Recensioni per
Pazza da impazzire
di AliceVolevaMorire
Giro e rigiro tra le tue storie e credo di averle riempite di recensioni, nessuna di queste però sa dirti cosa penso davvero perchè credo non si possa assolutamente spiegare cosa le tue parole generano in chi sta leggendo. |
Fantastica, complimenti, non ci sarebbe nient'altro da aggiungere, leggo una ciò che hai scritto e sono tutte toccanti e indelebili. |
“Non capisci che non ti voglio amare, |
A me è piaciuta. Tantissimo. E' un susseguirsi dirime senza molto senso che fanno girare la testa. La poesia mi ha gettata nel tuo mondo, era come una strada per arrivare all'essenza del tuo dolore più profondo. E credo i averlo trovato, anche tocca, con le tue parole. Sei davvero bravissima. Davvero. |
Sono d'accordo con chi dice che questa storia non appassiona come le precedenti. Sarà che sono ancora abbagliata dalla sublime storia precedente, ma questa la sento poco intensa. Non è una schifezza, sia chiaro, tu non scrivi mai schifezze, ma so che sai fare di meglio. Bhè, spero che con la prossima storia ti riscatterai alla grande. Alla prossima. |
Questa storia bisogna capirla nel modo giusto. Ecco forse perchè a molti non è piaciuta. Onestamente la prima volta che la lessi rimasi delusa, non mi appassionava come la precedente, mi sembrava quasi... forse banale. L'ho letta ancora una volta oggi. Quello che non vuoi è il sentimento credo di aver capito,ella fugge dalle emozioni positive perchè vi vede un qualcosa di negativo, si sente inadatta e folle, non si ama lei per prima. "Voglio scuoterti e chiederti urlando "LI VEDI GLI SPETTRI?" [camminando]" questa frase mi ha colpita molto. A parer mio la più bella, quasi tragica, ma bella. Questa sì, profuma di pazzia. Non è lui ad essere normale, ne lei ad essere pazza, sono due visioni differenti. Lui forse forte e sicuro, lei chiusa nel suo mondo, nella sua filosofia, nella sua profondità non vuole diventare UMANA. Ed io la appoggio. Il finale è triste, spiazzante, c'è rassegnazione e perdita. La prima volta che lessi questa storia ne ero delusa, la seconda ho capito che è Bellissima. Complimenti. Marilyn. |
Amo il contenuto. |
"E staccati avanti, dalla mia pelle torna nel mondo delle cose belle lasciami qui a respirar nel fango lasciami sola a ballare il mio tango!" Sarebbe bastato questo verso a distruggere qualsiasi perplessità, a prendere il lettore e schiaffarlo violentemente nelle braccia di una torbida realtà. Ciò che scrivi, ciò che descrivi, ciò che hai pianto su questo foglio elettronico, mi è piaciuto. Poco. Ma mi è piaciuto. E' bello il concetto che hai espresso, bello il modo in cui hai tentato di farlo, bella la pazzia che ha paura della normalità, bello il fatto (interpretazione mia) che siano due mondi del tutto inconciliabili anche da una forza riconosciuta a livello universale come l'unica veramente positiva: l'amore. Tuttavia, il resto, tutto ciò che in quella frase su scritta non c'era, mi è sembrato un contorno buttato lì svogliatamente. In sostanza, avrebbe potuto non esserci. Ho visto Alice solo in qualche sprazzo violaceo, e mi ha sconvolto non trovarla nella sua interezza, in ogni dove, in ogni virgola, in ogni parola, in ogni lettera. Tutto quì. |
L'ho trovata molto potente. Non so perché, mi ha fatto pensare alle prime canzoni dei Marlene Kuntz. Ho pensato 'ecco, questa l'avrebbe potuta cantare Cristiano Godano ai tempi di Catartica!', e mi sono immaginata la sua voce, nei toni più stridenti e meno vellutati, mentre la leggevo. Mi ha fatto venire in mente Sonica. Che poi magari non li hai neanche sentiti nominare o ti fanno schifo, eh. Ma non ti commento mai, perché di solito non so cosa e dire e come dirlo... per una volta!, eccomi qui. |
Ti vorrei ancora chiamare Alice. [So che non è Alice il tuo vero nome, ma per me i tuoi scritti hanno quel sapore lì]. Eva mi è estraneo. Se preferisci, non ti chiamerò. |
Geniale.Struggente.Perfetta. Hofinitoleparole. |
Ho letto già un tuo lavoro qualche giorno fa, e devo dire che sei sempre più... impressionante. E' impressionante il modo in cui riesci a scrivere e dare emozioni deformi, forti, anche un po' angosciose... Non fraintendermi, non che non mi piaccia. Lo trovo fantastico. Fantastico ed esilerante. Mi stupisce, ecco. Perché è una forma di scrittura, o di sfogo forse, rara. Praticamente unica. Tua. I tuoi testi sembrano quasi quelli di una canzone. Mi piace leggerli quasi alla rinfusa, perché ne riesco comunque a percepire il senso. Sono compatti, e non gli manca niente. Bravissima, davvero =) |
Bella. Toccante. E, in qualche caso, anche reale. |