Sherlock e il suo arrendersi non solo a John, ma a se stesso, ai suoi desideri ormai incontrollabili. 
Questa storia è tutta poesia, il lessico è ancora più aulico e le immagini proposte sono quadri di rara bellezza, ho amato la disposizione di qualsiasi frase e di qualsiasi parola. Davvero, è difficile trovare delle parole per commentare tale bellezza.
Solo magnifica, hai ricreato tutti i sensi possibili e mi sembrava di sentire il profumo del mare e di rivivere Brighton che io ho visitato e che ora ho rivisto con questi occhi nuovi donati dalla tua storia. 
Wow, sono emozionata.
Tantissimi complimenti perché è tutto perfetto. 
Grazie infinite :)

Recensore Junior
15/05/18, ore 13:58

A volte ti basta scrollare la home di un social, trovare una fanfiction e iniziare a leggerla per capire quanto impatto possa avere sulla tua giornata.
La tua descrizione dei personaggi e degli ambienti è impeccabile: quando citi i fiori, quella tazza di the lasciata a metà e la pioggia che batte sul pavimento; mi sembra di poter ascoltare il loro profumo, sapore o rumore. Sono poche le volte che le descrizioni riescono a prendermi in questo modo: l'ultima volta è accaduto con ''Il ritratto di Dorian Gray".

Il lettore ha la possibilità di entrare in modo leggero in un momento così delicato eppure non ha il tempo di realizzare quanto possa essere forte il vortice di emozioni che Sherlock sta provando in quel preciso istante. L'impatto ha la forza di quel vento gelido che sferza su viso, che ti rende cosciente che quello che stai vivendo non è semplicemente legato ai contorni ovattati e meravigliati di un sogno perché tutto è concreto. Ciò che prova lo è. Sta accadendo ed è terrificante vedere la paura negli occhi di Sherlock nel poter essere rigettato. Mi permetto di citare: ​«No, gli uomini come me non saranno mai amati» lo fermi, risoluto. Deciso. Ancora indietreggiando. [...] Sarà che ti odia e che gli fai schifo.
La tua descrizione qui è fortissima perché racchiude tutte le emozioni e mira dritta al cuore. La tensione è palpabile, ti innervosisce ma quando tutto si scioglie solo un valzer, non ti resta altro che sorridere.

Leggere le tue storie è sempre un piacere :)

Yours, 
PathosForaBeast.
(Recensione modificata il 15/05/2018 - 02:01 pm)

Recensore Master
14/03/18, ore 20:57

Ciao! :D
Questa volta ho avuto il piacere di leggere questa dolce e romantica Johnlock.
È stato il titolo ad attirarmi, visto che Settembre è uno dei miei mesi preferiti, unito ad un elemento che amo tanto come il mare. Trovo questa idea davvero delicata e la scelta di ambientare i sentimenti, pensieri e la confessione di Sherlock è stata più che mai ottima: il tumulto che il consulente sente va di pari passo con la trasformazione del tempo, che sembra voler partecipare all'agitazione dell'uomo.
Mi è piaciuto tantissimo come hai gestito i suoi sentimenti: molto vicino allo Sherlock della quarta stagione, più vicino agli amici ed a chi lo ama - bisogna fare un monumento a John per la sua pazienza!

La storia è scritta davvero bene: non ho trovato alcun tipo di errore e le descrizioni nsono ben fatte, non annoiano per nulla.
Il punto di forza è come hai tratteggiato il comportamento di Sherlock, su cui non mi dilungo piú; ho solo trovato una vena comica nelle risposte balbettate del detective.
Ti faccio i miei complimenti!
Alla prossima,
Olivier_Rei

Recensore Master
04/02/18, ore 19:35

Ciao!
Non sai che bello per me essere tornata a leggere le tur storie, sono ripartita alla grande con questa one shot *_*
Non so se è perché ultimamente sono emotiva da far schifo, ma uesta storia mi ha piacevolmente commosso. E' descritto tutto con una delicatezza tale da farmi sorridere. E poi ho respirato per tutto il tempo un'atmosferica onirica. Sembra tutto un bellissmo sogno, proprio dall'inizio alla fine, e questa è una cosa che mi è piaciuta.
E poi mi è piaciuto Sherlock, com'è stato caratterizzato, più mite di com'è di solito.
"Il mare è più bello a settembre" (a parte che, John, sono d'accordo con te) e poi da lì Sherlock che parte con i suoi discorsi, iniziando a dire tutto quello che sente, senza neanche far parlare John.
E poi è il finale è bellissimo, così dolce, e l'immagine di loro così felici mentre la tempesta incombe è molto poetica **
Stle impeccabile, ogni frase era un'emozione, ma d'altronde non potevo che aspettarmi questo da te ^^
I miei complimenti davvero, hai scritto un ennesimo piccolo gioiello, l'ho adorato! :D

