Recensioni per
La sirena, il santo e l’idiota
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/07/19, ore 19:57

Ciao ❤️
Sentivo la mancanza di questo "universo" da te creato, quindi mi sono divorata questa OS, e che dire, l'ho adorata, sia perché parla di Victor, sia perché mi ha proprio divertita. Caratterizzi bene ogni personaggio, ma con lui hai fatto un lavoro tale che oramai lui per me è così, punto, non riesco a immaginarlo in altro modo xD
Ovviamente qui viene messo in risalto ciò che ha sempre caratterizzato Victor, ovvero che è un prete, ma non si comporta da tale, anzi, è tutto l'opposto, eppure tutti si ostinano appunto a chiamarlo "prete", che teoricamente è quel che è, ma effettivamente ci vorrebbe un soprannome che gli si addica di più, povero 🤣 I momenti con John solo esilaranti, anche quando lui e Sherlock gli danno dell'idiota. Povero! Poi adoro quando hai rimarcato il fatto che lui non potrebbe mai amare nessuno, se non proprio John e Sherlock, ormai lo sai, mi è venuta un po' la fissa per loro tre insieme, probabilmente perché qui si completano. Insomma, alla fine Victor voleva un altro soprannome e così è stato 🤣
È stata una OS molto piacevole, ovviamente leggeró anche il seguito con molto interesse 😍
A presto, complimenti.

Nao

Recensore Master
17/06/19, ore 16:18

Ciao Koa, ero indecisa se passare direttamente al sequel ma due parole vorrei lasciarle anche qui.
Come ben sai il tuo Victor ha fatto strage di cuori tra le lettrici di Efp e non posso negare che abbia conquistato facilmente anche il mio.
Ho già detto in una recensione precedente quanto adori questo personaggio, che in fin dei conti è interamente concepito da te, se escludiamo nome e cognome, e quanto io lo trovi straordinariamente complesso e multisfaccettato. Qui tu lo rendi protagonista di un delizioso missing moment, in cui il pirata cerca di trovarsi un soprannome che lo faccia sentire importante e lo descriva alla perfezione.
Victor è un prete, è una sua caratteristica fondamentale, fa parte di lui e il fatto che il suo stile di vita sia totalmente in contrapposizione con questo è un po' la sua particolarità. Trevor è un prete, non un santo, mi viene subito in mente questa citazione dal film "Montecristo" del 2002, penso alle infinite sfumature che l'animo di un personaggio può sfoggiare in racconti così particolari, che mettono in risalto la sua complessa caratterizzazione.
Un po' mi dispiace per lui, la scena in cui non viene preso sul serio e "snobbato" da Sherlock e John mi fa pensare che in fondo si senta un po' irrisolto a volte. I due piccioncini, che sono le persone che ama di più al mondo, sono in una specie di bolla romantica, lui ne è felice ed è una presenza fondamentale per entrambi ma penso che talvolta abbia bisogno di trovare una sua identità. Da qui, il bisogno di un nome e quello di inventare una storia che lo veda protagonista, con una sirena bellissima mandata per lui appositamente dal dio del mare. Alla fine ho sorriso tantissimo, fondamentalmente è una storiella molto leggera ma penso che ci sia ancora tanto da dire su di lui e sono certa che troverò tutto questo nel sequel che leggero prestissimo!
Insomma, mi è piaciuta questa os e sono contenta che tu l'abbia scritta!
Baci
MissAdler

