Recensioni per
A un passo dalla scogliera
di Persej Combe

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
10/06/20, ore 14:09

Buongiorno!

Carissima, un po' in ritardo rispetto a quello che ti avevo promesso, ma eccomi qui. Ti dico che è una mattinata uggiosa e io sono uscita, diretta al mio bar preferito (ora che finalmente si può), ho ordinato una brioches al pistacchio insieme a un cappuccino e mi sono messa a scrivere questa recensione. Tra un'ora avrò gli esami di terza media, per la prima volta dalla parte dei professori, e sono emozionata abbastanza da sentire l'agitazione come se dovessi affrontarli una seconda volta. Perciò si, è tutto al posto giusto per scrivere due righe su questa storia che ormai avrò nominato innumerevoli volte, e che come ben sai è stata la prima e la più adorata tra i tuoi scritti.
Ecco, se dovessi descrivere A un passo dalla scogliera ti direi che per me è come la prima volta. Come la prima volta che ti innamori, come il primo bacio; che aspetti così tanto e lo desideri ma poi quando arriva è sempre diverso da tutte le aspettative che hai coltivato fino a quel momento. E, ti chiedi, perchè mai nessuno ti spiega per davvero come funzionano queste cose, perchè nessuno ne parla mai nonostante di solito si è pronti a mettere bocca su tutto.
Quando lessi questa storia per la prima volta (d'estate, ancora me lo ricordo, abbarbicata sul cornicione del davanzale a casa della mia migliore amica, tra un libro di matematica e le correzioni della seconda prova della maturità) mi lasciò una sensazione di estrema dolcezza addosso, e in Augustine ed Elisio avevo percepito tutte quelle sensazioni, tutte quelle incertezze che io per prima stavo sperimentando. A distanza di anni, ad ogni rilettura continuo ad essere colpita dalle loro parole, da questo senso di smarrimento che ogni tanto traspare, come se anche loro fossero davvero alla prima volta e facessero fatica a destreggiarsi tra tutti questi sentimenti e pensieri.
Chiudendo questa lunga premessa quindi, sono molto affezzionata a questa storia, anche per il modo in cui è scritta. Mi hai confessato che trovi difficile a volte esprimerti su determinate scene ma, già te lo anticipo, in questa prima parte i momenti di intimità tra Augustine ed Elisio li ho trovati calzanti, senza forzature o parole da far arricciare il naso, e personalmente mi è piaciuto molto questo tuo modo di trattarli.
Ma! Ma! Ci siamo dilungati anche troppo. Visto che efp offre la bellezza di un editor anche per le recensioni, mi divertirò a commentare paragrafo per paragrafo, così faccio anche un lavoro un minimo ordinato e questa recensione assomiglierà forse a una vera recensione e non solo un'accozzaglia di commenti uno appresso all'altro XD
Ultime parole le spendo per: le noticine a fine pagina, io sono debolissima a queste cose e apprezzo tantissimo la ricerca e la cura nei particolari (cosa che ti avevo già detto anche in Ma,no con le iconcine di Schiele (?)(mi pare fosse lui vero??) ), e poi il disegno che amo, ti prego, dimmi dove posso seguirti, se hai una pagina da qualche parte, che devo inondarti del mio amore e supportarti dall'alto del mio metro e un tappo di bassezza! <3
(disegno che hai tagliato in realtà, ma io me lo ricordo bene il primo ehehehe, rimarrà impresso nella mia memoria fino alla fine dei miei giorni ahaha!)
Per la grammatica e stile non ti dico nulla, sono troppo ripetitiva già di mio, e ormai penso tu abbia capito che apprezzo tutto quello che metti su carta!

1.

Okay, una cosa che sicuramente è cambiata nelle riletture, è l'empatia che provo per questa scena ora che ho vissuto sulla mia pelle il disagio che a volte le lezioni universitarie comportano. In realtà trovo un po' triste immedesimarmi così bene in questi poveri studenti ammassati nel peggior modo possibile, con i registratori ficcati in posti improbabili e computer e quaderni in bilico sulle gambe e sulle ginocchia.
Ma, dall'altra parte, empatizzo anche un po' con il prof, soprattutto ora che anche io mi ritrovo dall'altra parte della cattedra. E incredibile come la percezione delle cose cambi in base da quale lato ci si trovi, e mi verrebbe da dire che a volte essere un professore fa ancora più paura che essere uno studente. Come poi dirà anche Augustine, quando insegni sei sempre allo scoperto, non ti puoi nascondere, devi fare attenzione a cosa trasmetti, tanto nelle parole che nei gesti. Ed è una cosa che difficilmente puoi controllare, o sei impostato dall'inizio alla fine e ti forzi in qualcosa che non ti si addice (controproducente oltre che faticoso... E poi, davvero, chi ci riesce? Nemmeno Elisio, che è sempre così composto, può rimanere impassabile sempre) oppure ogni tanto ti lasci andare.
(Tanto, davvero, se gli studenti ti vedono più umano non è mica una tragedia.)
(Da un' episodio di questa mattina, mentre dalla scuola venivo qui a far colazione, stavo mandando un vocale su whatsapp a una mia amica. I miei alunni mi hanno guardata con una faccia sconvolta e "ma prof ma manda i messaggi vocali su whatsapp aaaaah!"
"Ma prof, ma usi telegram che c'ha gli stickers, whatsapp è roba da vecchi!"
)
(eh si, a quanto pare alla veneranda etè di ventuno anni da qualche mese sono irrimediabilmente vecchia!)
Mi è piaciuto, poi, l'ingresso di Elisio e come il prof lo abbia riconosciuto solamente dalla voce; il loro scambio di battute e anche la leggerezza con cui Augustine tronca la cosa perchè deve comunque fare lezione.
(Altro aneddoto; c'è un assistente di un professore nella mia università che è davvero bellino, e quando fa lezione lui, spesso perchè il sopracitato professore è impegnato, di solito le aule si riempiono. Così. Di botto. E la cosa fa ridere, perchè a parte il fatto che il corso in questione è letteratura latina - e nonostante io sia al dipartimento di Lettere sono davvero pochi quelli che vogliono studiare latino ahaha - c'è un ragazzetto di archeologia che gli fa palesemente la corte e ogni tanto assistiamo a queste scene così, fuori contesto, ma che sono davvero carine.
Tra l'altro il professore lo prende sempre in giro a questo assistente, e in realtà stiamo aspettando tutti con ardore che si mettano insieme, 'nsomma, ne abbiamo fatto una questione di stato XD Però non siamo invadenti invadenti eh, lo giuro, anche se da quello che ti ho appena detto non sembra ahaha )

