Recensioni per
La pietra e la bussola
di missredlights

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
09/12/18, ore 11:29

Ciao, eccomi finalmente qui per lo scambio! Ero davvero curiosa di leggere questa storia: Pirati dei Caraibi è una delle mie saghe preferite, per cui leggere finalmente qualcosa di scritto bene in questo contesto mi è piaciuto.

Il racconto è effettivamente scritto bene, vi è una ricercatezza sul mito e un evidente amore verso il film che hanno contribuito, assieme ad un registro semplice e diretto, a dare vita al racconto così pieno di sentimenti contrastanti.
Davy è un essere umano come tanti. La sua reazione a quelle immagini è proprio da essere umano: la gelosia e l'astio verso un'amante che ti tradisce, nonché il desiderio di vendetta da cui ne scaturisce. Gli dei sono abituati ad amare tante persone (la loro è una vita immortale) e nel modo più contorto possibile, in un modo inconcepibile per gli esseri umani. Era anche normale che Calypso, benché amasse Davy, per compiacere il "futuro sposo" (benché le sue gesta potevano essere attribuite non al desiderio di compiacerlo, ma per toglierselo dai piedi, immagino. Perché lei in realtà ama Davy) facesse quello che aveva fatto.
Il fatto che la fiducia di Davy nei confronti dell'amante si fosse dissolta in un modo così gratuito dimostra quanto loro due, per quanto si desiderassero ed avessero bisogno l'uno dell'altro, non si amavano follemente. L'amore crea, non distrugge.

Avrei preferito magari una maggiore ricercatezza di vocaboli. Sovente hai utilizzato le stesse parole, quando avresti potuto utilizzare sinonimi. Inoltre avrei approfondito alcune descrizioni, soprattutto dalla seconda metà del racconto in poi (perché nella prima metà del racconto più o meno lo facevi). Ti sei limitata ad descrivere i fatti (uomo che si sente tradito e scaglia la maledizione, dea presa alla sprovvista), quando magari avresti potuto scavare, immaginare e farci vivere, nel lato introspettivo della vicenda.

In definitiva è una buona fic, ma, in my honest opinion, manca di quel guizzo, quella nota che te lo fa davvero apprezzare appieno.

Un bacio,
Ro

Recensore Veterano
27/11/18, ore 22:29

Ciao, sono qui per lo scambi libero nel Giardino di Efp.
Ho scelto di recensire questa storia perchè conosco bene il fandom e ho amato la saga riguardante Davy Jones.
Ho sempre pensato che il rapporto tra quest'ultimo e Calypso non fosse stato veramente mai approfondito o spiegato bene, ma tu hai provveduto a colmare questa mancanza con la tua storia, ma procediamo per gradi.
Mi è piaciuta l'introduzione della storia, mentre il titolo lo considero in pieno stile di "Pirati dei Caraibi"; per quanto riguarda il tuo stile, l'ho trovato molto scorrevole e caratterizzato da un lessico semplice, ma non banale, che ha reso la lettura veramente molto piacevole. Inoltre, ho apprezzato come hai scansionato la storia in vari archi temporali, rendendo la lettura ancora più fluida e piacevole.
Per quanto riguarda i contenuti, non c'è che dire: la storia è ben strutturata e hai sviluppato la tua idea di base in maniera ricca, interessante, dinamica e sicuramente interessante.
Ho adorato le parti che scavavano più a fondo nel passato di Calypso e tutti i retroscena a cui non abbiamo mai assistito. La tua idea mi è piaciuta molto.
Ti faccio i miei complimenti per la tua storia, spero di scambiare presto con te nuovamente. Un abbraccio.

