Recensioni per
Summertime sadness
di Watson_my_head

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
27/12/17, ore 17:50
Cap. 1:

Trovi sotto il testo della tua recensione:

Si però non me la puoi far finire così, che ancora non BOMBANO.
Allora.
Io non sto bene leggendo sta fan fic.
Victor è un cuore di panna ma fino ad un certo punto perché è un cretino che fa il playboy con tutte quelle ragazze ma che è? Vabbè.

Sherlock che piange mi fa male al cuore, non ce la faccio a vederlo piangere è più forte di me.
Questa seconda parte mi è piaciuta tantissimo e non vedo l’ora di leggere l’ultima parte però ti prego fammeli bombare dai...

“Forse aveva imparato a restare sveglio la notte in attesa che qualcuno arrivasse e si addormentasse insieme a lui”
In un universo parallelo arriva John ❤️

Bravo Cierlock, tuo Victor

Nuovo recensore
27/12/17, ore 16:11
Cap. 2:

È un capitolo così pieno di avvenimenti che non so da dove iniziare.

Amo Victor, così fragile e insicuro, che non crede di meritare l'amore di Sherlock e ci prova, ad andare avanti, ma alla fine torna sempre da lui.
Amo Sherlock, che capisce di provare qualcosa per Victor ma non dice nulla, che cerca di andare avanti ma non ci riesce e nonostante le promesse a se stesso si lascia distruggere volta dopo volta, lasciando dormire Victor con sé.

La parte finale mi ha distrutta. Ho sentito tutto il dolore e tutta la solitudine di Sherlock nel suo pianto e tutto il suo amore per Victor in quell'abbraccio.
Le parole di Victor, quel "non mi lasciare" sussurrato, sono state il colpo di grazia. La sua paura di essere allontanato da Sherlock, di nuovo, magari definitivamente, si evince benissimo.

Te lo dissi già nei commenti della challenge e te lo ripeto: è scritta benissimo. Questa storia è un gioiellino, è certamente nella mia top3.
I personaggi sono complessi, caratterizzati da Dio e molto realistici, con i loro difetti e le loro paure.

Scusa per il papiro, anche se non ho detto nemmeno la metà delle cose che volevo.
Non vedo l'ora di leggere la terza parte!

Recensore Veterano
26/12/17, ore 14:59
Cap. 2:

Mi sento infinitamente stanca dopo aver letto questo capitolo.

Ritrovarsi da adolescenti ad amare qualcuno non è mai semplice, non siamo anime dinamiche e in continua ricerca di noi stessi e del nostro posto nel mondo; infinitamente aggrappati a quella vena drammatica che ha accompagnato ognuno di noi attraverso i primi dolori e i primi amori che, spesso e volentieri, coincidevano gli uni con gli altri.
Questa sensazione di "tira e molla", questa sorta di limbo che ti tiene prigioniero di un pattern dal quale alla fine non vuoi nemmeno uscire perché è tutto ciò che ti resta e ciò che ti basta, ma che al tempo stesso ti fa soffrire.
Sherlock, ci sono passata anche io, e rivivere con questo personaggio tutta questa montagna russa di sentimenti non è stato così semplice. La sensazione di accontentarsi del minimo, la voglia di avere di più, ma la paura di restare con niente. È paralizzante.
Probabilmente per Sherlock lo è di più perché è un tipo solitario, non troppo espansivo e già pensa di meritare così poco dalla vita e dalle persone da essere terrorizzato di perdere anche l'unica cosa che gli viene concessa.
Sono immensamente innamorata di Sherlock e di Victor, presi singolarmente.
Sherlock è me, l'eterno spaventato, quello che resta immobile pur di non far fuggire un cervo e illudersi di meritare un po' della bellezza di quella visione che altro non è che la natura meravigliosa che si mostra a te; l'altro codardo come il primo, forse peggio. Con quella voglia di fuggire, di chiudere, di andare avanti, ma con l'impossibilità inconscia di farlo. E se per me il mio lui tornava indietro per un amore fin troppo fragile e leggero, qui invece avverto e subisco il peso di un amore decisamente più profondo, molto intenso e già che ti consuma.