2.

Altra situazioni in cui ormai mi ci rivedo, sia da studente che da insegnante ahaha. Augustine è proprio il genere di professore che tutti vorrebbero, quello stereotipo che purtroppo in realtà non sempre si trova. C'è da dire che lui insegna in università quindi credo che la sensazione sia anche diversa; i tuoi studenti sono effettivamente interessati al tuo corso e puoi spenderti di più a spiegare cose che magari in un liceo o in una scuola media devi tagliare per forza. Ecco, gli insegnanti universitari sono molto meno strssati anche per questo, penso, si sentono più realizzati.
Ma ho l'impressione che in realtà Platan si sarebbe adattato benissimo in qualsiasi altro contesto scolastico; qui ancora non è professore Pokémon, a differenza di quello che pensavo all'inizio ma, più tardi viene specificato, in realtà ci sta.
(Come te li eri figurati come età? Immagino che sia lui che Elisio sia giovani, ma non tantissimo, azzarderei sulla trentina tutti e due? Magari ecco,Platan quasi ai trenta ed elisio sui trentacinque?) (Che poi davvero, non mi ricordo assolutamente se la loro età viene menzionata da qualche parte, ma ho questa impressione di aver letto da qualche parte che si corrono, tipo, dieci anni?? Ma sono davvero troppi quindi no. Ahahahah)
(e comunque no, non è vero, anche se fossero dei ventenni appena diventati indipendenti mi andrebbe bene lo stesso ahahah)
Nonostante sia narrato tutto in terza persona si capisce che questo paragrafo si sviluppa dalla parte di Elisio, come in quello prima avevamo Augustine. E mi piace vedere proprio dal suo punto di vista questo andirivieni nervoso da parte degli studenti che sono dei primini, e quindi si devono ancora abituare all'ambiente universitario, e le loro occhiate e i commenti che, devo dire, io ho trovato senza malizia. ingenui, curiosi, che però per Elisio hanno tutto un altro peso. Si vede proprio che alcune frasi sono filtrate dal suo carattere e dal suo modo di pensare, non sono oggettive e storpiano un po' la vera natura dei gesti che osserva. Ed è un po' la conferma che abbiamo alla fine ecco, se questa parte fosse rimasta orientata verso il lato di Augustine probabilmente non ci sarebbe stata questa "diffidenza" verso i ragazzi.

3.

Allora, questo paragrafo mi piace nella sua brevità perchè, nonostante non fosse necessario (si poteva benissimo passare alla scena della macchina e comunque sarebbe stato coerente lo stesso) c'è. C'è, e in poche righe si accenna a una cosa che poi viene completamente smentita e scardinata più avanti.
Da come scrivi, sembra che Augustine ed Elisio siano ben consapevoli delle attenzioni che suscitano e che siano in grado però di rimanere composti di fronte ad esse, tenendo su questa maschera in presenza delle altre persone. Ma in realtà, come poi si vede subito dopo, non è vero per niente; è solo apparenza, tenuta su nemmeno tanto bene. E credo sia proprio questo dettaglio che mi ha fatto particolarmente piacere.

4.

Di questa scena non ho molto da dire, a parte il fatto che mi è piaciuta la tua attenzione ai dettagli e come tu abbia sviluppato l'inizio del rapporto tra Augustine ed Elisio partendo dai dialoghi del gioco. (che poi, domanda che devo assolutamente farti, ma ti se giocata davvero la sesta gen in francese, o hai cercato negli stupefacenti meandri del web? XD Comunque è bello vedere come le parole e il loro peso cambi a seconda della lingua, e quante cose a volte vengano sottointese.)
Altra cosa che apprezzo è che qui appunto si tratta proprio dei primi mesi di relazioni, ma già vengono fuori quelle parti di carattere di Elisio (e di Augustine) caratterizzanti. Il discorso del nostro rosso l'ho trovato molto calzante, ed effettivamente è molto da lui questa cosa del "se sei bravo, allora le cose ti sono dovute", perchè riassume un po' anche tutto il suo modo di porsi davanti alle situazioni, davanti alle relazioni con le altre persone. Elisio dona il suo tempo, il suo interesse per qualcosa, per qualcuno, e per lui il non pretendere è una sorta di sminuimento nei suoi confronti. O, almeno, io l'ho sempre intesa così; quindi più che il non reagire, gli da fastidio che Augustine pensi di non essere all'altezza dele aspettative che magari gli cuciono addosso, quando lui l'ha reso oggetto del suo amore.
Il che è una cosa un po' egoista in realtà, ma, insomma, chi siamo noi per giudicare?

