Buonasera, eccomi qui per lo scambio libero!
Anzitutto il film al quale ti sei ispirato è stato parte della mia infanzia (così come quella di molti, presumo) e di quella pellicola ho sempre apprezzato il fatto che avesse un taglio più adolescenziale a livello emotivo e sentimentale, aperto alle relazioni con un piglio più maturo e introspettivo.
Trovo che la scelta del genere erotico sia peculiare e adatta al concetto di pubertà, legato al periodo d’età che, sebbene non sia espresso chiaramente, è esplicitamente rivolto a quei tempi specifici.
Ho apprezzato anche gli avvertimenti “OOC” e “Incompiuta” presenti perché esprimono un’aria caratteristica a tutta l'idea e mettono quasi le mani avanti, su cosa si vuole esprimere e dove si desidera andare a parare, su cosa concentrarsi di più, molto probabilmente.
Da parte di Peter ci sono le pulsioni sessuali che tendono ad approfondire e in certi passaggi amalgamare bene le sensazioni che prova per Wendy, con una descrizione efficace e velocemente manifestata (…beh, in tutti i sensi direi) con l’atto della masturbazione, un mondo fatto di piacere e di temporaneo soddisfacimento, anche con quel lato di scoperta che coglie impreparato dapprima l’adolescente alle prese con i propri ormoni.
Si vogliono fare esperienze più terra terra e fisiche, trattando un'unione che va al di là dal mondo “ingenuamente fiabesco” che si sta creando la fanciulla di casa Darling, in questo caso ingenuotta e sognatrice rispetto a un adolescente in preda alla curiosità di scoprire molte cose a lui inedite e ignote poco tempo prima.
Sono due poli, due prese di posizione che sembrano viaggiare diametralmente ma senza mai incidersi, creando quella sorta di finale amaro che porta la giovane a lasciarlo perdere per un porto più sicuro, sentendosi tradita e incompresa da quello che credeva ormai un compagno totalizzante.
La crescita porta anche a questo, a far capire che spesso alcune persone, proseguendo per il proprio cammino, imboccano percorsi e scelte che spontaneamente non coincidono con le proprie e questo si può veramente notare con i fatti rispetto alle belle parole spese in uno scenario fiabesco ed emozionante.
Per cui non biasimo affatto la protagonista per tutte le scelte fatte e le parole pensate e dette, la verità in primis scatena una reazione per poter andare avanti e per determinare la forza di certe emozioni… e poi da adolescenti certi colpi di testa sono normali, purché ci sia un limite, ovvio.
Tutto questo per dire che l’idea mi è piaciuta e la promuovo a pieni voti, anche per l’idea di breve storia continua che intreccia il tutto con intenzione, visto che non è molto comune trovare idee del genere riguardo Peter Pan, la figura infantile e "aliena" per eccellenza.
Per quanto riguarda lo stile, e per esso vorrei intendere principalmente l’ortografia e in secondo piano la grammatica, non è tuttavia uniforme e nella sua forma più smagliante; certo, ci sono dei periodi ben espressi e discreti, alcuni (si contano a malapena sulle dita di una mano) un po’ da rivedere e più o meno sufficienti, personalmente.
Ci sono errori di battitura di diverse parole che con una revisione ortografica possono essere corretti velocemente (non solo ortograficamente ma anche di posizione di accenti come in “perchè” e “sè” che si scrivono sempre con l’acuto) e ripetizioni inutili sostituibili con sinonimi, il nome di Wendy soprattutto.
La prima parte è senz’altro più gradevole globalmente, anche perché ha uno stile più da narratore onnisciente ed estraneo; pure il capitolo di Wendy comincia così ma poi si perde un pochino nell’esposizione con delle terminologie un po’ scontate e appesantite, senza scordare i cambi di tempo che confondono e dovrebbero essere più uniformi e legati dalla forma verbale continua.
Ad esempio, ti consiglio di rileggerti il periodo che comincia con “Mentre pensava a quanto fosse…”: non noti un cambio di tono e anche un uso inopportuno dei puntini di sospensione, che creano un periodo lungo e che poteva essere più fluido con altri segni di punteggiatura, come hai fatto in precedenza?
Ma a parte questo, sono solo consigli di un autore che ci è passato e zoppicava pure peggio e in maniera più contorta, mentre ogni tua frase è piuttosto chiara nei suoi intenti.
Voglio dire, è un buon progetto con del potenziale e con una sorta di cliffhanger niente male, non scontato, sicuramente limpido nella diversità del sentimento espresso dai due protagonisti e dall’impossibilità di trovare un incrocio perché sono due estremi di due poli inconciliabili che toccheranno l’amore, quello totale, in futuro e in altre forme forse mai l’uno con l’altra.
In definitiva, buona idea, esposizione generalmente limpida, ma puoi senz’altro fare e dare di meglio, ne sono assolutamente sicuro.
Con la speranza di poter confermare tutto questo in futuro, ti saluto e ti ringrazio per avermi fatto ricordare una parte spensierata della mia infanzia, nonostante i temi della tua fanfic.
Un abbraccio grande,
Watashiwa |