"Calpestatelo pure, per quel che mi importa."
Come Sherlock prova a mantenere la facciata nonostante tutto... a me non importa, facci quello che vuoi con questo cuore malato d'amore, perché sicuramente a me non appartiene più. Sherlock è... non so se riesco a trovare l'aggettivo giusto, forse disperatamente rassegnato, ed è come mi sono sentita io per un anno e mezzo. Non c'era niente che io potessi fare, completamente abbandonata in balia di ciò che l'altro decideva di darmi e in balia di tutto ciò che decideva di prendersi. Eppure ero io a permettergli tutto quello, a trattarmi in quel modo e a pensare di non meritare di meglio.
E il mio pianto finale ha poi coinciso con quello di Sherlock. Non è un pianto liberatorio, perché da un limbo del genere è difficile uscire, ma è esattamente la consapevolezza di essere incastrato in un pattern che per certi versi finisci ad amare e ad accettare.
E potrà sembrare una cavolata, un amore nel quale nessuno s'imboscherebbe oggi all'età di 25 o 30 anni (e non è comunque detto), ma non dimentichiamoci dell'immersione totale dei giovani cuori in questi tipi di sentimenti, così nuovi eppure così vissuti che arrivano a pesare più di qualsiasi altra cosa.
Il dramma di immaginarsi perennemente soli è ciò che ci spinge poi a ricercare anche ciò che non accetteremo mai da parte di qualcuno.

"Ed era bastata un'altra frazione di secondo per arrivare alla consapevolezza che gli sarebbe mancato per sempre e che lo avrebbe cercato altrove."
Victor, oh Victor. Con una visione di se stesso così bassa e l'impressione di non essere mai abbastanza per quella meravigliosa persona che gli sta accanto, tanto da decidere di lasciarla libera (per quanto un discorso di libertà in questo caso sia così sbagliato "È quello che fai, mi tieni fermo") e di rassegnarsi ad una vita volta alla perpetua ricerca di quello stesso amore che sente di non meritare. E per quanto possa raggruppare tutta la propria volontà, la lontananza fisica e mentale e quella che ti riporta indietro, a casa.

"E più si allontanavano e più a Sherlock sembrava di riacquistare il pieno controllo delle sue facoltà mentali, della sua intelligenza e delle sue capacità deduttive, mentre Victor, in modo direttamente proporzionale, sprofondava nella più assoluta tristezza."
Questi parallelismi invertiti e non tra questi due personaggi sono ciò che amo di più in questa fan fiction, aiutano a capire come questi due siano cresciuti incastrandosi tra loro: l'uno preso senza l'altro non avrebbe lo stesso senso, sono indivisibili, come due piante che crescono solo intrecciandosi l'una all'altra. A volte aggrovigliandosi anche un po' troppo...

"Pensò che qualcosa si fosse rotto dentro di lui e non funzionasse più come avrebbe dovuto. Ne fu contento."
Questa immagine mi ha fatto commuovere di nuovo.
Quanto ti puoi sentire bene quando, dopo aver vomitato anche l'anima in mezzo a queste montagne russe, cominci a non sentire né provare più nulla? È un'amara consolazione, ma sei pronto ad accettarla comunque.
Nell'ultima parte la paura che ho visto nel personaggio di Victor mi è arrivata veramente in modo impeccabile, l'ho percepita anche io.
Il pattern che si è creato tra lui e Sherlock è come un patto silenzioso, qualcosa da quale non puoi uscire perché ne ho bisogno io e ne hai bisogno tu e questa paura che diventa rabbia, Dio se l'ho trovata vera. È volato il libro di Sherlock come volò il mio bicchiere.
È stata una reazione disperata che ho apprezzato moltissimo ed è per questo che non riesco a dirti con precisione quale dei due personaggi io ami di più.
Sherlock qui non ha ancora avuto il coraggio di rompere il cerchio, ma quando lo farà, perché penso che lo farà, allora Victor perderà la testa davvero e a quel punto ci sarà la prova: Victor andrà da lui, senza più paura, per prendersi ciò che gli era sempre appartenuto o se ne andrà per sempre.
Io il mio l'ho perso per sempre e per fortuna, ma qui è molto diverso ed è tutto molto più vero.
Vedremo.

E ora un commento alla povera Sherlock che sta scrivendo tutto questo.
Ti ringrazio e penso che una piccola parte di te debba ringraziarti as well. Non so perché, ma ho l'impressione che moltissimi pezzettini di te siano cosparsi qua e là in questa fan fiction; frasi che racchiudono emozioni e sentimenti tuoi, forse nel personaggio di Victor, forse altrove, ma qui dentro ti sei incastrata anche tu e non solo perché è un lavoro fatto da te, ma per qualcosa di più.
Mai mi sarei aspettata che da un prompt simile ne uscisse un tale gioiello e per questo ti ringrazio ancora.
La prendo anche come un ringraziamento indiretto per ciò che ho scritto io per te dopo averti fatto spaventare a morte, anche se so che in realtà ciò che ho scritto io non potrà nemmeno essere un quarto di quanto mi hai dato tu con questa.

