E rieccomi qua.
Allora, parto prima con la trama, poi arrivo alla scrittura vera e propria.
La parte dedicata al passato di Max mi è piaciuta, adesso sappiamo bene da dove arriva la sua avversione verso i conduit, anche se era comunque una cosa intuibile dal finale dello scorso capitolo. La scena in cui lei si è ritrovata in mezzo alla landa desolata, alla ricerca dei suoi genitori è stata ben descritta, molto forte, dritta al punto, ed ho apprezzato l'aggiunta dei diversi dettagli, come ad esempio l'agente della SWAT che la afferra per le spalle e che, anziché aiutarla, la ignora bellamente per proseguire la sua missione, senza nemmeno spiegarle cosa stesse succedendo. Sei stato bravo a tenere alta la suspance fino al momento decisivo, dove scopriamo cosa è successo. All'inizio ho creduto che fosse stata la Raggiosfera a scatenare questo putiferio, ma poi ho capito che c'erano diverse cose che non quadravano con questa teoria. Alla fine si è scoperto che era stata tutta colpa di un Conduit dell'elettricità (ho subito pensato a Cole a dire il vero, ma è un bene che non fosse lui), e mi è piaciuto come hai descritto il temporale prima che questo putiferio iniziasse, hai gettato prima le basi per la scena e poi ti ci sei fiondato dentro in un bel crescendo fino alla rivelazione finale. Mi è piaciuto anche come hai deciso di rappresentare la scena attraverso l'incubo di Max, con la sua mente che aggiungeva particolari che in realtà non erano mai accaduti davvero, ed è stata carina la trovata di dare al Fulmine poteri del colore sia del karma negativo che positivo, una piccola minuzia che solamente chi ha giocato infamous può cogliere.
Passiamo poi a David, che proprio come nel gioco si dimostra essere protettivo nei confronti di Chloe, malgrado la sua severità. Una cosa non mi è chiara, è un poliziotto anche lui? Credo di sì ma vorrei avere una conferma. Comunque sia, facciamo anche la conoscenza di Kate, personaggio che sono curioso di vedere come svilupperai, ammesso e concesso che abbia una qualche rilevanza nella trama, in ogni caso apprezzo la sua presenza e da un tocco di colore in più alla storia, cosa che non guasta mai.
Per finire, l'Ordine, che presumo sia una specie di citazione al DUP. Anche qui, ho apprezzato l'accostamento che hai fatto con il temporale e il loro imminente arrivo, quasi come se anche il mondo percepisse che a Seattle le cose stiano per mettersi male. Non ho idea di chi sia questa Rose Palmer, e sinceramente non mi sarei mai aspettato di vedere Rachel in questo ruolo, credevo che non ci sarebbe nemmeno stata nella storia, o se sì, che sarebbe stata amica di Chloe, non la sua cacciatrice. Mi piace la scelta dei suoi poteri, comunque.
Riguardo Chloe, da una parte sono felice di non aver visto nessuna masturbazione mentale riguardo cosa avesse fatto, anche perché è chiaro già dal solo fatto che se ne stia andando chissà dove con la metropolitana che è molto angosciata per la cosa, sono curioso di sapere dove (o da chi) stia andando. Probabilmente Frank, magari è uno spacciatore anche in questa storia, o perfino un conduit, chi lo sa, e abbiamo anche un primo incontro fra le due protagoniste della storia, ed è inutile dire che sono molto curioso di sapere cosa succederà quando le loro strade si incroceranno di nuovo.
Tutto sommato, il ritmo della storia è buono e tiene incollato allo schermo nell'attesa del prossimo capitolo. La trama si fa sempre più interessante e voglio assolutamente sapere come procederà.
Ora, passiamo al lato tecnico.
La punteggiatura è notevolmente migliorata, hai smesso di usare punti dove non servivano, anche se comunque te ne sono scappati diversi di assolutamente non necessari.
Alcuni ancora rimpiazzabili dalla virgola, ad esempio:
"Papà, dove stiamo andando?" anziché "Papà. Dove stiamo andando?"
Altri, invece, potevano essere rimpiazzati dai puntini di sospensione, come ad esempio:
"Mamma... papà..." anziché "Mamma. Papà"
Quel punto in mezzo alle due parole interrompe la frase troppo bruscamente, cancellando anche la tensione che vorresti far trasmettere da Max. Con in puntini di sospensione, invece, viene fuori una frase più gradevole da leggere ed adatta al contesto.
Altre frasi in cui avresti potuto mettere i puntini di sospensione (che per inciso, DEVONO essere solamente TRE):
"Mamma... sono io... sono qui."
"Andrà tutto bene mamma... te lo prometto... te lo prometto..."