5.

Anche questo paragrafo è molto breve, anche qui non succede poi nulla di così eclatante, ma è proprio l'alternarsi di quest momenti, prima brevi, poi un po' più diluiti, un po' scarni, un po' densi, che da proprio il ritmo alla storia. E c'è questa sorta progressione che si percepisce, ogni tanto più forte altre più debole, come se dipendesse da quanto sono vicini in quel momento, emotivamente ma anche fisicamente.
E, a proposito di apparenze subito smentite, il commento di Augustine al non poter andare a vedere il mare sulla scogliera è quello di un bambino, e alla fine il tuo prof è un po' questo, è uno dei tratti che ho sempre amato di lui. 
Infantile oltre che incosciente direi, io alla prima goccia d'acqua sarei corsa ai ripari, altro che minuti ahahaha!

6.

AH QUESTA SCENA.
Questa scena.
Già ti vedo sghignazzante mentre leggi queste righe, perchè un po' era quello che aspettavi, non mentirmi u.u
Allora, questa scena quanto l'ho odiata. Te lo giuro ahahah, anche adesso a distanza di tempo continuo a provare questo fastidio perchè la reputo come un'occasione sprecata. e mi fa ridere questa cosa, perchè mi tocca a un livello personale nemmeno avessi ricevuto io il rifiuto!
Comunque, tralasciando la mia delusione per le implicazioni che non si sono consumate in quella auto (che poi Elisio, onestamente, la scusa dell'età non si può sentireee, ti avrebbe fatto solo che bene visto che eri fradicio e un po' di calore umano sarebbe stato più utile che il riscladamento sparato a palla. Bonus che davvero nessuno avrebbe potuto vedervi, visto il diluvio universale di Santo Arceus, altro che le pare che ti fai poi all'ostello, su dai!)  alla fine non posso che farti i complimenti per le descrizioni. Trovo molto azzeccata questa immagine delle figurine tagliate che si frappongono una sull'altra e la scena che viene vista attraverso il vetro dell'auto come se si fosse esterni proprio, e ci fosse l'auto come barriera.
(Okay, comunque a parte i miei scleri in realtà sono felice sia andata così, perchè il bello di questa storia è anche che le cose non vengono mai descritte nel dattaglio, mi sembra di star vivendo qualcosa di impalpabile ecco. Anche il bacio, cioè non lo hai scritto in sè alla fin fine, e nulla, ho apprezzato anche questo)

7.

Ecco, questo invece è probabilmente il paragrafo più profondo di tutti e due i capitoli e, quasi paradossalmente, non ho molta voglia di spendermici sopra. Amo il fatto che sia ambientato nell'acquario, in generale mi piace la scelta di usare Petroglifari come città, c'è questa intimità che riprende poi i discorsi tra Augustine ed Elisio.
Una cosa che mi ha colpito è il contrasto che già nella prima scena della macchina era venuto fuori, accennato certo, ma qui è molto più percepibile. E come poi, subito dopo che si sono scontrati, il silenzio faccia da tramite per le parole successive, quelle che avrebbero dovuto essere pronunciate prima. Un po' sembra quasi che abbiano paura di ritrovarsi nella situazione in cui non sono d'accordo l'uno con l'altro, e quindi passano consapevolmente sopra queste uscite e fanno un passo indietro.
Non mi ricordo se fosse adesso o nella seconda parte (mi pare quest'ultima) ma la scena del vino, co Elisio che gli confessa che vuole ribaltare il mondo ne è un' altro esempio. E sappiamo benissimo che questa cosa del voltare la faccia funzionerà fino a un certo punto, e che quando le cose verranno a galla non si potrà più fare così.

8.

Ooooh, la mia Mireille! La mia adorata Mireille!
Ebbene sì, devi sapere che ho sviluppato un certo amore per questa donna pragmatica, e a cosa che davvero mi fa sorridere di lei è che, la dipingi come una dura lavoratrice, una persona che ha passato tutta la vita a lavorare e che forse soffre la vita cittadina, il suo caos, la sua dinamica; però su di lei le espressioni francesi quasi stonano! O meglio, io le attribuisco a un contesto raffinato, e in bocca a una contadina mi fanno stranissimo, nonostante il francese sia la lingua di Kalos e quindi è ovvio che lo parli anche lei ahahaha.
E insomma, si è venuto a creare questo paradosso nella mia mente, e Mireille è adorabile.
Anche Augustine mi è piaciuto molto, diciamo che il suo modo di fare, di porsi, mi ricorda a tratti quello di un ragazzino come ti dicevo, e la vista di lui, che si fionda nell'unica camera che si affaccia sulla scogliera ed Elisio che l'osserva e forse se ne innamora di nuovo, ha un che di poetico.
(Che poi Elisio davvero? Le camere separate?? MA DAVVERO??? Dai su, mi sei andato bene fino ad adesso; che poi più in là si dice "di comune accordo" ma lo sappiamo tutti che di comune accordo non c'è nulla ad Augustine accetta sta' eresia delle camere separate solo per farti un piacere.)
(Che poi, ancora, camere separate e intanto sicuro qualcuno finisce in quella dell'altro alla fine, quindi....)

