Recensioni per
Cos'è un panino? Un apostrofo bianco tra le parole Franco e Forte
di AcquaSaponePaperella

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Decimo turno del contest: Ten little Indian Boys
AcquaSaponePaperella con: Cos’è un panino? Un apostrofo bianco tra le parole Franco e Forte Grammatica: 5/5

Inappuntabile
Stile: 14.50/15
È complesso valutare questo stile, perché ha un’apparente semplicità che invece mi pare ricercata.
La prima e la seconda parte staccano nettamente, ma non bruscamente, e anche se il tono è necessariamente molto differente ― le frasi brevi della bambina e le riflessioni dell’adulta ― c’è una buona omogeneità.
Sono un po’ confusa da una cosa, ma non potrei sottrarre punteggio. Sarebbe “trama” ma non essendoci la voce, la metto qui in stile. C’è l’avvertimento “movieverse” ma si parla dell’anime… ritengo però che sia un disguido tecnico, e che questa bellissima parte finale della storia sia tua. Non avevo mai pensato ad Heidi adulta, perché lei è l’emblema dell’infanzia, quasi immutabile.
Invece l’enfasi del corsivo si smorza in una narrazione piana, un’atmosfera appena velata di tristezza.
C’è un realismo che colpisce, perché sembra così probabile. La donna, ormai credo molto anziana, non è davvero triste, perché immagino si sia costruita una vita armoniosa, anzi con affetti fortissimi e belli. Però il segno è rimasto, e ora fa un po’ male, di nuovo. È detto in due parole, ma colpisce.
IC/caratterizzazione: 20/20
Ti giuro che quando hai scelto la dolcissima Heidi ho tremato per te. È una splendida versione di Miyazaki, ma nel contempo è un fandom di pochi personaggi e quasi tutti bambini. Quello che ne hai ricavato è buono come uno dei celebri panini bianchi: dorati, semplici e che attirano più di una torta ricca ma pasticciata.
Peter e il nonno sono accennati di riflesso, ma chiaramene tanto basta, sono raccontati attraverso i loro gusti in modo preciso.
La zia Dete, che non ha cattive intenzioni, povera, deve dire “sì sì” alla bambina, che altrimenti non la seguirebbe in quella che pare l’occasione della sua vita.
E l’ingenuità di Heidi, che non è stupidità, stringe il cuore. Cosa vuol dire città lontana? Sarà un posto dal quale servono tutto il giorno e la sera per tornare! Non sa la verità… e la sua generosità e puro altruismo traspaiono dalle frasi finali. Proprio latte di nuvola
Utilizzo indicazione/prompt/richiesta: 15/15
Struggente e scritta in punta di dita, la tua realizzazione del prompt mi ha lasciata davanti allo schermo fazzolettini alla mano, e non solo alla prima lettura. Manca tutta la gioia che questo personaggio delizioso sa trasmettere, per far posto alla parte terribilmente triste, quella di un’orfana che appena affezionata al nonno si è vista portar via di nuovo.
Certo, sappiamo che è finita benissimo, anzi! Heidi ha imparato a leggere, ha salvato Clara, ha scoperto altre sue doti. Però in quel momento doveva sentirsi davvero in prigione, e incapace di valutare la situazione. Il pensiero di lei che soffre all’idea che un’altra bambina ― giustamente femminuccia, perché sarebbe quasi un suo ‘doppio’, nella situazione ― strappata al luogo che chiama ‘casa’.
Gradimento generale della drabble: 5/5
Si sarà capito che l’ho trovata un gioiellino commovente, a partire dall’apprezzamento del titolo, che è arrivato alla seconda lettura. Prima ho fatto un po’ di faccine, mi sembrava troppo uno scherzo, poi mi ha raggiunta, conquistata e inserita tra i suoi fans.
I personaggi riportati indietro nel tempo sono frequenti, ma quelli fatti invecchiare, no.
Viene voglia di avere vicino una nonna da coccolare.
Totale: 59.50/60