Recensioni per
Non ti bagnerai due volte nello stesso fiume
di tixit

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
18/03/24, ore 21:55

Ciao Tixit Che dire? Mi piace moltissimo il tuo Victor, non solo perché, insieme ad Oscar e Alain, è il mio personaggio preferito ma per come lo hai descritto. Attento ai dettagli, premuroso e sensibile. Finalmente una storia che non sublima tutto sempre mella solita noiosa telenovela ma cerca di andare oltre i vecchi e ormai vetusti luoghi comuni della premiata coppia. Ma perché o con André o niente? Io questo pregiudizio, come tutti i pregiudizi, lo combattero' sempre. Oscar è Oscar. È bella da sola e con altri personaggi. Spero di leggere presto altri tuoi lavori. Bravissima.

Recensore Veterano
24/08/21, ore 12:31

Gentile Tixit, 
quanto mi è piaciuta questa tua versione del 'dopo strappo', con questo magnifico Girodel "grillo parlante/ angelo custode" che tenta di ricucire l'anima di Oscar.
Il tuo Girodel e' sempre magnifico e si vede che ti piace tanto (piace tanto anche a mia sorella! 😉).
Il tuo leitmotiv e' una calda tisana, in questo caso alla verbena e alla menta.
Mi piacciono le tue storie e i tuoi personaggi.
Un caro saluto, G.

Recensore Master
09/09/18, ore 00:43

Certo, poiché l'acqua scorrendo non è mai la stessa e quindi ecco la bella metafora della vita e dell'amore, ma anche dei gesti inconsulti, che scorrono, vanno e creano cambiamenti. Il perché Oscar abbia trovato proprio Victor non è importante, è importante il loro confronto, lui dopo l'ennesima provocazione difensiva, le risponde che lui sa chi è. Ma lei lo sa? Il bacio è una verifica per confrontarlo con un altro, ben più sconvolgente, violento (si è sentita crocifissa), che forse era l'unico ad essere realmente desiderato. Alla fine capisce la differenza floreale e decide di cambiare. E decide di vivere la propria vita lontano dalla reggia, affrontando la vita nella sua interezza, senza più fuggire. Molto particolare e bella la tua storia.

Recensore Master
14/04/18, ore 17:23

E perchè no? Ci può stare pure "Giro" che sembra il dr Andreoli Vittorino e le fa vedere alcuni aspetti della vita in modo diverso! Complimenti come sempre, visto che con il tuo modo di scrivere fai sempre riflettere(memorabile per me e non te la voglio "appiccicare per sempre"è LA SEDIA"..) e vai oltre le cose ..si cresce, si matura ..A presto

