Recensioni per
Volo d'angelo
di Rei Ryugo

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/06/18, ore 16:30

Ciao :D
Eccomi qui per il gioco OIOI del Giardino di Efp.
Ho scelto di leggere questa poesia perché attirata dal titolo. Solo a leggerlo, ho avuto l'immagine di qualcuno che spiccava il volo e cadeva a terra; l'immagine poi è diventata piú vivida quando ho letto il testo: certo lascia un certo effetto, riprendendo il tema che 'la superbia viene pagata' e per quanto una persona possa apparire (quindi ho visto il legame con la camelia), sará destinata a cadere, a morire.
Credo che tu abbia reso benissimo questa immagine con poche ma significative parole che certamente non lasciano indifferenti!
I miei complimenti, mi è piaciuta molto!
Alla prossima,
Olivier_Rei

Recensore Master
24/05/18, ore 15:13

Ciao, recensisco per lo scambio a catena tornando con molto piacere nel tuo profilo. Ricordavo la poesia che avevo letto la settimana scorsa e mi era piaciuta davvero, quindi ho pensato di leggerne un'altra. Dopo qualche tentennamento, ho scelto questa. Attirata come sempre dal titolo, ma in questo caso anche da un'introduzione che più che introdurre al componimento, porta il lettore a porsi delle domande già prima di leggere la poesia. Sembra un invito alla riflessione più che un'introduzione vera e propria. E questo l'ho trovato davvero interessante, oltre che insolito su Efp, perché viene da porsi delle domande ancor prima di leggere.

Nello specifico, non conosco l'Haiku approfonditamente. E questo va detto subito. So di cosa si tratta, ma le mie conoscenze sono molto superficiali. Per quanto riguarda la tecnica scrittoria, non ho niente da dire. Ineccepibile come sempre. La scelta del lessico a dir poco certosina e molto specifica, come sempre curata nel più minimo dettaglio d'inflessione. Stilisticamente mi è parecchio piaciuta e richiama anche molto uno stile vagamente giapponese... C'è quell'atmosfera lì, di una bellezza che sfiorisce, forse di un passato eccessivamente ingombrante. L'immagine della camelia secca mi ha fatto pensare a un Giappone che non c'è più, ma non so dirti la ragione nello specifico. Quello che si nota,
tenendo conto anche e soprattutto del tuo invito alla lettura, è come sempre la precisione delle immagini che riesci a delineare in pochissime parole che, in questo caso, si aprono a mio avviso a differenti interpretazioni. Ho avuto come il sentore che per comprendere questa poesia si debba scavare appena un po'. Perché la prima idea che uno si fa, tenendo conto anche della lotta fra sentimenti e razionale di cui parli nella tua introduzione, farebbe pensare a un librarsi nel vuoto. A un volo metaforico, un liberarsi dalle costrizioni che la razionalità ci impone, liberarsi dalla schiavitù che spesso questa società rappresenta, liberarsi anche un po' egoisticamente (il peccato d'orgoglio forse anche un po' un atto egoistico dettato da ego eccessivamente ingombrante?) e pensare soltanto a se stessi, prima dell'arrivo della fine. La camelia secca che chiude la poesia e che rappresenta la fine di un qualcosa di bello. Avevo pensato al Giappone che sfiorisce della sua bellezza passata, ma potrebbe rappresentare anche la morte o l'impossibilità fisica di fare un qualcosa. Le interpretazioni in effetti sono parecchie e probabilmente mi sento di non sceglierne nessuna in particolare. Mi piacciono tutte quante. Quel che è certo è che ci sono molte ombre e che andando a fondo e continuando a leggere, le si possono notare tutte. Vedo del rimpianto, addirittura, come sentimento mi arriva davvero molto forte. Ma non so dire effettivamente quanto io ci abbia preso con la mia analisi della poesia, magari sono andata anni luce lontana da quello che intendevi tu.

