Recensioni per
Arido mare
di cormac

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/01/18, ore 23:27
Cap. 1:

Ciao Valaroma,
trovare la tua storia è stata una sorpresa molto interessante!
Già trovare storie sul Silmarillion mi rende sempre felice, ma una storia con una coppia così insolita, ancora di più per il fandom italiano, (anzi, qua totalmente nuova direi XD), per di più coppia resa con un background come quello che le hai dato tu: decisamente una graditissima novità!

Non avevo mai pensato a questa coppia, e provare a immaginarla attraverso le tue parole mi è piaciuto molto.
Tu poi hai scelto uno dei momenti più strazianti del Silmarillion e della storia di Olwe soprattutto, e questo ha reso il tutto ancora più intenso.

Già subito l’inizio, con Olwe che si aggira disperato sul mare è una stilettata.
Il dolore del signore di Alqualonde che non si placa nemmeno allontanandosi dalla strage, nemmeno sentendo la spiaggia e il tocco del mare, nemmeno lavando via il sangue.

Il ricordo della sua gente che viene massacrata, delle urla, del sangue ovunque, è troppo doloroso, troppo indelebile.
Il piccolo flash-back di Olwe che tenta di salvare inutilmente quel marinaio… Oddio, è qualcosa di straziante, mi ha spezzato il cuore!
Olwe che spera contro ogni logica di poterlo salvare, d’istinto, e che poi deve arrendersi e può solo stare accanto al suo suddito mentre muore, e i pensieri e le parole del marinaio stesso che sono ancora presi dalle navi e dal tentativo di proteggere il porto… Mamma mia!
Un’immagine che da sola rende tutto lo strazio del massacro di Alqualonde.

E poi la rabbia di Olwe che si scaglia verso tutti, tutti quelli che hanno seguito Feanaro, tutti quelli che si sono resi complici del massacro anche solo usando o seguendo quelle navi.
In un momento del genere e con dei ricordi atroci come quelli non può che provare una rabbia immensa,impossibile da lenire perché mista alla confusione, all’orrore per qualcosa che fino a un momento prima era inconcepibile in Aman.

E ho adorato come tu abbia fatto intervenire il mare e la sua maia proprio in questo momento.
Con quella prima onda che non si sa se sia già parte della rabbia di Uinen o se sia davvero, come teme Olwe, un rimprovero, perché anche lui sta alimentando l’odio e la vendetta, con quei pensieri.è tutto vivo e partecipe: il vento, il porto, la spiaggia, il mare, Olwe e Uinen: stupendo davvero!


La tua immagine di Uinen è molto suggestiva, è davvero bellissima!
Diafana, ornata di perle e coralli, sinuosa e indecifrabile, in un modo tutto suo.

Perché Uinen resta per tutto il dialogo così, imprevedibile.
Nemmeno Olwe che l’ha conosciuta più di qualsiasi altro elfo riesce a capire cosa lei senta, finché non è lei a sorprenderlo con le sue risposte o con le sue affermazioni, con la sua preoccupazione, il suo dolore e poi con la sua rabbia.

È inquietante eppure perfetto questo suo essere sempre così irraggiungibile, indomabile anche quando cerca e accetta il contatto con Olwe, anche quando finalmente gli mostra, inaspettatamente, una possibilità di diventare davvero sua compagna.

Questo è quello che mi ha colpita di più: il fatto che abbiano avuto figli, e quindi siano stati vicini quanto lo sono stati Melian e Thingol, ma ancora Uinen non si consideri veramente compagna di Olwe.

Olwe ha accettato questa volontà della sua Uinen e ci si è adattato, sapendo che dono immenso gli è stato fatto ed essendo contento anche solo di questo.
La sua speranza la teneva nel cuore.
Ma immagino che Uinen la conoscesse bene, e chissà perché ha scelto questo momento per rivelare veramente qual è l’ultimo ostacolo che Olwe dovrebbe superare.

Ha avuto il mare, ma accettarlo davvero, affrontare l’amore e la paura per il mare in maniera totale è tutt’altra cosa.
Ma Uinen è questo, come è giusto che sia, e Olwe lo sa bene.