Recensore Master
27/03/18, ore 23:21

Curioso come alla seconda lettura le prime impressioni si rivelino spesso errate, forse perché si va di fretta anche quando non ce ne sarebbe bisogno, visto che questo è in primis un hobby.
Ebbene, lo confesso: inizialmente ero perplessa, ma non tanto per il discusso bacio, quanto per la confidenza che si sarebbe creata tra Oscar e Victor di punto in bianco. Davvero lei avrebbe raccontato tutto, ma proprio tutto a Girodelle? E soprattutto, davvero Girodelle avrebbe preso con tanto savoir fair l'aggressione di André? Rileggendo, tuttavia, ho percepito così chiaramente l'angoscia e la fragilità di Oscar per quanto accaduto con André (sebbene celate dietro un piglio da dura sia con lui sia inizialmente con lo stesso Victor), che non si può non giustificare come normale conseguenza il suo sfogo successivo, complice il fatto che Victor, a differenza di André, nulla pretende né reclama, non domanda né la incalza... però è presente, e con garbo e discrezione si prende cura di lei, alzando le spalle con noncuranza ai suoi sbeffeggiamenti (riesci a renderla antipatica pure quando sta sotto a un tram 😂😂😂).
Il bacio diventa il dolce suggello a questo momento d'intimità che si viene a creare e colpisce positivamente come Victor non se ne approfitti.
In tutto ciò, risulta palese la differenza tra la pace che lui riesce a infondere a Oscar con le sue parole pacate, e gli inquietanti incubi in cui lei continua a rivivere l'aggressione di André. Tendiamo a dimenticarlo, ma per quanto disperata, la reazione di André dalla presa dei polsi in poi è solo da censurare come un momento di follia che poteva sfociare in violenza, se di colpo non fosse risavito... e non oso neppure immaginare cisa potrebbe provare una donna, se la stessa scena si riproponesse nella vita reale ad opera di una persona che si considera un amico fraterno.
Disquisizioni a parte, il sogno finale segna in un certo senso la riconciliazione di Oscar con quanto accaduto, con André, con se stessa. Non ci dici cosa abbia deciso di fare, se non che abbandonerà il servizio d'ordine a Versailles, ma è già un inizio... e chissà che un domani tu non possa continuare questa storia.
In tutta.onestà potresti farlo, perché al di là della trama accattivante l' ho trovata davvero una bella fic: è scorrevole, molto introspettiva, con un Victor che giganteggia, apparendo ben più maturo di André e capace persino di guardarlo con indulgenza (l'ho trovato a metà tra il gentiluomo dell'anime e quello dei Gaiden, in cui ha questo tocco di compostezza e malinconia che lo rende ai miei occhi irresistibile!).
Anche il titolo è azzeccato (tra l'altro cita Eraclito, come potrei non apprezzarlo?) e sembra alludere alla.presa.di coscienza di Oscar nel finale (per la serie quel che è fatto è fatto, ma nulla vieta di ricominciare o correggere.gli errori propri e altrui).
In tutto ciò, mi rimane però un dubbio: ma che ci faceva Victor in quella casupola nel bosco e soprattutto che c'entrano le stamperie clandestine???😆
Sperando di essere edotta a riguardo (su quel passaggio o sei troppo criptica o, più probabile, sono io rinco...), un abbraccio e buona Pasqua!
(Recensione modificata il 27/03/2018 - 11:30 pm)

Recensore Master
25/03/18, ore 19:30

Ciao Tiziana,
Mi sono incuriosita e ho letto anche io:)).
Certo una Oscar e un Girodel fuori dai soliti ranghi, ma ormai ti conosco e so cosa mi posso aspettare....nonostante quel bacio fra i due che decisamente mi lascia molto perplessa, la fiction offre un ' interessante alternativa, un gioco di ruolo e uno scambio di vedute che ci fanno riflettere e offrono a Oscar un senso tutto sommato di benessere e di rivincita personale. Buona serata .
P.s. immaginavo una risposta simile bla bla bla.
Ma per conto mio,Oscar e Fersen ancora può passare, in fondo ne era molto invaghita, tuttavia Oscar e Girodel o Oscar e Alain li vedo assolutamente fuori luogo, tutto si fa volendo pure una liason fra Oscar e Maria Antonietta; e non dico no a priori, solo non mi sembrava giusto scrivere missing moment. SOLO quello.
Grazie per l' erudita risposta ma purtroppo sono vecchia e non conosco Hanry Potter se non per sentito dire:)). Buona notte
(Recensione modificata il 25/03/2018 - 11:59 pm)

Recensore Master
25/03/18, ore 10:47

Che bella storia che hai saputo creare, giro delle come un Grillo parlante che sprona Oscar a riflettere su se stessa e sul suo rapporto con Andre, il tuo giro chissà come mai mi ricorda Philippe in Versailles la serie sarebbe bello che continuassi questo capolavoro, magari con un offerta di pace tra Oscar e Andre, ma la scelta è solo tua, io sto qui ad aspettarti, un abbraccio

Recensore Master
24/03/18, ore 15:56

Ciao, mia cara Tiziana non può restare una One shot manca il seguito.
L'incipit è da urlo, fantastica lei che affronta lui dopo il fattaccio, come è fantastica per tutta la storia. Si perché dietro l'apparente durezza è fragile, insicura, ferita e sconsolata.
Il tuo Girodelle fa sospirare è un uomo che non puoi fare a meno di ammirare, un bell'uomo da avere accanto, uno che comprende, che aiuta e che incassa benissimo i colpi del destino. Un 'altra storia da inserire nelle preferite da leggere nei momenti blu, una storia che cura la malinconia e fa sognare. Grazie , sei bravissima, un abbraccio.
(Recensione modificata il 24/03/2018 - 04:02 pm)

