Recensioni per
The sound of wind
di Giuls_BluRose

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/01/18, ore 03:03

“The sound of wind” di PierucciGiulia.
Totale di 27.65/50 + 1/2 = 28.65/52.

1) Grammatica e ortografia: 5.65/10.

La grammatica non va per niente bene: la storia è piena zeppa di errori fastidiosi che hanno reso la lettura disagevole e spiacevole, piuttosto faticosa. Il testo non è nemmeno lungo e la quantità di errori è davvero spropositata, considerando che sono sei pagine scarse. Oltretutto sarebbe bastata una rilettura in più per evitare la maggior parte degli errori.
“Kristal sbattè un paio di volte gli occhi, per poi fare la fatidica domanda, quella che Lydia non avrebbe mia voluto sentirsi dire.”: “sbatté” (- 0.25) e “mai” (- 0.10).
“Il giorno seguente sarebbe riuscito a presentarsi in classe della figlia?”: “nella classe” (- 0.10).
“Lydia sorrise vedendo come il cuore della figlia fosse puro e limpido da non lasciarsi corrompere da pregiudizi e luoghi comuni.”: “fosse così puro […] da” (- 0.20).
“Sai mamma, zio Scott non è cattivo”: “Sai, mamma” il vocativo va sempre tra due virgole (- 0.10).
Stessa cosa qua: “Ehi Scott.” (- 0.10).
Stessa cosa qua: “Parla Scott, veloce” (- 0.10).
Stessa cosa qua: “Non è ancora detto Lydia, non sanno ancora se ci siano stati morti e neppure quanti feriti” (- 0.10).
Stessa cosa qua: “No, mi spiace signora, non sappiamo ancora nulla” (- 0.10).
Stessa cosa qua: “Dimmi amore.” (- 0.10).
Stessa cosa qua: “Non lo so piccola, sai che è molto impegnato con il suo lavoro.” (- 0.10).
Stessa cosa qua: “Anche io Lydia, tantissimo.” (- 0.10).
Stessa cosa qua: “Lo so Scott, lo so.” (- 010).
“Lo so piccola, ma non devi credere sempre a quello che ti viene detto, molte persone non sanno di essere in errore, proprio perchè non conoscono tuo zio e i suoi amici.”: “lo so, piccola” (- 0.10) e “perché” (- 0.25).
“Non è la prima volta che hai una sensazione sbagliata su di me, adesso sei una fantastica mamma e credo stia diventando troppo ossessiva”: l’omissione non va bene, la forma corretta è “credo che tu stia diventando” (- 0.25).
“Stiles sorrideva mentre pronunciava quelle parole, sua moglie raramente si sbagliava con le sue premunizioni”: “premonizioni” (- 0.10).
“Si, sta facendo i compiti, le avevo detto che le avrei portato la merenda.”: il “Sì” affermativo è accentato (- 0.25).
“Salì al pieno di sopra mentre Lydia”: “piano” (- 0.10).
“stringendo a sé uno dei peluches che gli erano stati regalati da Stiles nel corso degli anni.”: Lydia è una donna, quindi “le erano” (- 0.25).
“Tua mamma è stanca”: “tua mamma” è un’espressione colloquiale che non si può leggere in un italiano corretto, o scrivi “tua madre” o “la tua mamma” (- 0.25).
Stessa cosa qua: “Era la stessa risposta che le aveva dato sua mamma” (- 0.25).
“E' un'occasione fantastica per me, insieme al mio dipartimento stiamo dando la caccia ad alcuni trafficanti di droga”: la “è” maiuscola ha ovviamente l’accento, non l’apostrofo “È” (- 0.25).
Stessa cosa qua: “E' di sopra?” (- 0.25).
“Mentre diceva quelle parole il colore scomparve dal volto della donna”: se non metti il soggetto sembra che sia Lydia a parlare, ci va “Mentre Scott diceva” (- 0.25).
“suo zio, il quale si sarebbe presentato come veterinario in una clinica privata appena fuori città.”: devi scrivere “si sarebbe presentato come veterinario di una clinica privata”, altrimenti il senso è un altro (- 0.25).