E ho amato il finale in cui Olwe deve affrontare anche la tempesta prima di riuscire a decidere veramente se è coraggioso abbastanza.

A proposito della tempesta,è un altro passaggio che ho apprezzato tantissimo.
Uinen sapeva oltre quale limite non poteva spingersi, ma si sente che anche lei covava vendetta, e assecondare la richiesta del suo Olwe è rientrato in ciò che lei aveva già deciso ancora prima di mostrarsi, forse già mentre si svolgeva il massacro.
La rabbia di Olwe è stata l’ultima goccia.


L’attimo di preoccupazione che mostra Uinen pensando ai suoi figli mi ha toccata, e mi ha fatto temere cosa sarebbe stata disposta a scatenare se uno di loro fosse morto…

Earwen e fratelli figli di Olwe e Uinen: i tanti accenni che hai lasciato lungo il testo mi hanno fatto sorgere un’infinità di domande sulla storia di questa coppia!
Su quando sia cominciata, sull’arrivo di questi figli che Uinen deve aver voluto e che ama, ma che dichiara suoi solo quando si lascia davvero andare con Olwe.
Fa parte anche questo del suo essere irraggiungibile, e non solo. Fa parte del periodo di gioia che ha condiviso con Olwe, e che ora è passato, e lei, essendo Maia, ne è consapevole ancora più di Olwe.

È così significativo come Olwe sia guidato dalle emozioni, tanto da accusare il mare stesso di averlo abbandonato, mentre un attimo prima lo rasserenava sapere che anche Manwe e Varda piangessero con lui: Olwe è un elfo, è un incarnato, vive il dolore e la paura e la speranza fino in fondo.
Uinen invece è diversa, percepisce e comprende più trame, dettagli e ragioni che Olwe non può vedere.
Eppure gli è legata e non può fare a meno di essere toccata anche lei dal dolore e dalle accuse di lui.
È bellissima questa diversità che li divide e li unisce!!
Davvero, il rapporto tra i due che hai tratteggiato è veramente particolare: Olwe che anche nel ricordare i momenti con Uinen sente ancora lo stupore, la gioia di avere l’amore della signora del mare, di sentire allo stesso tempo la passione e il potere di lei.
Si sente quanto Olwe e Uinen abbiano condiviso, fisicamente e anche spiritualmente, si vede anche solo dal fatto che entrambi comunicano col contatto.

Mi piacerebbe davvero leggere altre tue storie su questa coppia!
Grazie davvero per questa storia, per averla postata e aver portato un po’ più di silma e una nuova coppia!
Grazie, e tantissimi complimenti!

A presto!

Tyelemmaiwe

Recensore Veterano
28/12/17, ore 19:56
Cap. 1:

*latra in una pallida imitazione di canto* Wheeeeeereee haaaave youuuu beeeeeen?!
Voglio dire, proprio stamattina mi lamentavo con melianar (che vedo aver già commentato ahahah) che non-Noldor e Ainur sono bistattati e poi spunti tu, così, dal nulla? 
Gioia e giubilo in tutto il regno!

Ehm, comunque, ciao e benvenuta! Continuo a rimanere su EFP praticamente solo nella speranza di vedere nuove storie sul Silma da autori mai visti prima (o desaparecidos), quindi questa comparsa mi fa doppiamente felice perché mi è piaciuto quel che hai proposto!
Teleri! Maiar! Una coppia non canon e decisamente inaspettata! Il pov delle vittime del Primo Fratricidio! Eru Banana, una gioia!
(e poi What the water gave me ♥ Quella canzone mi dà feels indescrivibili!)

Ora, nonostante per me Uinen e Ossë siano bellissimi e perfetti insieme (e la ragione la espliciti tu stessa in questa storia: Era crudele, la sua herimelda, più di Ossë che nel clamore delle sue tempeste svelava la faccia più onesta del mare) e non li veda con nessun altro, ho trovato tanto adorabile questa coppia e la simmetria tra Elwë e Olwë mi piace tanto, adoro tutte le simmetrie e i pattern, e ancora di più vedere in cosa poi si differenzino le situazioni di base uguali.
Tutto questo per dire, evviva! E me gusta!