Attento anche ai punti esclamativi e alle maiuscole, perché ne fai un uso un po' improprio:
"No no no. Resta sveglia. Resta sveglia. AIUTO! QUALCUNO MI AIUTI!"
Come prima, i punti spezzano troppo bruscamente la frase. Prova così:
"No no no, resta sveglia, resta sveglia! Aiuto! Qualcuno mi aiuti!" basta semplicemente che tu scriva "gridò" o "urlò" per far capire che sta gridando. Anche nella scena in cui David punta la pistola a Kate, tutte quelle maiuscole non servivano, nemmeno quando cerca di chiamare Chloe.
E a proposito di Kate, occhio ai balbettii, perché hai un po' calcato la mano. Che Kate fosse spaventata si è capito già dall'inizio, non era il caso di scrivere tutti i suoi dialoghi in quel modo.
"L-la luce n-non funziona. La p-p-pioggia ha fatto saltare la c-c-corrente"
Anche qui, i punti di sospensione possono tornare utili, per trasmettere la tensione di Kate e far percepire la fatica che prova nel parlare con l'uomo che l'ha spaventata:
"L-La luce non funziona... la pioggia ha fatto saltare la corrente..."
"Ho... ho provato ad aggiustare, ma è partita una scintilla e... mi sono spaventata..."
Tutto chiaro? Ci sono anche molte altre sviste, hai scritto "gli" quando ti riferivi a Max (quindi serviva "le"), hai scritto "più" senza la u accentata per tutta la storia, mancavano degli apostrofi ad "un" quando erano riferiti a soggetti femminili, sè scritto senza la è, un po' senza l'apostrofo, e altre sviste di questo tipo. Non so con che cosa scrivi, ma se usi word questi errori dovrebbero venirti segnalati, cerca di stare più attento.
Ci sono poi delle ripetizioni, o frasi che comunque significano la stessa cosa, come ad esempio:
"E come al solito la "dormita" non le aveva dato alcun riposo oltre ad essere stata piena di incubi, come sempre."
Come al solito, come sempre, è un po' ridondante.
"Era buio, la luce era spenta e, a causa del cielo pieno di nuvole nere come la pece, poca luce filtrava nella stanza"
Luce, luce, anche qui, è fastidioso, avresti potuto rigirare la frase in maniera diversa, ad esempio:
"Era buio, la luce era spenta, e l'illuminazione proveniente dalla strada era molto bassa a causa del cielo nuvoloso". Cerca di colorare un po' di più le frasi anche, sono tutte quante un po' troppo... statiche, non so se mi spiego. Dai un po' di vita al racconto, insomma. Nella parte in cui spiegavi l'incubo di Max l'hai fatto bene.
Altri errori ortografici e di battitura, "degludì" "goccie" ("abito comuni" anche, ma questa è più una svista che un errore vero e proprio), insomma, tieni d'occhio le linee rosse sotto le parole, se stai usando word, e se non lo stai facendo beh... magari fallo, visto che ti da un bell'aiuto.
Ultimo, ma non per importanza, scusa per questa recensione infinita ma, CREDIMI, se non tenessi a questa storia non sarei qui a farla (sì, ci tengo parecchio, è una delle storie più interessanti che io abbia mai letto su EFP), tempi verbali. Diverse volte inizi la frase al passato remoto per poi concluderla al passato prossimo, o viceversa, insomma, fai diversi minestroni che sono un po' difficili da leggere.
Esempio (poi basta perché sono stanco di fare il professorino dei miei testicoli):
"Un altro fulmine piombò [...] Lei aveva urlato."
Vedi? Due tempi verbali diversi. Avresti potuto scrivere "Max urlò" oppure "Un altro fulmine era piombato". So cosa hai cercato di fare, siccome stavi descrivendo l'incubo, volevi farlo tutto al passato prossimo, perché stavi raccontando una storia dentro la storia (ci sono passato anch'io, no worries) però fidati di uno che sta cosa l'ha vissuta sulla sua pelle, così ti peggiori soltanto la vita. Continua ad usare il passato remoto e usa il passato prossimo solamente in casi un po' più rari, magari dopo aver usato parole come "nel frattempo".
"Caio lanciò la palla. Nel frattempo, Tizio si era già girato"
OK, ho detto tutto. Scusa se ti ho annoiato a morte, ma ripeto, alla storia ci tengo. Hai stile e fantasia, voglio solo darti un piccolo aiuto per poterli sfruttare entrambi al meglio. Bandierina verde comunque, non preoccuparti. Spero di non aver fatto errori terrificanti nella recensione in cui spiego a te i tuoi errori, sarebbe imbarazzante, nel caso mi scuso ma io, questa roba, non la rileggo. Scordatelo.
Ora vado a godermi la vita con lo sfacelo di punti che mi sono guadagnato qui, alla prossima! |