Recensore Junior
23/12/17, ore 08:17

Parto avvantaggiata: sono nata a settembre. Credo che sia un mese speciale, dove tutto riveli la bellezza recondita che possiede. D'Annunzio, nel Piacere, afferma che a settembre si realizzano le alleanze tra il cielo e il mare, tutto davvero è più bello, ed è pervaso da una quiete sovraterrena come "una bella donna che abbia partorito e che si riposi in un letto bianco, sorridendo d’un sorriso attonito, pallido, inestinguibile." È una descrizione bellissima. Ecco, la tua storia mi ha fatto venire subito in mente queste atmosfere, quasi di una primavera veduta in sogno dove il mare non è più una massa d'acqua ma un'aura che si fonde col cielo. Leggendoti ho visto davvero il mare, John e Sherlock tutto preso dai suoi pensieri. Pensieri dolorosi, vedere tanta bellezza ma, nello stesso tempo, temere di non farne parte. L'incomunicabilità resa benissimo, come se tra il groviglio dei pensieri di Sherlock e la bella figura di John ci fosse uno schermo, invisibile ma presente, reale. Questa è una situazione che l'essere umano vive spessissimo. Il voler protendersi verso l'altro ma anche la difficoltà e, talvolta, il fallimento. Per questo ho apprezzato ancora di più Sherlock che sbotta e, alla fine, in una sorta di flusso di coscienza, dice a John tutto quello che gli urge dentro. Mi ha profondamente commossa vedere il nostro investigatore alle prese con una cosa tanto complicata come possono essere le emozioni, soprattutto quelle che vorrebbe comunicare alla persona che ama. Fantastico John che lo ama così com'è, con i suoi limiti e le sue difficoltà. La tua storia è bellissima, scritta benissimo (ho gustato le parole che hai usato, una ad una) e, soprattutto, mi ha dato tanti spunti di riflessione. Grazie

Recensore Veterano
22/12/17, ore 00:01

Ok,woo, che viaggio assurdo mi ha fatto fare questa fic.
Parto con l'ammettere di aver sbagliato una cosa, tendenzialmente non seguo l'istinto, ma posso giurare che leggendo qualche tuo commento sul gruppo Il Giardino di EFP mi ero trovata nella strana posizione di dire “secondo me scrive bene”, anche se effettivamente non conoscevo i fandom che seguivi o te, come fan writer in generale.
Lo voglio specificare perché settimana scorsa ti ho prenotato senza aprire minimamente il tuo profilo, solo dopo averlo aperto ho scoperto che le serie che segui io non le considero, ma questo non mi ha fermato da rimanere immobile nel tuo profilo senza sapere che cavolo recensire. Sì, con questo non significa che io me ne penta, anzi, ho scelto una fic con una JohnLock perché io sono una grande appassionata di Sherlock Holmes, la serie della BBC l'ho seguita vagamente e non mi è mai piaciuta, ma la tua fic è così tanto piena di sentimenti e di cose belle che potrebbe avermi convinto ad attaccarmi a Netflix per fare una maratona. (scherzo, sono troppo pigra, ma il pensiero conta.)
Scherzi a parte, passiamo ai punti fondamentali: La tua fic è perfetta, sarà banale dirlo così e forse sarai già abituata a recensioni come questa, ma lo ripeto, è perfetta.
È perfetta per prima cosa perché è molto poetica, non so se tu scriva poesie, ma credo che ne saresti perfettamente capace; non c'è una parola fuori posto, ogni frase crea una sorta di “situazione” nella mente del lettore e io ne sono stata stregata completamente.
Hai uno stile molto ricercato, il che mi ha stupito perché raramente ho letto fic in seconda persona scritte così bene; si, ok, lo ammetto, pur non disprezzandola come tecnica, ho sempre avuto dei pregiudizi proprio perché non ho mai letto storie in seconda persona capaci di appassionarmi. In questo caso, penso che l'averla scritta in seconda persona abbia dato ancora più contenuto alla storia, mi sarebbe difficile immaginarla così bella se fosse stata scritta da un narratore terzo o anche solamente in prima.
Ed è poetica perché attraverso le parole sei stata capace di evocare così tante immagini diverse, rilassanti, ma anche fresche; infatti è proprio la sensazione di freschezza che la fic mi ha lasciato, il mare poi, ha una simbologia immensa, e tu l'hai sfruttata al massimo.
Un altro aspetto che mi ha stupito – ma potrei benissimo sbagliarmi – è che trovo strano leggere una storia in cui Sherlock osserva e parla dei propri sentimenti a John, non viceversa; non so se questa sia una cosa di routine nel fandom, ma quando lessi vagamente fanfic su di loro (legate alla serie della BBC, ma anche quelle dei vari film recenti e non) non mi era mai capitato.
Ho sempre avuto la sensazione che la gente prendesse per scontato Watson, mentre Sherlock rimaneva l'intoccabile tra i due; invece, forse tu ti sei presa un rischio, ma diciamo che mi è parsa una sfida facile, o meglio, una sfida che superi a pieni voti.
Sherlock è Sherlock, mi sembra molto vicino a quello della serie, strano sicuramente, come personaggio, soprattutto nel cercare di seguire i suoi pensieri, ma hai creato un parallelismo tra i suoi sentimenti e il mare che io ho trovato davvero toccante.

