Ciao,
parto da questa, ma tempo permettendo leggerò anche le altre.
Per prima cosa vorrei dirti che hai avuto un grande coraggio ad affrontare un personaggio complesso come quello di Mary, un personaggio che si fa odiare con più facilità di quanta se ne impieghi ad amarla.
Io la reputo un buon personaggio, antipatico certo, ma scritto a tutto tondo; ed ecco il primo pregio che riconosco alla tua storia: la Mary che hai descritto non è solo una donna, solo una cacciatrice o solo una madre e l'insieme di tutte queste cose, con tutto ciò che ne comporta.
Nella prima parte l'hai mostrata nelle vesti di cacciatrice, nel bel mezzo di una scena d'azione, e sei stata veramente brava sia nella narrazione (è difficile scrivere una scena di battaglia senza annoiare e risultando credibile) sia nel portare alla luce le caratteristiche del personaggio. A questo proposito, fammi spendere due parole su quanto è stato bello vedere Mary combattere seguendo una strategia e non menando pugni a caso, che sarebbe stato abbastanza irrealistico.
Un'altra cosa che ho apprezzato è stata l'idea di far partire la ribellione di Castiel già con lei e secondo me è perfettamente credibile che Castiel "covasse" il seme della ribellione già da tempo.
La parte finale vede Mary nel ruolo di madre, un ruolo che le abbiamo visto interpretare raramente nella serie, ma ne brevi istanti con Jack e con Sam mi ha dato l'impressione di essere molto dolce e sinceramente amorevole. Vedere quest'affetto rivolto a Castiel m'intenerisce, perché lui prova sentimenti umani per la prima volta e penso che avrebbe avuto bisogno, in quel frangente, di quel tipo di conforto.
È stata una bella lettura e un'analisi interessante che mi ha mostrato tanti punti di vista. Sono stata contenta di leggerla e contenta che tu l'abbia scritta.
Un abbraccio, Joy. |