Recensioni per
What a wonder life can be
di Watashiwa

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/11/18, ore 17:00

Con estremo ritardo (me ne vergogno), finalmente eccomi qui. Devo dire che non mi sarei mai aspettata di trovare una ff su questo film, è stata davvero una sorpresa piacevole ed ero particolarmente incuriosita, ricordo che mi era proprio piaciuto.
Una delle cose più belle del film era proprio la psicologia dei personaggi e ho amato tantissimo come tu abbia ripreso questo aspetto e l'abbia approfondito ancora di più, in particolare quella di Jack Will che è una delle più interessanti (assieme a Via, la amavo). E' stato davvero piacevole ripercorrere gli eventi principali dal punto di vista quasi esclusivo del ragazzino, concentrandosi ancora più profondamente sui suoi pensieri e sul suo senso di colpa.
Pur essendo Jack praticamente un bambino sei riuscito a dargli una profondità di pensiero e una psicologia davvero profondi e maturi - e dopotutto, rispetto ai loro compagni, Auggie e Jack (e Summer) si direbbero davvero più maturi, anche senza perdere quel loro entusiasmo tipico dei bambini nei vari loro giochi. 
Mi sono piaciute molto le immagini che hai usato per descrivere il modo in cui Jack Will vede il suo amico, quel misto di ammirazione e affetto che lo contraddistingue. Soprattutto la similitudine tra Auggie e la Camera Obscura, "esternamente bizzarra e così diversa", ma che all'interno nasconde qualcosa di unico e speciale. 
L'amicizia tra questi due e la sua evoluzione scalda il cuore e trovo che tu l'abbia ripercorsa in modo veramente splendido, mi ha riportato tutto quello che il film mi aveva lasciato (di emozioni e di pensieri) e penso sia una cosa meravigliosa. Soprattutto, forse l'ho già detto, ho adorato che tu ti sia concentrato soprattutto su Jack per approfondire in particolar modo la sua versione, la sua parte. 
In più, potrà sembrare qualcosa di poco conto, ma mi è davvero piaciuta la particolarità del titolo e il fatto che tu abbia ripreso quello del film! 
Nulla da dire sullo stile, personalmente l'ho apprezzato, ma c'erano alcuni periodi magari un po' lunghi o confusi che ho fatto fatica a capire. O meglio, capivo il senso, ma mi sembravano resi in modo un po' confuso, per esempio "[...]in una situazione dove aveva il coltello girato dalla parte del manico più scomoda e svantaggiosa possibile." Forse manca qualcosa, non mi è molto chiaro... in ogni caso, non erano molto diffusi e non hanno disturbato particolarmente la lettura.

Davvero, chapeau~ 
Ciao ciao!

(Recensione modificata il 18/11/2018 - 05:16 pm)

Recensore Master
25/06/18, ore 21:26

Dopo aver tanto promesso e tanto rimandato, eccomi finalmente qua!
Questo era uno dei pochi fandom da te scelti che io conoscessi (anche se ammetto che mi ispirava molto anche Il castello di Cagliostro, ma ho gusti estremamente difficili in fatto di poesia). Prima della recensione vera e propria devo premettere che non vado mai particolarmente matta per quelle fanfiction che tendono a "raccontare" la trama dell'opera in questione senza rielaborarla in modo più originale, ma naturalmente questo è solo un mio gusto personale, perciò non influenzerà affatto la recensione.
Sicuramente carina l'idea di vedere maggiormente la storia dal punto di vista di Jack, cui, se non ricordo male, nel film è riservato uno spazio relativamente limitato (l'ho visto solo quando è uscito al cinema però, quindi potrei sbagliarmi); concordo pienamente con te sul fatto che Summer era uno dei personaggi più interessanti e che le è stato riservato uno spazio troppo limitato!
Mi sono annotata qualche imprecisione che ho notato qua e là disseminata nel testo, nulla che infici eccessivamente la lettura, ma immagino che possa farti piacere correggere e che sia più facile se qualcuno te le segnala!
Dall'inizio: Fin dal preciso istante che aveva fatto sapere... sarebbe "dal primo istante in cui";
Sospirò quasi rassegnato mentre portò... "mentre" indica una contemporaneità, perciò richiede un verbo che indichi un'azione continuativa: sarebbe più corretto "sospirò mentre portava";
Prima che la risposta si illuminò: "prima che la risposta si illuminasse" ("prima che" regge il congiuntivo)
Decisero che fosse il caso: sarebbe meglio "decisero che sarebbe stato il caso di..."
Un'altra nota che mi sento di farti, ma stavolta è sicuramente una questione più discutibile e soggettiva, è che talvolta le perifrasi per riferirsi ai personaggi risultano più pesanti delle stesse ripetizioni dei nomi: scrivere semplicemente Jack sarebbe più leggero e gradevole da leggere che il più giovane di casa Will. Comunque, capisco benissimo la tendenza a evitare le ripetizioni.
Insomma, nell'insieme il mio parere è più che positivo, perché sicuramente la storia è riuscita nell'intento che si proponeva, cioè quello di rendere le emozioni del film; per parte mia spero di esserti stata d'aiuto con le mie annotazioni! Spero che in futuro scriverai qualcos'altro su questi personaggi, magari approfondendo di più quello di Summer o aggiungendo sfumature e interpretazioni ancora più tue.
Ti mando un enorme abbraccio e mi scuso ancora per il mio ritardo!
A presto

