Recensioni per
Pietra su pietra
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/10/23, ore 20:48

Terza recensione premio per il "PTSD Awareness Contest".

Carissimo, le canzoni dei Rammstein non hanno un significato univoco, e parte della loro bellezza è proprio quello. Ciò nonostante, credo che tu ne abbia dato una splendida interpretazione. Sia a livello di trama ma, soprattutto, di comportamento del protagonista che è ambiguo proprio come il testo a cui il suo omonimo dà voce. È vero che i nomi non implicano che si parli di loro, ma non è difficile immaginarli prendere corpo nel racconto.
Till è al contempo assassino spietato ed
amorevole padre di famiglia. Alla fine, in un modo che ricorda anche un racconto di Poe (penso al "Gatto Nero", per esempio) per il crescendo di tensione ed inquietudine, ha riportato Ilse al posto che le spettava. Non è forse vero che una buona moglie è il pilastro della famiglia? Una vera colonna portante non c'è che dire.
Credo tu abbia reso bene le dinamiche sofferte di una separazione difficile ma, soprattutto, l'inquietudine della canzone, con rispetto per tutte le sfumature di significato.
Uno splendido lavoro, complimenti!
A presto ^^

Recensore Junior
24/12/19, ore 09:56

Recensione premio per il contest "A zonzo nel tempo!" di _Vintage_ (1/3)

Ho scelto questa storia perché in primis adoro i Rammstein, ma soprattutto per questa canzone. E - lo ammetto - mi sono ritrovata di fronte ad una storia davvero agghiacciante. Premetto come sempre che adoro il modo in cui scrivi, in realtà credo che questa volta il tuo stile sia molto diverso dal normale. E' più crudo, affilato, e adoro l'uso di periodi brevi e coincisi che si sposano benissimo con la storia che vai a raccontare.
Diciamo che è molto difficile esprimere ciò che ho provato leggendo questa storia: sembrerò un mostro nel dirlo - forse - ma la verità è che non sono riuscita ad odiare fino in fondo il personaggio di Till, al contrario. Per certi versi, credo che quello che ho provato nei suoi confronti sia il sentimento più simile alla simpatia e alla comprensione che, invece, non sono affatto riuscita a provare per Ilse. 
Stiamo chiaramente parlando di una storia vittima-carnefice, e tuttavia fino all'ultimo non riesco a capire chi sia chi. Ripeto, è una sensazione amara quella che ho provato alla fine della vicenda: una come me, che non ci pensa due secondi a condannare una simile brutalità, per la prima volta si è trovata confusa di fronte all'azione disumana di Till. Non sono riuscita a giudicarlo, non sono riuscita ad odiarlo del tutto. 
E' una storia in cui si può tranquillamente accantonare il concetto stesso di etica, perché nessuno a parte Till e Ilse potrebbe spiegare le ragioni e i torti di ognuno. Persino Ilse è disposta a rinunciare a tutto quello che ha pur di non morire e Till, nonostante questo, continua nella sua follia, ma fino alla fine non ne rimane scottato. Anzi, m'è parso sereno fino all'ultimo punto fermo, cosa che mi ha davvero destabilizzata. 
Come sempre, una caratterizzazione dei personaggi davvero approfondita e d'effetto. Davvero una storia raccapricciante e fantastica, che s'accorda perfettamente alla canzone da te scelta!

Recensore Veterano
17/09/19, ore 18:45

Ehi, carissimo!^^

Questa storia mi è piaciuta tanto. E' disturbante al punto giusto, ma anche introspettiva.

Quest'uomo non è senz'anima, ne ha anche troppa. Ama così tanto la moglie da volerla sempre insieme a lui, e forse è per questo che non prova senso di colpa. La sua Ilse, apparentemente, rimarrà con lui per sempre.

La tensione man mano cresce, quando inzi a capire i riferimenti al titolo. Devo essere sincera, non ho mai ascoltato i Rammstein, ma apparentemente devo assolutamente rimediare.

