Recensioni per
E' uno strano dolore, morire di nostalgia
di ninety nine

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/05/20, ore 14:39

La tristezza che pervade queste righe mi commuove...nessuno da bambino ci fa caso, ma Bert è il solo per cui la storia non ha un finale chiuso...non sappiamo cosa farà, non sappiamo dove andrà, non sappiamo come passerà gli anni che gli rimangono...non sappiamo quale sia il rapporto tra lui e Mary...perché è innegabile che lui provi qualcosa...ma Mary? Lei cosa prova per lui? Chi lo sa...
Comunque bellissima storia! Molto toccante! Complimenti

Recensore Master
30/03/19, ore 12:52

Grammatica: 9/10. La storia è stata molto scorrevole da leggere. Mi ha colpito molto il tuo stile, semplice, ma super lineare. Ho trovato, però, due errori: “un casa ce l'avevano.” casa in quanto femminile va con l'articolo al femminile, quindi una. “la mancanza di dei genitori” quel di è superfluo e va tolto.

Trama e caratterizzazione dei personaggi: 9/10. La storia inizia in un giorno normale londinese in cui Bert sta svolgendo il suo lavoro, e si ritrova a pensare a Mary Poppins, a quanto le manchi. Ma viene avvicinato ad un piccolo spazzacamino, che colpisce Bert, in quanto gli ricorda lui. Infatti, quando la sera torna a casa, si ritrova a pensare. E viene assalito dalla nostalgia. Vuole rivedere Mary. Che viene e la nostalgia nel cuore di Bert sparisce. Ho trovato il personaggio di Bert IC, nonostante hai descritto una sua parte malinconica. Tuttavia penso che sia sensata, perché spesso chi è sempre allegro – come Bert – dentro nasconde tanta tristezza e malinconia. Anche Mary, che è apparsa poco è IC.

Originalità: 9/10. Adoro le storie introspettive, specie – come in questo caso – si analizza un personaggio mettendo in luce suoi aspetti che non si notano. Ho apprezzato nella storia l'inserimento di due piccole parti delle canzoni del film, cam camini e il vento dell'est, le ho trovate adatte per il contesto della storia.

Gradimento personale: 8.5/10. La storia mi è piaciuta. Mi ha fatto apprezzare di più il personaggio di Bert, facendomelo vedere sotto una luce diversa. Forse l'unica cosa che mi ha lasciato un po' così è il finale della storia. Arriva Mary, Bert si riprende e nemmeno si parlano. Mi è dispiaciuto un po'.

Recensore Master
21/07/18, ore 09:43

Valutazione del contest. Scegli il tuo premio! di Setsy
ninety nine/katniss_jackson con: È uno strano dolore morire di nostalgia

