Recensioni per
L'assassino che amava le rose
di Mary Black

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
04/10/23, ore 00:25

Ciao cara! Eccomi a recensire la tua candidatura anche per questo turno dell'iniziativa :)
Come (credo) ho già avuto modo di dirti, di questa iniziativa sto apprezzando moltissimo il "dovermi" approcciare a nuove ship/contesti/personaggi su cui magari non abbia mai avuto modo di concentrarmi. Pur essendo (e chi non lo è?) da sempre una grande appassionata di questa saga, non mi sono mai addentrata più di tanto a scoprire tutta la rete meravigliosa di lore e personaggi secondari che ne sta alla base. Evidentemente è stato un peccato, visto che questa oneshot mi ha coinvolta in maniera sorprendente!
Innanzitutto ho adorato il modo in cui hai dipinto e manovrato il personaggio di Dorcas, che risulta una protagonista assolutamente intrigante: il vero "protagonista" della storia è forse questo suo profondissimo conflitto interiore, la resistenza vana a questo amore "sbagliato", impossibile. Penso sia stata una candidatura perfetta per questo turno, poiché dipinge in maniera sfaccettata un amore che consuma, che per sempre accompagna la protagonista, diventando, per quanto lei possa volerlo negare, quasi il significato stesso della sua vita. Dorcas sa che Evan non è giusto, che è un criminale, sa di doversi annullare per riuscire a tollerare questa associazione. Eppure vi è una voce nella sua mente che sempre è, e sarà, disposta a tutto, pur di non perdere lui: una voce che non può ignorare, di cui ha paura. Proprio per questo ho apprezzato questa fic: racconta un amore distruttivo, sì, ma al cuore di tutto vi è solo una donna che teme sé stessa. Credo che tu abbia dipinto questa guerra interiore in maniera davvero profonda e reale.
Ho amato anche la conclusione, il modo in cui hai descritto questo nuovo rapporto con Sirius (che di fatto non è che un'altra sfumatura dell'amore per Evan, perché glielo ricorda, seppur a ruoli invertiti). Il personaggio stesso di Evan prende vita tramite quest'uso meraviglioso di immagini e giustapposizioni che è un po' il fil rouge di questa fic (lui che ama le rose ma che si sporca le mani di sangue, è criminale ma elegante, galante ma non romantico).
Insomma, davvero complimenti! L'intreccio e la caratterizzazione in questa fic sono veramente ottimi :D senza contare lo stile che, come sai, apprezzo moltissimo.
Alla prossima!

Candy<33

 

Recensore Master
29/09/23, ore 22:29

Avevo letto questa storia già anni fa e mi rendo conto solo ora di non averla mai recensita, ARGH.
Però eccomi qui adesso, grazie all'iniziativa dei sei giri di giostra 🥰
Che dire? Hai resto Evan e Dorcas alla perfezione... È vero che non sappiamo quasi niente di loro se non che il primo è un Mangiamorte e la seconda faceva parte dell'Ordine, però mi sembra ovvio che se si desidera metterli in coppia l'unico modo per farlo date queste premesse è una passione da togliere il fiato e torcere ogni moralità. Dorcas è più forte, alla fine - ma in quell'allontanamento in realtà si cela una profonda insicurezza, una speranza appesa a un filo: che tutto sia rimasto come prima. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Se non lo vede, Dorcas può ancora illudersi che Evan avrebbe scelto lei oltre ogni cosa, oppure illudersi che il loro amore sarebbe stato abbastanza da far valicare a lei quel confine netto fra il giusto e lo sbagliato.
E Sirius. Dio mio, Sirius. Sempre così impertinente, sempre così strafottente e derisorio, che pretende e ottiene senza chiedere mai. Che maschera la sua gelosia oscura con il sesso, un affondo in più alla volta.
"Puoi avere tutto, Sirius. Tutto quel che resta."
Questa frase è così semplice e profonda insieme che mi ha ucciso. È Dorcas, Dorcas ad essere rotta. E non basta tutto il sesso del mondo a rimetterla insieme; non basta un altro ramo nato da quell'intrico di rose.
Nessuno sarà mai come Evan.
E Sirius è abbastanza solo da scavarle un altro solco nel petto con la sua nuova assenza, lasciandola veramente con più nulla per cui vivere.
Brava, davvero ottima storia e capisco perché l'hai candidata in questa categoria... L'amore è fiele e veleno e non bastano tutti gli inverni del mondo per essere felici sempre e dimenticare.
Complimenti!

