Recensioni per
H.I.A.T.U.S. collection
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 35 recensioni.
Positive : 35
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
12/02/19, ore 13:38
Cap. 2:

Molto carina. Mi domandavo quale delle tue storie possa aver avuto 1500 accessi in due gg. La mia preferita è nella raccolta hot stuff. Tornando a questa storia alla fine questi due pare proprio siano destinati a stare insieme e io non posso che concordare 😃

Già il titolo è intrigante e, da esso, si può ipotizzare, prima della lettura, che Sh abbia deciso di impegnarsi in qualcosa di diverso, forse anche per attirare l'attenzione di John, ed invadere così anche lo spazio dell'altro.
L'inizio si focalizza sulle manifestazioni di noia di Sh e, credimi, mi sono proprio divertita ad immaginarlo disteso sul pavimento "con gli arti spalancati, come una stella marina".
È esattamente nell'atmosfera canonica del 221b che ci hai fatto entrare. E precisamente, dal punto di vista temporale, proprio nel clima di leggerezza e di agilità comportamentale della S1 ed S2 che ci ha tanto affascinato e coinvolto per la novità e la piacevolezza della proposta di un legame così particolare. Non esistevano ancora le insulsaggini che hanno caratterizzato la S3 e l’aria da tregenda che ha appesantito la S4.
C’erano Sh e John, un fatidico incontro al Bart’s, che poi diventa un luogo chiave per lo svolgimento della trama, ed il loro immediato accorgersi di essere indubbiamente attratti l’uno dall’altro.
Mentre Sh maschera meglio ciò che prova per Watson, quest’ultimo, caratterialmente meno criptico del suo coinquilino, manifesta con segni inequivocabili la sua attrazione per il consulting.
A questo proposito mi vengono in mente gli sguardi che il medico rivolge a Sh quando è sicuro di non essere visto o il suo chiaro atteggiamento protettivo nei suoi confronti che emerge negli incontri/scontri con Mycroft o nei rapporti con Scotland Yard.
Ecco, scusa la chiacchierata, ma è proprio tutto quest’universo di sensazioni e di emozioni che mi è tornato alla mente leggendo il tuo sesto capitolo di questa raccolta. Ovviamente è stata una cosa che ho apprezzato molto, perché la nostalgia per ciò che è stato è sempre presente riguardo alle esperienze più belle ed intense.
Dunque Sh e John alle prese con il loro affezionato “elefante nella stanza” che, povera bestia, ne deve passare di tutti i colori prima di essere liberato.
L’immagine di Holmes che si esibisce davanti a John in tutte le pose possibili di yoga, oltretutto “tecnicamente non nudo” ma con un paio di boxer bianchi aderenti che provocano nella mente (e nel fisico) di John un marasma di emozioni e di effetti collaterali non più controllabili, è davvero geniale e mi è sembrato davvero di vederla davanti agli occhi.
Uno spasso le frequenti docce di Watson, alle prese con qualcosa che è sempre più chiaro ed inconfutabile.
Ritrovo la tua capacità di gestire il registro ironico e di puro divertimento che poi sai sfumare, in maniera progressiva ed assolutamente naturale, nel clima più “caldo” di effusioni che, finalmente, trovano la via per esprimersi. Ed allora sai farci passare, con leggerezza, dallo spasso di situazioni comiche alla realtà tanto desiderata di loro due insieme.
E, come ho già osservato in precedenti recensioni riguardanti altre tue storie, anche qui ho riscoperto la tua originale ed effettiva capacità di descrivere scene erotiche dandoci l’impressione di nuovo e di non scontato.
Un’ultima osservazione: alla fine della lettura mi rimane quel John così umano e bersaglio dei continui “Tutto bene, John?” che, davvero, mi hanno fatto ridere di gusto.
Brava.

Recensore Veterano

Ma che carina! Molto divertente, è bellissimo sia lo scherzo di Sherlock che la reazione di John, che vorrebbe mettergli le mani addosso prima di subito.

Recensore Master

Ciao, aspettavo con ansia lo "Hiatus" di questo mese. Anche se è un po' che non vado su tumbrl e quindi non sapevo di che cosa avrebbe parlato. Mi piace molto l'idea di base, come tutte quelle che ho visto fino ad ora. Tu poi hai sviluppato una one shot che da un lato ha gli schemi più classici delle Johnlock (John che fatica a capire, Sherlock che lo provoca...) dall'altro invece ho visto qualche innovazione narrativa che mi è davvero tanto, ma tanto piaciuta.

