Recensioni per
Adeste fideles
di Francine

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/12/17, ore 23:42

come detto nello scambio questa recensione rimane perchè te la meriti

arrivo dal vecchio Kido attirata dalla parola "nonni"

stavo giusto rivedendo gli episodi in cui si vede lui rincuorare la nipote e ora mi imbatto in questa perla

è raro vedere qualcosa su di lui, presenza così importante nell'opera.
è bello vederlo in questa veste di amorevole nonno...
ma in fondo lui adorava quel fagottino affidatogli da Aiolos
e sicuramente la scena descritta da te è verosimile

Saori è l'unica nipote di Mitzumasa, e sicuramente lui avrebbe fatto l'impensabile per lei

ora torno a scrivere, dopo averti lasciato una bandiera verdissima
(Recensione modificata il 27/12/2017 - 11:46 pm)

Recensore Master
26/12/17, ore 01:30

Pace è una parola grossa. 
Pace è qualcosa di lontano, a cui pensiamo - diciamo - di anelare, ma ne siamo poi pronti a pagare il dazio? 
Tutto ha un prezzo e anche la pace non è a buon mercato, soprattutto con noi stessi. 
Non poteva chiudersi in maniera migliore questa raccolta, perché dice tanto - di Milo e Camus, di tutti noi che abbiamo attraversato il 2017 pieni di speranze, timori, ansie, piccole gioie e battaglie. 
Racconta di un anno che sta volgendo al suo termine - l'ultima curva, appunto - e di un 2018 al quale ci affacciamo armati delle migliori intenzioni. 
Pace, propone Maman, che i vasi incrinati sanno cosa vuol dire cadere e per questo resistono - comprendono. 
I barili vuoti sono quelli che producono più rumore, diceva invece Rémy. 
Si arrende, Camus, perché alla fine questa è la pace: una resa con la nostra stessa rabbia - i nostri rimpianti, i nostri rimorsi e i nosti veleni - ancor prima che con gli altri. 

Auguri di buone feste - anche se in ritardo - e di un meraviglioso 2018. Ce lo facciamo un caffè corretto insieme? 

Recensore Master
24/12/17, ore 01:32

Ho atteso a lungo questa ultima drabble, in qualche modo sapevo che, dulcis in fundo, ci sarebbe stato *lui*. Non c'è bisogno di molta immaginazione per capire che è il mio preferito, dopotutto.
Milo non poteva che essere presente, ovviamente. Non c'è l'uno senza l'altro, la loro amicizia, seppur punzecchiata qua e là, non può certo finire per qualche scaramuccia, ti pare?
Buon Natale anche a te, sperando che il 2018 sia portatore di cose belle (che di brutte, purtroppo, già ce ne son troppe).
Vale^^

Recensore Master
24/12/17, ore 01:08

Poetica, e triste: almeno, questo è il sentimento che mi ha trasmesso. 
Un amore non corrisposto, ma verso il quale si nutre comunque una forma di rispetto e compassione - qualcosa da riguardare con indulgenza e senza il crudo di un rifiuto. 

Qui ormai non so più nemmeno come mi chiamo dal tanto che sono oberata di cose da fare, caffè corretto con TANTO sambuca?
 

Recensore Master
22/12/17, ore 00:26

Pandora, che ha liberato tutti i mali. 
Pandora, che ci ha condannati a questa esistenza - faticosa, piena di miserie e invidie. 
Pandora, vittima di un sentimento umanissimo - la curiosità. 

Per sincerità o prudenza?

Sai come si dice, no? La prudenza non è mai troppa: ho comprato giusto oggi dello zenzero candito ricoperto da cioccolato fondente, ne vuoi? 

 

Recensore Master
21/12/17, ore 15:53

eccomi qua per l'oioi, te l'ho detto che avrei colto la palla al balzo

e ho fatto benissimo.... ho incontrato uno dei miei preferiti, in un breve e bellissimo componimento...

hai scelto un ottimo brano, forse tra i più belli scritti per il Natale ed hai saputo abbinarlo benissimo ad Aiolos.

sulla forma sai che sei tu a dover insegnare a me, quindi non posso parlare XD

ancora tantissimi complimenti, bandiera verde(troppo poco a dire il vero), se non ti recensisco altro buon Natale e alla prossima

Recensore Master
20/12/17, ore 16:59

La guerra è finita, ma non per Seiya. 
Shaina è una donna generosa in queste righe, perché a lei non importa per chi tornerà indietro, l'importante solo che lo faccia. 
Il Natale è arrivato, ma non basta per condurre Seiya fuori dal suo sonno - non basta a far sì che i suoi desideri si avveri, ma è bello sperarci (crederci) comunque.

Un caffè corretto?

