Questa fan fiction è... perfetta, posso dirlo? Sì, tanto è la mia, dedicata a me e quindi posso benissimo dirti che la fan fic ha centrato in PIENO il punto (anche se attenderò poi la fine con pazienza, promesso <3 ) e ne sono assolutamente soddisfatta. Amo pure le virgole, va bene? Victor è caratterizzato in un modo meraviglioso che nemmeno credevo possibile, per un personaggio che se ci pensiamo nella serie nemmeno è uscito, e Sherlock è stupendo così bambino. Ho amato come l'atmosfera cambia intorno a loro, anche se una nebbia avvolge Victor sin dall'inizio ed è esattamente per questo che in realtà è lui il mio personaggio preferito in questa fan fic. Mi sono permessa di copiare alcuni pezzi che mi sono piaciuti moltissimo, quindi il commento sarà lunghissimo e ogni citazione farò un commento diverso così che gli altri possano commentare sotto se vogliono condividere qualcosa!
“Chi è Mycofft? Il tuo papà?”- sbagliò il nome, facendo ridere Sherlock a crepapelle.
Victor, nella sua innocenza di bambino, aveva automaticamente associato quel broncio ad una figura paterna, ma Sherlock era troppo piccolo per poterlo capire.
“E' mio fratello. Ha dodici anni. Si crede tanto intelligente e invece è solo stupido!”- rispose, colpendo con un fendente della sua spada alcuni fili d'erba.
Il collegamento inconscio che fa Victor mi ha fatta impazzire, adoro leggere questi minuscoli particolari che poi, per quanto piccoli, arricchiscono la fan fiction come altre poche cose! Per quanto mi riguardava, questa ff poteva essere tutta di descrizione e ne sarei rimasta incantata lo stesso, questo rende i dialoghi ancora più preziosi, ma questo lo commento dopo. Per ora in questa scena ho amato l'inconscio di Victor e le azioni un po' infantili di Sherlock che mentre parla male del fratello, deve colpire l'erba perché cavolo se è arrabbiato! Questa immagine mi ha dato davvero l'idea di un piccolo Sherlock imbronciato con un fratello troppo antipatico (cosa che veramente Mycroft proprio non è <3)
"E Sherlock fu così felice che gli diede la sua sciabola da pirata e gli disse che avrebbe potuto giocarci per tutto il tempo che voleva."
Dite che io mi commuovo sempre e forse avete ragione, ma ciò davanti a cui mi commuovo di più, come forse avete già capito, è la semplicità. E chi è più semplice di un bambino? A quest'immagine mi sono venute le prime lacrime agli occhi, perché sì, qui Sherlock è ancora piccolo, cucciolo, non sa il male del mondo cosa sia e tutto inizia e finisce nella sua fantasia e il legame più forte si crea offrendo un pezzetto di sé ad un altro: la sua sciabola <3 Nonostante ci vedrete della malizia, porcheh, questo passaggio l'ho trovato molto dolce! Molte volte al mio tirocinio mi è capitato che i bambini mi regalassero qualcosa e vi assicuro che con l'oggetto a cui tengono, danno sempre via anche un pezzetto di cuore e qui l'ho visto tra Sherlock e Victor!
"Come se avesse scelto di morire lontano per portare con sé il dolore della perdita."
Qui viene il difficile, soprattutto per chiunque abbia un animale o sia semplicemente quel tipo di persona che "toccate tutti, ma lasciate vivi gli animali!" (tipo nei film e roba così).
Non so se sia il momento giusto per fare questo commento, forse farà più male di quella frase... qui sono letteralmente scoppiata in lacrime. Perdere un compagno di vita così è molto brutto e il vuoto che ha sentito Sherlock per la prima volta l'ho provato anche io molte volte; la sensazione di svegliarsi, quando ci sono quei due secondi di "oh buon giorno" prima della realizzazione e della tristezza. Lo svegliarsi piangendo. Ecco, può essere applicato alla perdita di chiunque, ma qui si tratta del NOSTRO Barbarossa e quindi il fatto che si sia allontanato per farci soffrire di meno, in realtà ci fa soffrire un po' di più. È la sua solitudine che mi ha fatta piangere (e lo sta facendo anche ora, damn it!)... sempre a starci vicino e quando è il momento è giusto che tocchi a noi stare vicino a loro, perché quel dolore non lo porteranno mai via.
“Io non ti lascerò, se tu non mi lascerai.”- gli rispose Victor. E per quello che poteva valere a otto anni, per lui quella, era una promessa per la vita.
E qui torna la semplicità dei bambini. Mi piace molto che Sherlock l'abbia e non Victor. Ha questa ingenuità che forse non ho mai associato a lui, nemmeno pensandolo da bambino e invece leggerlo qui così DAVVERO bambino mi fa uno stranissimo e piacevole effetto <3 È indifeso, ecco l'aggettivo giusto, è indifeso e mi piace come Mycroft in un certo qual senso vegli su di lui!
"Mycroft lo osservava in silenzio, chiedendosi quali pensieri dovesse affrontare un bambino di otto anni."
