Carissima Ayu,
come potrai evincere da questa recensione, sono piuttosto arrugginita. Non ricordo più quanto tempo sia passato dall’ultima volta che ebbi l’opportunità di lascirne una, scritta di getto e sull’onda dell’ispirazione (perché sì, anche per commentare ce ne vuole), della quale mi ritenessi pienamente soddisfatta. Probabilmente si tratta di entrare nel giusto mood, di rimanere concentrati e non concedersi distrazioni, ma eh, quanto può essere complicata una cosa così semplice come rendere noto il proprio parere? Va’ a saperlo, tu. Fatto sta che ora mi sento più carica che mai (sarà per via dell’ora di cena che si avvicina sempre di più, o per il nostro incontro che ormai è pressoché definitivo?), dunque bando alle ciance e diamo inizio alle danze. Per lasciarti questa recensione sappi che mi baserò sulla guida pubblicata da Fanwriter.it ancora qualche tempo fa sul suo blog, il che significa che insieme alle mie considerazioni personali parlerò anche di ambientazione, personaggi e grammatica. Dunque, balliamo?
Forse te l’ho già detto, forse s’è capito leggendo le mie storie, ma io amo alla follia qualsiasi digressione che si dilunghi sui dettagli paesaggistici di un luogo. Non è da tutti riuscire a dipingere un quadro in modo leggero e credibile, anche se si tratta di vedute note, ma tu ci sei riuscita. Vorrei prendere e stampare l’incipit alla tua storia e appendermelo in camera (cosa che farò non appena terminerò di scrivere questo commento), perché è troppo bello, poetico, e delicato. Ha un che di nostalgico e speranzoso assieme, una sorta di desideroso sovrappensiero che si frappone tra l’atto fisico di osservare il tramonto e i pensieri che scaturiscono da quella visione… Ogni cosa è illuminata, come dice Jovanotti, di una calda luce arancione che avvolge tutta la storia con le sue sfumature morbide e accoglienti. Questa scena un po’ mi ricorda la conclusione di Nagi no Asukara, che sappiamo finire con Hikari e Manaka che osservano sereni il mare davanti a loro. Ecco, giusto per farti capire, questa è la sensazione di pace che sei riuscita a trasmettermi.
Come entrambe sappiamo, la chimica tra Rein e Shade risalta maggiormente esaltata nel manga (così come i loro caratteri sono leggermente diversi, più maturi e intraprendenti); eppure il mio cervello ha collegato in modo automatico questa flashfic a un ipotetico post prima stagione perché la seconda non è mai esistita nel quale i due riescono a riavvicinarsi, coltivando in segreto quel sentimento che è destinato a sbocciare nei loro petti con il nome di amore. Perché Shade può anche essersi infatuato di Rein da adolescente, e la fiordaliso essere stata certa della sua cotta per Bright, ma si capisce dal tuo brano che quelle emozioni adolescenziali si stanno preparando per evolversi in qualcosa di più complesso e silente; non per questo, però, debole. Anzi, molto probabilmente ci sarebbe molta più risolutezza da parte di entrambi… sì, dovrei proprio scrivere qualcosa per spiegare questa transizione. In altre parole, facendola breve, sebbene tu abbia usato dialoghi brevi dal sapore quotidiano è lampante l’interesse che li tiene legati. Shade e Rein sono simili, si danno forza vicendevolmente e l’esuberanza di Rein, che diventa impacciato silenzio parlando d’amore, ben si sposa con la calma di Shade e le sue piccole attenzioni. Insomma, mi sto emozionando.
Guarda, essendo il tuo testo praticamente impeccabile spendo solo una parola per quanto riguarda la grammatica; ecco, nella frase «Che c'è, il mio fascino ti ha colpita?» io avrei appunto aggiunto una virgola tra predicato e attributo così da separare le due frasi. Forse si tratta di una svista di battitura, forse di una scelta stilistica, ma sappi comunque che non sarà facile scordarsi di questo brano. ♥
Spero di passare il prima possibile a recensire anche il secondo capitolo, ma tu non dimenticarti di tralasciare questa raccolta, eh!
FC, ovvero la tua cara sorellina |