Ancora ti ringrazio, per l'amore e per l'attenzione, per la condivisione e per la te che c'è qui dentro.

Recensore Veterano
26/12/17, ore 00:00
Cap. 1:

Ero pronta per riscrivere il commento che avevo lasciato sotto al post di facebook, ma non me la sono sentita e ho preferito rileggere la storia e scrivere qualcosa di appropriato.
Inizio col dirti che questa ff mi piace anche più di prima, sei davvero brava e l'angst è il mio preferito quindi direi che ci siamo. Mi piace molto anche il tuo stile, le scene, le descrizioni esaustive ma non pesanti, ricche di dettagli distribuiti con cura.
Per quanto riguarda i personaggi, adoro il rapporto che hai costruito per Sherlock e Mycroft all'inizio della storia, trovo che rispecchi perfettamente quello che sarebbe stato effettivamente; e l'importanza che hai dato al rapporto tra Sherlock e Barbarossa
 mi fa pensare alla scena del palazzo mentale della 3x3 - che mi piace da impazzire -, l'ho trovato incredibilmente dolce.
Non leggo fanfiction molto spesso, quindi non ho un vero e proprio riferimento per il personaggio di Victor a parte quella che dai tu, e mi va molto a genio.
(Grazie per avermi fatto capire che Victor Trevor è un cucciolino e lo vorrei proteggere sempre - quindi mi auguro una sorta di lieto fine --che so non arriverà--, ma amo l'angst e tu sei bravissima quindi ci sta - )
La caratterizzazione di Sherlock l'ho trovata impeccabile, sia da bambino - prima e dopo la morte di Barbarossa - che da ragazzino: in particolare l'indifferenza che dimostra per qualsiasi cosa, con l'unica eccezione di Victor, calza esattamente con l'immagine di lui che mi ero fatta
(Sfido chiunque, all'età che aveva Sherlock, a non trovare Victor bellissimo ed eccitante nei panni di Romeo Montecchi)
Battute a parte, delinei così bene le emozioni dei personaggi che ogni tratto introspettivo è una stretta al cuore!
Anche il modo in cui hai sviluppato il rapporto tra Sherlock e Victor mi è piaciuto molto, nonché come si sviluppa e come lo lasci in sospeso sul finale... Cos'è, miri a causare suicidi di massa?
Dell'ultima scena amo tutto, in particolare le descrizioni, arrivano dritte dove devono e rimangono impresse nella mente come il negativo di una foto (e fanno male, eccome se fanno male...). Poi, sarò strana io, ma a me piace quando una storia mi fa piangere, e questa ci è riuscita benissimo sia alla prima che a quest'ultima lettura.
Non volevo dilungarmi troppo, attendo il proseguimento con impazienza! E so che saranno lacrime, ma va benissimo così.
A presto!

 

Recensore Junior
02/12/17, ore 12:48
Cap. 1:

Premetto che sono una fan della Viclock e adoro i capelli ramati negli uomini😅,ne ho lette tantissime, posso dire con certezza che la tua è tra le più belle mai lette, mi sono emozionata tantissimo, il tuo Victor è splendido e descritto nei minimi particolari, mi sembra quasi di conoscerlo, una storia che commuove e fa soffrire! La parte di Barbarossa è anche molto bella, complimenti!!! Aspetto la fine di questa storia meravigliosa, e spero che Vic non faccia soffrire troppo Sherlock visto l'ultima parte, non so cosa aspettarmi😢

Recensore Veterano
02/12/17, ore 11:30
Cap. 1:

Questa fan fiction è... perfetta, posso dirlo? Sì, tanto è la mia, dedicata a me e quindi posso benissimo dirti che la fan fic ha centrato in PIENO il punto (anche se attenderò poi la fine con pazienza, promesso <3 ) e ne sono assolutamente soddisfatta. Amo pure le virgole, va bene? Victor è caratterizzato in un modo meraviglioso che nemmeno credevo possibile, per un personaggio che se ci pensiamo nella serie nemmeno è uscito, e Sherlock è stupendo così bambino. Ho amato come l'atmosfera cambia intorno a loro, anche se una nebbia avvolge Victor sin dall'inizio ed è esattamente per questo che in realtà è lui il mio personaggio preferito in questa fan fic. Mi sono permessa di copiare alcuni pezzi che mi sono piaciuti moltissimo, quindi il commento sarà lunghissimo e ogni citazione farò un commento diverso così che gli altri possano commentare sotto se vogliono condividere qualcosa!

