Chissà, forse abbiamo una specie di telepatia, io e te.
In effetti, era da qualche mese che non spiluccavo fra le storie altrui, e un lasso di tempo maggiore è passato da quando, per l’ultima volta, ho spiluccato fra le mie. Sono tornata questa mattina, spinta da una forza – non so quale forza – che mi sussurrava: “Torna!”. E direi che ho fatto bene!
Fra gli autori preferiti eri stata l’ultima ad aggiornare, così non ho esitato a “fare plop” come dice il nonno, ed eccomi qui. Dopo questa breve introduzione, darò la parola all’altro lato di me, quello che si spaccia per critico e giudizioso.
Nonostante questa drabble, in quanto drabble, sia estremamente breve, è incredibile come tu riesca ogni volta, a distanza di anni, credo, che ti ho scoperta, a farmi emozionare. Sei riuscita a concentrare sensazioni strazianti in 110 parole, con una descrizione degna del più valido autore, anzi, della più valida autrice. Le labbra sono la rappresentazione di una tale disperazione, di un tale sconcerto e incredulità, testimoni e vittime insieme di una tristezza profonda.
Proseguendo, la consapevolezza del “non ritorno” si fa chiara e incisiva, ed è causa di un pianto solenne e silenzioso, pianto quasi colmo di vergogna che, si sa, si spera non avvenga mai.
Che dirti, Rosmarina, gli anni passano, le storie pure, il mondo continua a girare, ma tu sei sempre in grado di emozionarmi con una storia anche breve. Spero di vederti presto nuovamente a lavoro, e spero di tornare anche io a dedicarmi davvero ad una storia, che non sia una semplice bozza da un capitolo sul mio pc ormai stanco e quasi in disuso.
Ti auguro un lieto buongiorno, e un felice weekend. Sempre con affetto,
sfiorarsi |