Per parlare subito di Sherlock e John, beh sono adorabili! Sempre e comunque. Per quanto sia una cosa vista parecchie volte, l'idea che Sherlock provochi John e che questi non se ne renda conto fino alla fine, mi piace sempre moltissimo. Molto divertente, ma dall'altro alto anche molto IC. Insomma, forse ho già detto di avere un kink per il virgin Sherlock (e ce l'avrò sempre io credo), ma anche uno Sherlock spigliato e che provoca sessualmente John, ben sapendo che cosa sta facendo, anche questo mi piace sempre molto. In questo caso lo fa grazie allo yoga, disciplina che (e lì John ha ragione), vedo anni luce lontano da Sherlock Holmes. Forse è anche per questo che mi è piaciuta tanto questa one shot, perché alla fine e nonostante veda Sherlock più sulla boxe o sul baritsu, insomma su discipline molto più fisiche, ci sta davvero che combatta la noia grazie allo Yoga, e soprattutto ci sta il suo provocare John in questa maniera. Insomma, quadra tutto quanto perfettamente. Così come il fatto che John se ne renda conto non subito, anzi si ritrova praticamente ad accumulare frustrazione sessuale e alla fine a esplodere. Uno schema già noto e che ogni tanto torna nelle tue storie, e che personalmente io amo davvero tanto. E qui veniamo a una delle cose che mi è piaciuta di più. Quel: "tecnicamente non nudo" mi ha fatto impazzire. Non solo perché è una negazione che afferma (?) cioè Sherlock non è nudo, però dati gli slip bianchi è come se lo fosse. Ma anche e soprattutto perché questa frase ritorna per tutto l'arco della storia. Come una sorta di filo conduttore che accompagna la frustrazione di John, che sottolinea quanto lui si soffermi a ribadire cose ovvie senza guardare poi al disegno d'insieme. Senza capire. Tu guardi ma non osservi, starebbe a significare. Ovvero sì, tecnicamente non è nudo. Ma lo slip è bianco e talmente sottile che si può letteralmente vedere tutto, ma soprattutto perché Sherlock sta facendo da giorni una cosa del genere? John continua a ripetersi che tecnicamente non è nudo, quando in realtà non è quello il punto. Insomma, mi è piaciuta tanto questa cosa. Mi è piaciuto il fatto che ritorni dall'inizio alla fine, come un filo narrativo vero e proprio. Un richiamo, ecco.

Davvero una bella storia.
Koa

Buongiorno^^
Il titolo di questa ff merita tanto quanto la ff stessa XD In effetti povero John lo capisco, eccome se lo capisco! Da un lato mi sarebbe piaciuto che tutto ciò che faceva Sherlock fosse involontario, sarebbe stato esilarante, dall'altro perché questo consulente così malizioso e furbo mi piace assai.
Certo che assieme sono proprio perfetti, due idioti, ma assolutamente fantastici!
Ff bellissima! Compliments!
Buona giornata
Béa

Recensore Veterano

Ciao!
Che bello ritrovarti!
E con te i due patati.
Mi figuro l'espressione di John davanti alle prese di posizione (letterali) del suo affascinante coinquilino, il desiderio e la frustrazione. Sorrido alle vuote minacce della sua coscenza che sottolineano il problma invece di risolverlo. Sospiro quando finalmente la situazione arriva sul binario giusto e comincia a percorrerlo a gran velocità.
Brava
A presto

Finalmente hai aggiornato! Adoro il modo in cui scrivi e adoro questa raccolta. Non recensisco molto, ma é stata una piacevole sorpresa entrare su efp prima di andare al lavoro e vedere che c’era una tua nuova storia. Dovevo immaginare che era tutto un piano di Sherlock per far capitolare John..adorabili! ❤️
Alla prossima.
Baci
_Vane_

Recensore Junior
31/05/18, ore 13:06

Ma quanto è tenera questa storia! Che bella! Sarebbe davvero molto bello se un giorno nessuno dovesse più subire ingiustizie anche nella vita reale ed è importante combattere per questo.
Hai scritto una storia stupenda, come tutto quello che scrivi e che personalmente io adoro!
Ora continuo a leggere questa raccolta.
A presto, R.r

Recensore Master
03/05/18, ore 09:59

Ciao, sono come al solito in ritardo... Naturalmente ho letto subito, ma tra leggere e recensire ci passa sempre un po' di tempo. Mi ha fatto molto piacere trovare questo approfondimento, non lo riterrei un sequel vero e proprio (anche perché effettivamente non si colloca dopo "I love you, I choose you"), nonostante il titolo metta un 2 alla fine che lascia presagire che sia un proseguo. In realtà è un approfondimento di una parte che nella storia originale non era stata trattata, non in maniera così specifica.

