Ciao^^
in realtà, il suicidio è un atto aggressivo compiuto più verso gli altri che verso se stessi, e questa tua breve storia lo dimostra in pieno.
Tutto lo scambio di messaggi è portato avanti dalla ragazza che poi si ucciderà in modo deliberatamente ambiguo, si direbbe quasi per non far capire all'amico la vera entità del problema. Non si capisce di chi siano in realtà i problemi, quanto siano gravi, se la ragazza voglia o no aiuto da lui. Prima di fraintendimenti, non voglio dire che tu non abbia scritto la storia in modo chiaro, ma che giustamente hai improntato la vicenda sulla comunicazione patologica, ambivalente, di una persona che da una parte chiede e dall'altra respinge, togliendo all'interlocutore ogni possibilità di intervento.
L'amico, dal canto suo, andrà in psicoterapia dopo una cosa del genere, perchè vivrà devastato dai sensi di colpa, ed ecco che qui cogliamo in modo emblematico l'ambivalenza e l'aggressività nascosta del suicida.
Complimenti, una storia breve ma incisiva, che colpisce e spinge a pesare.

Leggi la risposta dell'autore

Beh, che dirti... Diretta come sempre. Questa storia, in poche parole, colpisce dentro, e ti fa riflettere su quanto stupidi possano essere gli esseri umani. Siamo sempre gli ultimi ad accorgersi che i nostri amici, le persone che amiamo, soffrono, e spesso a quel punto è troppo tardi. Fortunatamente, nelle mie esperienze personali non è andata così. Ma vorrei lanciare un appello a tutti quelli che si sentono come la ragazza di questa storia: PARLATENE, ANCHE SE SEMBRA IMPOSSIBILE, VOI PARLATENE, PERCHÉ NESSUNO SI SALVA DA SOLO E CHI VI CIRCONDA POTREBBE NON ACCORGERSENE. Detto ciò, finita la predica moralista, ti faccio i soliti complimenti che ormai sono d'obbligo: scrivi in maniera semplice e sintetica, ma arrivi sempre a colpire il bersaglio. Davvero una bella storia, mi è piaciuto soprattutto il contrasto fra lei che lo conosceva al punto da prevedere le sue battute e lui che invece non aveva idea di come si sentisse. Ottimo lavoro. Kisskiss,
missiswolf03

Leggi la risposta dell'autore

Ok, che tristezza!
(Recensione lasciata per il gioco fb Obbligo, verità o Salvataggio, del gruppo Il Giardino di Efp. Devo recensire una storia drammatica, quindi eccomi).
Sì, essendo in questa sezione non avrebbe potuto finire diversamente, però un pochino ci speravo.
Uhm, lui ci ha provato a capire se fosse lei a soffrire di quella malattia, nonostante la poca sensibilità dimostrata sia nei messaggi che nel loro trascorso, comunque ci ha provato.
Di pancia potrei dire che è anche colpa sua, perché non è riuscito a seguirla in quella che per lei era una confessione seria (gli aveva chiesto di parlare di un argomento serio, lui ha mandato qualche messaggio per poi chiudere quasi con stizza la conversazione senza dedicarle altro tempo), ma ragionandoci su, non ha alcunissima colpa per nessuna delle scelte della ragazza.
Sto empatizzando più con lui, che con lei, e non so quanto sia giusta sta cosa.

Nel testo hai differenziato i dialoghi dalle descrizioni usando il corsivo per i primi, ma nel terzo paragrafo hai messo tutto corsivo, sicuramente per errore. Te ne parlo giusto per fartelo notare.
Ho molto apprezzato il titolo, che richiama ad un dettaglio fondamentale della storia, non è messo a casaccio, è semplice e d'impatto. A dirla tutta, ho aperto la storia proprio perché volevo sapere a cosa si riferissero quei numeri, quindi ottima scelta!

Leggi la risposta dell'autore