Recensore Junior
16/05/19, ore 22:29

Come già ho detto nell’altra recensione de “l’isola del tesoro”, avevo già letto questa storia, ma non mi ricordavo quasi nulla, per cui l’ho riletta e finalmente l’ho potuta davvero apprezzare conoscendo i fatti che precedono questa fanfiction.
È qualcosa che non approfondisce molto quello che sappiamo già del personaggio di Victor Trevor. Mi ha fatto piacere che non ci sia una specie di riassunto, ma piuttosto un ripercorrere un concetto chiave della sua figura: lui non è un santo. O per lo meno non si percepisce come tale. In realtà mi pare un essere tanto buono che se non fosse per il suo modo di parlare potrebbe benissimo essere un prete “vero” per me. Anche la questione della castità, Victor la vive come una costrizione, forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso quando da giovane si era votato a quella vita, non per volontà propria. Ma a parte un accenno alle sue prodezze con una certa Contessa de Roux e una monaca di un convento, in realtà sembra quasi di intendere che una volta preso il largo l’uomo si sia dato una regolata. Probabilmente anche per l’amore platonico che prova nei confronti di Sherlock prima e anche di Watson poi. Potrei essere in errore, magari quando si fermano in qualche porto il prete riesce a trovare una compagnia, ma se così non fosse, avrebbe un senso ancora maggiore il discorso che fa ad un certo punto sull'amore profondo e totalizzante che non per forza deve essere consumato. Alla fine ha solo un Dio diverso da amare rispetto ad un qualsiasi altro religioso.
Il ragionamento al quale arriva, di essere nel torto anche pregando Dio solo per chiedere la salvezza delle persone che ha a cuore, non fa altro che confermare la visione che personalmente ho di lui, ovvero di un uomo fondamentalmente dall’animo buono.
La storia prende ad un certo punto una vena quasi comica. A me almeno ha divertito. Victor ha un problema, e l’avrei dovuto intuire da quello che viene spiegato all’inizio, ma fino a quando non viene detto esplicitamente, che tutto ruota attorno al suo soprannome, io non me ne sono capacitata. Per questo ho sorriso ancora di più; e menomale perché già stavo cominciando a pensare al peggio.
Effettivamente non è poi una cosa da poco: per dei pirati o comunque gente con una certa fama, è importante essere riconosciuti col giusto nome. Victor non si riconosce nella descrizione del “prete”, che un po’ gli è stata affibbiata involontariamente.
Alla fine nessuno dà peso a questo suo cruccio e rimasto inascoltato s’inventa una storia assai fantasiosa su una sirena per convincere l’intero equipaggio a chiamarlo “il Santo”.
Poverino, tutti si burlano di lui e, tra le mie risate, decidono che da quel momento in poi sarà invece “l’idiota”, come lo chiama anche Sherlock.
Appunto quest’ultimo, assieme a John, non sono i protagonisti in questo caso, ma avendo un vero e proprio rapporto a tre con ‘Victor l’idiota’, era impossibile non ritrovarli anche in questa fanfiction. È stato bello poter avere uno scorcio su di loro, piccioncini, sempre innamoratissimi e a scambiarsi profonde effusioni, che ci racconta come stanno procedendo con le loro vite.
Una storia carina e simpatica, che è perfetta in un contesto piratesco, nonostante l’assenza di tesori e scontri all’ultimo sangue.
Ora potrò finalmente cominciare a leggere la nuova avventura su Barbagialla.
A presto,
K.

Recensore Veterano
22/02/19, ore 11:37

Ciao! Sono incappata in questa OS perchè volevo leggere qualcosa di Victor Trevor, e devo dire che, se me lo fossi dovuto immaginare in un contesto settecentesco o piratesco, me lo sarei figurato come un gran lord della corte inglese, un novello Lord Hamilton (ho letto che stai vedendo Black Sails, serie di cui, per inciso, mi sono innamorata anche io). Il personaggio che hai costruito perciò mi ha un po' sorpresa, ma non in modo spiacevole, anche se mi chiedo come ti sia venuto in mente di farlo prete, perchè onestamente non ci avrei mai pensato! Per la metà del tempo mi sono chiesta quale potesse essere questo grande problema che lo ossessionava. La tua trovata mi ha fatto sorridere, stemperando decisamente l'atmosfera della storia, ma d'altra parte è più che giusto che un pirata voglia avere un soprannome. Ho apprezzato tantissimo la parte finale in cui racconti della storia della sirena, perchè ha dato quel tocco di magia immancabile nelle avventure dei pirati, anche se all'inizio sinceramente credevo che la sirena fosse John visto che nell'introduzione si capiva che il pirata era John e il santo Victor. Di solito preferisco le storie che hanno l'ambientazione classica della serie, ma ultimamente le AU mi stanno intrigando tantissimo, specialmente omegaverse e piratelock, per questo quando ho letto l'introduzione mi ci sono fiondata.
Vedra

