Bentornata, cara, e innanzitutto buon anno anche a te!
La prima sensazione che ho avuto leggendo la tua nuova storia è stata quella di una soffusa malinconia... Capodanno è una festa strana, ci riflettevo anch'io in questi giorni: quando si è giovani, si hanno mille aspettative e un solo obiettivo, divertirsi come dei pazzi. Quando si è più adulti, invitabilmente le aspettative sono molto ridimensionate, eppure nessuno vuole trascorrere questa festa da solo, ma con qualcuno che ci vuole bene: famiglia, amici o il proprio partner... Ed è questo a cui, secondo me, aspira la protagonista. Niente inutili ritrovi giovanilistici con persone appartenenti al passato, ma piuttosto una serata semplice con l'amica del cuore. Eppure, in lei riaffiora prepotente la nostalgia dell'uomo che ama, ma con cui, per le circostanze che ben conosciamo, non può vivere un'esistenza "normale". Quindi, doppiamente gradita la sorpresa che le fa la banda di Lupin. Con Jigen alla fine Franca trascorre soltanto una bella serata e una notte (si spera interessante...), ma poi deve salutarlo, senza sapere quando potranno rivedersi... E qui c'è, sempre a mio modesto parere, il secondo insegnamento della storia: "carpe diem". E' inutile macerarsi in sterili rimpianti o in desideri poco realistici: molto meglio vivere la vita attimo per attimo, godendosi quello che c'è realmente, qui ed ora, anche se a volte può essere difficile.
Mi hanno fatto sorridere le scene con Goemon Junior, con Fujiko nelle inedite vesti di mamma (che però non rinuncia allo shopping... giustamente!) e Franca in quelle di zia onoraria, che, anche se un po' riluttante all'inizio, poi se la cava egregiamente! Lupin è, come sempre, una forza della natura.
Brava, come sempre! |
