Recensioni per
Nolo rose spinose donarti
di Rei Ryugo

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
19/05/18, ore 21:55

Ciao, sono qui per il gioco "OIOI" del Giardino.
Ho scelto nuovamente di leggere e recensire una poesia in quanto, pur non essendo esperta a riguardo, quella precedente che ho letto non mi ha lasciato del tutto indifferente e l'avevo apprezzata, quindi sono tornata su questa sezione.

Nel complesso, anche questa poesia mi è piaciuta.
L'ho trovata semplice ma al contempo non banale e il ritmo mi è parso incalzante.
Ho apprezzato le rime che hai creato e penso che queste abbiano contribuito in maniera massiccia ad infondere, poco per volta, il senso della poesia.
Ammetto di non condividere per nulla l'idea del "ti faccio dei regalini costosi per tenerti buona" perché preferisco di gran lunga un abbraccio sentito rispetto alle cose materiali - sarà che ho la "strana abitudine" di poggiare il capo al petto di chiunque mi abbracci per sentirne il battito del cuore - ma questa poesia dice proprio il contrario, in realtà, ovvero che le cose materiali sono nulla in confronto al vero sentimento.
O almeno, questo è quello che mi ha trasmesso la lettura.
Nel complesso, ripeto, ho apprezzato anche questa poesia.

Jill ~

Recensore Master
17/05/18, ore 16:01

Ciao ^^
Eccomi per l'OIOI del giardino.
Mi sono ricordata che effettivamente avevo già recensito qualcosa di tuo, fra cui appunto una poesia.
Ho scelto questa perché mi ha colpito il titolo e poi in seguito anche la tematica.
Tecnicamente parlando - e ammetto di non saperne molto - l'ho trovata una buona poesia, il linguaggio che hai usato è elegante e adatto al tipo di contesto costruito intorno allo scritto.
Hai dato delle immagini molto belle e le parole sono accostate tra loro in modo davvero dolce. E poi ho capito il senso che volevi darle, ciò non quello di attaccarsi solo alle cose materiali, ma di badare più che altro al sentimento in sé per sé.
Come ti ho già detto in passato, non spesso leggo poesie, ma questa è stata un piacere leggerla.
A presto ^^

Recensore Master
11/05/18, ore 10:00

Ciao, recensisco questa poesia per lo scambio a catena. Dunque, avevo notato che avevi alcune poesie nel tuo profilo e sono venuta qui proprio con l'intenzione di recensirne una. Non ne leggo molto spesso, almeno su Efp, ma perché di solito io preferisco gli autori più classici (e su Efp, ahimè, si trova di tutto!). Di questa mi ha attratto subito il titolo, non in italiano e per una volta non in inglese, ma in latino. Una scelta che ho trovato estremamente raffinata e molto d'impatto. Su di me ha fatto l'effetto di farmi aprire questa e di leggere la tua poesia. Che mi è davvero piaciuta, e che mi ha colpita sotto diversi aspetti.

Prima di tutto il ritmo. Sono una musicista, faccio caso a queste cose anche nella prosa. Qui l'ho apprezzata doppiamente perché, essendo anche un'amante della poesia, mi piace molto quando c'è un ritmo ovvero quando il poeta non si perde solo in viaggi mentali con versi liberi e senza alcuna rima. Perché scrivere in versi è dannatamente difficile, diciamocelo. Qui c'è impegno, e lo si nota. C'è una forma molto classica e che personalmente mi è piaciuta davvero molto. E che mi ha sorpresa. Non mi aspettavo un qualcosa del genere, una poesia così ben scritta, molto ben fatta tecnicamente e anche con un contenuto valido. In questo ti dico davvero bravo.

