Ciao, sono qui per la sfida natalizia.
Passo al sodo.
Sulla consegna, ovviamente nulla da dire.
Su grammatica, punteggiatura, eccetera... qualche errore di battitura dato da fretta/distrazione l'ho notato, ma sono cose sulle quali sorvolare poiché aggiustabili con una rilettura in più.
Gradimento personale: il voto è 10, te lo dico subito senza indugi.
Il personaggio di Margret è fantastico: una donna dura, dedita soprattutto al lavoro, quadrata, che esce fuori di testa per un imprevisto irreparabile. Oh, se la capisco!
Si è fermata stranamente incontrando Jakob, perché probabilmente ha recepito qualcosa di lei in lui, ed è questo il punto, la cosa strana e che trovo anche molto personale. I due s'innamorano in pochissimo tempo, scambiando quattro chiacchiere, ma non è quello: io credo che queste cose "lampo" accadano d'istinto, e non parlo di quei guizzi basati sulla prestanza fisica e basta, si tratta di qualcosa che va oltre anche tra persone che fisicamente non si colpiscono affatto.
A me è accaduto col mio compagno, proprio come Margret e Jakob, quindi già questa cosa mi è piaciuta. Per come sono fatta io, inizialmente ho pensato fosse inverosimile, poi mi son dovuta ricredere ripensando al mio vissuto (che sta anche dormendo sul divano, ti ho detto tutto. Spesse volte la realtà è meno razionale e problematica di noi!).
Jakob mi piace molto: è pieno di incertezze, non sa se credere in ciò che gli è stato inculcato oppure in ciò che gli mostra la società. Devo dire che quest'ultimo gli risulta alquanto allettante (in Germania, poi! Il Natale è LA festa per antonomasia.) e che quindi, nonostante la base fredda e distaccata, sceglie di lasciarsi andare al romanticismo.
Perché è un bel personaggio?
Perché nel suo lato tenero dimostra una personalità non indifferente: innanzitutto stiamo vivendo un periodo storico in cui non abbiamo tempo per romanticherie e cose del genere. Feste e ricorrenze vengono considerate una scusa per farci spendere quei pochi soldi che riusciamo a racimolare e il tutto viene visto sotto la lente d'ingrandimento del cinismo.
Mostrare ancora curiosità e buoni sentimenti, nonché (nella fattispecie) felicità per un periodo dell'anno certo dispendioso e impegnativo, dimostra un'andatura controcorrente che più si avanza con gli anni e meno si ha la possibilità d'incontrare.
Sempre tenendo in considerazione che Jakob è cresciuto con una famiglia atea, quindi addetta a nessun tipo di festeggiamento. Andare nel senso opposto è sintomo di personalità, a mio avviso.
Amo la collocazione geografica del racconto, anche se invece di Berlino ho immaginato Monaco di Baviera (che considero da sempre casa mia. Tifo anche Bayern Munchen.) perché ho trascorso il ponte dell'Immacolata lì e conosco molto bene il centro della città. E poi i mercatini di Monaco sono un must!
Ma sono sicura che anche Berlino abbia molto da offrire (sebbene io non l'abbia mai vista). La cannella e i Vanillekipferl mi han fatta sentire a casa per un attimo!
Mettici anche che proprio stamattina ho prenotato la vacanza in Austria e vivo in una sorta di chalet tirolese (costruito dai miei alle porte di Roma)... beh, insomma, non potevo non darti un 10, no?
Bis bald!
- A. |