Baci,

Mitsuki 😘

Recensore Master
03/02/23, ore 22:47

Ciao Mary!
Questa storia mi è stata a dire il vero consigliata ormai qualche anno fa (!) da Rosmary, quando mi sono avvicinata al fascino di questa coppia, ma ne avevo posticipato la lettura fino a che proprio l'iniziativa di lettura me l'ha riportata davanti agli occhi. Sceglierla era, quindi, inevitabile.
Non so cosa mi aspettassi da questa coppia nelle tue mani, ma sicuramente ciò che ho letto mi ha sorpreso molto. La notevole differenza d'età, gli alti natali di Dorcas e il loro incontrarsi in ambiente purosangue, il conoscersi e innamorarsi prima che gli ideali entrino in gioco: tutti questi spunti non li avevo considerati e mi sono ritrovata ad amarli durante la lettura. Il modo stesso in cui hai caratterizzato il loro tipo di rapporto l'ho trovato interessante, specialmente perché (e spero di esprimermi bene nel dire questa cosa) sembra quasi che tu abbia adottato un apparente cliché per scardinarlo dall'interno. Insomma, Evan è un assassino, un mostro, che si innamora di lei e di certo non riserva a lei il disprezzo, mentre Dorcas è la giovane ingenua che vorrebbe essere ribelle ma non sa neanche cosa questo davvero significhi. Ho apprezzato molto, a tal proposito, la descrizione di Dorcas che non coglie i dettagli perché troppo giovane, troppo ingenua; e allo stesso modo, come Evan veda benissimo questa innocenza, questa luce, in Dorcas e brami più di ogni altra cosa di spegnerla.
Eppure quando la verità su Evan viene fuori e lei si interroga sul perché lui non possa scegliere lei, cambiare per lei, ecco che avviene quella distruzione del cliché apparente che dicevo: invece di una redenzione di Evan, assistiamo alla corruzione (momentanea, eppure in cuor suo eterna) di Dorcas. Dorcas dice sì, e a quel sì resta fedele pure quando quasi per redimersi comincia a combattere i Mangiamorte, pure quando decide di salvare Evan e quando urla nel vederlo morire. Dorcas e Evan sono infinitamente più di un cliché, allora, e il legame corrosivo che li tiene avvinti si avverte tutto.
Il titolo poi è meraviglioso ed è stato interessante vederlo dispiegarsi nella storia in forma proprio grafica, dove le rose diventano simbolo del loro amore, o meglio dell'attenzione che nel corso del tempo Evan le riserva. Il fatto che lui non farebbe del male a un fiore ma non si farebbe scrupolo a togliere una vita umana è un paradosso bellissimo che racchiude davvero l'essenza del personaggio.
Già qui, insomma, mi avevi conquistata, ma devo ammettere che l'aggiunta di Sirius è stato un tocco meraviglioso. Ho amato come lo hai rappresentato: lui ha gli ideali giusti, eppure a suo modo è crudele quanto Evan - perché gli assomiglia ma non abbastanza, perché quando capisce la verità non mostra alcuna dolcezza, semplicemente perché lui non la capirà mai quanto Evan, non sarà mai lui. È un contrasto che ha reso ancora più palpabile e forte il pieno senso di ciò che sono stati (ancora sono, e sempre saranno) Evan e Dorcas.
Finora avevo letto soltanto pillole della ship da parte tua (credo solo la flash per la challenge di Rosmary) e, inevitabilmente, molto mi era sconosciuto. Rivedere quei dettagli qui in un contesto più ampio ha gettato letteralmente tutta una nuova luce che purtroppo la brevità talvolta non comunica. Ci voleva una storia ampia per narrare tutta la potenzialità della tua costruzione e a me fa davvero piacere essere riuscita finalmente a recuperarla. Anche a livello stilistico, trovo che lo stile sia qui perfetto in tutte le sue scelte lessicali per rendere conto del tipo di amore, del tipo di rapporto, e della voce interiore dei personaggi.
Insomma, ho davvero amato ogni cosa di questa storia e l'ho divorata come mai mi sarei aspettata, non sono riuscita a interromperla una volta iniziata. Ti faccio davvero i miei complimenti e la inserisco tra le preferite.
Un bacio!
P.s. sappi che la scena erotica e il discorso sul visone da non sporcare mi hanno fatto volare nell'Iperuranio.
(Recensione modificata il 03/02/2023 - 10:47 pm)