Recensore Master
20/08/18, ore 17:11

TERZO POSTO, CON UN TOTALE DI 75,65/100
La pietra e la bussola, di missredlights

Grammatica e Stile: 14,15/25 (0,15/10 di g. e 14/15 di s.)
La storia, in generale, non si può definire sgrammaticata, ma ho trovato ugualmente tantissimi errori e, soprattutto, veramente troppe ripetizioni; inoltre, la perdita del tempo narrativo nel finale ha portato il punteggio molto in basso.
- “Lui, vecchio lupo di mare, si era innamorato… l’avesse fatto innamorare di lei… Si era innamorato e basta” – ripetizione continua – errore generico (-0,20)
- “Le sue mani si posarono sul suo fondoschiena, prendendola in braccio e la spinse verso la riva” – Cambio di persona all’interno della stessa frase “sue, suo” (-0,15) ed errore verbale (-0,50) – “Le sue mani si posarono sul fondoschiena della dea; la prese in braccio e la spinse…” – tot. (-0,65)
- “Il vento gli scompigliava quelle ciocche” – Quali? Non ne parli precedentemente. Dovresti sostituire “quelle” con “delle” – errore di distrazione (-0,10)
- “calzoni, facendo uscire stille di sangue dalle gambe e anche le mani” – non hai chiuso l’inciso dopo “gambe” – errore di punteggiatura (-0,20)
- “Ma come poteva?” – “Ma come potevano?”, perché parli di occhi, oppure “Ma come poteva essere?” – errore di forma (-0,20)
- “Si sentiva stanco, sentiva le membra indolenzite dal freddo, tanto da non sentirsi” – ripetizione continua – errore generico (-0,20)
- “arrivando a ghiacciargli quasi il cuore” – “arrivando quasi a ghiacciargli il cuore” – inversione sintattica non giustificata – errore di forma (-0,20)
- “nipote diretta di Poseidone… scagliata da Poseidone” – ripetizione singola – errore di distrazione (-0,10)
- “La regina incontrastata dei sette mari…” – manca il verbo “sarà” da porsi a inizio frase – errore verbale (-0,50)
- “Rabbia mista a delusione si impossessarono di lui, non vedendo come la donna accanto a lui stesse sorridendo” – “Rabbia e delusione”, perché il verbo è plurale (errore di forma, -0,20); ripetizione di “lui”; errore di distrazione (-0,10) – tot. (-0,30)
- “negli occhi di lei… il nero dei suoi occhi” – ripetizione singola – errore di distrazione (-0,10)
- “Forse li cercava pure” – “Forse lo cercava pure”, perché parli di pericolo al singolare – errore di battitura (-0,10)
- “Era dovuto intervenire Demetra” – “Era dovuta”, perché Demetra è una donna – errore di forma (-0,20)
- “in quello che, marinai prima di lui, avevano chiamato Mar Mediterraneo” – la frase è da riformulare, in quanto poco chiara – nessuna sottrazione di punteggio
- “che, la mitica e leggendaria Atlantide, si trovasse” – mai inserire una virgola tra soggetto e predicato, togliere le due virgole che creano l’inciso – errore di punteggiatura (-0,20)
- “per poi diventare un boato e aprirsi sotto la nave una voragine” – “per poi diventare un boato; sotto la nave si aprì una voragine” – errore verbale (-0,50)
- “dei marinai, rimanendo meravigliati” – “che rimasero meravigliati” – errore verbale (-0,50)
- “il suo tridente dalla quale” – “dal quale”, perché tridente è maschile – errore di forma (-0,20)
- “a rallentatore” – “al rallentatore” – errore di distrazione (-0,10)
- “alla tua forma originale” – sarebbe più corretto dire “originaria”, ma non tolgo punteggio
- “ti avrà perdonata” – “perdonato”, perché in questo caso si parla di Davy – errore di forma (-0,20)
- “l’uno alla vista dell’altro” – “l’uno alla vista dell’altra” o “l’una alla vista dell’altro” – errore di forma (-0,20)
- “Si sentirono rumori e voci che urlavano, ma quando arrivarono dentro la stanza notarono solamente” – manca il soggetto (voci? Delle voci non possono notare qualcosa), che non è nemmeno sottinteso (-0,30)
- “quando meno se lo sarebbero aspettate” – “se lo aspettano”, per mantenere il tempo verbale – errore verbale (-0,50)
- “La ciurma di quella nave erano degli esseri mostruosi, metà pesce e metà uomo” – “La ciurma di quella nave era formata da essere mostruosi, metà pesci e metà uomini – errore verbale (-0,50) + doppio errore di distrazione singolare/plurale (-0,10 x 2) – tot. (-0,70)
- “ma non il suo capitano” – “ma non il capitano” – nella reggente non è presente la parola “nave”, a cui si riferisce quel “suo” – errore di distrazione (-0,10)
- “Molti sostenevano che dentro i suoi occhi si poteva vedere il mare” – “poteva” dovrebbe essere un congiuntivo, ovvero “potesse”– errore verbale (-0,50)
- “Nessuno mai sapeva cosa rispondere, perché non sapeva a chi si stesse riferendo, morendo agonizzanti per mano sua.” – quel “morendo” dovrebbe essere “e moriva agonizzante…” – errore verbale (-0,50)
- “nonostante essere cresciuti” – “nonostante siano cresciuti” – errore verbale (-0,50)
Inoltre ti ho tolto alcuni punti per il continuo intrecciarsi senza logica di passato e presente all’interno dell’ultima sequenza, quella della leggenda; non sapendo quale tempo considerare corretto e quale errato, inserisco questa penalità generica – (-2,00)