Quella storia mi aveva colpita, perché era una soulbond AU, ma del tutto particolare e in cui John e Sherlock non sono due anime gemelle, ma due "reietti" (o almeno, considerati tali). Non hanno un nastro, non sono uno l'anima gemella dell'altro e via dicendo. Sono due persone normali, anche se detesto usare questa parola, in questo caso rende bene l'idea di ciò che intendo dire. Insomma, mi aveva colpita perché per una volta Sherlock e John erano due emarginati, e ciò li rendeva affini con la serie. In un certo senso è così, ecco. L'altra storia mi era piaciuta anche per la Johnlock, ovviamente e perché non fa mai male trovarla, ma soprattutto per la vena di critica sociale che aveva e che hanno alcune delle tue storie, specie quelle collocate in AU come questo. Quindi sono stata felice d'aver trovato questo aggiornamento, anche perché per me qui viene fuori meglio l'intolleranza dei portatori di nastro, di una categoria che si considera superiore a un'altra solo per un nastro disegnato. A pensarci è assurdo, ma poi ci si rende conto che nella realtà accade questo e altro. Questa ovviamente è una storia e pur essendo un "side" di un'altra, potrebbe quasi stare in piedi da sé. Dico "quasi" perché c'è sempre un legame narrativo. Mi è piaciuto il fatto che tu ti sia concentrata su un'infermiera, su una persona che vuole cambiare le cose e lo fa, subendone anche le conseguenze materiali. Mi piace come, grazie a lei e alla sua iniziativa, altre persone portatori di nastro, trovino il coraggio di farsi avanti e di difendere ciò che è giusto da atteggiamenti violenti e intolleranti. Insomma, hai trattato bene tutto quello che è legato a questa tematica.

Koa

Recensore Master
02/05/18, ore 14:18

Questo pezzo riprende, come dici tu, le tematiche che hanno costituito il contesto della ff cui fai riferimento. Ed è un impegno in più che ti sei assunta, perché, già di per sè la Johnlock solo apparentemente è semplice, ed il problema costituito, agli occhi dei benpensanti, dai "diversi", è scottante ed irrisolto.
Si tratta di un irragionevole modo di considerare se stessi come il parametro assoluto di misurazione della realtà sociale; peccato che, a volte, il nostro essere non sia proprio modello di virtù.
Ad alleggerire il carico della problematica che hai inserito, usi, per esempio, quello che è una situazione sempre piacevole e piena di sviluppi narrativi e cioè l'impossibile connubio tra regole ospedaliere e Sh, sia come paziente sia, come in questo caso, in veste di "familiare" che assiste qualcuno ricoverato.
"...dopo, spingendo un altro letto...": questa volta, però, il suo comportamento ribelle che, comunque ha una sua profonda giustificazione, in questo caso, fa venire alla luce un personaggio inedito importante. Infatti la paziente infermiera Tracy, portatrice di "nastro", si dimostra non solo comprensiva ed accogliente nei confronti della coppia non "conforme" ma, addirittura, diventa la portavoce e l'anima di un comitato in difesa dei "senzanastro che promuova gli ideali di tolleranza e pacifica convivenza". Non solo, quest'associazione è destinata a lavorare per tentare il raggiungimento dello step successivo, fondamentale e prezioso, e cioè l'affermazione dell'uguaglianza. In Tracy riesci a condensare tutto ciò che concorre alla definizione di "brava ed onesta persona" e la fai agire con credibilità e coerenza.
Un'osservazione a proposito di John: di solito, per dare loro una connotazione precisa, Sh è la ragione, Watson il cuore del loro legame, così unico ed irripetibile. Qui sembra che si rovesci la caratterizzazione: John é quello che qui cerca di riportare il compagno ad una valutazione più razionale dei fatti. Però, in ultimo esame, si comprende come l'atteggiamento duro e diffidente di Holmes sia dettato da uno spietato "conteggio" razionale in quanto, sulla base di ciò che succede ai "senzanastro" che osano oltrepassare i confini loro assegnati dai "benpensanti", il percorso delle coppie non predestinate è davvero terribilmente difficile.
Pertanto, anche il far ragionare Sh sul suo atteggiamento nei confronti dell’infermiera, non è altro che un appello ad “ammorbidire” le conclusioni della razionalità.
Chiudi con una scena che illumina il contesto con il suo significato profondo: Sh e John si allontanano, insieme, “noi due contro il resto del mondo”. Davvero.