Poi c'è anche tutto il resto, non sono una persona romantica (anzi, sono aromantica per natura), ma se c'è una cosa che amo fino alla morte sono i valzer, la musica classica in generale, e accostare due forme d'arte come la musica e la scrittura possono farlo tutti, ma riuscire a creare qualcosa di ottimo come hai fatto te, no, non è comune.
Mi dispiace solamente essere poco metodica nel fare recensioni, sono pigra, quindi non riuscirei a seguire una scaletta precisa, ma voglio davvero farti sapere che l'ho trovata fantastica.
Oltretutto sei riuscita a infarcire la fic di termini importanti senza essere arrivata a scrivere un mattone o un polpettone diabetico; sì, è romantica, ma può piacere anche a chi l'amore non lo prova, proprio perché come storia è molto artistica.
Complimenti.
E scusami ancora, sia per il ritardo che per la recensione confusa; potrei aver fatto errori orribile, ma nonostante l'ora non volevo rimandare di nuovo.
(La metto tra i favs)

Recensore Junior
09/12/17, ore 18:51

Ho riletto questa storia due volte. La prima normalmente, la seconda mettendo il brano “Valse Romantique” di Debussy in sottofondo. Se già la prima volta la lettura è stata più che piacevole, con l'ultilizzo di quel brano l'atmosfera è stata decisamente più intensa e romantica. Utilizzare la sintassi in questo modo è incredibile, davvero. Riesci a creare musica anche con le parole e penso che sia una cosa straordinaria. Non ho parole. 

Per quanto riguarda la storia in sé, l'ho adorata. Mostri un John bellissimo, perfetto, rilassato, sorridente... non è difficile capire il punto di vista di Sherlock, perchè ciò che descrivi corrisponde esattamente a ciò che vede lui. E' come se tutte le descrizioni fossero filtrate dalla mente confusa e innamorata, ma estremamente razionale del detective. E questo è bellissimo. 
Ciò che mi è piaciuto tantissimo è Sherlock. In questa storia emergono tutte le sfaccettature del suo carattere. Il suo essere razionale che contrasta e si scontra con la sua emotività. La sua paura e la sua insicurezza. Il fatto che si veda come un mostro e quasi non creda che John, un uomo così bello e perfetto, possa amare proprio lui. E quasi spera che quella frase "Il mare a settembre è più bello" possa adattarsi a tutte le cose e anche alle persone, spera che John possa vederlo sotto un'ottica diversa, bello come lui non riesce a vedersi, senza sapere che è già così che lo vede. E lo sproloquio che fa, mostra il lato più tenero di Sherlock. La sua fuga e l'immagine a cui lo paragoni (o si paragona visto che è il suo punto di vista), quel marinaio d'argento che cerca di "domare" la sua barca nella tempesta. E' tutto perfetto... come tutto ciò che scrivi d'altronde. 