Parlando invece dello stile credo che sia decisamente migliore rispetto alla grammatica: l’ho trovato abbastanza scorrevole e soprattutto adatto al contesto e ai personaggi (soprattutto perché sei riuscita a differenziare molto bene i modi di esprimersi del pirata rispetto a quello delle divinità), in quanto risulta leggermente antico (e questa cosa mi ha fatto maggiormente immedesimare nel contesto) ma mai troppo pesante o fuori luogo; aggiungo una nota di merito anche per alcune immagini molto evocative che hai inserito, correlate da descrizioni ben particolareggiate. Tolgo solamente un punto a causa delle ripetizioni, perché ti ho già penalizzata su questo aspetto anche nel parametro grammaticale.

Originalità: 15/15
Qui meriti assolutamente il punteggio massimo per la maniera perfetta in cui sei riuscita a intrecciare la storia (missing moment) di Davy Jones e Calypso con un rivisitazione molto innovativa del mito di Atlantide e della sua correlazione alla mitologia greca. Sinceramente, avendo visto i film qualche anno fa, non ricordo esattamente cosa venisse svelato del passato dei due personaggi, ma la tua interpretazione mi ha convinto molto. Buono anche l’utilizzo dei due elementi che hai inserito anche nel titolo, la pietra azzurra e la bussola, insieme anche al libro del destino della dea della vendetta, Eris.

Utilizzo del Pacchetto Gufo: 12/25
Significato: Ho rivisto abbastanza Davy nella spiegazione del Totem, ma non so perché non riesco a inquadrarcelo al 100%... ci sono solo alcune piccole differenze, ma in generale il personaggio è centrato. 4,5/5
Prompt – Bussola: Insieme alla pietra, questo è uno dei due elementi che comporta le manovre di Calypso che porteranno alla fine del rapporto tra lei e Davy. 5/5
Citazione: Confesso di non aver trovato la citazione completamente in linea con la tua storia: essa indica infatti un viaggio fine a se stesso, alla scoperta e all’avventura, ma in realtà il viaggio che Davy compie ha uno scopo ben preciso, ovvero prima il ritrovamento e la consegna della bussola, poi il compimento della sua vendetta. Assegno due punti e mezzo perché la tematica generale è stata utilizzata. 2,5/5
Animale: Il gufo non compare nel racconto, nemmeno in una metafora o simbolicamente. 0/5
BONUS – Animale + Significato: Non essendo presente l’animale non posso assegnarti i punti bonus. 0/5