9.

(Mi sono accorta solo ora che sono andata a rileggere che questo è l'ultimo paragrafo di questa prima parte e rido fortissimo perchè, nonostante abbia ripreso in mano il testo un paio di ore fa, ero convintissima ci fosse anche la scena del risveglio, e i baci e la crostata di baccaprugne ahahaha)(Vabbè, tu fai finta di nulla, che è meglio così XD)
(In realtà avevo completamente rimosso che la storia fosse divisa in più capitoli, il mio cervello ha unito tutto insieme e non essendo mai stato smentito questa mia convinzione ha continuato a rimanere negli anni ahahah)


Descriverei questa parte con un'unica parola: romantica.
Ma non quel romanticismo smielato, è proprio qualcosa di più raffinato; la cena al ristorante, la passeggiata a braccetto, il fare l'amore in silenzio, senza fretta, per il gusto di assaporare proprio la vicinanza con l'altro. Bellissimo vedere come, se da un lato il loro modo di gestire questa relazione assomiglia a quello dei ragazzini, e sono un po' impacciati e si sforzano di far andare bene le cose anche quelle poche volte che si trovano in disaccordo; dall'altro sono molto più maturi, non si creano imbarazzo a mostrarsi nudi (sia letteralmente che emotivamente) all'altro.
E, ancora, nonostante si frequentino da pochi mesi, c'è sempre questo non lo so, pessimismo? che viene fuori, e questo accenno che nonostante si voglino e si desiderino, c'è qualcosa di profondamente differente tra loro, di inconcigliabile, che prima o poi li allontanerà ecco. Per il momento rimane una sensazione, ma io ho letto abbastanza tuoi lavori per sapere dove andrà a parare tutto questo. E vorrei davvero odiarti, ma non c'è la faccio, alla fine non tutte le storie d'amore sono idilliache, e noi non possiamo davvero farci nulla.

Bene cara, come avrai visto è venuto fuori un papiro immenso. Non mi aspetto che tu risponda a tutto, figurati, mi basta solo sapere che hai letto e, spero, apprezzato!
Ci tenevo tantissimo perchè, come ti dicevo, sono davvero affezionata a questa storia e trovo che tu sia tra le scrittrici più brillanti, passami il termine, in questa sezione. E poi sì, amo il tuo amore e la tua attenzione per questa Kalos tanto bistrattata; sono dell'idea che le ultime generazioni siano piene di potenziale e buonissimi personaggi e mi rincresce vedere come siano praticamente snobbate.
(A questo proposito, se c'è qualcuno che capita per caso in mezzo a queste righe, lancio un appello: votate per l'inserimento dei nuovi personaggi, che mettere la voce Altri a parte essere fastidioso ma limita molto la ricerca!)
Non so effettivamente quando leggerai questa recensione, visto che ormai manca un quarto d'ora e devo andare a scuola (Edit: ho pubblicato durante la mia pausa pranzo ahahah) ma spero che ti faccia piacere! Io sono contentissima!

Un bacione e a presto! Spero di rimettermi in pari in un tempo decente anche con la seconda parte ahaha!

Itzi <3













 