“Chi è Mycofft? Il tuo papà?”- sbagliò il nome, facendo ridere Sherlock a crepapelle.
Victor, nella sua innocenza di bambino, aveva automaticamente associato quel broncio ad una figura paterna, ma Sherlock era troppo piccolo per poterlo capire.

“E' mio fratello. Ha dodici anni. Si crede tanto intelligente e invece è solo stupido!”- rispose, colpendo con un fendente della sua spada alcuni fili d'erba.

Il collegamento inconscio che fa Victor mi ha fatta impazzire, adoro leggere questi minuscoli particolari che poi, per quanto piccoli, arricchiscono la fan fiction come altre poche cose! Per quanto mi riguardava, questa ff poteva essere tutta di descrizione e ne sarei rimasta incantata lo stesso, questo rende i dialoghi ancora più preziosi, ma questo lo commento dopo. Per ora in questa scena ho amato l'inconscio di Victor e le azioni un po' infantili di Sherlock che mentre parla male del fratello, deve colpire l'erba perché cavolo se è arrabbiato! Questa immagine mi ha dato davvero l'idea di un piccolo Sherlock imbronciato con un fratello troppo antipatico (cosa che veramente Mycroft proprio non è <3)

"E Sherlock fu così felice che gli diede la sua sciabola da pirata e gli disse che avrebbe potuto giocarci per tutto il tempo che voleva."

Dite che io mi commuovo sempre e forse avete ragione, ma ciò davanti a cui mi commuovo di più, come forse avete già capito, è la semplicità. E chi è più semplice di un bambino? A quest'immagine mi sono venute le prime lacrime agli occhi, perché sì, qui Sherlock è ancora piccolo, cucciolo, non sa il male del mondo cosa sia e tutto inizia e finisce nella sua fantasia e il legame più forte si crea offrendo un pezzetto di sé ad un altro: la sua sciabola <3 Nonostante ci vedrete della malizia, porcheh, questo passaggio l'ho trovato molto dolce! Molte volte al mio tirocinio mi è capitato che i bambini mi regalassero qualcosa e vi assicuro che con l'oggetto a cui tengono, danno sempre via anche un pezzetto di cuore e qui l'ho visto tra Sherlock e Victor!

"Come se avesse scelto di morire lontano per portare con sé il dolore della perdita."

Qui viene il difficile, soprattutto per chiunque abbia un animale o sia semplicemente quel tipo di persona che "toccate tutti, ma lasciate vivi gli animali!" (tipo nei film e roba così).
Non so se sia il momento giusto per fare questo commento, forse farà più male di quella frase... qui sono letteralmente scoppiata in lacrime. Perdere un compagno di vita così è molto brutto e il vuoto che ha sentito Sherlock per la prima volta l'ho provato anche io molte volte; la sensazione di svegliarsi, quando ci sono quei due secondi di "oh buon giorno" prima della realizzazione e della tristezza. Lo svegliarsi piangendo. Ecco, può essere applicato alla perdita di chiunque, ma qui si tratta del NOSTRO Barbarossa e quindi il fatto che si sia allontanato per farci soffrire di meno, in realtà ci fa soffrire un po' di più. È la sua solitudine che mi ha fatta piangere (e lo sta facendo anche ora, damn it!)... sempre a starci vicino e quando è il momento è giusto che tocchi a noi stare vicino a loro, perché quel dolore non lo porteranno mai via.

“Io non ti lascerò, se tu non mi lascerai.”- gli rispose Victor. E per quello che poteva valere a otto anni, per lui quella, era una promessa per la vita.

E qui torna la semplicità dei bambini. Mi piace molto che Sherlock l'abbia e non Victor. Ha questa ingenuità che forse non ho mai associato a lui, nemmeno pensandolo da bambino e invece leggerlo qui così DAVVERO bambino mi fa uno stranissimo e piacevole effetto <3 È indifeso, ecco l'aggettivo giusto, è indifeso e mi piace come Mycroft in un certo qual senso vegli su di lui!

"Mycroft lo osservava in silenzio, chiedendosi quali pensieri dovesse affrontare un bambino di otto anni."

Ecco che siamo giunti anche a Mycroft. Per me lui ha sempre trovato Sherlock un /mistero/. Per quanto possa essere suo fratello, per quanto volesse proteggerlo, lo ha sempre guardato da lontano sperando di capirlo un giorno, ma facendosi sempre scappare qualcosa. Mycroft ne è segretamente affascinato, secondo me! Adoro questa parte di lui che non riesce a far a meno di tenere a lui e restarne impressionato al tempo stesso... come una creatura che osservi semplicemente per la sua bellezza e per la tua curiosità e allo stesso tempo cerchi di tenerla al sicuro da tutti!