Caratterizzazione dei personaggi: 15/15
Credo che in questo parametro tu abbia meritato il massimo del punteggio, soprattutto per quanto riguarda i due protagonisti. Hai infatti costruito la loro relazione, fin dall’inizio, in un modo complesso e affatto lineare (bisogna infatti ricordarsi che lui è un uomo e lei è una dea, e questa differenza traspare anche dai piccoli dettagli che hai ben inserito lungo tutta la narrazione. Già all’inizio il loro amore non appare puro, ma è invece molto passionale e carnale e mostri proprio come si prendono con foga, è una cosa molto in linea con le loro personalità. Ma la parte migliore credo sia stata quella finale, dove l’odio e l’amore si mescolano e si legano indissolubilmente fino alla doppia maledizione che li condannerà nei secoli e li porterà fino al punto che viene mostrato nei film; ho apprezzato molto l’inizio e la costruzione di questa dinamica e credo che tu abbia fatto veramente un ottimo lavoro.
Anche le due divinità che hai deciso di presentare mi sono apparse abbastanza in linea con la caratterizzazione classica greca: Poseidone è allo stesso tempo pacato ma irremovibile, anche se ha alcuni scatti d’ira come accade anche nelle opere classiche come l’Odissea, mentre Eris è davvero perfetta, con il suo obiettivo unico di gettare rancore e suscitare vendette (molto azzeccato anche il ruolo di custode del libro e dei segreti che le hai dato, in quanto fa proprio in modo che gli avventori distolgano i propri pensieri da quegli oggetti, accecati dall’odio). In conclusione, un ottimo lavoro.

Titolo: 10/10
Perfetto. “La pietra e la bussola” sono due elementi che hanno un profondo impatto sulla trama e sul rapporto tra i due protagonisti, e questo titolo, inoltre, attira molto anche il lettore (invogliandolo a scoprire la natura di questi oggetti e creandone un’immagine nella sua mente). Suona anche molto bene, per cui meriti assolutamente un 10.

Gradimento Personale: 9,5/10
Nonostante la mia conoscenza del fandom non sia molto approfondita (più che altro me lo sono dimenticato un po’ xD) la tua storia mi ha preso fin da subito, grazie allo stile accattivante e al genere avventuroso che mi ha sempre attirato. Peccato solo per le ripetizioni e le altre imprecisioni grammaticali, che hanno disturbato un pochino alcuni tratti della lettura, ma il mio gradimento globale resta comunque molto alto.

Recensore Veterano
22/04/18, ore 17:43

V classificata


Grammatica e stile: 7,5/10 


"...si staccarono l’un dall’altra...": la vocale mancante non è il caso quando la parola successiva inizia per consonante, suona abbastanza male. 
"...c’è una vecchia che vive in una vecchia casa...": hai ripetuto la parola "vecchia". 
"...Si sentiva stanco, sentiva le membra indolenzite dal freddo, tanto da non sentirsi le mani...": hai ripetuto la parola "sentire" per tre volte in questa frase. 
"...racchiude un enorme sapere e un enorme potere...": ripetizione di "enorme". 
"nel mare moltissimo tempo fa...": è più corretto dire "tempo prima" visto che non è un discorso diretto. 
"...il seme del dubbio si insinuò sulla sua corazza di fiducia. Non in quella del pirata, ma in quello dell’uomo...": si insinuò "nella" corazza, non sulla. Il verbo intende qualcosa che passa attraverso una barriera, perciò serve questa preposizione. Ed è in "quella" dell'uomo, il soggetto è femminile. 
"...La notizia aveva viaggiato per i sette mari, per i fondali marini, tanto da arrivare alle orecchie di suo nonno ed essere prelevata, sequestrata e costretta ad un matrimonio...": il soggetto della frase all'inizio è "la notizia", ma poi cambia e diventa Calipso, ma non lo precisi. Sottinteso il soggetto in questo modo, la frase non è corretta. Per esempio, potevi scrivere " e di conseguenza, lei era stata prelevata...". 
"...“Non puoi impedirmi di stare con lui. Non hai impedito ai tuoi figli di mischiarsi con gli umani e non vedo perché, adesso, tu me lo debba impedire!": hai ripetuto per tre volte la parola impedire. 
"...non poté fare a meno di guardava il mare...": "guardare", hai sbagliato il tempo verbale. 
"... fu un leggero scricchiolio, per poi diventare un boato e aprirsi sotto la nave una voragine...": la seconda frase non ha un verbo principale, dopo la "e" il verbo "aprirsi" avrebbe dovuto essere coniugato, all'infinito così la frase risulta senza senso. Potevi scrivere, per esempio, "e si aprì una voragine". 
"... nonostante essere cresciuti...": nonostante "fossero" cresciuti. 
La grammatica è generalmente buona, ma hai la tendenza a ripeterti e qualche volta fai degli svicoloni con i verbi. Dacci un'occhio in più, perchè si vede che questi errori sono dovuti all'impeto della scrittura. Sono certa che saprai sistemarli! 
Lo stile invece è davvero magistrale, perfettamente adatto alla trama, evocativo e aulico, ma non pesante. Da questo punto di vista hai fatto un ottimo lavoro! 