Comunque sia, mi è piaciuta davvero molto. Come del resto mi aspettavo succedesse.
Koa

Recensore Master
19/05/18, ore 15:25

Ciao, eccomi per lo scambio a catena!
Ho prenotato il tuo account a scatola chiusa, e quindi mi ha un attimino spiazzato il tuo profilo. Non leggo poesie, di solito, ma la parola "Haiku" mi è saltata all'occhio. Quindi ho aperto questa qui. La mia prima impressione è che hai usato un lessico preciso, che mi ha richiamato alla mente qualcosa di bello e delicato come "l'angelo" o "la camelia", ma che nella riga centrale racchiudeva proprio una parola più cupa e forte che andava completamente a cambiare il significato del tutto. La prima riga, infatti, è quella che illude, che da l'impressione di qualcosa di bello ed emozionante; poi arriva il contrasto con la seconda, netto; che si risolve in un terzo rigo dai connotati di sconfitta e tristezza.
Allora, avevo già sentito parlare dei componimenti brevi giapponesi, e devo dire che la prima cosa che mi è saltata all'occhio è stata proprio la scelta della tsubaki o "rosa del Giappone", per andare a chiudere questo componimento. Senza leggere l'introduzione, avevo pensato a una lotta interiore, dai connotati romantici, invece poi le tue parole di sopra mi hanno un po' confuso, lo devo ammettere.
Capito a cosa facevi riferimento, sembra che le prime due righe diano un senso diverso alla stessa cosa: tu/scrittore consideri i tuoi sogni un "volo d'angelo", qualcosa di bello, delicato, che va ammirato e curato; gli altri, invece lo considerano "peccato d'orgoglio", qualcosa di superbo e sbagliato, un qualcosa che ti allontana dagli altri e dalla realtà. Tutto questo mi ha fatto pensare a quanto la società sia chiusa e "invidiosa" di chi cerca di trovare la sua strada personale, di chi esce fuori dagli schemi, di chi non si lascia omologare. Non è peccato d'orgoglio non sacrificare i proprio sogni per vivere, non è detto che nella vita non si possa proliferare attraverso la realizzazione dei propri obiettivi, anche se quegli obiettivi non sono canonici e sembrano arroganti, fuori misura. Questo non rende arroganti, ma determinati.
L'ultima frase non solo mi rimanda al Giappone, ma soprattutto mi richiama alla mente questo contrasto tra la resa e la voglia di perseguire i propri sogni. L'accostamento, però, con "secca" getta sul significato di questo fiore un'ombra piena di angst e di mancata soluzione. Sì, perché la bellezza della camelia è che non perde i suoi petali, ma muore cadendo a terra integra. Il fatto che tu richiami alla mente una camelia morta, già caduta e staccata dal suo ramo, sembra esaltare il fatto che questo tipo di lotta non abbia ancora soluzione e che, peggio, semini solo dolore e contrasto sia nell'animo di chi prova questo sia nell'animo di chi lo causa.
E' un componimento delicato, intenso, dai molteplici significati, ma che comunque ha un impatto di sconfitta e demoralizzazione, come se qualunque soluzione tra le due si scelga, sarà comunque sbagliato, proprio come tu stesso dici accade in una guerra. E' una lotta che comunque segnerà.
A presto!

Recensore Master
11/05/18, ore 21:06

Ciao :) Sono qui per lo Scambio Recensioni A-B-C del Giardino di Efp! 
Ero interessata a leggere un'altra tua poesia e devo dire che così come per l'altra, Eremo Spettro, mi trovo un po' in difficoltà. 
In realtà non ci sono veri e propri elementi tecnici da analizzare, ci sono sicuramte figure retoriche perché, non sono una esperta e spero di non ricordami male, penso sia tutta una grande metafora. 
Ti domandi se cercare di essere al di sopra di tutti sia un atto di superbia oppure un atto naturale, come il volo degli angeli, loro sono in alto e al di sopra di tutti per natura e non per superbia o arroganza. 
È un tema antico che si poneva anche Orazio, in un Ode faceva il confronto fra se stesso che era più un Ape operaia e Pindaro che invece volava in alto come un cigno (questo anche per una diversa concezione della poesia, soprattutto anzi).
E poi tu fai il paragone opposto, dal cielo alla terra, citando un fiore che ammetto non so se ha un significato suo specifico o un suo simbolo. Ma è secco, quindi è qualcosa che sta sfiorendo, sta morendo lentamente come tutti gli altri. 
Cosa è meglio? 
È stata nuovamente una poesia davvero molto interessante. 
Mi complimento :) 
 