Il finale poi mi ha emozionato. Il bacio e il loro danzare in riva al mare, sotto la pioggia, con il mare in tempesta... è davvero uno scenario da pelle d'oca. 

Non posso che farti i miei complimenti. Riesci sempre a regalarmi un'emozione e ti ringrazio. Alla prossima. 

Marilia. 

Recensore Master
06/12/17, ore 19:26

Ciao!
Per lasciarti questa recensione ho preferito cimentarmi in una storia singola. Ho visto che l'hai pubblicata proprio mentre iniziavo la minilong, così ho voluto subito recuperarla in modo che poi posso continuare ad addentrarmi nel tuo profilo.
Voglio provare a lasciare una recensione "cronaca", cercando di non tralasciare alcun punto. Spero possa andare.
Partiamo!

La prima cosa che mi è saltata all'occhio e mi ha impedito di finire l'altra storia prima di passare a questa è stato il titolo, che tradotto dovrebbe essere (scusa, sono una frana con le lingue): danzando a Settembre.
Ora, io non ho ancora letto manco il primo rigo della storia, ma un titolo simile affascina, ammalia, intriga, coinvolge già in un'atmosfera settembrina. Mi immagino una storia piovosa, melanconica, triste, con quei piccoli sorrisi che ti strappa una coperta calda intorno al corpo. Mi fa pensare a ricordi e pensieri tristi, a una danza di luci fuori da un vetro appannato.
E' incredibile quante emozioni solo un titolo può dare. Quindi, le mie aspettative sono parecchio alte in questo momento.

“Il mare è più bello a settembre”. Questa frase è mia! E' mia e non di John Watson! La dico sempre io! Come hai fatto? Come fai a saperlo? Forse... anche tu ami il mare quanto me?
Non ho saputo staccare gli occhi dalla pagina prima, tanta è stata la capacità di questo testo di travolgermi nella sua poesia. Questo è uno stile che assolutamente mi piace: fluido, scorrevole, con una punteggiatura più affine ai miei standard; ricco di metafore, con un ritmo soave e lento, scorrevole come acqua, come i pensieri nel sogno. Hai usato diverse immagini molto belle, che sfocavano tra sogno e ricordo; si sono mischiati senza ostacoli, ed è stato impossibile distinguerli.
Mi ha ricordato molto quell'effetto che ho ricercato nella mia os "Mare d'inverno", e forse per questo questa os mi procurerà tanto dolore, anche se poi alla fine sarà lieta e veramente dolce, io soffrirò, lo so già.

L'inizio "La carezza è tanto lieve che a stento la senti" è un'inizio delicato quanto al titolo, che mi richiama subito un testo evanescente, evocativo, sfuggente e leggero. E' assolutamente perfetto!
Il modo in cui descrivi il tocco sfuggente di questo John che non so se credere reale o un ricordo doloroso di Sherlock, il quale è preda proprio nel momento in cui è più vulnerabile ai sogni incontrollati e più segreti, è davvero poetico, le sensazioni che hai descritto sei riuscita a farle provare a me che leggo. Complimenti!

E' proprio da Sherlock non desiderare una vacanza, perché è il suo lavoro ciò che lo fa divertire di più. Lui ha bisogno di mantenere la mente in moto, e poi non ce lo vedo proprio a prendere il sole.
Ciò che invece mi ha intrigato della storia è proprio il fatto che egli sia così remissivo nei confronti dei desideri di Watson. Per come l'ho visto nei film è lui che conduce il gioco, che decide dove andare, e Watson invece che deve sempre seguirlo, cerca di staccarsi da lui per poi raggiungerlo di fretta. Questo invece mostrarsi partecipe dei bisogni dell'altro mi confonde da un lato, ma dall'altro lo vedo affine alla "fragilità" emotiva con cui lo hai descritto nelle tue storie e che presumo sia più vicino alla caratterizzazione del telefilm a cui fai riferimento. In ogni caso è un tratto, per me originale se associato a questo personaggio, che è molto affine poiché un po' in contrasto con il suo essere un arrogante ba*****o<3

L'uso della seconda persona rende il tutto più riflessivo, quasi che ci fosse una persona accanto a Sherlock che lo stesse aiutando a tirare fuori dal cassetto questi ricordi, queste emozioni e sensazioni; gliele stesse facendo rivivere di nuovo, e questo dona al tutto un'aria ancora più evanescente e con un sapore dolce e tiepido.
Ho appena letto del risveglio di Sherlock e di come John sia lì, in una poltrona poco lontano. La voce del narratore sembra chiarificare i pensieri di Holmes, come se li mettesse a nudo, lo spogliasse di qualsiasi mistero. E come dice lui stesso in uno dei passaggi, ovvero guardarsi allo specchio e vedere riflesso la propria anima. Mi piace questo stile, forse te l'ho già detto.