Recensore Master
24/09/20, ore 23:01

La storia è stata davvero tanto triste e deprimente. Tutti alla fine hanno sofferto: i buoni ed i cattivi in egual misura. Naturalmente ho provato tanta pena per Dorcas, follemente innamorata di Evan (alla fine credo che anche lui amasse sinceramente lei, solo che non la avrebbe mai anteposta alla sua battaglia, ai mangiamorte o a voldemort) e mortalmente combattuta tra il suo amore e i suoi ideali. Alla fine sirius è stato un ripiego, non che non provasse qualcosa per lui ma certamente non come Evans.
Mi si è stretto il cuore quando si è lasciata morire (o uccidere) perché ormai aveva perso la ragione della sua vita. Povera Dorcas, effettivamente scegliere Evans l’ha gettata nell’inferno.
Davvero una stupenda oneshot!

Recensore Junior
21/03/20, ore 09:22

Mary a ritroso sto leggendo tutto quello che hai scritto... E sono semplicemente deliziata♡

Recensore Master
13/06/19, ore 20:29

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Forse è esagerato da dire, ma questa storia ha una marcia in più.
A fine lettura ti accorgi di essere svuotata, confusa, emozionata, e fatichi a mettere in fila parole per spiegare lo stato emotivo in cui ti hanno scaraventato queste pagine.
È una oneshot, ma sviluppa una trama così corposa e così bene approfondita da essere paragonabile a una long-fic quanto a intreccio e sviluppo.

La storia d'amore su cui si fonda l'intero racconto, quella tra il Mangiamorte Evan Rosier e la Fenice Dorcas Meadowes, riesce nel quasi impossibile intento di non risultare né banale né stereotipata, di non essere una storia dove si contrappongono bene e male, bianco e nero, luce e tenebre; e questo perché non esiste una linea netta che separa i due personaggi: Evan è nero, sì, ma Dorcas non è bianca, non lo sarà mai, e il lettore questo può bene intuirlo sin dalle prime righe.
Il lettore, infatti, cresce proprio assieme a Dorcas, che è la protagonista del racconto, e impara a conoscerla, a capirla, forse anche a detestarla e giudicarla. D'altronde, Dorcas non è la classica protagonista dei racconti sentimentali: è piena zeppa di difetti e di emozioni devastanti, è caratterizzata da una dignità forte e odiata che condizionerà tutta la sua vita, è perennemente preda di questioni morali che tentano di definire il confine tra giusto e sbagliato e tra peccato e salvezza. È un personaggio perduto, che alla fine si arrende a una consapevolezza rifiutata per anni: scegliere il bene rimpiangendo il male non l'ha resa migliore del proprio nemico.
E il nemico è soprattutto lui, Evan, l'uomo che non vuole né sa pentirsi, che neanche riesce a capire per quale ragione dovrebbe chiedere perdono e cambiare vita. Evan è nero, nero senza sfumature, così nero da non contemplare neanche per un istante la possibilità di mettere in discussione se stesso e le proprie idee in nome dell'amore di e per Dorcas.