Grammatica: 4.55/5
porta con sè non solo = sé
E' uno strano dolore = la È con l’accento, non l’apostrofo
Sviste per le quali non sottraggo punteggio:
Basta poco-  = va sempre usato il trattino dei caratteri speciali — e prima e dopo va dato uno spazio (tutte le volte)
Stile: 14.75/15
Questo stile ha un ritmo equilibrato, non troppo lento e neanche troppo incalzante, movimentato nell’introspezione più che nei fatti, grazie a quell’entusiasmo puro dell’anima dei tuoi protagonisti che li mantiene tutti nel regno dell’infanzia. Le singole parole che hai scelto sono così… giuste. Si respira la primavera eterna che si rinnova quando si riesce a riportare su carta la magia dei migliori Disney; ho sentito quell’attimo felice che rende una fiction particolare malgrado una trama un po’ scarna perché una relativa semplicità lascia spazio al lettore per cercare — o ricercare — delle sensazioni personali.
Il prompt forse non spetterebbe a me commentarlo perché era scelto per un altro contest, ma l’ha usato talmente bene che non posso esimermi! È difficile dire se era nato per questa storia o la fiction è nata da esso, ma non importa capirlo.  È quasi la sintesi poetica del contenuto della tua storia, aderente per emozione e significato.
Il lessico non è particolarmente ricercato, ma è curato sia nelle descrizioni dello sfondo che nei dialoghi.
C’è solo un piccolo rallentamento nella scena centrale dove le parole “famigliare” e “bambino” sono ripetute molte volte; non tanto ravvicinate da essere un errore, ma frequenti per l’estetica del testo. Per il resto i termini sono adatti ai personaggi, alla loro età, e non ci sono cadute nel fluire della narrazione.
La parte finale è così tenera: il gesto di Mary di accoccolarsi per trovarsi occhi negli occhi con Bert è così intimo da parte sua, rispetto al suo contegno inglese che riesco a immaginare che lo farebbe solo per lui…
IC: 20/20
Teneri e unici come nel canone, i tuoi personaggi lasciano quel sorriso malinconico che resta dopo aver visto il film, sono davvero perfetti. Bert, protagonista principale, è quasi spaventoso nella sua credibilità. Umano, solare, simpatico, è il più adatto a parlare con un bambino nel suo linguaggio perché nel suo cuore non è mai cresciuto del tutto, in senso positivo, ovvio. Non è cinico, disincantato, arreso allo squallore della realtà, del mondo che segue solo le regole dei forti. Regala un sorriso con un cartoccetto di caldarroste e si interessa della sorte dell’altro piccolo spazzacamino, nel quale vede se stesso. Non rivede, vede, perché sono così simili, l’età formale non crea tanto divario come sembrerebbe. La sua è quel tipo di tristezza che si definisce dolce, che quasi non vorresti far andare via. Mary si vede meno, ma è uno splendore. Malgrado si mostri un pelino più accondiscendente, morbida rispetto al canone assoluto, tengo conto del prompt che hai avuto e che ti ha fatta virare verso una nota più delicata.
Naturalmente non si fa prendere in giro dal “non ha più importanza” ma decide di aspettare, perché lei è percettiva e sa sempre cosa è meglio fare. Loro che si guardano negli occhi si scrutano fino nell’anima. Mi ha catturata.
Trama: originalità e/o aderenza al canone: 14.25/15
Anche se con grande dispiacere devo dire che questa splendida trama si discosta di un bel pezzetto da quella originale. Almeno non mi risulta che i genitori di Bert siano arsi in un incendio e che lui sia stato così maltrattato nell’infanzia, e abbia sofferto tanta fame e freddo. Ovviamente, però, quella che descrivi è la più probabile della verità, il conto torna così, non con le visioni ― ma qui non possiamo protestare ― disneyane della realtà storica e sociale. Il dipanarsi della trama dipende tutto da questo presupposto, e sei stata aiutata dal meraviglioso IC dei personaggi. Bert sarebbe così; non cercherebbe rivalse dalla vita, ma vorrebbe abbellire quella degli altri. Tutta la scena col bambino potrebbe essere uno spin-off perfetto; anche il finale, che pare aprire uno spiraglio alla coppia Mary/Bert… bè, sarebbe bello. Non impossibile in senso stretto: vogliamo provare a volare?
Titolo:5/ 5
Il titolo non è “tuo”, ma pazienza; molte volte le citazioni sono molto più indicate di qualcosa di originale, poi se era un obbligo di contest precedente, tanto più. È talmente aderente che non potevi fare di meglio. Dolce, malinconico, parla ai ricordi dei lettori, purché questi abbiano vissuto almeno un po’. Dico vissuto davvero. Pensando ad un seguito ― che per altro è in uscita ― questa frase potrebbe essere il titolo d un brano della colonna sonora.
Gradimento generale: 5/5
Sono stata trasportata nel mondo di Mary Poppins come poche volte! La trama è calibrata, i personaggi così puri e credibili, e lo stile rimanda a una versione moderna di Dickens, con la sua attenzione alle sofferenze dei più piccoli e indifesi. Di solito per “colpire” il lettore si grida di più, ma qui non è servito.
È struggente questa fiction, questo finale dolce amaro. Bert non perderà Mary, ma neppure la avrà mai, credo. Incantevole
Totale: 63.55/65

 
 