Recensore Master
30/04/18, ore 08:37

Ciao, eccomi qui!
Mi è piaciuta, davvero.
Victor è un personaggio curioso e pieno di contraddizioni, l'ho apprezzato molto. Non vuole essere chiamato Prete, eppure continua a portare la croce al collo, una Bibbia in tasca e a dare l'estrema unzione. Le vecchie abitudini sono difficili da abbandonare insomma; ma certo per un pirata "Prete" non è proprio il soprannome più adatto/lusinghiero.
Leggere del miracolo del mare che gli avrebbe donato una sirena (resa mortale dal suo tocco, nientemeno!) mi ha fatta sorridere. Non so se l'abbia sognato o inventato di sana pianta (o chissà, magari è successo davvero...), ma è stata un'idea geniale.
Certo, gli altri pirati non ci hanno esattamente creduto, ma questo è un dettaglio collaterale.
Povero Victor, si è guadagnato un soprannome meno simpatico del primo.
A proposito di soprannomi, che Watson sia "Dolcezza" mi ha fatta morire dal ridere.
Un'altra cosa che ho apprezzato è la descrizione dell'amore puramente platonico che Victor prova per i due.
Lo stile l'ho trovato adatto al tipo di narrazione.
Alla prossima!
Mari

Recensore Junior
26/03/18, ore 11:14

Questa storia è davvero una perla di rara bellezza, non solo per il lessico e l'uso che ne fai (credo che potrei leggerti per ore) ma anche per la caratterizzazione dei personaggi e delle scene. Credo di amare il tuo Victor, pur non avendo letto la long (cosa che voglio assolutamente fare) perché mi ricorda molto Aramis, uno dei personaggi che ho amato forse di più nella mia infanzia. Certo il suo percorso è all'inverso rispetto a quello di Trevor ma, per me ha sempre avuto quell'aria mistica ma non troppo, quella bellezza ineffabile che gli facevano avere successo tra il gentil sesso. Amo il rapporto che Trevor ha con Sherlock e John, come li guarda, quasi un modello per sé. E poi John e Sherlock che, in ogni universo, sono l'amore. Mi sono piaciuti i dettagli, come descrivi il sole al tramonto mi ha fatto impazzire. Colleziono tramonti, amo saziarmene e, ti dirò, mi sembrava di essere lì, su quella nave dondolare dal rollio delle onde, ad osservare tutta la scena.
Complimenti. Lo dico sempre che da te c'è molto da imparare e ogni volta ne sono sempre più convinta.

Recensore Junior
21/03/18, ore 23:02

Può essere possibile di innamorarsi mentre si legge qualcosa? Potrei proprio die di sì.
La caratterizzazione che hai dato a Victor è meravigliosa: per quanto doloroso sia il destino che la vita gli ha affidato,la sua attitudine nei confronti di essa è meravigliosa. Sa di amare perfettamente queste due persone eppure non fa nulla per diventare un elemento che possa disturbare questa (meravigliosa) rellazione. A lui stanno bene le cose come stanno. Non c'è bisogno di dover aggiungere o togliere dell'altro.
E con un sorriso amaro sa che il suo non è un atteggiamento da santo ma da idiota. Dovrebbe lottare per vivere ciò che ama ma indossa il suo sorriso migliore e fa in modo che tutti possano sorridere e battere le mani appena lo guardano.