Qui ho trovato un piccolo errore di distrazione:
Allo stesso tempo preferisti non fosse necessario. -> preferiresti(?)

L'impulsività "illogica" di Sherlock e il suo modo di tirare fuori una logica sulle stagioni è dolce e divertente allo stesso tempo. Tenero! Mi piace come descrive Watson: seduto in una sedia sul portico, a sorseggiare té, un po' alla maniera inglese mi verrebbe da dire, con i suoi modi eleganti e rilassati. E Sherlock sembra avere uno scatto adolescenziale, molto innocente, puro com'è il suo modo schietto e arrogante di vedere il mondo e considerare gli altri
Posso confessarti una cosa un po' sciocca? Hai presente cosa dice James Barrie riguardo a Peter Pan e i bambini in generali? "Innocenti, spensierati e senza cuore". Non so perché, ma il modo di agire impulsivo e arrogante e senza pensare troppo alle conseguenze di Sherlock mi richiama la stessa definizione di infantilità che ricollego a Peter Pan. Anche Sherlock, a suo modo, non è cresciuto mai, ha mantenuto il suo essere puro e intatto. Poi, boh, sto andando per la tangente come mio solito, però i tuoi scritti mi danno diversi stimoli e il mio cervello parteXD

E ho letto il finale! Tutto d'un fiato, perché non potevo interrompere la lettura sul più bello!
Il tuo Sherlock si mostra più emotivo che mai in questa storia, io non lo avrei mai immaginato così; eppure questa os mi è talmente piaciuta che non ho badato troppo all'IC, anche perché non sono la persona giusta per giudicarlo... ne so troppo poco. Accetta il mio parere come una persona che ha appena letto una bellissima originale.
ADORATO!<3
Il finale, il contrasto di loro che danzano un valzer, un ballo leggero, mentre intorno a loro incombe la tempesta e il mare è agitato... le descrizioni del temporale in arrivo, la pioggia battete, Settembre che non ha logica ma è pura emozione... stupendo, davvero.
Questa storia rientra tra le preferite che ho letto del tuo profilo. Una delle più curate a livello stilistico, secondo me, la grammatica e la sintassi... il ritmo narrativo sopratutto sono perfetti, musicali.
Davvero complimenti!
Non so cosa è uscita da questa recensione, spero possa andare.
A presto!

Recensore Master
04/12/17, ore 18:08

Ciao, Dolcezza
Ho dovuto aspettare - sono in rtardo cronico su tutto - ma mai avrei perso questo splendore, mai
Credo di averla già letta in una prima stesura, ma se è mai possibile mi ha stregata ancora di più
Che delicatezza il mare di Settembre, com'è adatto a confessare sentimenti lievi, preziosi e timidi
Concordo che è il mare è meraviglioso laddove privo di stabilimenti balneari, vuoi per il luogo, vuoi per la stagione... è allora che rivela le sue meraviglie
Che fa sognare - ad occhi aperti? - a Sherlock sirene dorate e sembianze da marinaio
Anche gli oggetti sono trasparenti, fatti d'acqua e impalpabili. Non è chi dubiti del tuo stile, ma a volte ti superi
Sherlock è così cucciolo, qui. Non capisce... che avrà Settembre di magico? come può cercare di comprendere?
Che una frase detta da John possa esere un po' semplice, o superficiale (senza che questa sia una critica), non lo sfiora. E' una soluzione troppo facile e non crede sia giusta
Invece voleva dire solo quello che era: il mare è più romantico e piacevole senza folla.
Ma Sherlock parte per la tangente delle elucubrazioni, e via a credere che allora ad ottobre le cose peggioreranno!
E' così spaurito, delle volte. E' il mio Sherlock preferito, e tu me lo regali sempre
Vuole essere amato e crede che non succederà, che ogni cosa bella sia illusione, sogno
Come la sensazione del tocco delle dita, che forse sono quelle di Zefiro, non di John
La corsa verso il bagnasciuga mi ha finita di intenerire, se ce ne fosse stato bisogno... amo troppo come mostri questo dolore del cuore e poi la sua cura. Ci conto sempre su questo, sai?
Jhon che è caldo, verissimo, ride e lo bacia è la visione più bella che si possa immaginare
Ne ho tanto bisogno... meno male che ci sei tu
Mi mancavi, lo sai
Baci al sale marino, sweety
Setsuna