Recensore Master
20/12/17, ore 01:08

Ah, il perdono, che brutta bestia. 
Il perdono è difficile da concedere, ma ancora di più da accettare. 
Perdonare, nel vero senso del termine, credo sia un gesto enorme e che, francamente, trovo difficile, soprattutto quando vengo ferita profondamente. 
Shura ha eseguito un ordine, ma è anche vero che tutti abbiamo un'idea e una mente con cui pensare - ma non tutti siamo soldati e Santi di Athena, e già questo implica che si è abituati a rispondere degli ordini in maniera diversa. 
Il Leone perdona il Capricorno, ma saprà Shura fare altrettanto con se stesso? 

Ho mangiato troppa cioccolata fondente oggi, ci facciamo un digestivo? 

Recensore Master
19/12/17, ore 00:30
Cap. 18:

Bella, leggera, eterea; mi è sembrato di veder Saori volteggiare - ho sentito il movimento, la magia, l’atmosfera del teatro.

Bellissima drabble e perfetta scelta delle parole!

*torta crema e pan di spagna*
(Recensione modificata il 19/12/2017 - 12:31 am)

Recensore Master
17/12/17, ore 01:18

Bella: ho sentito gli odori e i sapori di questa drabble - e mi sono riposata anche io con Mu. 
Ci sono momenti di tregua anche in guerra, anche se a volte appartengono alla trincea e non alla pace, ma vale comunque la pena viverli e coglierli. 
Mi hai fatto venire voglia di castagne, ma siamo fuori stagione: marron glacé? ♥ ♥ ♥ 

Recensore Master
17/12/17, ore 01:16
Cap. 16:

Le prime leggende sulle figure legate al Natale o alle sue festività sono tuttte un po' inquietanti - e tutte recano in sé un concetto fondamentale, quello del portare via o punirti per qualcosa. 
Prendiamo anche lo Jólakötturinn, il gatto di Yule: il simpatico felino mangiava le persone se non possedevano un vestito nuovo a Natale: manco quel giorno potevi stare sereno, eh?
Hyoga coglie la figura della Koljada che lo chiama e, personalmente, suona più come una minaccia che come una promessa. 
Bellissima drabble - complimenti! 

*pasticcini?*

 

Recensore Master
15/12/17, ore 23:36

Adda passà 'a nuttata, si dice: ed è proprio così. 
La notte è una metafora - è un momento, una stretta, una forca dalla quale tutti, prima o poi, passiamo. 
Ci sono momenti che scivolano via veloci e che rimpiangiamo dopo - che anche quando cerchiamo di trattenere tra le dita ci sfuggono, rapidi come un istante. 
Altri, invece, sono più ostici, e sembrano dilatarsi all'infinito: sono quei momenti che ci chiediamo quando passeranno, se lo faranno mai, e, alla fine, se ne vanno davvero, lasciandoci madidi di un'influenza sfebbrata, stanchi. 
E in mezzo a questi silenzi - o tempeste, dipende - a volte non ci rimane altro da fare che metterci una coperta sulle spalle e aspettare, possibilmente con un buon vicchiere di vino in mano e qualcosa di caldo nello stomaco. 

*torta di riso?*

Recensore Master
14/12/17, ore 23:59

Tristezza prendimi e portami via. 
Bellissima e malinconica: la Nona Casa è una voragine, una ferita sempre aperta e che ricorda a Shura continuamente il suo peccato e il suo dovere. 
Mi è piaciuto tantissimo apprendere di questa tradizione greca - molto bella, e simbolica: quasi quasi faccio una barchetta anche io. 

*tè caldo all'arancia e mandarino?*

Recensore Master
14/12/17, ore 01:58

Avere paura è nella natura umana. 
La paura ci mantiene vivi, ma per assurdo ci paralizza anche quando diventa terrore - una stretta che spreme e soffoca, che colpisce all'improvviso e nel cuore della notte come nel giorno più luminoso. 
Il buio è uno di quei concetti ancestrali che ci appartiene da sempre - nell'oscurità può nascondersi di tutto e quello che non riusciamo a vedere non lo riusciamo a identificare e/o contrastare. 
E allora crediamo. O, nel mio caso, ci aggrappiamo alla ragione, perché è l'unica cosa che rimetta nei binari una mente altrimenti perduta. 
E accendiamo una candela, che la sua luce ci fa sempre compagnia e ci fa sentire meno soli. 

Cannoli? 

Recensore Master

La messa di Natale è una di quelle tradizioni che ho cominciato a evitare non appena un po' più grande - mi addormentavo anche io a faccia in giù e non era uno spettacolo proprio dignitoso, ecco - ma ricordo benissimo il primo dell'anno a casa di mia nonna e il concerto che ascoltava sempre in televisione. 

La tua raccolta è un insieme di ricordi e memorie che mi fa sentire nostalgica, mi strappa una risata e mi fa versare un bicchierino in più di vino: vuoi favorire? 

*prende un altro bicchiere e offre anche cantucci toscani*

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