Tuttavia, la marcia in più di questo racconto va oltre i suoi stessi personaggi ed è nella capacità dell'autrice di tradurre una questione morale in una fanfiction su Harry Potter.
La questione morale è quella che martella Dorcas dall'inizio alla fine del racconto, è il confine labile tra bene e male che non è fuori di sé, ma è dentro di sé. È il terrore nutrito nei confronti di un sentimento troppo forte e totalizzante. È la consapevolezza che "scelta giusta" e "amore" possono non coincidere ed essere anzi agli antipodi.
Una questione morale che alla fine si risolve in una delle dialettiche più vecchie del mondo, e per questo immortali, ossia il contrasto tra raziocinio e passione, con l'ovvia conclusione che l'uno e l'altra siano destinati a coesistere. Non a caso, Dorcas sceglierà di vivere seguendo il primo e di morire in nome della seconda.
Come è giusto che sia, essendo questo racconto fondamentalmente incentrato su una storia d'amore, l'autrice ha enfatizzato nella maniera giusta i sentimenti, le emozioni e le sensazioni vissute dai personaggi, riuscendo a creare un'atmosfera totalizzante quanto l'amore che lega Dorcas ed Evan.

Come accennato, lo sviluppo della trama è corposo quanto quello di una long-fic: copre un'arco narrativo notevole, lungo il quale il lettore comprende come siano evoluti i personaggi e si trova addirittura a fare i conti con un'altra e nuova relazione della protagonista, che tenta in tutti i modi di allontanare da sé persino il ricordo di Rosier.
In ultimo, lo stile è un altro aspetto che l'autrice – come sempre – ha saputo curare. Non c'è nessuna sbavatura di forma né di struttura. Anzi, la terza persona e il passato, unite a una sintassi misurata, accompagnano il lettore durante la lettura senza mai affaticarlo.

Se la indico per le scelte è dunque perché credo meriti maggiore visibilità, e anche perché scegliere di scrivere su personaggi così particolari senza cadere negli stereotipi tipici di una storia d'amore "magiamorte/fenice" è decisamente complicato e l'autrice, a mio parere, è stata più che all'altezza di questa sfida.

Rosmary
(Recensione modificata il 13/06/2019 - 08:32 pm)

Recensore Veterano
17/11/18, ore 22:36

Mi viene da piangereee! Quanto è bella questa storia! Mi ha veramente scossa, avrei voluto un sacco una sorta di lieto fine, e mi è dispiaciuto vedere Dorcas stare con Sirius. Fantastica comunque. Se ne trovano poche di Fanfiction del genere, per varie ragioni. È scritta davvero molto bene, si percepisce perfettamente la complessità dei personaggi e credo che l'argomento dell'amore tra le due fazioni opposte offra davvero tanto su cui scavare, e tu l'hai fatto davvero bene.

Recensore Master
23/04/18, ore 20:17

Prima classificata a parimerito al contest "One shot per tutti i gusti!" 