Recensore Master
03/12/17, ore 16:31

Ho la pelle d'oca e non mi succedeva, leggendo qualcosa, dal 2007 con una fanfiction che porto da sempre nel cuore.
Sai perché ho i brividi, Koa? Perché oltre al ritmo, alla tua straordinaria capacità di rendere la malinconia di Sherlock così palpabile e al meraviglioso mondo che crei loro intorno, qui a farmi venire i brividi è stato John.
Nelle tue storie è sempre visto dagli occhi di Sherlock, almeno da quelle che ho letto io e riusciamo un po' a conoscere lati del dottore ancora estranei che solo qualcuno come il detective di Baker Street può comprendere.
Eppure qui c'è altro. Qui c'è una semplice convinzione, una stupida diceria che manda letteralmente Sherlock nel pallone.
Perché a Settembre il mare dovrebbe essere più bello? Se non fosse stato John a dirlo non gli sarebbe importato poi così tanto di andare ad indagare su una cosa così "stupida" ma torniamo sempre lì, al suo bisogno fisico di sembrare un po' umano, solo per lui, solo per l'uomo che ama e quindi questo suo bisogno di capire il suo mondo, di entrarci e sentirsi un mostro almeno un po' di meno, specie ai suoi occhi.
Amo tutto questo, amo il tuo modo di renderlo su carta, adoro l'attenzione che ci metti, il tuo stile che muta a seconda delle tue esigenze.
Non ho parole per descrivere il modo in cui riesci ad entrare nella testa di Sherlock, dei suoi scenari, come quello delle sirene dove persino lì non riesce a distaccarsi da John; persino lì lo vede, lo immagina, perché nessun essere diverso da lui potrebbe farlo innamorare in ogni sua forma.
Ha tutto un senso, persino ciò che ha sempre odiato, come il mare, i suoi stabilimenti, la strana convinzione che le persone hanno sul fatto che le vacanze siano rilassanti solo se ci si stende al sole come lucertole.
Non le capisce Sherlock queste cose, ma se a John piacciono allora va bene. E di nuovo la malinconia torna tra le tue parole, nel fatto che sebbene sappia di non poter diventare mai una persona normale, per John può fingere di esserlo anche tutta la vita.
Poi cambia ancora scenario e intorno ad un cortile di una graziosa casetta, ordinaria, c'è John a bere un té: un John sorridente, che sta bene, che è felice di ciò che ha e sembra una moglie, una sposa in attesa che il suo amato la raggiunga per non fare niente, ma farlo insieme.
Poi tutto diventa burrascoso, c'è la tempesta sia nel cuore che nel cielo e tutto è bellissimo.
L'insicurezza, i sorrisi di John, il calore, l'abbraccio, il bacio e l'amore, che accomuna questi due uomini così diversi.
mi piace sempre leggere il tuo modo di farli confessare il loro amore, in ogni storia è diverso e ha una base diversa, sempre introspettiva, sempre comprensibile, sempre dolorosa perché il loro amore è dolore, ma è bello.
E' tutto sempre bellissimo, Koa. Io non ho davvero altre parole per definire tutto questo.
Grazie per le emozioni che mi trasmetti ogni volta.
Buona domenica,
Miry

Nuovo recensore
29/11/17, ore 22:33

Storia molto dolce e delicata, uno scorcio di un piccolo sogno romantico. Mi è molto piaciuta spero continuerai a scrivere così 😊

Recensore Veterano
29/11/17, ore 22:30

Ciao!
Quanta dolcezza in Sherlock!
I suoi dubbi e la fragilità che, lo sa benissimo, trovano nel dottore la serenità e la completezza che li faranno sparire.
Mentre il mare si muove intorno a loro, come il resto del mondo, in un valzer che Sherlock vorrebbe danzare con John, finalmente uniti, si fermano e poi danzano. Insieme. Per la vita.
Bellissime immagini le tue, che mi accompagnano verso il sonno, stasera
Grazie
A presto