Recensioni per
Medical drugs addiction
di sakichan24

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/06/18, ore 18:37

Lino. Quanto amo questo personaggio? Tantissimo.
Penso che questa storia sia cronologicamente ambientata dopo il manga e dopo l'anime, diciamo anche parecchio dopo, in seguito a un peggioramento della malattia del ragazzo ( in effetti, nel game non mi pare sia menzionata, quindi restiamo semplicemente la manga ). Mi dispiace tanto per lui, davvero, perché qui si legge chiaramente tra le righe quanto stia mentendo a se stesso, quanto vorrebbe in realtà poter essere un ragazzo come gli altri, ma visto che non può preferisce credere che la via delle medicine sia l'unica disponibile, piuttosto che rischiare possibili delusioni. Mi dispiace davvero per la prima volta in questa serie per il piccolo Lino, forse perché in fondo lui sta facendo del suo meglio per sopravvivere. 
Inoltre complimenti perché in tutta la storia non c'è traccia di un errore (tranne la d eufonica), il lessico magari è molto semplice ma il testo scorre liscio come l'olio e la lettura procede spedita. Inoltre, ho particolarmente amato questa frase: "Mi sono anche arrabbiato: il dottore sa meglio di tutti quanto sono malato, non avrebbe dovuto togliermi le medicine. Forse ha voluto farmi stare male apposta." Chiamami pazza, ma mi fa pensare a Il Signore degli anelli, con Gollum al posto di Lino e l'anello al posto delle medicine. Riesci a mettere in evidenza la necessità del ragazzino di avere questi farmaci, che per lui diventano una vera e propria ossessione, qualcosa di prezioso, e chiunque provi anche solo lontanamente a separarlo da essi diventa un nemico. Persino se cerca di aiutarlo.
Il processo di autoconvinzione (perché di questo si tratta) diventa più evidente verso la fine, quando addirittura vorrebbe prendere più medicine. "Sicuramente non resisterei un giorno." Perfetta conclusione per questa storia, che sottolinea la completa dipendenza di Lino da questi medicinali.
E niente, in generale come sempre la prima persona ti aiuta molto a dare una parvenza di normalità al racconto, perché il protagonista cerca di convincersi che tutto ciò che pensa, che fa, sia la normalità, ma tu che leggi, seppur accorgendotene, ti rendi conto che non è così. Complimenti!
Alla prossima.

Alexa.

Recensore Junior
30/04/18, ore 22:03

Uhm.
Ammetto di aver intravisto questa storia qualche tempo fa: allora come adesso avere non solo una fanfic, ma un'intera serie che tratta le dipendenze viste nell'ottica del mondo Pokemon è... strano.
Ma non "strano" sinonimo di brutto, eh? E' più quel genere insolito ma intrigante. Parecchio.
E questo non può che farmi piacere, per due volte: primo, perché io ADORO le cose fuori dal coro (e solo Arceus sa quanto la sezione Pokemon stia diventando prevedibile). Secondo, perché onestamente il tema trattato e i personaggi scelti mi attirano come una Combee al miele.
Tra l'altro il lato più "sinistro" di certi personaggi, approfondito ed esasperato, è quello che potrebbe tener in piedi il fandom ed esserne linfa vitale, oltre a vari elementi che nelle opere canoniche non vengono approfonditi (appositamente?).
E invece, stranamente, non è così. E vabbè, c'est la vie.
Allora, mi levo subito una spina nel fianco: non so se è fatto apposta o meno, ma ho visto che nelle due frasi presenti non c'è il trattino della "chiusura".
Lo so, è una banalità, ma... boh, mi piacerebbe sapere se fosse una cosa più stilistica che altro.
Per il resto, che dire: mi è piaciuta molto l'evoluzione che Lino ha dall'essere il bambino speranzoso che conosciamo nei giochi a un ragazzino imprigionato da ciò che, paradossalmente, dovrebbe renderlo libero. Una prigionia che lo stesso Lino ha, in maniera quasi inconsapevole, costruito da solo.
Particolare -almeno per me- è anche la prima persona: in genere sono abituata a leggere come scrivo, in terza persona. Però ammetto che qui la cosa non mi è risultata "scomoda": anzi, è utile per empatizzare meglio con il protagonista. Immagino sia stato fatto apposta.

E... nulla, non ho molto altro da dire. Vedrò prossimamente se riuscirò a leggere altro di questa serie, visto che i personaggi e le dipendenze trattate sono parecchio interessanti.
Un salutone!
-Dana

Recensore Junior
03/04/18, ore 17:20

Ciao sakichan! Sono Xavier di Komadori, credo di averti già lasciato qualche recensione in precedenza, per cui non mi dilungo con le presentazioni.
Come potrai ben notare dalla bandierina verde, il mio giudizio è assolutamente positivo. Non vedo errori di grammatica o di sintassi, il testo, graficamente parlando, è pulito e non dà problemi di visualizzazione, ci sono le giuste pause, niente da ridire su questi aspetti.
Tornando alla trama... mi aveva incuriosito molto l'abbinamento "Lino" e "Genere introspettivo" in una stessa storia, accattivato poi dal titolo "Medical drugs addiction", il vero motivo per cui ho aperto questa storia. La mia curiosità per fortuna è stata ben appagata.
Lino l'ho sempre visto come un ingenuo ragazzetto dalla salute fragile, timido, ma con la voglia comunque di intraprendere la carriera di Allenatore come tutti i suoi coetanei, spensierato, un personaggio di quelli che ti fanno tenerezza insomma, e che alla fine sanno sorprenderti. A me ha sorpreso molto (in positivo!) vederlo sotto quest'ottica di un malato dipendente da farmaci, un lato certamente inquietante e assolutamente originale a cui prima non avevo mai pensato. Per cui sì, questa storia mi ha colto molto alla sprovvista, secondo me hai reso davvero benissimo i suoi pensieri, e il suo stato d'animo malsano attraverso le riflessioni e i dialoghi. Sembra davvero realistico. Un lato di Lino insomma che non ti aspetteresti mai di leggere!
Leggendo poi il tuo angolino autrice, mi permetto di dirti che la serie che vuoi intraprendere sulle dipendenze tramite i pg Pokémon la trovo un'ottima idea, assolutamente originale, e nel caso di Lino azzeccatissima oltretutto, quindi io spero vivamente che tu ne faccia altre abbinando dipendenze e pg in modo coerente come ho visto fare finora.
Che dirti, ancora complimenti, bella storia scritta in modo pulito e lineare oltretutto, sarò felice di leggere altro da parte tua in futuro.
Saluti,
~Xavier