Nuovo recensore
24/03/18, ore 15:03

Oscar and Victor in Normandia…after the famous scene in which André kisses Oscar by force, rips her shirt off and confesses his love. As usual, a marvelous Girodelle whom Oscar trusts enough to tell him about André, about Fersen and about her insecurities regarding the way she sees herself: as a woman or as a man and the new path she must choose. She is neither a rose nor a lily, she is a simply Oscar and she is a warrior. How tender was the part in which she kisses Victor in order to forget the forced kiss given by André and how sweet was Girodelle who was surprised by her gesture. He kisses her back, but he stops, because he knows Oscar is not ready for him and has a lot of things to sort out first. And Oscar doesn’t have a clue about his true feelings. Nevertheless they sleep in the same bed, his…and on the next morning they grow apart. She informs Girodelle about her decision to leave Versailles. Victor returns to Versailles, Oscar remains a few days longer and she knows that Victor understands her motives to abandon the court and thanks him…when he is too far away to hear her.
Very beautiful and original fic!

Recensore Master
24/03/18, ore 12:30

Interessante questa storia con Girodel in veste di psicologo che mette a fuoco molte delle criticità di Oscar.

E' sicuramente vero ciò che il Maggiore dice: Oscar non pensava di essere un uomo, se non nella primissima infanzia. Ella sapeva benissimo di essere una donna che bramava una vita libera ed indipendente dove conquistarsi uno spazio ed acquisire un valore, senza essere rosa né lillà.
Oscar, infatti, è fuori dagli schemi. Ha messo insieme un po' di aspetti femminili e un po' di aspetti maschili forgiandosi un proprio modo di essere. Ciò non implicava la bisessualità, ma essersi creata da sola, essere stata il Pigmalione di se stessa.

Girodel, poco alla volta, avvicina Oscar all'autoaccettazione, mostrandole che il valore di lei non dipende dagli abiti che indossa o dalle scelte di vita o dal genere nel quale è nata, ma da come riempie la sua vita e dalla consapevolezza che ha di sé.
In fin dei conti, per noi moderni, è così: noi siamo essere umani - quando lavoriamo, quando studiamo, quando guidiamo l'automobile, quando andiamo a cinema - mentre la sfera sessuale riguarda determinati aspetti e non tutti. All'epoca di Oscar, invece, uomini e donne avevano vite completamente diverse e lei fu un esperimento.

Autoaccettandosi e sentendosi più sicura di sé, più ferma nelle proprie convinzioni, liberata dalle idee fuorvianti e dalle false costruzioni, Oscar può ridimensionare ciò che le è successo e vederlo sotto una luce più matura: dall'altra parte, non c'era il mostro, ma un individuo con i suoi problemi.

L'André dello strappo è sicuramente indigesto e poco comprensibile. Probabilmente, risente dei romanzi e della filmografia dell'epoca, più violenti, nervosi e basati sulla lotta fra i sessi, trattata in un modo che a noi, osservatori di oggi, pare di cattivo gusto.
André fa un discorso sulle rose e sui lillà, sul fatto che una donna non potrà mai essere un uomo e, poi, la tratta in quel modo, come a volerla rimettere al proprio posto, come se il modo di trattare una donna fosse quello.
Forse, a parte le tendenze anni '70 e un possibile eccesso di sceneggiatura, una parziale spiegazione è da trovarsi nel fatto che André, essendosi consacrato a Oscar sin dall'infanzia, avendo sublimato l'aggressività e la pulsione sessuale nella cura di lei (mai un amico, mai una donna, fissa o occasionale, mai un passatempo, neppure un parente a parte la nonna, niente vita, quindi), dopo il brusco e inatteso congedo si è trovato spiazzato. L'aggressività e la sessualità, per anni incanalate verso un obiettivo, si sono trovate senza argini e senza meta e sono esplose.
Di sicuro, era molto problematico anche André. Ad ognuno i propri fantasmi.
(Recensione modificata il 24/03/2018 - 12:33 pm)

Recensore Master
24/03/18, ore 12:25

Mi piace molto questo tuo Girodelle che fa ragionare Oscar e la riporta a galla dopo il trauma terribile infertole da André! Perché questa è l'unica azione di André che non può essere perdonata, e la reazione di Oscar, con gli incubi e il vomito, ci sta tutta, è molto più realistica della freddezza dell'anime: una cosa del genere non lascia illesi. Bella anche l'idea del Girodelle rivoluzionario in segreto!