Comunque mi è piaciuta la dolcezza con cui Till compie tutta l'operazione.

"Insomma, Till capì che tutto quello che insegnavano nei film, ovvero che ci sono accurate indagini, che l’assassino viene sempre scoperto, e che soprattutto vive devastato da rimorsi e sensi di colpa, era solo un mucchio di stronzate. Ogni notte, dopo aver messo a letto i bambini, si addormentava felice, e ci mancava poco che augurasse la buonanotte anche alla sua Ilse, che pur nelle fondamenta, era sempre insieme a lui." Questa frase mi ha stesa, è stata geniale.

Ancora complimenti, e mi scuso per la recensione corta.

Alla prossima!^^

Recensore Veterano
05/02/19, ore 19:29

Eccomi qua. Mi andava una bella one shot e chi meglio di te?
Sei perdonato immediatamente per tutte le tue colpe precedenti. Adoro, la amo. Mi inquieta a livelli imbarazzanti, quindi direi che hai rispecchiato perfettamente la canzone dei Rammstein.
Non so se eri "costretto" a farlo, ma credo che tu ti sia affidato molto alla canzone stessa in alcune parti, sembrava di vedere Till che recitava la canzone stessa e invece io avrei voluto vedere qualche sentimento in più a prescindere da essa.
Comunque geniale, è fantastica, ci sta alla perfezione e mi è molto difficile non immaginare questo Till come il Till dei Rammstein. Un'altra approvazione insomma, per cambiare.

Recensore Master
05/10/18, ore 22:08

Ma cosí, tanto per sapere, negli altri due pilastri chi ha messo? L'avvocatessa e il nuovo compagno della moglie?
Ho capito che voleva che la casa fosse sostenuta dalla ex moglie, per questo valore anche simbolico, no? Ma vogliamo mettere una colonna portante della casa con l'avvocatessa che tanto ha contribuito alla sua rovina?

A parte tutto.
Quello che volevo sottolineare é il fatto che il tuo é semplicemente un racconto di pura fantasia, ma purtroppo molte volte viene sorpassata da terribili realtá. Perché fondamentalmente credo che molte persone non possono essere sparite nel nulla. C'é sempre un qualcuno che sa, ma che continua a vivere come se nulla fosse successo.
Mette i brividi.
Alla prox!
Ssjd

Recensore Veterano
27/08/18, ore 23:27

Ciao :)
Noto che è passato un po' di tempo da quando hai pubblicato questa storia, quindi probabilmente non leggerai la mia recensione, ma ci tenevo comunque a farti i complimenti. Questo è il genere di storie che spesso leggo e di cui spesso anche scrivo, ho un debole per l'oscurità che si insinua nella mente delle persone, spingendole a commettere atti che agli occhi degli altri risultano orridi e imperdonabili, mentre per loro altro non sono che estremi gesti d'amore. Ho solo un dubbio: hai scritto che accanto alla colonna dove ha seppellito viva la moglie ne ha costruite altre due, significa che ha ucciso anche i bambini?
Ancora complimenti,

LL

Nuovo recensore
21/06/18, ore 15:22

Ciao.
Mi sei stato consigliato da un mio amico che segue le tue storie (anche il mio nome è preso da un suo personaggio che abbiamo praticamente "creato" insieme^^), e sono rimasto decisamente soddisfatto. Mi è piaciuto molto questo racconto, mi ha ricordato molto "Il gatto nero" di Poe, sia per la costruzione del muro in sè che per l'atmosfera che hai saputo creare, ma ha saputo parlare anche di temi d'attualità, come tutte le complicazioni legate al divorzio. Buonissima anche la gestione della songfic, anche se non conosco nè la canzone originale dei Rammstein nè il tedesco (ho apprezzato la traduzione delle frasi).
Leggerò sicuramente altro di tuo, complimenti!
H.