Stile: 10/10 
Non manca nulla a questo stile. Curato nella forma, ricco, elegante, incisivo. L'introspezione è estremamente accurata, mi ha permesso d'immedesimarmi nei protagonisti, in più ha saputo dare spessore a due personaggi di cui nel canon non si sa quasi nulla, mi ci ha fatto appassionare, li ha resi vivi. Le immagini che ho sicuramente apprezzato di più sono quelle delle rose nere, così decadenti, da fiaba, in linea con la personalità che hai costruito per Evan e portavoce di un destino inevitabilmente tragico, ma anche i rimandi alla neve che cade mentre Evan e Dorcas si amano sono di una bellezza che toglie il fiato, le ho trovate perfette per esprimere quel misto d'intimità, sapore di casa, amore da un lato e di un futuro già morto dall'altro, d'ingenuità persa, di sangue versato da nascondere proprio sotto la neve stessa. Non eccedi mai né con le parti descrittive né con quelle dialogate, è tutto equilibrato, il che dà proprio l'idea di una storia che si racconta in maniera spontanea e realistica. L'ho letta tutta d'un fiato col coinvolgimento emotivo alle stelle, grazie a descrizioni e introspezione sempre vivide. Questa è solo una delle tante descrizioni che ho amato: "Le rose erano grandi, rigogliose, nere come l’inchiostro e dal gambo argenteo crivellato di spine sottili. Erano rose sempiterne, che fiorivano tra la neve danzante in uno splendore livido.", è così ricca di sottintesi da togliere il fiato, sembra un dettaglio, eppure è il cuore di tutto. 



Titolo: 5/5 
Pertinente, originale, intrigante, dal retrogusto gotico. Insomma, uno di quei titoli che adoro. L'accostamento di "rose", "amore", "assassino" rende il titolo ricco di sottintesi, di contrasti inconciliabili, in cui la delicatezza e la fragilità si fondono all'atrocità e al pericolo tramite l'amore. Questo titolo è pertinente alla trama perché rimanda alla vita di Evan, un Mangiamorte spregiudicato e innamorato, ma rimanda anche a Dorcas, la rosa tanto impavida quanto fragile sotto le sue mani, una rosa segnata da un destino tragico, sporcata e al contempo impreziosita dall'amore che Evan nutre per lei. Mi è piaciuto da morire! 



Introduzione: 4/5 
Non ha avuto su di me lo stesso impatto della storia, per me sarebbe stato più sorprendente vedere Sirius entrare in scena solo all'interno della storia, di modo che non si potesse intuire appieno il suo legame con Dorcas. Nonostante la presenza di Sirius serva a porre al centro la diversità tra lui e Evan nell'ottica di una relazione con Dorcas, avrei preferito che rimanesse una sorpresa, ed è per questa ragione che non ti ho dato il punteggio pieno. I dialoghi tra Dorcas e Evan, invece, sono in grado di riassumere, senza svelare troppo, il dilemma inconciliabile della loro relazione, spingono il lettore a volerne sapere di più, a scoprire cos'ha portato i personaggi a quel punto e cosa li spingerà poi ad allontanarsi. Introduzione quindi pertinente alla trama e in grado d'incuriosire. 



Caratterizzazione e IC: 15/15 
È il caso di dire che ho assegnato 15/15 solo perché 16/15 non è un punteggio ammesso. Seriamente, non ho mai spasimato più di tanto per Evan e Dorcas, ma il tuo Evan e la tua Dorcas li ho amati. Questo perché sei stata accuratissima con l'introspezione, le descrizioni vivide, col modo in cui li hai fatti relazionare, agire e reagire. 
Dorcas la immagino come una ragazza cocciuta, scaltra, decisa, ma il fatto che di fronte a Evan si senta piccola e fragile è qualcosa che ho adorato, l'ho trovato realistico sia in relazione all'age-gap sia alla personalità ruggente di Evan, così spiazzante e ammaliante su di lei. Uno degli aspetti che più mi ha fatta sentire coinvolta e mi ha spezzata è la sua relazione con Sirius. Il modo in cui lei si lascia prendere da lui, per dimenticare, completamente vinta e sfinita dall'assenza di Evan, il modo in cui lui la vuole, così intenso e disperato sino al punto di farle male è qualcosa di così triste, ma di così umano che fa veramente mancare il fiato. E parlando di Sirius: "con quell’aria scanzonata, una giacca di pelle da motociclista, i capelli troppo lunghi, le mani in tasca, il sorriso beffardo di chi sa di essere nato per scioccare il mondo." cos'altro posso aggiungere? Come descrivere il Sirius ventenne in una frase, direi! Non hai bisogno di tanti giri di parole perché le scegli con cura, un altro dei tuoi pregi stilistici che si riflette così nitidamente anche qui. Evan, poi, così carismatico, superbo e provocatorio sembra essere stato inventato apposta per Dorcas, non potevi delineare uno sviluppo di questa coppia più intrigante e al contempo più nelle mie corde di così! L'aspetto che ho apprezzato di più è il suo restare in bilico tra le proprie convinzioni, il proprio mondo di sangue e di eletti, e l'amore vero per Dorcas, un amore senza secondi fini, inevitabile e senza filtri. Sei riuscita a renderlo credibile sia nel suo essere un Mangiamorte convinto che un innamorato convinto, hai davvero raccontato la storia di un "assassino che amava le rose". Meravigliosi, tutti quanti. 



