Recensisco.
La MinaKushi non mi piace granché (più che altro, perché questi due personaggi sono stati presentati come dei santini da martirologio romano e poi... lei non è stata valorizzata, lui, a conti fatti, sembra un idiota completo. Basta vedere la lamentazione da prefica che fa quando apprende ciò che è successo dopo la sua morte.), però provo a dare una valutazione oggettiva.
Lo stile, per quanto ipotattico, non mi sembra disprezzabile, anzi, e di questi tempi è oro, vista la presenza sempre crescente di ficcyne, che montano come una marea.
La tematica?
Mmmm... E' in linea col manga e col suo messaggio alla "amor vincit omnia" che, per carità, è anche bello, ma nel fumetto è stato reso in maniera insopportabilmente retorica, negando il "diritto" alla collera anche a chi aveva ragione di provarlo. (vedi Naruto che supplica il Raikage di risparmiare Sasuke... Ma certo, chi se ne importa se il fratello del capo di Kumo è probabilmente morto? Killer A non aveva diritto di alterarsi)
Chiudo qui i miei sproloqui e riprendo a valutare la storia.
C'è una cosa che però, almeno a me, è sembrata sottointesa: Kushina ha capito l'amore grazie a lui perché lui è stato il primo a non vederla come una sorta di "fenomeno". Non so perché, mi sono ricordata dei ragazzini che la insultavano per i suoi capelli rossi, chiamandola "peperoncino rosso sangue", al contrario del futuro "Lampo giallo" che trovava splendidi i suoi capelli.
Ti do una valutazione positiva e scusa per lo sproloquio.