Recensore Master
10/05/18, ore 10:47

terza Classificata

È uno strano dolore, morire di nostalgia – katniss_jackson
Grammatica: 10/10
Perfetta!
Stile: 8/10
Ho trovato il tuo stile pulito, molto corretto, molto sistematico. La lettura è piacevole, non ci sono errori (anche grammaticali e questo potenzia l’effetto), la storia scorre molto bene. Non mi ha colpito particolarmente, ma è uno stile davvero ottimo e corretto. L’unica cosa che ho notato che mi ha un po’ disturbato la lettura sono gli incisi e le molte frasi che iniziano con il “ma” ed “e” (che fanno parte dello stile personale e in generale non mi dispiacciono, ma in questo caso ce ne sono parecchie e mi hanno spezzato molte frasi durante la lettura). Per gli incisi con il trattino nulla da ridire, mi piacciono e, come hai scritto nelle note, esprimono meglio i pensieri di Bert e fanno da co-narratore nella storia. Gli incisi che mi hanno rallentato la lettura sono quelli con le virgole, che talvolta ho trovato superflui, ma solo perché mi spezzano il ritmo della frase durante la lettura, ne avrei inseriti di meno. Ti faccio alcuni esempi: “Per quelli bastava un po’ di pioggia, che, di certo, a Londra non mancava” la virgola prima del che la trovo superflua, specie se metti il di certo in risalto; “Ma la tata era lontana ormai, chissà dove, in una famiglia che, di certo, aveva un enorme bisogno di lei” anche qui il di certo tra le virgole rallenta un po’ la lettura; “Essere malinconico non era mai stato nella sua natura, né essere triste, del resto, anche se la sua condizione pareva a tutti disastrata” la virgola prima di del resto si può omettere, in fondo è comunque collegata a triste, spezzi l’espressione.
Sviluppo personaggi e trama: 9/10
Hai sviluppato Bert davvero molto bene, e anche Mary attraverso Bert è stata delineata correttamente. Il protagonista mi è piaciuto molto, ne hai fatto un’attenta analisi, molto corretta, si percepisce che ti piace come personaggio ^^. La storia è introspettiva e descrittiva del passato di Bert, ci sono molti spunti interessanti per capire la sua storia, la sua infanzia, ma anche il suo presente e il suo rapporto con Mary (diciamocelo, li shippiamo tutti!). Anche la tata attraverso gli occhi dello spazzacamino viene fuori: gentile, bella e determinata, praticamente perfetta sotto ogni aspetto ^^. Ti sei dedicata al raccontare la storia di Bert, la sua povertà il suo esser solo, i primi lavori e poi l’incontro con Mary, l’infatuazione… la voglia di una famiglia tramite il bambino che hai usato come spunto – davvero molto bene, vorrei sottolineare. Personalmente l’ho inteso un po’ come un fantasma – più che fantasma un ricordo- del passato, un Bert piccolo che appare al Bert grande per ricordargli l’infanzia (stile Faccia a faccia, il film con Bruce Willis, non se conosci… vabbè sto divagando, scusa ^^”). L’azione, però, è pari a zero. Non è una critica, ma un’osservazione, giustamente hai basato la storia su altro, sull’introspezione e questo mi è piaciuto moltissimo, ma in termini di trama diciamo che rallenta il tutto. Ma, a parte questo, leggendo ho capito fin da subito l’impegno e la bravura che ci hai dedicato. Brava.
Utilizzo prompt e citazione: 10/10
Qui hai fatto un bellissimo lavoro. Il prompt mi ha davvero conquistato, lo hai utilizzato in modo perfetto. Gli occhi azzurri del bambino e di Mary ritornano spesso nella narrazione, accompagnano il lettore per tutta la storia, questo è stato un elemento davvero ben riuscito, esprimono nostalgia, malinconia, ma anche tanta speranza, complimenti! La citazione anche è stata utilizzata bene. È presenta fin da subito nel titolo, e poi è inserita a varie riprese nella OS. E questo alone nostalgico si percepisce ad ogni frase.
Gradimento personale: 7/10
La storia non mi è affatto dispiaciuta, ma non mi ha colpito neanche particolarmente. L’ho trovata correttissima, fluida e comunque piacevole da leggere. La lettura è coinvolgente pur essendo quasi totalmente introspezione, e questo mi piace, di solito le preferisco un po’ più crude e forti le storie introspettive, ma diciamo che poi saresti andata completamente fuori con l’IC del personaggio ^^”. Altra cosa che non mi ha fatto impazzire: il titolo… non cattura per nulla, si collega ovviamente al contest e al suo scopo, ma non mi colpisce. Mi ha fatto davvero piacere, però, leggere una storia di un fandom diverso, per una volta qualcuno che si addentra in terre poco esplorate, grazie davvero!
Totale: 44.00/50

