Ciao ^^
Eccomi qui, come promesso :)
Se con "Come polvere sugli spartiti" mi hai fatto innamorare, con "Tutto il tempo del mondo" hai definitivamente conquistato il mio cuore, che ora sono pronta a prostrare definitivamente ai tuoi piedi.
Ho amato tutto di questa storia: dallo stile, così poetico ed evocativo (avrei sottolineato interi paragrafi, se avessi trovato le tue parole sopra ad un libro cartaceo), all'idea stessa che sta alla base di tutto, ovvero il sogno ad occhi aperti di Elio. Stratagemma geniale, perché semplicemente mostrando l'elaborata costruzione mentale del ragazzo, getti una luce chiarissima sui suoi sentimenti.
Ma andiamo con ordine.
La prima parte è poesia pura: l'immagine di Elio ed Oliver stretti l'uno all'altro nella stanza d'albergo di Bergamo è così vivida e dolce da levare il fiato. I pensieri che Elio rivolge ad Oliver sono tanto intensi quanto verosimili, se si considera quanto il giovane americano abbia sconvolto la vita del nostro protagonista, portandolo però allo stesso tempo ad una nuova conoscenza di sé e del mondo che lo circonda che forse nemmeno una persona intelligente e lucida come Elio avrebbe mai potuto immaginare. E' come se Elio, attraverso Oliver e al sentimento che li lega, fosse assurto ad uno stadio più alto dell'esistenza, che gli permette di guardare la realtà delle cose senza più veli o maschere (lo stesso secondo me vale per Oliver, ma qui, grazie all'uso della prima persona, ti sei focalizzata su Elio, quindi è su di lui che vertono principalmente le mie impressioni).
La parte centrale, il sogno ad occhi aperti di Elio, su una sua possibile vita insieme ad Oliver a New York, è, come ho già detto, geniale: una rapida descrizione della loro "quotidianità" e di Elio sappiamo tutto ciò che abbiamo bisogno di sapere. Ovvero quanto sia grande e totalizzante ciò che prova nei confronti di Oliver ("Voglio far parte della tua vita, voglio essere la tua vita perché è lo stesso che io vorrei fossi tu per me"). La sua non è forse che una sciocca fantasia (ma lecita, diamine!), dettata dalla sua giovane età e dal trasporto con il quale vive la situazione che si è venuta a creare tra lui e la "movie star". Un futuro idealizzato e perfetto dove anche rimandare l'urgenza di amarsi può essere tollerabile, perché a disposizione c'è "tutto il tempo del mondo".
L'ultima parte è invece un colpo al cuore: un cigolio ed Elio ritorna al presente, un presente bellissimo (lui ed Oliver sono ancora insieme, dopo tutto) ma del quale riconosce tutta la fragilità (Oliver se ne andrà da lì a tre giorni, e questo è un dato di fatto). Il futuro è oltremodo incerto, Elio può sperare, sì, ma - data la sua estrema sensibilità - intuisce che il dolore è lì dietro l'angolo, che lo aspetta famelico, ma non può permettersi di pensarci, altrimenti cadrebbe a pezzi. E io non ho potuto fare a meno di cadere in pezzi allo stesso modo leggendo la chiusa finale: Elio spera, spera con tutto se stesso che ciò che ha sognato sia qualcosa di possibile, e non sa dei progetti di matrimonio di Oliver, non immagina nemmeno lontanamente quanto quel futuro fantastico sia già morto ancor prima di nascere.
Questo Oliver - che, come pensa Elio, probabilmente sì è girato anche lui tutto un film alternativo in testa - lo sa invece molto bene, e immagino che esaudire il desiderio di baci di Elio sia anche per lui un modo per non cadere a pezzi.
Insomma, angst, angst, angst come se piovesse.
Sinceramente, sono emotivamente provata. Non so nemmeno se ciò che ho scritto abbia davvero un senso o sono solo un mucchio di parole gettate alla rinfusa - nel qual caso, ti chiedo di perdonarmi.
Intanto ti rinnovo il mio appassionato grazie per questa bellissima storia che hai voluto condividere: ti confesso che mi ritrovo ad aver bisogno di rileggerla molto spesso. Mi sa che Oliver ed Elio mi sono entrati sotto la pelle e da lì non hanno alcuna intenzione di andarsene.
Davvero hai mente ancora qualcosa, e dal punto di vista di Oliver per giunta? Non ti rubo altro tempo allora... scrivi, per dindirindina! XD
A presto :)
Con ammirazione,
padme |