“Sei sordo?”. -Andrew Wilson se ne stava in piedi, di fronte a lui.
“No, ti sto solo ignorando.”

Qui la sassy Sherlock andava segnalata eh, non l'ho fatto all'inizio quando lui tira il peluche a Mycroft perché questo evento qui era più degno di nota del precedente! Un tocco che personalmente ho adorato!

"Romeo Montecchi, bellissimo, perfettamente fuori contesto."

IO DICO CHE È PERFETTAMENTE IN CONTESTO EH. Ma tu sei completamente FUORI DI T E S T A. Victor, CHE IO AMO PIÙ DELLA MIA STESSA VITA, tu pensi sia SAGGIO ACCOSTARLO A ROMEO?! Vabbè. Vabbè. Lasciamo stare proprio. Non posso esprimermi perché quando l'ormone parte poi: TRIGGERED.

"Ed ogni giorno, fino allo spettacolo, dipinse con le mani e con la rabbia fino a sfinirsi, recitando le sue battute, imbrattato di colori, su un cimitero di quadri che non sarebbero mai stati finiti."

Victor e i colori, l'arte, la pittura, per me sono una cosa sola. È come se fosse la sua essenza, mi spiego? Come scrissi nella mia OS, per Victor l'arte e il pennello non sono cose attraverso le quali si esprime, sono proprio estensioni di se stesso e ciò rende il tutto più fragile, VIVO e vibrante! Adoro.

"Era bello. Oggettivamente bello. Lo era sempre stato. Aveva folti capelli ramati che adesso gli cadevano disordinati e gocciolanti sulla fronte. Gli occhi, di un verde intenso, parevano racchiudere i segreti più nascosti del mondo ed erano così profondi che chiunque avrebbe potuto facilmente perdervisi. E quel sorriso, che era per Sherlock fonte dei più grandi turbamenti interiori, avrebbe rischiarato da solo la notte più buia e acceso il giorno più grigio della più triste delle vite. Era bello. Bello come la malinconia estiva. Victor era il sole che moriva all'orizzonte, un temporale improvviso, una canzone triste."

Qui ci sprechiamo proprio nel dipingere la perfezione di questo imperfettissimo ragazzo. Appartiene proprio a Victor quest’aria di mare in tempesta, di tela dipinta e poi squarciata con rabbia alla fine. Victor è qualcuno di incompleto... Questa passione drammatica che lo avvolge è tutto il suo fascino. L'ho già detto che è il mio personaggio preferito in questa fan fiction? Ha una caratterizzazione da paura e mi piace molto l'idea del "chiasmo" finale rispetto all'inizio: prima Victor tenebroso e Sherlock espansivo, ora Victor finto espansivo e Sherlock tenebroso. Ma quando tornano insieme, si mostrano semplicemente per chi erano e chi sono ancora l'uno in presenza dell'altro. <3 Li amo troppo e la mancanza di John NON SI SENTE, il che è un complimento, dal mio punto di vista, perché vuol dire che la storia è veramente fatta benissimo.

"E poi c'era stata quella volta in cui era andato a casa sua e l'aveva trovato nello studio della madre, completamente distrutto dalle lacrime, sfinito, in un angolo della stanza, con i vestiti macchiati, una mano sanguinante e l'anima esposta."

Ahhh queste anime fragili. Tutta questa poesia che avvolge Victor lo rende ancora più bello. È arte drammatica su tela, nudo, crudo, solo e malinconico. È tristezza perfetta, di quella fragile che se solo provi a sfiorare, perde i petali ormai secchi.
L'anima di un artista è sempre così meravigliosamente tormentata, adoro che si veda tutto ciò attraverso Victor.

“Mi piace quello che sono attraverso i tuoi occhi. Peccato non sia la verità.”

Oh Victor... sono distrutta dal suo essere distrutto, ma intanto mi piace da morire. È masochismo, sì, lo so, but who gives a fuck?! Dopo tutto è ESATTAMENTE questo quello che ho chiesto e giuro che mi ci sto rotolando in tutte quelle tempere e quel nero lanciato sulla tela. Attendiamo che Sherlock tocchi la sua anima scoperta per colorarlo... <3
E attendo la fine eh. E tu che pensavi di deludere il tuo destinatario. MA TUTT'APPOSTO?! PER CHIUNQUE AMI VICTOR E SHERLOCK: LEGGETE QUESTA FAN FICTION CHE NON VE NE PENTIRETE!👏🏼👏🏼👏🏼❤️

Attendo il continuo e sì, è una minaccia.