Olwe mi è piaciuto, con quell'aria da guerriero che non gli impedisce di trasmettere compassione per la sua gente e rabbia per quel che è stato fatto loro. Mi ha sempre dato la sensazione, nel fandom, di essere visto come un vecchio accasciato sul trono per il dolore, come se dovesse contrastare a tutti i costi con la forza e la violenza che trasmettono Feanaro e i suoi in questa fase; non è una visione che me gusta particolarmente (e che io lo chiami Tritone e canti In fondo al mar non rientra nelle interpretazioni intelligenti del personaggio) e tu mi sembri avergli reso giustizia, o quantomeno gli hai dato una dignità che non ho visto spesso.
(E poi i'm all for dare dignità ai poveri fratelli reali Telerin, tra Olwe e Thingol di sicuro quest'ultimo è quello più malinterpretato e appiattito, ma comunque mi dà sollievo trovare qualcosa di bello su uno di loro – mi sto ripetendo, i know)

Voglio tanto bene ai Noldor (okay, voglio bene a tutti tranne a Turin e un po' Maeglin), ma mi è piaciuto leggere le riflessioni impietose di Olwe su Feanaro e i suoi, su come siano tutti colpevoli, anche mogli e figli. Dopotutto, se più tardi vengono tutti """maledetti"""(*) qualcosa vorrà dire. L'inazione è una colpa come l'azione e questa vicenda del Silma lo dimostra.
E ho trovato molto forte e molto giusto per Olwe maledire tre volte Feanaro, come Feanaro stesso ha maledetto Melkor (mi chiedo come Olwe potesse sapere del nuovo nome affibiatogli da Feanaro: pensi che Feanaro gli abbia detto "Moringotto ci ha fregato i Silmarilliiiiiiiii, dacci le navi, vecchio rammollito"? O forse ricordo male quando è stato maledetto Melkor. Okay, Jjust thinking, ma dimmi pure la tua XD). Perché, dopotutto, gli è stato detto che le navi per i Teleri hanno lo stesso valore dei Silmarilli per lui, come non capire la furia che si impossessa di Olwe? Feanaro per primo ha sclerato di brutto!

Poi Uinen. Così bella e temibile, per nulla umana (o vagamente elfica), è chiaramente uno spirito divino ed è impossibile dimenticarlo anche solo per un attimo. Olwe si rivela in tutta la sua natura, direi, effimera di fronte alla sposa che è la forza del mare incarnata. Adoro!
Così come ho trovato molto bella la descrizione dei suoi gioielli, così essenzialmente Telerin (almeno per come la vedo io) e così adatti a lei. Come se non bastasse, aumentano il contrasto con il marito appena tornato dalla battaglia, ma il rosso del corallo e del sangue lega entrambi... vabbè, mi sto perdendo nei colori!
E torno a questa frase, che secondo me riflette una visione di Uinen (e Osse) spesso poco considerata ma molto accurata:
Era crudele, la sua herimelda, più di Ossë che nel clamore delle sue tempeste svelava la faccia più onesta del mare
Osse è passato alla storia come il casinaro che deve essere placato da Uinen, ma sottovalutare Uinen come la femminuccia dolcina e tenerina e piagnona che placa i bollenti spiriti del marito mi sembra un disservizio nei suoi confronti. Dopotutto sono state le lacrime a creare tanto scompiglio tra le schiere ribelli dopo il Fratricidio ♥

Poi una brevissima considerazione sulla parte più tecnica: mi sono piaciute le immagini che hai usato nella storia, mi si sono impresse in mente le tenebre appena rischiarate dalle stelle, il sangue sulle mani di Olwe e le onde. Il mare soprattutto, nero e furioso che contrasta con la descrizione che fai di Uinen.

Concludo qui, per ora, male che vada se mi viene altro ti molesterò in privato. Anche perché avrei una valigia da preparare, ma dopo aver letto la storia in pausa pranzo ho passato il pomeriggio a fremere per la voglia di dirti qualcosa a riguardo :°D
Perciò, ecco i miei due cents.