Recensore Junior
04/05/18, ore 23:30

Quinta classificata pari merito
OldFashioned con  "Pietra su pietra" 

Grammatica: 4,2/5
Stile: 8,9/10
Titolo: 5/5
Impaginazione: 5/5
Gradimento personale: 5/5
IC: 9/10

Punteggio totale: 37,1 



Grammatica: 

Per la grammatica in generale, non ho nulla da dire.
È stata una lettura piacevole, agevolata dalla quantità minima di errori, che stanno in parole o preposizioni mancate, nulla di tanto preoccupante. 
Di seguito, nella parentesi, te ne ho riportato uno. 

[ Es: > L’intenzione sarebbe stata quella mandarlo in mille pezzi (...) --> "di mandarlo". ( - ) ] 

Un errore più frequente che ho riscontrato è nello scorretto utilizzo della d eufonica. 
Non so se sia per la mancanza della conoscenza di tale regola o una disattenzione (anch'io, nonostante la conosca, a volte la metto ugualmente), ma c'è è come errore viene contata. Mi prendo la libertà di consigliarne l'utilizzo solo ed esclusivamente in presenza di vocali uguali ( ed ecco, ad andare... ). 

>  Si piegò ad osservarlo --> D eufonica. 

> Alzò gli occhi fino ad incontrare quelli furenti di lei e di nuovo le sorrise. --> D eufonica. 

> “Pietra su pietra, abbiamo costruito qualcosa, tu ed io.” --> D eufonica. 

Stile: 

Lo stile di questa storia si può ritenere concentrato maggiormente sui dialoghi, dai quali trapela l'odio, l'amore, la malinconia e il risentimento dell'uomo verso la ex moglie. 
Penso che in tutto questo contest, questa sia stata l'unica storia modellata a questo modo, e ammetto che non mi è affatto dispiaciuto. Anzi, l'ho trovato adatto e intrigante, che richiama l'attenzione del lettore non conducendolo ad annoiarsi con le solite e a volte sin troppo lunghe descrizioni che, se fatte male, non portano di certo un grande piacere. 
In alcuni casi, però, non mi sono ritrovata del tutto d'accordo con la posizione scalta per la punteggiatura, soprattutto all'interno dei discorsi diretti. 

“Sì, ma cazzo,” Till finì la birra con un altro lungo sorso, quindi sbatté il vuoto sul tavolo con tale violenza che parecchi avventori si girarono nella sua direzione. --> In questa frase, però, mi viene spontaneo una domanda: sbatte cosa sul tavolo? (Un calice? Un bicchiere? Un piatto? Un vaso? Una bottiglia? Una patata vuota?) 

Titolo: 

Il titolo mi è piaciuto parecchio! Intrigante, accattivante, interessante... E chi più ne ha, più ne metta! 
C'entra con la storia, la richiama e attira il lettore. 

Impaginazione: 

Nulla da dire. Hai amalgamato bene la canzone, il carattere scelto, la grandezza e il titolo. 

Gradimento personale: 

La tua storia l'ho letta con molto piacere; non solo hai descritto con serietà e bravura una tematica delicata quanto questa, che al giorno d'oggi purtroppo non si considera nemmeno più una novità o notizia degna di nota che crea scalpore, ma hai saputo trasmettere le emozioni di lui e, al tempo stesso, quelle di lei che si ritrova con la morte pronta ad attenderla a braccia aperte. 

IC: 

La caratterizzazione dei personaggi è fatta quasi a regola d'arte! 
Lei che continua a chiedere soldi al suo ex marito sino a fargli perdere le staffe, sino a convincerlo a programmare un omicidio. 
E poi c'è lui, che si è trovato senza la propria casa, senza i suoi figli che hanno cominciato a chiamarlo semplicemente per nome, senza la dignità e un quattrino
(Recensione modificata il 04/05/2018 - 11:31 pm)

Recensore Veterano
27/03/18, ore 11:57

Rcensione premio per il primo posto nel contest "Of monsters and men"

