Ciao!
Inizio a recensire da questa perché, ehi, è quella che ho riletto più volte - compresa stasera.
Che dire? Iniziamo dalla parte più diretta, e probabilmente personale: lo stile. Personalmente apprezzo tantissimo gli stili scorrevoli, quelli che ti scivolano giù tanto da volerne ancora, e ancora, e ancora, e il tuo stile, è esattamente questo. Ci metto pochissimo tempo a leggere qualcosa scritto da te proprio perché, come un libro che ti appassiona, ti prende ma non ti appesantisce, al contrario, ti fa vivere il tutto, nel modo più limpido possibile, così che quanto scritto - e le emozioni che la fic stessa ti dà - ti colpisca diretto al cuore. È anche grazie al tuo stile, dunque, se tutto questo dolore di Diana si sente così bene, tanto che quasi lo provo io, ancor di più quando è incorniciato così bene da scelte (di descrizione e quant'altro) che amplificano ogni cosa. È bello vedere la debolezza di Diana, il bisogno di essere sorretta da Clark per non cadere sotto il peso di tale sofferenza, è una cosa bellissima, ancor di più il fatto che, nonostante questo, sia dannatamente lucida. Hai dato l'idea di una guerriera a cui è stato strappato un pezzo di cuore, esattamente quello che, a parer mio, è adatto (e perfettamente IC) per una donna come lei. Inutile dire che ho apprezzato, anche, ciò che effettivamente c'è tra le due, che, inevitabilmente, si percepisce sotto quegli strati di dolore.
Che dire di più? Quando ho bisogno di straziarmi un po' l'anima, torno qua.
Complimenti davvero.
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