Ciao Sia!
Aragorn e Arwen sono una di quelle coppie che in teoria mi interessano se scritte con un certo criterio e se mi trasmettono determinate sensazioni, ma non sempre trovo qualcosa che corrisponda a questi miei parametri (molto soggettivi e pignoli, i know!)
In questo caso, però, questa piccola scena mi ha lasciato addosso una tenerezza indescrivibile, da sorriso ebete.
Il personaggio di Aragorn non mi è mai molto vicino, né mi favorisce particolamente l'immedesimazione nel libro o nelle fanfiction, ma qui l'espediente della seconda persona me lo ha avvicinato tantissimo! Seconda persona che, tra l'altro, è una tecnica che in rari casi funziona su di me e questo è proprio uno di quelli ;)
È così semplice scivolare nei panni di questo Aragorn, guardare Arwen con i suoi occhi (intenta a cantare, e a cucire suppongo?), desiderare la pace che sembra ancora così lontana, sentire ancora le dita fredde della paura lungo la schiena.
L'abbraccio e il bacio sul collo rendono l'intimità tra loro così squisitamente dolce e reale, non sono più due amanti "mitologici", ma due persone reali, che si scambiano piccoli gesti di affetto spontanei e riescono a stare nella stessa stanza, senza parlarsi direttamente senza provare il minimo imbarazzo perché sono del tutto a loro agio in compagnia l'uno dell'altra.
Anche se qui, il silenzio dura poco. Prima c'è il canto di Arwen - molto azzeccato e tipico delle dame elfiche tolkieniane: immediato il collegamento con Luthien, ma non solo, c'è anche il canto di Melian da cui hanno imparato gli usignoli, quello di Indis quando Finwe si innamora di lei, a quello di Galadriel nello stesso Signore degli Anelli... è difficile scindere un elfo dal canto ed è davvero un bel tocco quello di inserire Arwen che canta quando è serena. È qualcosa che la vedrei fare!
Poi, il dialogo tra i due. Ammetto che a una prima lettura, (forse per colpa del sonno LOL) ho perso l'accenno alla ferita sulla guancia alla prima battuta di Aragorn e mi ero fatta i miei film sull'argomento del loro dialogo (di preciso credevo Aragorn fosse tutto frustrato e pieno di manpain perché lei ha scelto la mortalità per lui :°D), salvo poi rimanere perplessa per la comparsa della ferita alla guancia che dal regno dell'ambientazione temporale vaga e bookverse a una più sfumata tra libro e film... perché non so, questi personaggi non mi fanno pensare al film (nonostante quella ferita sembri un riferimento alla fuga dai nazgul), ma hanno quell'aria delicata e da sogno che trasmette il racconto nelle appendici.
Vabbè, nella seconda lettura ho notato prima la ferita e ho fatto facepalm XD
Tornando al dialogo, mi piace la preoccupazione e la cautela che trasmette Aragorn, in contrapposizione al calmo coraggio e la determinazione di Arwen. Lo scambio che hai scelto come sinossi della storia è il perfetto sunto di queste loro caratteristiche: altro che Arwen molle e passiva, questa Arwen non ha bisogno di andare fuori a combattere per mostrare chi è! Aragorn potrà essere preoccupato, ma la rispetta, ama anche la sua determinazione per quanto la metta in pericolo. Anche le sue raccomandazioni finali, lui sa - nel profondo - che sono inutili e Arwen glielo conferma, senza alcuna vergogna... go girl ;)
Questa frase:
"Ti specchi nei suoi occhi, riconoscendo in quel flebile riflesso di te stesso quel giovane ragazzo di venti anni infiammato dall’amore per la stessa donna, una donna che sembra non essere invecchiata di un giorno, nonostante siano già passati più di trent’anni."
è così dolceamara e descrive un aspetto non banale del loro rapporto e soprattutto un aspetto del rapporto mortale/immortale che mi affascina e interessa più degli altri.
Infine, ho apprezzato molto la frase che tu hai inventato come specchio di quella delle appendici, perché si inserisce bene nel contesto, ha un tono molto vicino a quello del racconto originale, ma senza risultare uno scimmiottamento della traduzione italiana senza averne capito la natura (come spesso accade quando si prova ad adottare quel tono "aulico").
Concludendo davvero, mi è piaciuto molto questo piccolo spaccato, dolce e delicato, di una coppia in cui ci sono poche storie e ancor meno di mio gusto!
Grazie per averlo condiviso ♥
Kan
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