Recensore Junior
05/08/18, ore 19:42

Io sono acuta come una palla e non avevo neppure capito che ci sarebbe stata una seconda parte.
E so già che questa recensione sarà mooolto lunga e verosimilmente sciocca... e va ben, proviamoci.
Aspetta, aspetta: do la parola al Cappellaio Matto che si agita nel mio cervello...
Allora, il cap precedente era "insieme soli", nel senso che pur essendo insieme erano soli, giusto? Questo invece è "soli insieme" che è una cosa un po' più bella, quindi spero che il clima qui sia più disteso e meno angosciato che nel primo capitolo... no? Sono arrugginita con queste cose di logica del linguaggio anche se mi piacciono quanto piacevano al cappellaio, non saprei neanche usare il linguaggio tecnico per le due costruzioni... boh...
Ok, ora andiamo al testo.
Herman Hesse... di lui ho letto 3 o 4 libri quand'ero al liceo ma non so inquadrare questa citazione... Poesie?
Cioè, io mi esalto sempre quando descrivi il mare, mi sa che devo fare una telefonatina a Ivan o al granchio Sebastian se lui non mi prende.
Quando Elisio pensa all'imprevisto del maltempo la mia parte malignetta dice: "e che gliene frega a lui se il giorno prima gli è piovuto in testa, tanto poi... " coff... ehm... "non gli ha scombussolato i piani"
Ho già detto nel capitolo precedente che sono la persona meno romantica che conosco? Ecco, l'esatto contrario di lui. «Mon coeur, ma vie, mon tout...» La mia reazione sarebbe: ma che malattia hai? A parte che lo so, perché come ha dimostrato un genio vincitore del premio Ignobel di qualche anno fa, l'amore romantico è una forma di disturbo ossessivo-compulsivo e come tale dovrebbe essere curato (sposerei quest'uomo).
Però ecco, vedi? Quello che scrivo io è squallido, non credo mi passerebbe mai per la mente di descrivere così un orgasmo, né femminile né tanto meno maschile... boh... ma abbiamo detto che io sono un Mareep di campagna e quindi cosa ne so...
Come che Saturno... labbra. --> eh? non mi ricordo cosa vuol dire, sempre che l'abbia mai saputo... ç_ç quale Saturno, il dio del tempo? Vuol dire che invecchia bene o che ha uno sguardo da bambino?
asp... Elisio ha paura di aprirsi a Platan? Beh... aspetta: qui ha già fondato il team Flare o no? Perché se sì, in effetti, aprirsi suonerebbe un po' come: "ho fondato un gruppo che sta progettando uno sterminio su larga scala, tu sei dei nostri?". Ma immagino che tu voglia spostare l'attenzione su qualcosa di più umano.
*«Dormito bene?». "E chi mai ha dormito, signora?".
La signora un po' ficcanaso... vedi che avevo ragione io? Dille i dettagli, forza!
''mannaggia mi chiamano... spero di non perdere gli appunti...
Eccomi.
Apollo e Artemide/ Helios e Selene/ chiamateli-come-volete, sono la mia ship incestuosa mitologica preferita, ma c'è un motivo che non so per cui hai scelto il nome di Selene al posto di quello di Artemide?
Un lato di me ha temuto che Platan fosse sulla scogliera per buttarsi ma no, non è il tipo...
Cioè, la parte sulla scogliera mi ha fatto venire in mente un romanzo noir anche piuttosto violento e pesantino con le tematiche, "La Linea Nera", "La Ligne Noire" visto che siamo in tema, ma non mi ricordo l'autore... Grangé? Non che c'entri niente col clima descritto in questa storia ma la connessione "francese-mare-discrosi introspettivi-pazzo scatenato latente che tutti credono una brava persona" mi ha fatto venire in mente quello. Per caso l'hai letto?
Tipo questa: "sapeva che la vera natura... risiedeva laggiù... nel profondo dei suoi abissi".
Bene (si fa per dire) quindi lui aveva già fondato il suo team malvagio o ci stava pensando seriamente, lo progettava, il che rende il discorso di prima sul "rivelarsi" un bel po' più "dark..." anche se questo tipo qui è sempre stato pazzo, team o non team.
"Voglio rivoluzionare il mondo" m'è venuto in mente un ventaglio di possibilità, sia nere che bianche. In effetti, se un uomo di potere si mettesse in testa di fare qualcosa per risolvere una situazione di decadimento non sarebbe poi uno schifo. Se davvero avevi già il sospetto che fosse sociopatico (ma al solito: lo è o non lo è? se lo è, la storia dell'empatia con il prossimo va a fondo e lui ha sempre indossato una maschera....) Dicevo, se avevi il sentore che fosse "misantropo" che in questo contesto mi pare significi antisociale e sicuramente non schizoide, perché tra la gente lui ci sta benissimo e blablabla... è una recensione, Barbra... non riesco a fare la battuta... mi sa che te ne dovevi accorgere meglio, Augu... dovevi approfondire con le domande, premere un pochino... ma visto il tipo di personaggio e la situazione, si capisce... cioè, se si è allarmato per una frase del genere (?) che potrebbe significare di tutto, allora vuol dire che si era accorto almeno inconsciamente che qualcosa non andava (ma lo dici, d'altronde...).
"Cazzate" la reazione è molto spontanea ma mi mette ancora più dubbi su che tipo di uomo sia questo qui, oltre che il cattivo da film. E non ne avrei bisogno. Mannaggia.
Anche io sono vulnerabile al fenotipo "occhi azzurri", che poi da come gli descrivi lo sguardo (io non so leggere bene le espressioni ma sì, è uno sguardo da tipo tranquillo, non ci avevo mai pensto) sembra una persona così normale... peccato che sia matto da legare.
"vedeva oltre le vetrine... e ne provava soggezione" --> ma va', tu sei un professore e loro -per la maggior parte- in testa hanno la segatura (e la cocaina) e qualche fissa campata in aria sul bon ton di cui non capiscono neppure l'origine. Dico sul serio, quelli nati col mondo in mano spesso hanno delle tare caratteriali da paura. E il fatto che anche Elisio sia uno di loro mi fa pensare male sull'origine del suo disturbo...
Andiamo avanti. Che schifo, quel ristorante... il cameriere mi sta già sull'anima.
Non ti dico cosa penso dei sommelier, che poi gli italiani dicono col pesce va il bianco e i francesi col pesce va il rosso. (gli italiani mettono il tovagliolo a destra e i francesi a sinistra). dimmi se non sembrano pippe mentali... -_-
"pomposo" esatto.. pomposo, non mi veniva la parola.
- quale crede che sia l’origine della megaevoluzione?». --> chiedigli come mai esiste la mewtonite in natura se mowtwo è artificiale. io credo che cross-reagisca col dna di mew, così si toglie di mezzo la teoria creazionista e Arceus con la sua sfera di cristallo (Uxie?).
"Intendevo come un appuntamento" meno male che almeno lui parla chiaro, questo qui altrimenti stava ancora con la testa tra le nuvole...
"Bellezza è verità, verità bellezza" se ti dico come conosco questa frase mi prendi in giro. La conosco per colpa di Star Trek che vedevo da piccola, ti dirò quell'episodio era uno dei più carini. Viva i Medusiani!
Ah... Platan aveva un ex??? ed era anche una cosa seria??? o_o ok, questo non me l'aspettavo. non canon, però non me l'aspettavo. va beh... cerchiamo di finire questi cavolo di appunti senza perderci.
Ah, vedi che lo ammette anche lui che sarebbe rimasto con la testa tra le nuvole?! Vedi?! ("sì, Barbra, il capitolo l'ho scritto io..." "e va be', dettagli...").
E si torna a lavorare... che scatole... -_-
Ok, non voglio aggiungere alre chiacchiere, ti devo (ri)fare i complimenti per come scrivi e per come delinei i personaggi, nel senso che approfondisci senza mai andare veramente OOC che non è una cosa da poco, considerando quanto sia improbabile (scusa se lo dico) che la Game Freak abbia creato questi due personaggi con l'idea che avessero un legame romantico. Quindi brava, sono entrambi riusciti molto bene.
*davvero non ti avevano mai parlato della musicalità del testo? per me è la prima cosa da guardare o_o'' mi sento aliena.
Ok, se ho dimenticanto qualcosa perdonami ma qui ci ho messo un po' a scrivere e mi sono persa... ok. Passo e chiudo.
Barbra.
(Recensione modificata il 05/08/2018 - 07:45 pm)

