... Recensire due capitoli in due minuti è roba da pazzi, lo so. Poi però tu scrivi di Loki, e di Jane. Una coppia probabile, possibile. Mi piace come hai descritto Loki. Perfetta l'aggettivazione usata, le frasi secche del dio dell'inganno. Quel "dottoressa Foster", dimmi un po': mi ha ricordato tanto Hopkins ne "Il silenzio degli Innocenti" - e, come dice Hela, Loki parla come il padre.
Mi piace molto anche il modo in cui Jane viene irretita e cede al dio dell'inganno, e il modo in cui ce lo fai scoprire: attraverso la rivelazione che le loro bocche sono molto - troppo - vicine.
La battuta finale sull'oblio si presta a numerose interpretazioni. Abbandono sensuale? Bacio venefico? Altro? Tutto questo?
Complimenti, davvero bello.

Ciao!
Ho visto proprio ieri The Greatest Showman e l'ultimo Spider Man, per quanto sia carino e scanzonato, non mi è piaciuto quanto le due saghe precedenti. L'insieme delle due cose (Peter e Gwen, Peter che perde in quel modo orribile eppure perfetto Gwen), ritornano in maniera attenta e puntuale nel tuo testo. Ho colto il rammarico profondo per il tempo perduto che non può tornare indietro. Ho rivisto le scene del film ed è stato bello. A che serve avere un potere eccezionale, se poi si perde tutto quello che ci è caro? Il senso di colpa, il rammarico, l'umanità, sono ciò che rendono grandi i personaggi dei miti, dei film, dei libri e dei fumetti. Peter Parker rimpiange una scelta inevitabile e ho sentito la sua sofferenza.
Il testo è ben scritto, scorrevole. Si vede che hai scelto ogni parola con cura e attenzione.
A presto :)

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