Recensore Veterano
30/04/18, ore 00:02

Ciao
Di nuovo ti faccio i miei complimenti e anche questa volta, come per la prima parte, per il "messaggio sociale"
I pregiudizi hanno una caratteristica: sono tragicamente sempre uguali, qualunque sia il lato della barricata che se ne fa guidare.
Quando ci muoviamo in schemi preconfezionati, non importa se ne siamo oggetto o portavoce, sono comunque sbagliati, tu sei bravissima ad evidenziarlo.
Grazie
A presto

Recensore Master
19/04/18, ore 22:55

Proprio ben riuscito il contrasto che hai creato tra l’atmosfera che circonda Sh e quella che caratterizza l’ambiente in cui si trova John.
Nello spogliatoio della scuola di ballo ci sono ragazzi come tanti altri, che progettano di uscire insieme a mangiare, comunque è un ambiente tranquillo, ovattato, dove si sogna il Royal Ballet.
John si muove in un contesto completamente opposto: sta giocando a carte, in maniera piuttosto animata (“…ringhiò, gettando le carte a terra…”), con altri che non sembrano esattamente dei ragazzi dediti anima e corpo all’arte ed alla scienza (“…ululò Bill Murray…Moran gli allungò una pacca sulla spalla…”). Geniale il soprannome di Badson che hai pensato per evidenziare ancora di più il carattere aggressivo e rissoso di Watson che, comunque, non aveva steso i tre hooligans ubriachi per puro divertimento ma perché lo avevano provocato. Inoltre, quando incontra il ballerino casualmente, pur avendo già accettato la scommessa, non pensa subito a vincerla, approfittando dell’occasione, ma la sua preoccupazione è di provare spontaneamente attenzione e pena per quel ragazzo così solo e oggetto di scherzi pesanti e cattivi.
Dunque ci fai riflettere sul fatto che quel John è sempre il John che conosciamo, quello delle prime due inimitabili Stagioni BBC.
Anche riguardo a Sh hai mantenuto i contatti con l’IC, vista la sua assoluta incapacità e non volontà di relazionarsi con gli altri, la mente sempre fissa ad un unico obiettivo: la perfezione.
Comunque è una presentazione che mi è piaciuta molto, questa, perché hai messo in risalto la profonda diversità che rende, alla fine, Sh e John perfettamente complementari fra di loro.
Hai ben costruito la fase di “avvicinamento” di Watson, ma il punto più forte è la geniale deduzione di Sh che gli fa intuire di essere l’obiettivo di una scommessa davvero perfida, vista la sua evidente sociopatia. Così si arriva alla scena davvero grandiosa di quella banconota gettata con disprezzo davanti a chi l’ha ferito.
Non è inferiore, poi, per la carica di emozioni che vi hai concentrato, quello che succede in sala prove quando John viene scoperto da Irene a guardare di nascosto Sh mentre balla. È un crescendo di passionalità e di uno scoprirsi vicini ed in sintonia l’uno con l’altro, e la risata liberatoria segna la fine delle bugie e l’inizio di una cosa vera e bellissima. Me li sono davvero immaginati, sai, Sh posizionarsi con le mani sui fianchi e John che, come frequentemente l’abbiamo visto fare, gettare le braccia in aria e, insieme, lasciarsi andare e scoppiare a ridere spontaneamente. Ovviamente Holmes con più stile ed eleganza, Watson con la sua prorompente vitalità.
Poi, tutto è più facile, fino ad arrivare ad una eloquente rosa rossa e ad un promettente invito a cena.
Ti sei cimentata in un AU davvero lontano dalla routine folle del 221b, ma l’hai saputo trattare con la tua consueta capacità di riportare tutto ciò che sembra “estraneo” sul percorso di qualcosa di piacevolmente noto e, ormai, tanto amato. Così ritroviamo il carattere di Sh, quello di John, e tutti i personaggi di contorno, Irene, Molly, Sarah, che costituiscono il degno “coro” ai nostri due.
Ritrovo anche il “watsoniano” “Ma è straordinario” e lo sherlockiano “le ragazze non sono la mia area” che mi fanno sentire di più ”a casa”.
Davvero brava, ma non avevo dubbi.