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 5/10.
Parto col dire che la grande quantità di errori presente nel testo mi ha disturbato notevolmente la lettura e che, quando la grammatica è così traballante, influisce anche nel parametro dello stile.
A parte questo, ho trovato lo stile di questa storia molto semplice e scarno. È un testo senza particolari picchi, né stilistici né tantomeno emotivi, che si fa leggere di buon grado ma che non rimane impresso.
Tuttavia, l’aspetto secondo me più problematico di questo stile è la mancanza di emotività. La situazione che viene descritta è di grande tensione e ansia, e di disperazione nel finale, eppure tutti questi sentimenti non arrivano minimamente al lettore: la resa emotiva stilistica è praticamente pari a zero.
Non è solo un problema di mancanza di comunicatività, è proprio il modo in cui è scritto il testo – la scelta di certi vocaboli, la struttura delle frasi, il ritmo – a impedire l’immedesimazione al lettore.
Ti faccio un esempio: “L'uomo la salutò con un cenno della testa: aveva gli occhi spaventati, doveva essere successo qualcosa. Quello non sfuggì alla donna, che infatti lo fece entrare immediatamente”. In questo periodo, Lydia, vedendo l’espressione di Scott, capisce subito che qualcosa non va, è come se le si fermasse il cuore, come se i suoi presagi di morte trovassero una conferma, e così, seppure sia stordita e tema il peggio, trascina dentro casa Scott velocemente per sapere tutto… è un momento di grande tensione emotiva – oltre che di svolta per la trama – eppure la tua frase risulta meccanica, fredda, completamente priva del pathos che la scena sembra invece suggerire.

3) Titolo: 3/5.
Il titolo che hai scelto non mi fa impazzire. Già non mi piacciono particolarmente i titoli in lingue diverse dall’italiano, perlomeno quando vengono utilizzati mi piacerebbe che la scelta avesse un legame forte con la storia, cosa che nel tuo caso mi sembra mancare: che Stiles rimanga nel vento ok, ma questo viene rappresentato dalla carezza del vento, dal suo tocco, non dal suono.

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 9/15.
Il problema senz’altro principale di questa storia è l’introspezione non approfondita: le emozioni dei personaggi, così descritte, risultano superficiali e mancano di complessità. Ti faccio un esempio: quando Lydia scopre che Stiles è morto, sembra che non provi niente. Salta completamente le prime quattro fasi dell’elaborazione di un lutto (diniego, rabbia, contrattazione, depressione) e passa direttamente all’ultima, l’accettazione. Sinceramente non è credibile, né tantomeno accettabile nella caratterizzazione di una che è appena diventata vedova, e non regge nemmeno la “scusa” del “devo essere forte per la bambina”: tuo marito muore, lo hai scoperto da cinque minuti, non riesci a pensare “non sarebbe stato facile per nessuno, ma sapevano che la vita continuava ad andare avanti e che avrebbero dovuto farsi forza a vicenda”. Puoi essere una creatura di morte quanto vuoi, ma non prendi un lutto così personale in maniera tanto leggera.
A parte quest’ultima parte poco curata, ho trovato la caratterizzazione di Lydia abbastanza ben fatta, la sua ansia per l’assenza di Stiles e per il presagio che ha avvertito prima che partisse è resa abbastanza bene.
Anche Scott mi sembra gestito in maniera adeguata – sebbene anche per lui valga il discorso del lutto – e la bambina si comporta come dovrebbe comportarsi una bambina, non ho obiezioni su questo.
Un altro grande problema, invece, è la quasi totale assenza della figura di Stiles. A parte che mi sarei aspettata come minimo il buon senso di dar retta alle premonizioni di morte della moglie Banshee, compare davvero troppo poco nella storia perché mi dica convinta o soddisfatta della sua resa.
Sempre a questo riguardo, trovo che la coppia non sia stata gestita al meglio: la protagonista della storia è Lydia, lei e Stiles insieme compaiono per una decina di righe al massimo e per darsi un ultimo addio che non ho neanche trovato toccante. In conclusione, direi che non si sente l’amore che dovrebbe esserci tra i due.

5) Gradimento personale: 5/10.
Devo ammettere che la storia non mi è piaciuta. Mi aspettavo qualcosa di completamente diverso suggerendo questa coppia e le mie aspettative sono state deluse.
Quello che mi è piaciuto meno è il momento scelto: poteva essere interessante leggere del matrimonio di Lydia e Stiles, ma, come prima cosa, Stiles avrebbe perlomeno dovuto essere presente; in secondo luogo, avrei gradito si sentisse comunque il sovrannaturale, il “mondo” di Teen Wolf, che invece è stato relegato a una premonizione di una Banshee che nessuno prende sul serio e a una battuta sul lupo cattivo di Cappuccetto Rosso.
Inoltre, lo stile non mi ha convinta e la grammatica trascurata non ha aiutato.