Come rendermi felice? Unire una storia che rievochi vagamente Poe e unirla ai Rammstein, il tutto ovviamente, scritto magnificamente, con una prosa che ti coinvolga e ti invogli a continuare a leggere **
Questa storia ha tutti questi elementi, e pure nella sua brevità, ti conquista e ti lascia senza fiato: la trama mi ha ricordato molto "Il gatto nero" di Edgar Alla Poe: il marito che uccide la moglie e la mura (anche se, in questo caso, il tema è stato reso più macabro dal fatto che l'uomo la muri da viva), e quella certosinità psicotica (?) che è veramente inquietante e degna del miglior horro. Me lo stavo immaginando mentre canticchiava e fischiettava la canzone spalmando la malta sul mattone successivo, per poi blandire la moglie e rassicurala. C'è qualcosa di profondamente perverso e disturbante in una simile scena: ho i brividi!

Sei stato molto fedele anche al testo della canzone, fin nei mini dettagli, rievocandone atmosfere e testo, riportandone versi e mettendo in bocca al personaggio i versi stessi della canzone, rievocando quello che vi viene descritto, redendo il tutto ancora più cupo e orrorifico. 

La storia che hia creato attoro è ugualmente veosimile e ben costruita e mi dispiace cha la storia sia stata tanto breve: sarebbe stato interessate scoprire se Till (sarà contento il membro con questo nome) sia sempre stato uno psicopatico o la degenerazione sia avvenuta pian piano (come credo) passando per le varie fasi (mi mancanza, ossessione e disperazione), a causa dello stress immenso a cui era sottoposto. Ho storto unpo' il naso di fronte alle varie anticipazioni, che per quanto possano incuriosire il lettore, sembrano un'esca apposita (è così, ma il lettore non deve accorgersene) e se io fossi stata in Till non avrei mai detto vosì tante frasi ambigue, che lasciassero presagire il peggio. è stato troppo tronfio e impulsivo e avrebbe dovuto evitare di lasciare intendere. Ma è un vizio di tutti i cattivi ei serial killer inorgoglirsi per il proprio e spifferarlo a tutti o lascoanrle intuire, con soma gioia per l'erore che così può sventarlo meglio. Credo che l'unica cosa che mi abbia fatto storcere il naso sia questa, ma credo più per gusto personale ^^

Ayr

Recensore Master
26/03/18, ore 10:29

Ciao Old Fashioned ^^
Sono qui per lasciarti la prima delle tre recensioni premio che hai vinto, essendo arrivato primo al mio "Contest degli Scarti".
Ho scelto per prima questa storia perché avevo già programmato di leggerla, avendo essa partecipato al contest di Soul e avendo io deciso di passare a leggere le storie degli altri partecipanti; sono arrivata un po' ritardo rispetto alla scadenza del suo contest e mi dispiace, ma ora sono qui e voglio subito dirti cosa ne penso.
Mi è piaciuta, perché ha rivelato una realtà della mente umana, una realtà che a volte si sviluppa nel cervello degli esseri umani e che poi li porta ad agire in modi sconsiderati, che però loro ritengono normali e consoni.
Hai portato fuori un vero e proprio noir psicologico, un'analisi senza peli sulla lingua del modo in cui Till ha pensato e agito.
Tutto è partito dalle continue pressioni dell'ex moglie, cose che succedono all'ordine del giorno; poi lui ha avuto un'«illuminazione» - se così possiamo chiamarla - e ha deciso di agire in questo modo.
La cosa più inquietante è il fatto che questa canzone dei cari Rammstein stia perfettamente in linea con il tuo racconto. Certo, noi tutti dovevamo scrivere delle song-fic, ma a volte le canzoni non riescono sempre a entrare veramente nella storia. In questo caso è successo, ed è una cosa veramente buona, una cosa che mi ha lasciato con il fiato sospeso.
Ho avuto l'impressione che la mente del compositore del brano fosse un po' la stessa che ha poi creato quella colonna con dentro Ilse; un po' come se il Till della storia avesse costruito la colonna, e poi scritto successivamente il brano. Non so se mi spiego, ho avuto l'impressione che tutto avesse un suo perché.
Tutto ha funzionato bene, ecco.
E forse a rafforzare questa mia sensazione è stato l'utilizzare il nome Till per il protagonista; immagino sia stata una scelta ben pensata, non casuale, dico bene? :)
Lo stile di un bel noir "a lieto fine", nel senso che l'assassino non è stato scoperto e ha continuato la sua vita - per quanto ci è dato sapere in quanto lettori - senza che nessuno scoprisse ciò che ha combinato ai danni di Ilse.
Un racconto che mi ha colpito, mi ha turbato e m ha fatto riflettere ancora una volta su quanto la mente umana possa essere contorta.
Complimenti, mi ha fatto piacere passare di qui ^^
Alla prossima!