Recensore Master
11/07/18, ore 23:52

Allora.
Ci tengo a iniziare questa recensione con un rapido e conciso riassunto in poche parole dei miei pensieri durante la lettura, e cioè: Oddio. Oddio. Oddio, che ansia. Oddio. No, ma aspetta, in che senso? Oddio. Oddio che ansia. Ansia. Ansia. Ansia. Oddio, AIUTO!
Ecco, più o meno è questo che ho pensato per tutta la lettura.

Detto questo: buonasera, carissima! Questa sera mi sono concessa una serata di riposo al pc, perciò eccomi qui, e ora che ti ho brutalmente espresso i miei primi sentimenti relativi alla lettura, penso di poterti finalmente lasciare anche una recensione più calma e dettagliata.
Mi è piaciuto tutto, dalla citazione incipitaria (che è sempre una cosa che adoro trovare quando leggo) alla scena finale, così umana e quotidiana: mi è piaciuta quest'apertura dolce e sensuale sul loro risveglio mattutino, con quei tenerissimi epiteti che Elisio gli rivolge (perché potrò anche essere una vecchia zitella acida, ma di fronte a un uomo che ti chiama mon coeur, ma vie, mon tout anche il mio cuoricino si scioglie come una granita in agosto), e soprattutto ho adorato la digressione sull'amore di Elisio per tutto ciò che è bello e affascinante. (E ora mi toccherà tornare all'Accademia a vedere i Prigioni, perché me n'è tornata una voglia matta!) L'ho adorata veramente, anche perché mi fa impazzire tutto ciò che contribuisce a unire i Pokémon al nostro mondo, e questi inserti artistici sono inseriti tanto bene e tanto naturalmente che il lettore neppure si sofferma a pensare "aspetta, ma Elisio può davvero conoscere Kandinskij e Mozart?" Non ha veramente importanza, tutto fluisce benissimo e spontaneamente, e Beethoven coesiste accanto alle Baccaprugne come la disorganizzazione universitaria s'inserisce naturalmente al centro di Luminopoli. Hai creato un mondo realistico e sfumato,  esattamente come questa pensioncina che mi pare quasi di vedere coi miei occhi, unendo elementi del nostro mondo con quelli dell'universo Pokémon, e immagino che tu sappia quanto io adori questo tipo di realismo in una fanfiction.
Tornando al succo della recensione in sé (e perdona quest'abominevole divagazione), ho adorato questo romanticismo d'altri tempi di Elisio, e anche le sue riflessioni sui vari aspetti della sessualità. (A costo di risultare sarcastica e volgare, un altro dei pensieri che ho avuto durante la lettura è stato che quest'uomo deve avere degli orgasmi davvero portentosi per suscitargli questo tipo di estasi, e la cosa mi ha fatto un po' sorridere, più che altro perché è una cosa che mi figuro benissimo per Elisio. Insomma, per quanto sia paradossale, lo vedo come qualcosa di veramente IC ahahah)
Poi, subito dopo la colazione, la prima scena che mi ha fatto veramente salire l'ansia. Quando sono arrivata a leggere la fine di quel paragrafo, quel "La scogliera?" carico di suspance, credo veramente che mi sia venuto un principio d'infarto. Non so nemmeno cosa mi aspettassi, solo che mi sono sentita in ansia da morire!
E naturalmente l'ansia non ha potuto che accrescersi dopo, via via che proseguivo con la lettura. Quella scena quasi onirica, sebbene non sia esplicitamente designata come tale, era talmente ben resa che non ho potuto che sentirmi tremendamente angosciata sempre più ogni riga che passava. Davvero, complimenti.
Se ci sono delle parti di cui finora non ho trattato, è perché volevo fare un discorso a parte per quanto riguardava i dialoghi. Li ho trovati - non so come altro dire - meravigliosi. Ormai è da anni che seguo le tue storie, ma penso che questo sia uno dei tuoi capitoli che più mi è piaciuto leggere, proprio perché l'ho trovato così realistico, sia nell'ambientazione, come ti ho già accennato, sia soprattutto nei dialoghi. Erano credibili, umani, autentici: mi è parso davvero di sentirli, sia l'amarezza di Elisio che risponde Cazzate, Augustine. Un mucchio di cazzate, sia la naturalezza impacciata eppure così dolorosamente necessaria del racconto sull'ex di Augustine. Quella parte mi ha fatto impazzire, perché mi è sembrata così reale, fin da quando Elisio gli ha chiesto se avesse avuto altri uomini oltre a lui; e ho adorato in particolar modo tutta la digressione sull'ex, su Augustine che non voleva avere nulla a che fare con la madre dei bambini, su Augustine che se ne va perché quella famiglia non è quello che lui sta cercando in quel momento... insomma, mi è piaciuta moltissimo!
E poi questo finale così trafelato, quotidiano, direi quasi aperto, che non ha potuto non farmi pensare (anche se non so proprio se questo fosse il tuo scopo), visto quello che Platan dice al giocatore quando lo incontra a Ponte Mosaico nel gioco: se solo davvero Augustine avesse insistito un po' di più per parlare con Elisio e scoprirlo fin nel profondo, Elisio l'avrebbe usata davvero l'Arma Suprema alla fine? Non so davvero se tu mirassi a questo con la tua storia, ma non ho proprio potuto fare a meno di pensarlo. Eppure la dolcezza di questi due che si concedono un caffè nei corridoi prima delle lezioni è veramente un'immagine troppo deliziosa per questi pensieri angosciosi.
Carissima, credo proprio di aver detto tutto quello che avevo in mente (e forse anche troppo!). Sicuramente è stata una delle tue storie che mi è piaciuta di più, e mi rendo conto che detto da me non vale assolutamente niente, ma penso davvero sinceramente che tu stia continuando a migliorare!
Non posso che restare in attesa dei tuoi prossimi sviluppi e nell'attesa allegarti un abbraccione fortissimo.
A presto!