L'altro aspetto è il tema portante della poesia. Ora, io credo in un'interpretazione piuttosto libera e specialmente nelle poesie, quindi non so se la mia visione del tuo sonetto, poi è effettivamente quella che volevi dare tu. Anzitutto è una poesia che fa proprie alcune immagini stupende, anche a livello di impatto visivo e probabilmente non era neanche il tuo intento, ma è ciò che è arrivato a me alla prima lettura. Poi naturalmente l'ho letta e riletta e la cosa splendida è che più la si legge, più aspetti differenti si riescono a cogliere. Lucciole e stelle, e poi rose e ninfee... Il poeta si ritrova a pensare al volto di lei. Vede le lucciole (una bellezza rara, luminosa e che colpisce), le stelle (l'infinito) ma vede anche ninfee e rose ovvero la purezza e l'eros. La forma d'amore che prova verso questa persona, è totalizzante. E lo si percepisce dalle parole, delicate ma forti al tempo stesso. Mi è piaciuto molto il suo non volerle dare altro se non parole (forse queste parole? Le parole di questa poesia), intese anche come concretezza.

Il tutto viene scritto in una maniera che ho trovato sublime. Il linguaggio è ricercato, ma non decontestualizzato. Che è una cosa che mal sopporto un po' ovunque. Qui invece la delicatezza del tuo tratto, dello stile riesce a calibrare tutto perfettamente e a bilanciare latino e italiano in una maniera che ho trovato perfetta.

Un vero peccato, non averla potuta leggere a penna.
Koa

Recensore Master
26/04/18, ore 15:28

Eccomi qui per la recensione dell'ABC :)

Mi cimento quindi con la più recente delle due poesie. Tra tutte quelle che ho letto essa è quella che si distacca di più dall'ermetismo dell'Haiku ( ... ora non ricordo bene come si chiamino i componimenti giapponesi), avvicinandosi di più a un componimento e una metrica di trampo prettamente occidentale. Anche qui si parla d'amore, l'amore nel senso più ampio e anche dolce del termine. Il poeta parla all'amata, esprimendo come il vero simbolo dell'amore, non sta nelle pietre preziose e nei fiori, ma nelle parole. Parole ricche di d'amore, che troppp spesso, specie in quest'epoca satura di social, hanno perduto di significato.

Hai fatto centro come al solito,
dopo Ergo Spettro, questa si classifica come seconda nel mia personale classifica.

Un saluto e a presto

Elgas
(Recensione modificata il 26/04/2018 - 03:37 pm)

Recensore Veterano
21/04/18, ore 21:38

Ciao Rei, rieccomi per il secondo giro dell' OIOI, pure stavolta in ritardo. Sigh.
Avevo già notato le tue opere nella sezione poesia ed oggi, incuriosita dalla descrizione, sono venuta a dare un' occhiata alla prima. E che dire? Mi è davvero piaciuta. Sono una tra le tante nella massa di coloro che amano la poesia, ma non la scrivono (dal canto mio, o sono robe talmente prosastiche che si meritano il titolo di "prosa spezzettata", o se sono in metro classico fanno ridere le mosche), quindi mi fa sempre piacere leggere delle poesie ben riuscire. Mi ha colpita in particolare l'uso del verbo latino "nolo" (la triade volo-nolo-malo è una delle più sopportabili, nello studio del latino), contrapposto al "volo" degli ultimi versi: scelta curiosa e apprezzatissima da una ex-classicista come me. Mi sono molto piaciute anche le immagini che hai usato (pietre preziose e rose spinose -viva l'omoteleuto- contro le ninfee, le stelle, le lucciole, le parole): rendono appieno l'idea che hai dell' amore.
E, ti dirò, è la stessa che ho io, o meglio che avevo (poiché per me stessa non ce l'ho più tanto), quell' amore tutto puro affetto, intimità e condivisione che tutti hanno sognato almeno una volta nella vita.
Bravissimo.
Spero di leggere altre poesie così belle.
-ONO