Gradimento personale: 9.5/10 
La storia mi ha deliziata. L'unico motivo per cui non ti ho dato il massimo ha a che fare con un aspetto della trama che non mi ha convinta, ovvero l'atteggiamento del signor Meadowes nei confronti di Evan. Lucius Malfoy è un Mangiamorte libero di girare al Ministero perché nessuno ha prove concrete per incastrarlo, ma qui l'essere Mangiamorte di Evan è un fatto assodato da tutti, viene chiaramente detto che la gente alla festa dei Meadowes lo evita. Se il signor Meadowes è così influente come viene descritto perché non ha provato a proteggere sua figlia, magari appoggiandosi ai pezzi grossi del lato dei buoni, una volta venuto a conoscenza del corteggiamento di Evan verso Dorcas? Avrei trovato una giustificazione per coloro con una posizione sociale non rilevante, povera, senza potere o influenza sugli altri, ma non è questo il caso. Se i Meadowes avessero impedito alla figlia di vedere Evan lei sicuramente non gli avrebbe dato retta, vista la sua indole, quindi non penso che una resistenza da parte dei suoi genitori avrebbe compromesso il successivo sviluppo della relazione di coppia. Non mi ha convinto la passività del signor Meadowes, per questo non ti ho dato il massimo e al tempo stesso non ti ho tolto tanto, essendo questo un aspetto che non incide sulla trama principale. 
Sai che preferisco una versione di Evan sì affascinante, ma non bello, eppure non c'è nulla di lui che mi abbia delusa, la sua caratterizzazione ricca, così umana e sfaccettata me l'ha fatto adorare. Stesso discorso per Dorcas e per Sirius, come ho già argomentato nella caratterizzazione. Mi sono commossa mentre leggevo, una cosa che non mi capita facilmente, e questa è sicuramente una storia che pur avendomi spezzata ricorderò sempre. Appassionante, struggente, vera, originale: la cosa che più ho amato è la tua capacità di farmi affezionare a due personaggi che si possono praticamente considerare OC, hai costruito per loro una vita a tutto tondo e l'hai raccontata in modo superlativo. 
C'è poi un periodo che mi ha davvero fatto innamorare di Dorcas insieme a Evan:"Si sentiva sempre una bambina vicino a lui. Lui era arrogante, prepotente, imperioso... e lei era una ragazzina, disperatamente giovane, disperatamente ingenua. Non sapeva tenergli testa, non sapeva farlo smettere. Per quanto ci provasse, lui trovava sempre il modo di blandirla, di placarla, di farla sentire indifesa. 
Evan la rendeva fragile. E quel che era peggio era che le piaceva. Amava sentirsi così." 
Pur non amando questo concetto lo trovo perfetto per loro, non potevo non farlo presente! La storia fila nelle preferite. 