Afaneia

Recensore Veterano
21/04/18, ore 14:49

Questa storia partecipa all'iniziativa "10.000 recensioni in un anno" indetto dal Giardino di EFP.

Ciao, sono quì per il Gioco di Pasqua 2018!
Anche se avevo lasciato una recensione già la settimana scorsa per qualche astruso motivo che ancora devo capire (poiché non è la prima volta che mi succede) la recensione è sparita: evidentemente il forum mi ha presa in antipatia o non vuole che lasci recensioni :/
Ma torniamo alle cose serie.

Non conosco il film in questione ma ho apprezzato molto questa shot, breve eppure intensa e con un profondo significato. Questa storia, però, a differenza di molte che trattano di bullismo e diversità, non è vista dalla prospettiva di chi in un certo senso "subisce" ma di qualcuno a lui vicino, ed è forse la cosa che più mi è piaciuta. Il punto di vista di Jack, tuttavia, non è molto inquadrato: lo vediamo molto affezionato ad August e per questo non capisco da dove gli sia venuta quell'uscita "fatale" (anche se ho il dubbio che, in quel momento, volesse solo esaltarsi agli occhi dei compagni). Il suo travaglio interiore, poi, è stato ben evidenziato e trovo che farli riappacificare mediante un gioco sia stato anche vantaggioso per lui poiché a volte si è più coraggiosi dietro una tastiera (ma credo che lui ci sarebbe riuscito anche di persona). Per non parlare del significato della Camera Obscura, relazionato ad August mediante quel semplice paragone dello "strano fuori, bello dentro".

In sintesi: l'ho trovata molto bella e profonda, scritta in maniera eccellente e senza errori (tranne quel "chiedermi" al posto di "chiederti" nella conversazione della chat) ma per il resto impeccabile.
Mi ha fatto davvero piacere leggerla. Alla prossima!
Baci,
bambolinarossa98

Recensore Junior
08/04/18, ore 01:07

Ciao,
sono qui per il gioco di Pasqua.
Parto con il dirti che, purtroppo, non ho ancora visto il film di cui tratti, ma nonostante ciò conosco abbastanza bene la storia e, anche se ci sono stati vari riferimenti a eventi e azioni specifiche del film, non mi è stato complicato capirli. 
Il tuo stile mi piace. E' pulido, lineare e scorrevole; non esageri nelle descrizioni, lasciando che siano i pensieri a farla da padroni e questo lo adoro. L'introspezione di Jack che, pur essendo un bambino, riesce a capire come abbia fatto soffrire l'amico e che vuole cercare di riparare in quel modo dolce e semplice che hanno i più piccoli. Il modo in cui Jack vede August matura durante le scene che descrivi: parte dalla curiosità e dal timore vista la diversità di questo ragazzino appena comparso, ma prosegue con la scoperta che c'è molto di più in Auggie del suo viso particolare, fino ad arrivare alla vera amicizia, al superamento di qualsiasi diversità o difficoltà per il semplice fatto che si tiene alla persona per quello che è e non per quello che mostra.
Le scene che hai toccato credo che siano veramente adatte a descrivere questo dolce, ma forte rapporto che si crea tra i due ragazzini e, come ti ho già detto, il modo in cui hai descritto le riflessioni di Jack è adatto sia al tipo di carattere che sembra avere sia alla sua età. 
Una one-shot assolutamente ben fatta e che, a mio parere, merita molto.
Alla prossima!
Sel