Recensore Master
01/02/18, ore 19:23

Ah,che bello è poter rileggere finalmente una poesia dal metro classico che non sembri una filastrocca uscita dalla mia maestra dell'asilo.
Davvero un bel pezzo,profondo ed essenziale al tempo stesso,affascinante nella semplicità che utilizza per trattare un argomento complesso e sfaccettato come l'amore.
Ricevi punti bonus per l'aver utilizzato un titolo scritto in latino,una lingua complessa e,purtroppo,sempre più ignorata.
Di questi tempi,la gente è solita considerare la metrica classica uno stile banale,in contrapposizione al verso libero. Mi trovo fortemente in disaccordo con questa concezione.
Le poesie,così come le canzoni,devono avere un ritmo che ti spinga a continuare a leggerle e che sia in grado di trascinarti.
E in questo campo,caro il mio amico,te la sei cavata alla grande.

Recensore Master
25/01/18, ore 20:45

Buonasera!
La qualità di questo sonetto penso che sia la nitidezza delle sue intenzioni dichiarative e appunto romantiche, con l'utilizzo di una struttura di linguaggio e di composizione forse classica ma che rappresenta la verità di un'intenzione che colpisce al cuore per quanta sincerità si percepisce e respira attorno.
L'amore che descrivi è un dare e sperare di ricevere qualcosa di altrettanto di valore, un valore che va al di là di tutte quelle cose effimere e senza significato, questo è facilmente percettibile non solo dalla distensione dei versi ma anche dal tono che utilizza il poeta in questione, i pensieri e accostamenti fatti verso il suo interesse.
Le rose e le ninfee sono fiori che possono simboleggiare la candidezza di un'emozione la quale viene rivolta verso un qualcuno che riesce a fare quel qualcosa in più, come ispirare, tirar fuori lati nuovi e migliori di noi, anche se un esito potrebbe rivelarsi non particolarmente fiabesco ma più realista.
La scelta delle rose spinose da donare come regale penso che, praticità a parte, rappresenti i pregi e difetti del sentimento e della persona che le dona, come un appello implicito che spera di incontrare occhi sagaci pronti a cogliere tutta la magnificenza e poi abbracciare quelle parole piene di desiderio, d'appartenenza e di bisogno e che diventino, inequivocabilmente, una cosa sola.
Il linguaggio è plasmato ma al contempo variegato nella sua essenza: dapprima utilizzi dei sostantivi piuttosto ricercati, quasi solenni nella loro aulicità (il "nolo" latino, in parte anche quel sprezzi del quarto verso) per testimoniare la profondità di tale amore, poi vocaboli più colloquiali (come negli ultimi due versi che fungono da richiesta) per creare un effetto sincronico e quasi di fragilità, come se fosse una vera prima volta, quella che si spera ingenuamente "per tutta la vita" tra lezioni e quotidianità.
Sono dell'idea che tutti i versi siano modi differenti per decantare quest'amore, seguenti una propria dinamica ma uniti da una struttura quasi fissa ma alla portata di tutti nella chiarezza; a me personalmente ha colpito molto la prima terzina, che parla del viso della persona e nel quale albergano non solo graziosità, infinito e spontaneità (qualità che combaciano con i sostantivi da te utilizzati) ma anche l'essenza del protagonista, che rimane inerme di fronte a quello spettacolo così bello da togliere il fiato, nel momento raro che rimarrà imprigionato nella bellezza che dura un attimo.
Un sonetto d'impatto e con una musicalità che missa linguaggio, rinforzamenti stilistici e l'intenzione di dare la forza di un amore che si spera fiorisca in un modo tale da creare un giardino personale da curare quotidianamente, insieme, giorno per giorno, ornato da pietre che simboleggiano e confermano la passionalità e la propensione verso l'eternità.
I miei complimenti più sinceri!