Recensore Master
10/04/18, ore 17:01

Mi è veramente piaciuta. Questo piccolo tuffo nel mondo fantastico di Mary Poppins è stato molto piacevole, però sono dispiaciuta per Bert. La sua figura nel film è sempre stata un po enigmatica, non ho mai capito bene quale fosse il suo reale rapporto con Mary. Certo si intuisce una spece d'infatuazione da parte sua, ma uno spazzacamno potrà mai amare ed essere amato un angelo? Nostalgico e gradevole, nella lettura non ho notato nessun tipo di errore, di solito distraggono e spazzano il ritmo, per cui leggerti è stato davvero piacevole. Carino il disegno, trovo molto curata anche l'impaginazione, brava.

Recensore Master
24/03/18, ore 18:50

Eccomi, finalmente! 
Scusami, ti ho fatta aspettare anche troppo, sono lentissima!
 Mary Poppins... lo ricordo bene. [Facendo la babysitter poi non potevo esimermi dal farglielo vedere!]
Mi sono emozionata, lo ammetto. Per quanto non fosse uno dei miei film d'animazione preferiti, l'ho adorato questo piccolo racconto.
Ho shippato e shippo Mary e Bert e hai descritto troppo bene le emozioni di lui  che nonostante non fosse considerato come merita - facendo un lavoro considerato "di basso livello". 
Hai mostrato una società così... dura, eppure così vera che devo farti i miei più sinceri complimenti per come hai saputo rendere tutto così reale. 
Nessun errore grammaticale o sintattico. Bravissima!
A presto e un abbraccio!
Juls

Recensore Junior
19/03/18, ore 21:06

Ricordo con tenerezza il film di "Mary Poppins".
Credo sia stato uno dei primi che mi hanno fatto vedere da piccina, ed è una storia piena di magia che non mi annoia mai.
Inoltre il personaggio di Mary Poppins è davvero adorabile, sono sicura che mi capirai ^.^
è stato piacevole leggere la tua storia. Prima di tutto perché ho sempre shippato Mary e Bert, costui altro personaggio che trasmette allegria... del resto, come dice la sua canzone.
Hai descritto magnificamente le emozioni di quest'uomo, che pur facendo un lavoro - ritenuto dalla società - di basso livello, trova sempre tanta spensieratezza in ciò che fa. 
Hai anche mostrato le condizioni dei bambini nell'epoca in cui è ambientata la storia. Non ti nasconderò che quel ragazzino senza casa mi ha fatto tanta tenerezza. E poi tutto conduce ai pensieri di Bert, pensieri poco felice, e sembra incredibile come un'infanzia così triste possa avergli donato tanta gioia. Ma in fin dei conti io sono una di quelle persone che crede, che dietro un sorriso smagliante ci sia tanta sofferenza.
Bello il pensiero che Bert ha di Mary Poppins: come amica, madre, o qualcosa di più... Ecco a me piace quel qualcosa di più ;)
Gran bel racconto, complimenti!
Mi hai emozionata.
Tanti baci,
Mrs. Montgomery

Recensore Veterano
18/03/18, ore 23:19

Non avrei mai pensato che una storia su Mary Poppins, film che oltretutto non amo particolarmente (si lo so, disonore sulla mia mucca😂😂), potesse essere così bella ed emozionante! Credo che il merito sia tutto tuo, di come scrivi e di come riesci a far trapelare mille emozioni dalle tue parole! Grazie mille per questa bellissima storia