Recensore Veterano
11/02/18, ore 17:15

Ciao, eccomi qua per lo scamio.
Ho deciso di leggere questa storia perchè anche io ho visto il film quando è uscito al cinema e mi è piaciuto abbastanza.
Devo dire che in generale la storia è molto attinente e ben correlata al film, mi piace che sia incentrata sui pensieri di Jack e non di quelli, già abbonadantemente trattati, di Auggie come nel film.
I vari pezzi di cui hai trattato ed i salti temporali che hai fatto li ho trovati azzeccati e ad essere sincero non era quello che mi aspettavo prima di inziare la lettura, nel senso che mi aspettavo trattasse di altro, non so per quale motivo ma ero convinto che la storia si sarebbe riferita al campeggio, ma il rendermi conto che così non era devo dire che è stato positivo.
In generale la storia si fa leggere abbastanza scorrevolmente, però ci sono alcune cose che non mi sono risultate chiare ad una prima lettura ed altre che anche rillegendole non si sono chiarite, e non so se sono io o se proprio è la frase (come a me è sembrato) che ha qualcosa che non va (che manca o che c'è di troppo), ti lascio un paio di esempi che si trovano verso la fine:"La camera oscura era l'avvento del cinema, delle immagini in movimento che con la loro continuità formavano delle scene in grado di suscitare niente che spettacoli eterogenei, storie incredibili con personaggi che potessero insegnare qualcosa nel profondo, come poi era diventato la saga di Star Wars per entrambi." credo proprio che qui manchi qualcosa, non so cosa ma la frase così, per me, non ha un senso completo... inoltre è "diventata" non "diventato" dato che "la saga" è femminile; "Era palese ai suoi occhi in quel preciso istante, così come che avesse un potere prezioso nel suo animo, uno di quelli che poteva coltivare per migliorare tutto ciò che era il loro percorso di vita insieme." stesso discrso vale per questa, dove però mi sembra che ci sia qualcosa in più pittosto che qualcosa in meno...
Ho trovate anche altri errorini di battitura/distrazione che, come mio solito fare, ti vado a segnalare: "come se sentisse a casa sua", qua manca "si" dopo "se"; "non così divertenti ed esaltanti in fin dai conti" è "dei" non "dai"; "Si sentì stupido una volta schiacciò" qua o è "schiacciato" oppure "che schiacciò"; "fece passare un paio di minuto per riprendersi" qui è "minuti" non "minuto".
Comunque, nonostante queste piccole cose che con una rilettura, per un controllo, penso proprio si possano sistemare, la storia mi è piaciuta come già detto ad inizio recensione.
Quindi bravo e alla prossima.
Alex
Questa recensione partecipa all'iniziativa 10.000 recensioni in un anno
(Recensione modificata il 11/02/2018 - 10:46 pm)

Recensore Junior
23/01/18, ore 20:54

Buonasera. 
Mi sono ricordato che ti dovevo una recensione, e sono passato di qua. Ho letto questo one-shot, e sarò sincero: mi stupisco che nessuno abbia ancora lasciato una recensione a questo bel scritto. Sono un tipo onesto: se andassi nelle altre recensioni, noteresti che non faccio sviolinate, ne tanto meno sono cattivo (e ci sono momenti in cui avrei voluto esserlo). Quindi, credimi se ti dico che questo scritto merita davvero. Non ho visto il film, quindi devi contare i miei giudizi come se avessi letto una storia originale.  In sè i temi sono semplici e già stati trattati: è una cosa che vedo spesso il ragazzino con qualche problema che ha difficoltà a farsi accettare dagli altri, l'amico che lo tradisce per avere riscontro nel sociale (ma che penso sia in realtà la paura di essere giudicato. Quando uno è diverso ma non lo da a vedere, e c'è un altro diverso che non può nasconderlo, si ha paura di avvicinarsi a lui per diventare isolato). Riflette molto la crudele "mafia fanciullesca", che ha mio parere è la peggiore di tutte, perchè è male innocente e gratuito, senza consapevolezza e di conseguenza senza possibilità di correzione. Tuttavia, è scritto talmente bene che non mi ha dato fastidio leggerlo. Poi, io sono quel genere di persona che se deve scrivere una storia vuole che i suoi personaggi parlino per se e non che qualcun' altro ne parli al posto suo (ho addottato una diversa forma di scrittura per questo). Tu sei riuscito parzialmente a rendere questo utlizzando le tue parole ma tramite il punto di vista del personaggio, cosa che da la possibilità al lettore di mettersi nei panni del personaggio. In questo modo il lettore pensa "beh, probabilmente anch'io l'avrei pensata così", invece di "io non l'avrei fatto mai". Ti lascio la recensione positiva perchè lo scritto era gradevole, ma ho qualche dubbio sulla correttezza di questa frase : "chi mai avrebbe potuto mai invidiare uno come lui?".

Per il resto, buon lavoro.
(Recensione modificata il 23/01/2018 - 08:55 pm)