Un abbraccio,

Watashiwa

Recensore Master
24/01/18, ore 14:52

Ciao! :D
Mi ha attirato il titolo della tua poesia: non mi capita spesso di leggere titoli in latino (sebbene anche io lo usi di tanto in tanto xD) e questo mi ha incentivato ad aprire questa fiction.
Ho apprezzato molto il linguaggio che hai usato: è da una parte aulico, dall'altro colloquiale, però il tutto è ben calibrato e questo mi ha fatto apprezzare la fiction.
Ho notato un certo disprezzo nella prima strofa, che però fa un po' a pugni con il vero desiderio, cioè quello di dare - e forse ricevere - amore vero. Non ne so molto di amore vero, però sono della convinzione che per mantenere accanto a sè la persona amata i regali servano a poco, a lungo andare verrebbero a noia ed a questo punto meglio una cosa semplice come una passeggiata insieme od un messaggio, ma queste sono mie idee, condivisibili o meno.
Nel complesso, la fiction mi è piaciuta: l'uso dei verbi 'nolo, volo et malo' è davvero suggestivo.
Bel lavoro!
Alla prossima,
Olivier_Rei

Recensore Master
14/01/18, ore 23:01

Mi hai incuriosito.
Trovare qualcuno che decide di lasciarti un commento disinteressato è merce rara, oggigiorno. Così sono venuta a sbirciare il tuo profilo. Io di solito non amo leggere scritti poetici, ma non perché non apprezzi la poesia. Tutt'altro. Uno dei miei autori preferiti è Montale, quindi penso di aver detto tutto. Guardo con sospetto tutto ciò che è incasellato sotto la dicitura "Poesia" perché, purtroppo, si ha la tendenza ad etichettare come poesia tutto ciò che non ha una struttura ritmica.
"Eh, ma il verso liiiiiberoooo", obbietta qualcuno.
Il verso libero, sì; ma vuoi mettere la bellezza di una poesia con un ritmo vero, fatto di rime (rima è dove cade l'accento) che si concatenano secondo uno schema preciso?
Non pretendo che si segua un metro preciso, col conteggio delle sillabe e tutto; ma almeno le rime, quelle sì!
Okay. Bello tutto, starai pensando; ma allora che diamine ci fai tu qui?
Ci faccio che questo titolo mi ha incuriosito. E mi sono ritrovata a dare un'occhiata, a scorrere le rime di questa poesia, e ad annuire.

Questa è la poesia che piace a me; è come con le canzoni, devi sentire il battere e il levare delle parole, i suoni ma, soprattutto, i silenzi. Quello che si nasconde nelle pause, insomma.

Questa poesia segue una sequenza classica (AABB, CDC, AABB), ma è efficace. Quanto al tema, sì, sarà anche il classico e sempre attuale concetto secondo cui ciò che vale sul serio è quello a cui non puoi dare un prezzo; ma mi piace come lo hai reso, con quella scelta latinizzante che mette in dialogo (in contrasto) Nolo e Volo, e quell'immagine di luce (lucciole, stelle, scintille) da accostare al viso della ragazza amata. La freschezza delle rose e delle ninfee, dei colori tenui, che si contrappongono al rosso passionale delle rose e dei rubini, che presuppongono non tanto un impegno più "serio", quanto qualcosa che ha una sua fisicità, mentre i sentimenti sono fatti di spirito, non di materia.
Forse, se posso avanzare un suggerimento, cambierei quel "Ti amo" del verso finale con "Amarti": mantieni lo stesso numero di sillabe e sciogli un pochino la penna.
Ma per il resto, è un bell'esperimento.
Complimenti.

Recensore Master
05/01/18, ore 16:28

Buon pomeriggio.
Una poesia che mi è piaciuta molto; l'ho trovata limpida e piacevolmente cristallina.
Complimenti, è stato un vero piacere leggerla! Spero ne scriverai altre ^^
Davvero, il lessico utilizzato poi mi è piaciuto tantissimo, semplice ma mai banale.
Buon proseguimento di giornata :)