Recensore Master
18/04/18, ore 15:01

Ciao, ero un po' preparata a questo giro e in particolare alla balletlock. Questo perché tempo fa, girando per Tumbrl, mi ero imbattuta nel post sulla hiatus challenge e avevo visto che il tema era proprio il ballet!AU. Si tratta di un AU molto particolare, su cui mi sta capitando di leggere davvero molto di recente. Non penso sia facile calare Sherlock e John in un contesto simile. Prima di tutto perché è un ambiente universitario, sono più giovani e con una storia diversa alle spalle e poi perché sono sempre Sherlock e John, ma in buona parte differenti per scelte fatte. John non parla dell'esercito, ma vuole fare soltanto il medico. Mentre Sherlock non pensa a casi e omicidi, ma vuole fare il ballerino. Ecco, nonostante sia un AU ho trovato entrambi i personaggi molto IC. John soprattutto, il che non è scontato per nulla. Mi è piaciuto il fatto che sia una persona che ha una definizione addosso, quella di "cattivo ragazzo" ma che non ami venir definito a quel modo. John è buono, fondamentalmente. Sembra un po' irrequieto, ecco e superficiale. Il suo agire senza pensare alle conseguenze, è perfettamente da lui c'è da riconoscerlo. Anche nell'avvicinare Sherlock con lo scopo di vincere una scommessa, senza considerare il fatto che avrebbe potuto ferire i suoi sentimenti. Bello, poi, che si ravveda col tempo e scusandosi come può. Sembra sempre più evidente che Sherlock gli piace. Ho trovato Sherlock altrettanto ben fatto. Personalmente non fatico a immaginarmelo in questo modo. Asociale, che fatica a integrarsi... Dire la verità ed essere schietto sempre e comunque, lo fa detestare dai suoi compagni e tanto che in tutta l'università si è fatto un proprio nome. Sherlock non piace a molti, tranne a John. Il suo rapporto con la danza è credibile. Avevi già accennato qualcosa del genere anche nell'altra tua balletlock, dove avevamo uno Sherlock perfezionista e tecnicamente perfetto, ma impacciato e scarso nell'espressività. Qui riporti parte di quello, ma calcando la mano sulla perfezione. Questa è quella che cerca Sherlock, esagerando al punto che Irene è costretta a buttarlo fuori dalla classe. Quello che hai decritto è un perfezionista a livelli perfettamente prevedibili se si pensa a Sherlock Holmes, non me lo vedo altrimenti. Per questo l'ho trovato molto IC, anche per come sbugiarda John in sala mensa, per come stuzzica Irene, per come se ne frega del parere di tutti (ma solo in apparenza), sino al vederlo cedere alla fine.

La storia non mostra altro, non ci fai vedere l'appuntamento vero e proprio ma perché non era quello il senso della storia. Sherlock e John che arrivano a pensare di uscire insieme, questo era il senso della storia. In questo senso la trama è equilibratissima e la narrazione fila perfettamente.

Un altro ottimo lavoro.
Koa

Recensore Veterano
18/04/18, ore 12:28

Ciao
Brava come sempre.
Mi piace leggere storie in cui i nostri amati ragazzi lo sono davvero. La fragilità ma anche l'impetuosità della passione, la vulnerabilità e l'inconsapevole coraggio che spesso si perde passata quell'età sono terribilmente romantici, vero?
Detto ciò, non mi rimane che aspettare il resto.
C. 

Recensore Master
18/04/18, ore 11:48

Buon giorno carissima^^
Ma che dolcezza questo "bad boy" che del cattivo ragazzo non ha proprio niente e questo Sherlock ballerino così IC. Mi piace molto anche come hai inserito Irene Adler, ci sta benissimo nel ruolo. In genere non amo le AU ma le tue sono sempre un altra categoria. Un bacione, buona giornata di cuore
Béa

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