Afaneia
 

Recensore Junior
19/06/18, ore 00:06

E non mi ha salvato gli appunti nuovi. bellissimo.
Ricomincio: buongior-sera, sono un Mareep che vien dai campi... sì, perché quando passo dalle mie storie alle tue mi sembra di passare da un campo incolto a un pavimento di marmo calacatta. ma va be'...
La prima scena l'ho visualizzata nella mia testa come se fosse in una pellicola. Davvero, non so come tu faccia.
Invece mentre il signor Platan controllava gli studenti in mente una scena di uno degli ultimi criminal minds in cui il dottor Reed che tiene una lezione chiede "chi di voi non è del mio corso?" e tutte le ragazze alzano la mano. Non credo che sarebbero materiale per Platan in questo contesto, ma va be'... secondo me succede pure a lui.
Sul davanzale della finestra? bocciati! ma che matti, sti figlioli...
Premetto che io sono la persona meno romantica che conosco e ho un blocco endogeno a far interagire le coppie nelle ff, però considerando il loro rapporto e il loro carattere credo che questa "quasi-freddezza" che Platan mantiene verso il compagno in veste di professore sia credibile. è molto azzeccata, anzi: è Elisio quello un po' più sfacciato tra loro... La sua battuta sulle ossa me la sono legata al dito, perché far fare le ossa a uno studente non significa tenerlo all'università fino alla vecchiaia, quando le ossa gli diventano deboli.
Comunque, ragazzi, occhio: se uno fa così come platan a lezione e al ricevimento, come minimo all'esame è una bestia. non vi fidate.
"l’uno filantropo impegnato a garantire la felicità del prossimo" e io qui non capisco se Elisio sia mai stato davvero così come mostra di essere o se sia un sociopatico che fin da giovane ha indossato una maschera "degna" del proprio livello sociale. "noblesse oblige" dicono i francesi, no? bah, non lo so. se fosse stato solo frustrato dai propri fallimenti nel garantire la felicità del prossimo, si sarebbe ucciso prima di costruire la versione censurata di una bomba atomica... tipo strano... delirante pure lui all'ultimo, quasi sicuramente.
Fuori tema: hai mai letto o sentito il discorso di bill gates ad harvard mi pare? La parte finale fa tremare i polsi da quanto è bella, peccato che sia stata pronunciata da un uomo che dicono abbia soffocato il mondo col monopolio e la concorrenza sleale. ma va be', questo è efp e non mi pare il caso di parlarne qui.

Torniamo nel mondo dei pokemon che checché ne dica Elisio è un po' più bello e sempice del nostro. Dicevo, la tua versione di Elisio è motlo interessante, mentre quella del gioco - datti pazienza se sei una sua fan - non mi ha mai convinto molto. vedi sopra. Quello della Nintendo mi pare scritto male o per un errore nell'interpretare il suo tipo di personalità o - peggio ancora- per pura superficialità, dovuta alla consapevolezza di avere un pubblico medio di 8-10 anni. La tua versione invece la vorrei psicanalizzare, diciamo, sia per come si pone sia per quello che dice e per come lo dice.
Hai un modo di delineare i caratteri che ricorda quello di un professionista (fai studi letterari, ho capito bene?) e anche la "musicalità" del testo non è da meno. Non so se te l'ho già detto nell'altra recensione.