Totale: 43.5/45 

Recensore Master
31/03/18, ore 12:15

Ciao, Mary ^^
Mi sono trovata per caso a leggere la tua storia, e l'ho finita in batter d'occhio anche se piuttosto lunga. Adoro. Mi è piaciuta da morire Dorcas... e il suo rapporto con Evan! Wow! È una coppia che mi affascina molto, e ho trovato che la tua storia incarni in sè benissimo sia il bene che il male e la loro contaminazione reciproca. Senza una netta distinzione, l'uno fa parte dell'altro. Come l'odio e l'amore. La vita e la morte. Bellissimo questo concetto , che spero di riuscire a esprimere altrettanto bene nel tuo prox contest xD. Devo ammettere che immaginavo Dorcas coetanea a Sirius, ma effettivamente non è specificato mi pare. E trovo affascinante e ben riuscito le due ambientazioni della storia r due rapporti di Dorcas (con Evan e con Sirius,
Simili ma opposti). Il finale emozionante, coerente con il personaggio e con la caratterizzazione che le hai dato, terrificantemente romantico. Straziante, ma necessario. Una storia bellissima.
Un bacio

Recensore Veterano
20/03/18, ore 01:00

Bellissima storia, con un finale decisamente amaro ma inevitabile. Una storia d'amore senza lieto fine, romantica e maledetta. Una coppia perfetta ma distruttiva. Una Bella e una Bestia ma questa volta la Bestia rimane tale, l'amore non riesce a salvarla. Ho adorato la scena in cui danzano fuori mentre nevica, i passanti spettatori di quest'amore così repentino ed intenso.. ed è sempre la neve silenziosa che li accompagna, il primo fatale incontro, il successivo, 15 anni dopo.. Lei è lì, ma una volta sciolta che rimane?

Recensore Master
19/03/18, ore 18:01

Recensione premio del contest "Citazioni in cerca d'autore!"