Recensore Master
13/03/18, ore 16:08

Buonpomeriggio, la storia è davvero un drama piece di profondo impatto. Till compie un lavoro non indifferente, si prende la sua presunta vendetta verso la moglie, colpevole a suo dire di averlo lasciato e di carpirgli i soldi, la dignità e la famiglia.. Lui non ha colpe, tutto dipende da lei, che vede come una megera, la odia e la ama .. E Ilse diventa colonna portante della casa, sia in senso letterale che metaforico. Stupenda la frase finale. Complimenti e a presto Jane Queen

Recensore Master
01/02/18, ore 15:41

Mi piace molto questo racconto. Non conosco la canzone e neppure il gruppo, perciò ho un po' pensato a "Il gatto nero" di Poe. Sono contenta di averti letto. :)

Recensore Master
27/01/18, ore 18:45

PRIMO CLASSIFICATO (PARI MERITO)

"Pietra su pietra" di Old Fashioned



Grammatica e stile: 9,5/10

Ciao Old Fashioned, dopo mesi e mesi che ti conosco ho avuto l'occasione di leggere qualcosa di tuo ^^
Comincio col dirti che secondo me hai uno stile molto buono: sai padroneggiare bene il linguaggio, la formulazione delle frasi e la grammatica in generale.
Ho trovato il tuo scritto molto scorrevole e coinvolgente, sei riuscito ad amalgamare perfettamente descrizioni, dialoghi, pensieri.
Ho notato però alcuni errori di battitura che però ti hanno un po' penalizzato. In genere se ne trovo pochi o se non sono niente di che non penalizzo, però uno mi è parso un po' un erroruccio grammaticale, un problema con un accento.
Comunque ho copiato tutto da una parte, se vuoi posso inserirti gli errori in questa valutazione quando la inserirò come recensione, oppure posso inviarteli in privato su EFP ^^
Inoltre qualche segno di punteggiatura all'interno dei dialoghi mi ha lasciato un po' perplessa. Ho notato che inserisci spesso una virgola prima di chiudere le virgolette, anche dove non è necessario.
Questo poi è il mio personalissimo parere, magari non è un vero e proprio sbaglio, ma io comunque te l'ho voluto segnalare nel caso volessi fare tesoro dei miei consigli ;)


Trama e personaggi: 9,5/10

Penso che la trama sia sviluppata benissimo! In effetti è presente una storia ben precisa, che viene resa bene in tutti i suoi punti: ti sei premurato di spiegare ogni cosa, non hai lasciato nulla al caso.
Insomma, non ci sono buchi di trama ;)
Per quanto riguarda la caratterizzazione, trovo che Till (eheh, ho notato i nomi dei Rammstein, collega metallaro XD) sia davvero ben riuscito come personaggio. Sono riuscita a inquadrarlo benissimo, ho capito il suo modo di pensare e di agire, è stato molto coerente per tutta la narrazione. Talmente tanto che mi chiedo se non esista davvero... mi auguro di no!
Non ti ho messo il massimo del punteggio perché ho sentito, durante il racconto, che mancava qualcosa al personaggio di Ilse. Non che non sia stata caratterizzata, aveva anche lei delle caratteristiche ben precise; però non sono riuscita a sentirla reale come Till, forse proprio a livello caratteriale.