Grazie per averla pubblicata!
Yours, 
PathosForaBeast.

Recensore Junior
21/03/18, ore 20:13

Eccomi finalmente qui. Perdona il mio ritardo, ma come avrai notato non sono molto online neanche sui social. E' un brutto periodo, ma non mi dilungo su questo. Ti confesso che ho letto la storia la sera stessa, al rientro dai festeggiamenti. Ero troppo curiosa e non ho resistito. ​Mi dispiace di non essere riuscita a recensire prima. 
​Come ti ho già detto, non avresti potuto scegliere regalo più bello. Sai quanto adoro il tuo Victor pirata e leggere ancora di lui è il massimo. Mi hai sorpreso. Quando mi hai detto "è solo la prima parte del regalo" (dandomi la bellissima immagine), avevo pensato ad una storia, ma mai mi sarei immaginata una sorta di breve sequel di una delle mie storie preferite in assoluto. Ti ringrazio di cuore. 

​Il mio caro Victor è sempre così bello e, a modo suo, anche un pò contorto. Si perde completamente nei suoi pensieri (che in buona parte condivido, tra l'altro) e se la prende per delle cose che, agli occhi degli altri sembrano poco importanti, ma che per lui assumono un significato quasi vitale. Quanto mi è mancato il suo "dolcezza" rivolto a John! E quanto mi è mancato il pirata bianco e il suo incredibile fascino! E' fantastico che tu abbia deciso di continuare la storia e scrivere un sequel più lungo. Non vedo l'ora di leggerlo, davvero. 

​La parte finale mi ha lasciato con il sorriso sulle labbra. Me lo sono proprio immaginata questo Victor che racconta con enfasi e convinzione una storia così assurda e poco credibile ed ho riso davvero tanto (cosa rara per me in questi giorni)​. Ed ho riso doppiamente quando Fortebraccio gli ha mollato una pacca sulla nuca, chiamandolo idiota. Eh sì, il caro Victor è un pò idiota per certi versi, ma non è forse questo il suo fascino?Questo suo essere assurdo e fuori da ogni schema logico, è proprio ciò che lo rende così speciale. 

​Ti ringrazio nuovamente Koa. Ho trovato questa OS perfetta. Leggera e divertente al punto giusto. Una giusta dose di Victor pirata, di John e del pirata bianco che tanto desideravo. 
Un abbraccio alla prossima.

​Marilia.

 

Nuovo recensore
19/03/18, ore 22:09

Grazie. Grazie, perché ho avuto il sorriso stampato per tutta la fic. Mi mancavano loro tre insieme e mi mancava il tuo Victor Trevor. Quello che ama gli "sposini felici", che dice "dolcezza", che vuole trovare un soprannome (perché ovviamente 'prete' non gli piace 😂😂) e che fa innamorare anche le sirene. 💓 È stato bello ritornare sulla Norbury per un po'. Spero che il viaggio continui. 😊 Ancora complimenti per questo tuo Victor, un po' idiota forse sì, ma che mi piace tanto!
Kiss
_Vane_

Recensore Veterano
19/03/18, ore 20:22

Ciao Koa, sono finalmente riuscita a leggere questa piccola perla. L'ho adorata, come del resto ho adorato l'isola del tesoro. Victor mi aveva già totalmente conquistata in precedenza ed il ritrovare una oneshot dedicata interamente a lui è stata una piacevolissima sorpresa. Mi mancava, ed il riscoprirlo è stato splendido.
Credo di essermi un po' innamorata di lui lo ammetto XD!!! Mi rileggerò con calma l'isola per immergermi nuovamente in quella fantastica atmosfera e per ritrovare Vic.
Ti abbraccio Chia.