Ecco che siamo giunti anche a Mycroft. Per me lui ha sempre trovato Sherlock un /mistero/. Per quanto possa essere suo fratello, per quanto volesse proteggerlo, lo ha sempre guardato da lontano sperando di capirlo un giorno, ma facendosi sempre scappare qualcosa. Mycroft ne è segretamente affascinato, secondo me! Adoro questa parte di lui che non riesce a far a meno di tenere a lui e restarne impressionato al tempo stesso... come una creatura che osservi semplicemente per la sua bellezza e per la tua curiosità e allo stesso tempo cerchi di tenerla al sicuro da tutti!
“Sei sordo?”. -Andrew Wilson se ne stava in piedi, di fronte a lui.
“No, ti sto solo ignorando.”
Qui la sassy Sherlock andava segnalata eh, non l'ho fatto all'inizio quando lui tira il peluche a Mycroft perché questo evento qui era più degno di nota del precedente! Un tocco che personalmente ho adorato!
"Romeo Montecchi, bellissimo, perfettamente fuori contesto."
IO DICO CHE È PERFETTAMENTE IN CONTESTO EH. Ma tu sei completamente FUORI DI T E S T A. Victor, CHE IO AMO PIÙ DELLA MIA STESSA VITA, tu pensi sia SAGGIO ACCOSTARLO A ROMEO?! Vabbè. Vabbè. Lasciamo stare proprio. Non posso esprimermi perché quando l'ormone parte poi: TRIGGERED.
"Ed ogni giorno, fino allo spettacolo, dipinse con le mani e con la rabbia fino a sfinirsi, recitando le sue battute, imbrattato di colori, su un cimitero di quadri che non sarebbero mai stati finiti."
Victor e i colori, l'arte, la pittura, per me sono una cosa sola. È come se fosse la sua essenza, mi spiego? Come scrissi nella mia OS, per Victor l'arte e il pennello non sono cose attraverso le quali si esprime, sono proprio estensioni di se stesso e ciò rende il tutto più fragile, VIVO e vibrante! Adoro.
"Era bello. Oggettivamente bello. Lo era sempre stato. Aveva folti capelli ramati che adesso gli cadevano disordinati e gocciolanti sulla fronte. Gli occhi, di un verde intenso, parevano racchiudere i segreti più nascosti del mondo ed erano così profondi che chiunque avrebbe potuto facilmente perdervisi. E quel sorriso, che era per Sherlock fonte dei più grandi turbamenti interiori, avrebbe rischiarato da solo la notte più buia e acceso il giorno più grigio della più triste delle vite. Era bello. Bello come la malinconia estiva. Victor era il sole che moriva all'orizzonte, un temporale improvviso, una canzone triste."
Qui ci sprechiamo proprio nel dipingere la perfezione di questo imperfettissimo ragazzo. Appartiene proprio a Victor quest’aria di mare in tempesta, di tela dipinta e poi squarciata con rabbia alla fine. Victor è qualcuno di incompleto... Questa passione drammatica che lo avvolge è tutto il suo fascino. L'ho già detto che è il mio personaggio preferito in questa fan fiction? Ha una caratterizzazione da paura e mi piace molto l'idea del "chiasmo" finale rispetto all'inizio: prima Victor tenebroso e Sherlock espansivo, ora Victor finto espansivo e Sherlock tenebroso. Ma quando tornano insieme, si mostrano semplicemente per chi erano e chi sono ancora l'uno in presenza dell'altro. <3 Li amo troppo e la mancanza di John NON SI SENTE, il che è un complimento, dal mio punto di vista, perché vuol dire che la storia è veramente fatta benissimo.
"E poi c'era stata quella volta in cui era andato a casa sua e l'aveva trovato nello studio della madre, completamente distrutto dalle lacrime, sfinito, in un angolo della stanza, con i vestiti macchiati, una mano sanguinante e l'anima esposta."
Ahhh queste anime fragili. Tutta questa poesia che avvolge Victor lo rende ancora più bello. È arte drammatica su tela, nudo, crudo, solo e malinconico. È tristezza perfetta, di quella fragile che se solo provi a sfiorare, perde i petali ormai secchi.
L'anima di un artista è sempre così meravigliosamente tormentata, adoro che si veda tutto ciò attraverso Victor.
“Mi piace quello che sono attraverso i tuoi occhi. Peccato non sia la verità.”
Oh Victor... sono distrutta dal suo essere distrutto, ma intanto mi piace da morire. È masochismo, sì, lo so, but who gives a fuck?! Dopo tutto è ESATTAMENTE questo quello che ho chiesto e giuro che mi ci sto rotolando in tutte quelle tempere e quel nero lanciato sulla tela. Attendiamo che Sherlock tocchi la sua anima scoperta per colorarlo... <3
E attendo la fine eh. E tu che pensavi di deludere il tuo destinatario. MA TUTT'APPOSTO?! PER CHIUNQUE AMI VICTOR E SHERLOCK: LEGGETE QUESTA FAN FICTION CHE NON VE NE PENTIRETE!👏🏼👏🏼👏🏼❤️
Attendo il continuo e sì, è una minaccia. |