Recensore Junior
09/05/18, ore 18:52

Eccomi per lo scambio a catena del Giardino!
Ammetto di essere completamente disorientata, non conosco la parola Haiku, ma penso di averne intuito il significato leggendo la tua introduzione e le recensioni degli altri utenti. Mi permetto solo di segnalarti un "qual è" nell'introduzione, scritto con l'apostrofo ^_^
Passiamo al dunque, leggendo appunto l'introduzione ho compreso che la domanda fondamentale che ti poni è: "devo seguire i miei sogni, forse peccando anche di superbia, oppure restare una persona tra le molte?"
Il primo verso mi fa certamente pensare a un elemento superiore, etereo, che protende appunto verso l'altro, legato forse in un certo senso al secondo; peccato d'orgoglio, oserei dire superbia, la stessa che ebbero i babilonesi nel voler costruire una torre che potesse arrivare a toccare il mondo degli dei. Il terzo ed ultimo verso, è un'immagine diametralmente opposta, un fiore terreno e per di più secco, non curato ed è proprio l'aggettivo secco che mi ha fatto pensare al fatto che in fondo tu dia più importanza ai tuoi sogni: angeli VS/ camelia secca... non c'è storia, il primo "vince" a mani basse!
Mi ha fatto piacere scoprire l'esistenza di questo tipo di poesia, ed è stato un piacere recensire!
Alla prossima
-S.

Recensore Master
04/04/18, ore 02:37

Ciao, questi tuoi haiku mi incuriosiscono molto, quindi eccomi ritornata subito per leggerne un altro.

Solo che devo andare un secondo a cercare il significato della camelia nella cultura giapponese, per l'associazione di idee che gli haiku sono giapponesi e questo fiore non puoi averlo scelto a caso.

Ricerchina fatta, dunque noi siamo stati creati per innalzarci verso il cielo, come la camelia che se ben curata può diventare un albero. Prendersi cura della natura avvicina a sé stessi, al Creato, quindi a Dio (e la camelia mi pare di aver capito che viene scelta perché ha un numero di petali dispari), ma spesso invece di comportarci da angeli e volare alto perdiamo ogni empatia e ci allontaniamo dal cielo e dalla luce, esasperando il nostro essere sino a rovinarlo del tutto.
Quel punto fermo prima dell'ultimo verso ha il tono di un avvertimento che sta a noi non ignorare.

Recensore Junior
15/03/18, ore 14:16

Eccomi qua dal gioco OIOI sul gruppo FB.

Dunque, per comprendere al meglio la poesia non nego di aver avuto bisogno di concentrarmi sul quesito posto nell'introduzione: persistere nei propri intenti a prescindere dall'opinione altrui, o rimanere umili, per così dire, fino ad ammorfarsi e non avere più niente da sognare?
É giusto spiegare le ali e sovrastare questo mondo imperfetto, con la grazia e la libertà di un angelo, con il rischio che il proprio desiderio di libertà e di autorealizzazione venga considerato un gesto di arroganza (come Icaro o come Lucifero)? O è meglio rimanere al sicuro, ben saldo a terra, radicato come una camelia in un piccolo vaso, abbandonata nell'incuria fino a perdere la sua bellezza? Così ho interpretato questo tuo componimento, un "oppure" riportato sotto forma di punto fermo, come a distanziare nettamente le due opzioni; un vero e proprio dilemma che si risolve quasi da sè una volta constatato da quale lato della barricata ci sia più grigiore e sofferenza.

Recensore Master
02/03/18, ore 16:17

Buonsalve carissimo :3
Eccomi per l'ABC delle Recensioni indetto dal Gruppo Il Giardino di Efp.
Dunque dunque, anche qui abbiamo a che fare l'Haiku e sì ... si vede proprio che questo genere di componimento ti piace tantissimo. La poesia ... tutta la poesia ... è molto interpretativa e questo tuo breve, ma intenso componimento, mi ha trasmesso una sensazione di infinita tristezza e morte. Tutti peccando rischiando di cadere, nell'orgoglio di raggiungere vette irraggiungibili finiamo per non renderci conto degli errori che stiamo commentando o delle persone che involontariamente o meno feriamo. E negli errori stesso andiamo incontro alla fine ultima da cui nessuno può scappare.
Da un lato mi ha ricordato molto il mito di Icaro, anche se adesso mi sfugge il significato della camelia nell'ikebana ^^

Davvero una piacevole lettura, come al solito hai fatto centro!

Un saluto e a rileggerci ;)

Elgas

Recensore Master
28/02/18, ore 16:08

Buon pomeriggio.
Un quesito molto enigmatico, ma un componimento davvero molto suggestivo da leggere.
Complimenti, davvero carino.
Buona giornata :)