Recensore Master
19/03/18, ore 18:47

Ciao carissima! Ecco come promesso per lo scambio del giardino!
Mi è piaciuta tanto questa OS, non conosco la serie di Sherlock holmes, ma Black Sails sì, e devo dire che ne ho respirato l'atmosfera fino all'ultima riga. Mi è piaciuto tanto anche il modo in cui hai caratterizzato il rapporto tra Victor e gli altri due, un misto di affetto, rispetto, però anche un po' di invidia mi par di capire, di lui verso la coppia. Li ama, ma li osserva un po' sulle sue... E la chiusa con la sirena? Meravigliosa, così come spassosa e la parte sul suo così tanto agognato soprannome da pirata...
Brava, se scriverai ancora di loro in veste AU leggerò volentieri!
A presto
Ladyhawke83

Recensore Master
19/03/18, ore 11:38

Ma buongiorno, Dolcezze!!! *_____________*
Vi amo tutti e due per essere qui, lo sapete?
Che sorpresa stupenda! e certo che ho visto da ieri, ma sono fino al 22 con connesisone lenta (fine giga) e non riuscivoi a fare nulla :(
ma ora ripreto, sperando che il messaggio sia inviato
allora, partiamo dall'essenziale. Non è Victor l'Idiota, (ma poveraccio: che bastardello è diventato Sherlock. Forse la troppa felicità "coniugale" gli ha dato alla testa?) Ma non è certo Victor il Santo! Sicuro, la sirena è stata una visione (appunto) stupenda, e la immagino perfettamente, grazie alla tua descrizione; è un dono di Nettuno, quindi un essere più che terreno, ma da li alla santità forse c'è una certa differenza... che tenero che è
io, ovviamente, opto per Victor il Seduttore, è talmente lui
quanto mi mancava... che splendore questo amore platonico - quindi non corruttibile dal tempo, la gelosia, l'abitudine - che nutre sia per John che per Sherlock, i suoi "fratellini", amici intimi fino quasi al limite del fisico, ma non proprio. Sono una specie di trio, questo mi arriva leggendo
E' così fuori dagli schemi, così speciale: ricordo bene quanto aspettassi le sue parti!
la scena con Angelo che gli risponde con un coltellaccio puntato alla gola è troppo carina, per non dire dei piccoli gesti Johnlock.
si guardano di sottecchi, si sfiorano con delle scuse (o senza averne) ma senza diventare, visto che sono pirati, una versione troppo fluffosa che nel contesto potrebbe infine essere fastidiosa per l'equipaggio
però è tutto più significativo che vederli abbracciati stretti tutta la giornata
una piccola perla di Nettuno, direi
forse la sirena oggi l'abbiamo pescata noi...
più baci Dolci del solito, of course
tua, Sailor Setsy (il che è profondamente giusto ^_^)

Recensore Veterano
18/03/18, ore 18:32

Ciao
Ho apprezzato la prima parte della serie, anche se non sono un'amante dei pirati (Black Sail a parte) ma i travagli del poor Victor non potevano lasciarmi indifferente. 
Con i suoi due innamorati che amoreggiano e la convivenza forzata della nave non c'è molto che lo distragga, vero?
Idiota mi sembra perfetto, affettuoso e sarcastico quanto serve.
E il mare che con i suoi colori li avvolge, li culla, li ama....
Brava
A presto

Recensore Master
18/03/18, ore 12:36

Che bello!! E' tornato padre Trevor! L'unico Victor che riuscirò mai ad amare!! Quanto mi è mancato!! Apprezzo da morire la sua ironia, e soprattutto il fatto che ami incondizionatamente sia Sherlock che John...
Vorrei tanto che continuassi a scrivere di loro...
Chissà, forse un giorno...
Alla prossima!! 😊

Recensore Junior
18/03/18, ore 10:48

Ciao Koa, che bella sorpresa questa mattina, mi è piaciuta molto!!! Io adoro il tuo Victor, sono contenta che stai pensando di scrivere un sequel, buona giornata.