Sviluppo del pacchetto e trama: 9,5/10 


Beh, che dire? Hai utilizzato gli elementi del pacchetto per creare una storia davvero bellissima, ognuno di essi è apparso proprio al momento giusto, con una funzione precisa e speciale. Li hai amalgamati tutti perfettamente, in un climax glorioso che ha avuto il suo apice con la doppia maledizione dei due amanti. 
Mi dispiace un po' per il ruolo del gatto, una semplice guida... ma con tutta la meraviglia che hai creato, è davvero un dettaglio questo. 
Non posso fare altro che complimentarmi nuovamente, e... tanto di cappello per questa storia bellissima, davvero un uso intrigante di Atlantide! 


IC / caratterizzazione dei personaggi: 10/10 


Punteggio pieno. Davvero, per questo parametro non ho nulla da dire in negativo, ho solo tanti, ma tanti, ma tanti complimenti per la resa perfetta dei caratteri dei tuoi protagonisti. 
Traspaiono perfettamente sia il loro amore che il loro odio, l'evoluzione dei sentimenti, e tutto questo è aderente ai caratteri dell'opera originale. 
In conclusione: dieci e lode! 


Gradimento personale: 8,5/10 


Una storia intrigante, costruita davvero bene e il testo della canzone la scandisce perfettamente, oltre a darle un tono musicale che rende il tutto più struggente. 
Un lavoro davvero stupendo! 
Non ti ho dato il punteggio massimo, purtroppo, per la scelta dei personaggi... decisamente non i miei preferiti, anche se ammetto che la tua storia me li ha fatti decisamente rivalutare! 


Uso bonus: 2/2 


Totale: 37,5/42 

Recensore Master
21/04/18, ore 21:44

Sesta Classificata
La pietra e la bussola di missredlights




◊ Grammatica e stile: 7/10 (3/5 di grammatica e 4/5 di stile)