Cara Mary, mai come in questo caso il detto prendere due piccioni con una fava casca a pennello! Avrei letto questa storia in ogni caso visti i protagonisti, ma ne approfitto e ti lascio anche la recensione premio per il mio posto al contest.
Allora, sono un po' stordita e tanto amareggiata – avrebbe potuto esserci una conclusione diversa per questa storia d'amore? Temo proprio di no, i tuoi personaggi sono perduti sin dalle prime righe e il loro amore è nero sin dal principio, nero quanto quelle rose sempiterne che Evan ama così tanto.
Dorcas è meravigliosa. Mi è piaciuta molto la sua caratterizzazione, perché è piena zeppa di difetti, è un personaggio fatto di poche luci e molte ombre, ciò malgrado si collochi tra la schiera dei "buoni". In particolare, ho apprezzato la relazione tra lei e l'amore che prova per Evan: ne è irrimediabilmente succube, perché lo ama follemente, ma nonostante questo in lei sopravvive una solida dignità che le impedisce di piegarsi del tutto a lui, di rinunciare ai propri ideali per Evan. Il fatto che valori come dignità e gustizia siano poi la causa scatenante dell'allontanamento da Evan e di conseguenza dell'infelicità eterna di Dorcas è uno spunto molto interessante; nello spazio della storia ribalti valore e disvalore, al punto tale che il senso di giustizia, letto attraverso le lenti dei sentimenti nutriti da Dorcas, assume il retrogusto amaro di un disvalore, qualcosa di negativo da cui fuggire, che nega la felicità e condanna a emozioni medriocri. Nella tua storia nulla è come dovrebbe essere, a partire dai suoi protagonisti.
Il momento in cui Dorcas prende coscienza di ciò che lui è, quando vede quel sangue – sangue che insozza anche lei, per la prima volta – mi è parso di vederla impazzire di terrore, un terrore nutrito verso se stessa e ciò che sarebbe stata disposta a essere per lui. È molto giovane in quel punto della storia e profondamente spaventata, la sua fuga lascia interdetti, da un lato dà l'idea che lei sia rinsavita e scelga per il giusto, dall'altro dà invece l'impressione che sia stata solo troppo codarda per scegliere sino in fondo ciò che, alla fine, aveva già scelto – l'amore di un mostro.
Evan, come sempre, è estramamente affascinante. Lo hai caratterizzato in maniera molto simile a come generalmente lo caratterizzo io, abbiamo una visione abbastanza simile del personaggio. Così bello, senza tempo, al di là del male – perché lui, in un certo senso, è il male. Così devoto alla sua causa, perché ci crede sul serio in quegli ideali sporchi di pregiudizi e morte; e così innamorato di lei, al punto da chiederle prima di unirsi alla sua causa e poi di fuggire con lui. Tuttavia, tra i due ho avuto l'impressione che fosse lei ad essere più tormentata da questo amore, perché lui, coerentemente anche alla sua età che gli dà una maturità e una solidità maggiori, non mette mai in discussione ciò che è per amore di lei – lei può unirsi a lui, ma lui non mette in conto di rinunciare ai propri ideali per lei. Lui è condannato dal principio, da quando le si avvicina per la prima volta e ne rimane affascinato. E lei lo sa, lo percepisce pur senza volerlo e negandolo a se stessa.
I soprannomi di Evan sono assolutamente snervanti! Ricordo che, tempo fa, quando leggesti la mia storia sulla coppia, notasti i soprannomi e mi accenasti al fatto che poi avrei capito perché avevi prestato loro tanta attenzione, direi che ora mi è decisamente chiaro! Quel principessa impudente mi ha ricordato il mio cucciola di Meadowes e tutta la sfacciataggine di Evan – decisamente, mi è piaciuto!
Sirius ci sta come i cavoli a merenda tra Evan e Dorcas! Per la prima volta, non ero dalla sua parte. Bellissima anche la sua caratterizzazione, molto forte anche se il personaggio resta a margine, ma anche io come Dorcas ho convenuto che lui non fosse Evan. Così simili eppure così diversi, perché Sirius non è un'anima impenitente, Sirius non è il suo folle amore, Sirius non è né sporco né perduto, ma Dorcas lo è.
Ammetto che avrei voluto vederli insieme, Evan e Dorcas, avrei voluto che si salvassero, che lei fuggisse con lui, che lui mandasse a quel paese Voldemort, ma non ci sarebbe stata storia, non ci sarebbe stata questa storia, perché un finale felici li arebbe salvati, e loro non sono nati per essere salvati.
Mi è parso di sentirlo, il grido lancinante di Dorcas alla morte di Evan. E in effetti avrei voluto vedere anche lui assistere alla morte della sua Dorcas per mano di Voldemort, mi chiedo come avrebbe reagito: mandando tutto all'aria o tacendo ancora?
In relativamente poche pagine hai costruito una storia d'amore amarissima, ma credibile, e ci ho creduto sul serio nell'amore di questi due pazzi! Le rose nere sempiterne di Evan sono state un elemento che ho apprezzato molto, non solo per la simbologia legata al fiore, ma anche perché lui per lei coglie quelle che non possono sfiorire e così facendo immagino che le ricordi costantemente che loro due, anche se divisi dagli eventi, non potranno mai smettere di cercarsi e di trovarsi loro malgrado.
Ho apprezzato molto anche lo stile che hai usato. La terza persona e la focalizzazione su Dorcas sono stati un'ottima scelta! Considerando la carica emotiva di questa storia, una prima persona sarebbe stata forse troppo e avrebbe taciuto al lettore una buona parte dei segreti celati da Evan (e anche da Sirius).
Il titolo è bellissimo nonché macabro, preannuncia morte.
Una storia veramente bellissima e originale, complimenti! Mi è piaciuta moltissimo, anche se quel finale è stato veramente doloroso – so che non sarebbe potuta finire altrimenti, ma ci ho sperato comunque.
In bocca al lupo per il contest, sono certa che Freya apprezzerà!
Di certo ho dimenticato qualcosa e mi scuso nel caso in cui ci siano errori, ho veramente scritto di getto, ma, insomma, l'importante è che si capisca che mi è piaciuta, e questo credo sia chiaro, no?!
Bravissima come sempre, un abbraccio.

Rosmary