Che gioia quando EFP si mangia la tua recensione e tu non l'avevi salvata da nessun altra parte <3 è quel che mi è appena successo tentando di commentare questa storia, ma ce la farò!
Ok, ricominciamo come si deve: ciao Anwel! Sono proprio felice che tu abbia deciso di tuffarti finalmente nel magico mondo del Silma, e con una Angbang assolutamente credibile, tra l'altro <3 ma ok, provo ad andare con ordine o rischio di sproloquiare all'infinito senza venire a capo di nulla.
Comincio subito con l'unico aspetto che all'inizio mi ha un pochino fatto storcere il naso: lo stile. Sinceramente, lo trovo molto vicino a quello delle traduzioni italiane di Tolkien e questo non è, dal mio punto di vista, un punto di forza per la storia, al contrario.
Tolkien non è un autore più sacro di altri. Temere di fargli un torto con uno stile "inferiore" al suo non è utile alle nostre storie, che perdono in spontaneità e personalità, senza contare che lo stile tolkieniano e ben diverso da quello dei suoi traduttori! Senza contare, poi, che nessuno stile narrativo è inferiore a un altro!
Tutto 'sto pippone non vuole assolutamente essere una critica, sia chiaro. Solo, credo che limitando la rigidità stilistica che ho avvertito in questa storia, i tuoi futuri racconti nel fandom ne risentiranno solo in positivo. Nessuno ti sbrana, scrivi e sperimenta senza paura, per carità, che la paura è la più grande nemica della scrittura!
E detto questo, veniamo ai contenuti della storia, finalmente.
Macché brodo senza azione! Questa, secondo me, è un'ottima introspezione di Melkor. Melkor che non ha realmente bisogno di collaboratori, e che infatti decide di asservire a sé Mairon non pere reale necessità (gli crediamo? :P) ma per puro e semplice desiderio.
Desiderio di avere per sé il più bello, desiderio di fare un torto ad Aule. Desiderio di portare nelle tenebre una stella.
Ah, a questo proposito, credo che la cosa che ho amato di più in tutta la storia siano gli sguardi continui alle stelle. Non posso non pensare al desiderio di Melkor per Varda e al suo essere da lei respinto, cosa che mi ha sempre intrigata da matti (più dal pov di Varda che di Melkor, adoro l'idea di lei che lo guarda con il suo sguardo di stelle e gli dice di no e a lui tocca incassare :P) e insomma, tanti feels all'idea di Melkor che guarda le stelle, con una certa ferocia nel vedere l'"agonia d'argento" delle stelle cadenti, e magari tra tutto pensa anche a quella regina arrogante che lo ha respinto e a quanto gli brucia ancora :P.
Tra l'altro il paragone Mairon/stella da questo punto di vista mi dice molte cose XD ma sto divagando di brutto, che magari tu a Melkor e Varda non avevi pensato, non lo so.
Tra l'altro mi par di capire che tu abbia ambientato la storia dopo l'arrivo degli Elfi, giusto? Visto l'accenno a orchi e anche ai "figli" da parte di Aule, senza contare la presenza di Valinor e di Utumno.
Ora, dal Silma sappiamo Mairon già sedotto da Melkor ai tempi della distruzione delle due Lampade, ma come licenza ci può stare secondo me, visto che accenni al desiderio sessuale di Melkor, in maniera velata ma assolutamente creepy (la cosa che mi dà più problema pensando all'Angbang è che questa è una coppia in cui non può esserci parità tra i due) ma solo dopo aver avuto a che fare con i Primogeniti Melkor può logicamente avere un'idea di corporeità e quindi, forse, voler sperimentare cosa essa implichi sotto tutti gli aspetti.
Provo a chiudere qui lo sproloquio, sperando di aver detto tutto, ma credo di no XD spero davvero di ritrovarti più spesso da queste parti: tanto lo so che hai dei progetti, purtroppo per te ho buona memoria :P.
A presto, spero!
Mel
P.S.: occhio a usare termini come "inferno": l'inferno è qualcosa di prettamente cristiano, e che quindi non si sposa con il sistema di credenze presenti in Arda. Ho finito i pipponi, giuro XD |