Allora, il problema maggiore che ho riscontrato è il fiume di ripetizioni che inonda la narrazione. Ti riporto alcuni esempi:
«Lui, vecchio lupo di mare, si era innamorato», e dopo due righe: «Non sapeva di preciso che cosa l’avesse fatto innamorare», e ancora poco sotto: «Si era innamorato e basta»;
«Amore complicato e impetuoso», e poco dopo: «Comportamento violento e impetuoso»;
«Un ghigno divertito comparve fra le labbra di Calypso», subito seguito da: «quando le labbra di Davy Jones si posarono sulle sue…» e «possessione di labbra…»;
«Si sentiva stanco, sentiva le membra indolenzite dal freddo, tanto da non sentirsi le mani e i piedi.»
Per qualche presenza sporadica avrei segnalato il problema senza togliere nulla, ma siccome è un fatto rilevato in modo massiccio e che alla lunga disturba un poco la lettura, devo togliere qualcosa (– 0,3)
Riguardo ad altri errori, segnalo: «si era sentito come se fosse una barca.» In questo caso sarebbe da utilizzare il congiuntivo trapassato fosse stato, in linea con il trapassato prossimo dell’indicativo nella principale; nel caso la frase risultasse troppo pesante, consiglio anche di eliminare il fosse e mantenerla così: «si era sentito come una barca…» (– 0,6)
«Non si curò se il suo fosse un comportamento violento o impetuoso. In fondo era un pirata e i pirati non erano mai gentili.» Dopo impetuoso sarebbero più corretti i due punti (– 0,1)
«Le sue mani si posarono sul suo fondoschiena, prendendola in braccio e la spinse verso la riva.» Attenta, qui c’è un repentino cambio di soggetto che crea incongruenza: sarebbe corretto anticipare la congiunzione e prima di prendendola in braccio e introdurre un lui prima di la spinse (– 0,5)
«Parete della piccola imbarcazione.» Si dovrebbe utilizzare fianco/fianchi, perché parete si usa per lo più quando ci si riferisce a montagne o edifici.
«Rosso/arancio intenso.» In un racconto scioglilo sempre: puoi mettere che virava sfumatura dal rosso all’arancio.
«Tsunami.» La parola non era ancora nota a quel tempo, quindi stona in questo contesto.
Poi, l’ultima parte (da la leggenda narra di una nave fantasma…): da questo punto mescoli i tempi del presente a quelli del passato senza una logica apparente, creando un brutto effetto di confusione. (– 0,5)

Riguardo invece allo stile, mi complimento con te: dato che ho già avuto modo di valutare un’altra tua storia, mi sono resa conto come questo lavoro sia più maturo e dosato, meno affrettato.
Sei migliorata nell’utilizzo del lessico e nella resa espressiva, tanto che alcune frasi sono semplicemente bellissime: come quando viene descritta la linea di schiuma che unisce la nave di Davy alla scialuppa di salvataggio, che l’ho visto come un simbolo del legame che, nel bene e nel male (ovvero nella maledizione futura), unisce il capitano ai suoi uomini; oppure quando Calypso si definisce «invisibile tra i visibili».
Davvero, sto notando parecchi progressi; inoltre, traspare molto bene come tu sia stata ispirata nello scrivere questa storia – forse perché sei molto legata ai personaggi –, dato che ci sono intere parti (specialmente quelle che riguardano l’indagine dei sentimenti dei protagonisti) che sono piene di emozione. Non potevo non apprezzare tantissimo.



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Per la caratterizzazione non ho nulla da dire, punteggio pieno meritato. È stato semplicemente stupendo vedere Davy Jones e la sua dea prima del disastro che segnerà per sempre le loro vite, scoprire come la tua versione della loro storia non abbia minimante intaccato l’essenza che l’opera originale ci ha mostrato di loro: passionali, intesi nelle loro emozioni e nel loro sentire, sconvolti dai propri sentimenti.
Davy è fuori dagli schemi e unico del suo genere: pericoloso – ma questo lo sono tutti i pirati –, talmente deciso nei suoi desideri da non fermarsi davanti a nulla, che alla fine della storia veicolerà il lato pieno di dolore mostrato anche nell’opera originale (ricorderò per sempre la scena del pianoforte, quando accarezza il ciondolo e piange: non so perché la sentii così forte, ma fu una pugnalata al cuore piena di feels), e di rancore che distrugge ogni cosa con cui si relaziona; tra tutti i maledetti che questo mondo presenta, lui è il peggiore, perché odia ed è in odiato senza possibilità di redenzione, in attesa di una fine che si porterà via anche lui, destinato a non separarsi mai, fisicamente o con il pensiero, dalla dea che tanto ha segnato la sua vita. È proprio questo il lato più intenso della loro storia, che nemmeno quando l’amore è divenuto qualcosa di orrendo e da cui si fugge, la forza del legame che li unisce non permette a nessuno dei due di vivere senza l’altro.
Tutta la parte finale lo testimonia: la maledizione incrociata, la rabbia condivisa, la sparizione comune e riapparizione con le stesse domande e uguali obiettivi, con un pezzo dell’altro con sé, non voluto o forse così rimpianto da creare il vuoto.
Parlando invece di Calypso, ricordo che la prima cosa che notai fu il suo sguardo triste, e allo stesso misterioso e ammaliatore come il mare: c’è la stessa malia qui, la stessa forza indomabile e fiera delle onde – in particolare nella parte del litigio con Poseidone – e quello svelarsi lento, caratteristico del personaggio.
Amerò sempre come la storia di entrambi venga spiegata a tappe, senza dire tutto subito, cancellando convinzioni e pensieri; come anche il fatto che fin da subito si chiarisca che entrambi sono legati alle tenebre, e non creati né fatti per la luce… e per la felicità.
Quindi, per tutto questo, ottimo lavoro.