Spero vorrai cimentarti ancora nella scrittura di storie sul Silma!

Grazie e alla prossima!

Kan

(Ho gli occhi che mi si incrociano per la stanchezza e non riesco a vedere se ci sono frasi che non ho concluso. Nel caso, scusaaaaaa! Ero in fermento e sono saltata da una parte all'altra della reccy)
(*) """maledetti""" perché la Profezia del Nord è, be', una profezia, neh? *lancia amo per discussione*

Recensore Master
28/12/17, ore 14:00
Cap. 1:

Ok, ho decisamente troppi arretrati da recuperare, ma inizio da questa tua storia perché vedere una storia sul Silmarillion scritta da una faccia nuova mi ha letteralmente fatta squittire di gioia, per non parlare di tematica e pairing.
Ok, io sono una da Osse/Uinen tutta la vita, roba che me li immagino a scatenare tempeste furiose ogni volta che fanno cose :P ma una visione tanto particolare, e soprattutto diversa dalla mia non poteva che intrigarmi profondamente. Roba che ora mi immagino Finrod in Menegroth a dire a Thingol che anche suo fratello a sposato una Maia e Thingol che sorride all'idea che pur essendosi persi alla fine hanno avuto un destino simile... Ok, sono facile ai filmini mentali, e ai feels pure XD. Comunque, tutto questo per dire che ho apprezzato l'idea.
In più Uinen ultimamente mi è davvero molto cara e leggere qualcosa su di lei mi ha letteralmente mandata in brodo di giuggiole.
Detto questo, è straziante il dolore di Olwe, lo è fin dalle prime righe mentre resta vicino al marinaio morente (un colpo al cuore, questo) senza contare poi tutta la rabbia che riversa sui Noldor, rabbia che non posso che comprendere a pieno. Davvero, non ci sono mai abbastanza storie sul massacro di Alqualonde scritte dal pov Telerin (lo dico da ex feanoriana incallita XD) e anche solo per questo ti ringrazio.
L'incontro con Uinen poi è delicatissimo, pieno di tutta la frustrazione e l'amarezza del momento, ma anche carico di una grandissima intimità e tenerezza tra i due. Davvero, li ho trovati così giusti, naturali. E prelude così bene al famoso pianto di Uinen, quel pianto che, come appunto riecheggia qui nelle sue parole, riuscirà a fare quel che Osse non può fare, senza tuttavia trasgredire agli ordini dei Valar. Davvero, c'è qualcosa di così... Consolatorio nel rapporto tra i due, nonostante tutto, nonostante il dolore, la rabbia, la devastazione, che non si può non provare tenerezza.
Ah, e poi le descrizioni... Ho adorato questa Uinen che esce dall'acqua, e il buio, il mare, sono assolutamente vividi, sarà poi che, credo di averlo detto forse una ventina di volte in questo commento, ma questo è un momento che mi sta particolarmente a cuore, ma non ho potuto che immaginare ogni singolo dettaglio con grande chiarezza, e ho apprezzato tantissimo.
Unica noticina stridente, ma è un fattore di gusto assolutamente personale: lo stile. Lo trovo forse un po' forzato, come se volessi avvicinarti a quello della traduzione italiana del Silmarillion. Magari è una mia impressione assolutamente sbagliata, ma si tratta di un atteggiamento che personalmente ho riscontrato in molti autori che, a un primo approccio col Silmarilllion, temono di deturpare la sacra opera del Professore e simili amenità. Se così fosse, ti prego, liberati di ogni timore e sperimenta, sperimenta, sperimenta. Se invece si tratta semplicemente del tuo stile sorry, ho messo le mani avanti viste esperienze pregresse XD.
Detto questo spero di rivederti nel fandom ancora e ancora, non sai quanto mi abbia rallegrato la giornata leggere questa tua storia!
A presto, spero ;-)

Mel
P.S.: dato che vedo che hai dimestichezza con il Quenya, ti consiglio di sostituire Morgoth con Moringotto in modo da mantenere la coerenza linguistica XD