Originalità: 10/10

Beh, su questo punto non ho niente da ridire: la tua storia è davvero originale!
Chi avrebbe mai pensato che Till avrebbe ucciso la moglie murandola viva? Quando hai accennato a questo caffè "speciale", pensavo si sarebbe semplicemente limitato ad avvelenare Ilse, invece... il protagonista ha avuto un'idea davvero fuori dal comune, legata a ciò che sa fare meglio.
Un'idea che fa rabbrividere al solo pensiero, davvero macabra.
E' come se tu fossi riuscito a costruire un horror, capace davvero di spaventare, senza la necessità di ricorrere al sovrannaturale.
Complimenti, sei riuscito a stupirmi!


Song-fic: 5/5

Mi è piaciuto molto il tuo utilizzo della canzone.
In primis il modo in cui hai utilizzato il testo: coincideva tutto. Hai intessuto una storia basandoti proprio sul significato del brano.
Anche la melodia e la voce si abbinavano bene al testo. In particolare il modo ironico e venatamente soddisfatto in cui Till (cantante) canta, io l'ho perfettamente immaginato come il modo di parlare di Till (personaggio) mentre, molto sadicamente, infligge questa tortura alla sua ex moglie.
Ottimo lavoro!


Gradimento personale: 5/5

Che dire? La storia mi è piaciuta davvero tanto! Ho trovato la tua idea pazzesca e il tuo modo di svilupparla impeccabile.
Adoro queste tematiche delicate - considero Till un personaggio affetto da qualche serio disturbo mentale - e il modo sopraffino con cui sei riuscito a inquietarmi. Hai raccontato questa vicenda con una lentezza quasi esasperante, in modo che il lettore potesse seguire passo dopo passo questa spaventosa scena; sei riuscito comunque a non annoiare mai, anzi, mi hai tenuto incollata allo schermo fino all'ultima riga.
Una lettura che mi ha conquistato, davvero complimenti!


TOTALE: 39/40

Recensore Veterano
04/01/18, ore 15:27

Dovevo passare tempo fa, ma sono qui per farmi perdonare.

Ciao di nuovo :)

Il buon vecchio Till incarna alla perfezione l'estetica dell'uomo "grezzo con pensieri malati", e qui è stato descritto divinamente. Il suo continuare a parlare ad una Ilse narcotizzata e ormai condannata a morte, mentre le prepara la tomba, è stato reso in maniera dannatamente realistica.

Non posso non dirti di non aver collegato la storia ad un verso di "Praise abort": "I hate my Life, and I hate you. I hate my wife, and her boyfriend too".

Alla prossima,

Frenz

Recensore Master
31/12/17, ore 13:36

Be', così a inizio della storia, Till non sembra troppo male come persona. Ammette le sue responsabilità, ma in effetti si è trovato in una brutta situazione, sia dal punto di vista economico che affettivo.
Ilse sembra davvero quella più irragionevole, che fa di tutto per disprezzare il suo ex, incluso mettergli i figli contro salvo poi accusarlo di non preoccuparsi per loro.
Però quelle frasi finali di Till iniziano ad essere seriamente preoccupanti ...
Ecco, c'era da aspettarselo, data l'introduzione alla storia. Hai reso molto bene il completo delirio di Till, la sua convinzione di star 'costruebdo qualcosa con sua moglie', ma soprattutto hai reso benissimo le reazioni di Ilse, sia la confusione, la speranza che sia uno scherzo, e poi il terrore più assoluto per la situazione allucinante in cui si trova, il suo tentativo di uscirne aggrappandosi a tutto quello che spera possa far desistere l'ex marito.
La fine è inquietante e decisamente cupa: Till la fa franca, e non prova nemmeno sensi di colpa. Del resto, ho come l'impressione che veda Ilse come ancora viva, in un certo senso.
Una storia breve, ma molto inquietante: complimenti!

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