◊ Utilizzo pacchetto: 4,4/5

Colore e significato (+1,4): Il giallo è citato quando si descrivono i denti spezzati di Calypso. Si poteva utilizzare meglio, non lo nego, ma siccome non avevo lasciato nessuna indicazione a riguardo oltre al fatto che doveva essere necessariamente presente, lo accetto comunque. Il significato, invece, ha avuto una particolare trattazione: crescita è anche maturazione, cambiamento, e la storia è piena di questo. I protagonisti crescono attraverso i loro sentimenti, evolvono con loro, la forza stessa del loro amore – e odio – è in continua espansione; è uno dei punti più approfonditi di questo lavoro.
Luogo (+1): Il parco ha la sua importanza perché è dove prende avvio la storia, quindi non ho nulla da aggiungere.
Elemento (+1): Il fuoco è parte integrante della storia stessa perché le fiamme di Eris e ciò che mostrano fanno precipitare la situazione a un punto di non ritorno. Perfetto.
Canzone (+1): La citazione ritorna più volte, sia pronunciata direttamente sia lasciata intendere o evocata quando si parla di oscurità; anche in questo caso, va benissimo.



◊ Gradimento personale: 9/10

Inutile dire che mi hai proprio affondato in un mare di tristezza, perché anche se ormai la fine della vicenda è nota, per molti versi io continuo a sperare che magicamente cambi; perciò è stato veramente meraviglioso vedere quel breve momento di armonia e concordia tra i due amanti, sentire i loro sentimenti, la loro fedeltà e totale appartenenza, per poi rendersi conto di quanto abbiano perso e che in seguito rimpiangeranno (e noi piangiamo con loro, intendiamoci). Per farla breve, è stato un missing moment molto, molto gradito, e ti ringrazio veramente tanto per questo.
Non nego che se fosse stato sorvegliato di più sul fattore ripetizioni il gradimento sarebbe stato totale, ma non è comunque una cosa irrecuperabile o che non si possa mai correggere.
Per tutto il resto, bravissima!



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): 5/5

Punteggio pieno, sia perché la situazione BONUS è presente ed è stata inserita in modo dettagliato, in modo da dare ancora più corpo e profondità al tipo di legame e rapporto tra i due protagonisti, sia per l’importante presenza di Calypso.



PUNTEGGIO FINALE: 35,4/40

Recensore Master
07/03/18, ore 17:24

Ciao! Sono Evelyn e anch'io partecipo al contest di Fiore di Cenere. Ho iniziato a leggere anche le altre storie pubblicate e la tua mi è piaciuta moltissimo.
Scritta con un stile impeccabile, ricco di descrizioni ma allo stesso tempo scorrevole e fluente. Anche la trama è buona, avvincente e originale.
Complimenti e buona fortuna per il contest!