La parte dal mare all'acquario poi è persino migliore della prima e della successiva a mio giudizio, perché loro smettono un po' di relazionarsi con quello schifo (?) di mondo e rerstano più sul privato. A me la società fa schifo e non ho neppure in gran simpatia i commenti su di essa (quello sui germi dell'intolleranza è giusto e privo della solita banalità con cui critiche del genere vengono mosse dal cittadino medio, so che se fossi una persona normale avrebbe dovuto colpirmi più di altri) quindi lo so che nella storia ci sarebbe anche (e soprattutto?) questo ma io lo salto perché uff.
Dicevo, della parte in questione mi piace la descrizione della pioggia e del vento perché io ho dei problemi come Ivan degli Idro e perché io sotto la pioggia ci sarei rimasta a oltranza. Molto bella e delicata anche la scena del ginocchio... sì, lo vedi che non sono romantica niente niente? Dicevo, la scena in cui gli tocca il ginocchio solo per ripristinare un contatto è molto delicata.
*Momento scemo: perché, c'è un'età?
L'effetto che il doversi nascondere (perché sono famosi? mmmh...) ha su di loro invece è affrontato con una sensibilità che tutti ormai sosteniamo di avere ma che in verità non è ancora così comune (lamentela: dico, ma è pazzesco. per esempio, l'amore "erotico" tra donne è tolleratissimo, anzi, ma appena si parla di amore romantico tra fidanzate viene giù il cielo, il mondo e pure i sottosuolo... bah...).
Non so decidere quale dei due personaggi mi piaccia di più o sia reso meglio, Platan è il "protagonista" principale della vicenda ma anche l'altro tiene bene la scena, via...
Commento: "gli sembrava nulla rispetto all’esperienza e alla saggezza che quelle persone portavano con sé di fronte alla sua cattedra" non ti illudere, il mondo è pieno di vecchie teste di rapa sclerotiche.
"non appena ho sentito la tua voce..." senza fare spoiler nella rec, bella anche questa parte. non farlo sembrare volgare, esatto. u_u lo fai arrossire.
"Perché anch’io una volta (...) è stato un errore" oh sì: è una sindrome e ha un nome. si chiama burnout (ovviamente dall'inglese burn out). Colpisce soprattutto chi esercita le professioni di aiuto e tiene in particolar modo al proprio lavoro... quindi dovevi filare dallo psicologo molto tempo fa, Elisio. Però da frustrazione evolve in apatia e non in desiderio di annientare il mondo. Psichiatra, Elisio. Psi-chia-tra.
Non so perché scrivo queste cose su efp.
Ok, saltiamo la parte della reception e arriviamo al dunque... io quando scrivo certe scene (e non le pubblicherò mai) scrivo roba squallida. Cioè, se l'avessi scritta io questa storia sarebbe rossa come un semaforo, invece tu sei riuscita a mantenerti sul pulitissimo, non so se mi spiego. Sei rimasta sul vago e sul sentimentale.
"Era forse questo il vero Elisio?" heh... sì, anche, ma il problema è il resto... bimbo mio, non ti illudere troppo...
Oh, ma perché fa certi pensieri tristi già adesso? cioè, noi lo sappiamo come va... ma via...
Mi dispiace di aver perso gli appunti, ho ricostruito quello che volevo dire senza perdermi troppo in citazioni che alla fine sono pure degli spoiler per chi legge la recensione.
Non so recensire nel vero senso della parola quindi non saprei scrivere di meglio neppure se ci spendessi più tempo.
Spero di non aver fatto osservazioni troppo scontate.
Grazie per l'attenzione.
Barbra.

Nuovo recensore
08/04/18, ore 14:03

Buon pomeriggio e soprattutto buona domenica. Circa due giorni fa ho letto questa storia, poi l'ho riletta, ancora e ancora.


Leggendola mi sono accorta che dovrei navigare più spesso su EFP, rimuginando anche sulla voglia assurda di lasciarti una recensione, ma se noti nel mio profilo ho lasciato circa dieci recensioni, e sono qui dal 2015, alias non so recensire.


Eppure, ho pensato che questa fic debba avere delle recensioni, anche se scrause e brevi.


Partiamo dal presupposto che la Perfectworld è entrata nella mia vita giusto qualche mese fa, e mi ha prosciugata poiché la trovo perfetta. Ma ho un complesso tutto mio, e dipende dalle circostanze quindi o sono in una situazione angst, o vivono nella tranquillità e nella complessità del loro rapporto. Sono due personaggi molto complessi anche se non sembra, e sei riuscita a renderli come li immaginavo.


Innanzitutto amo come scrivi; nel corso della lettura non riuscivo a non pensare: "diamine, la storia mi sta prendendo soprattutto per lo stile di questa donna". Ed è vero che la storia è bella pure, ma se non avessi avuto questo talento nel saper descrivere ogni minimo dettaglio, anche il più irrilevante, credimi, in generale sarebbe stata bellissima, ma non meravigliosa.


Come se stessi guardando un film, le scene erano proiettate davanti ai miei occhi, raffinate e a tratti commoventi.


Non so dirti altro, purtroppo non riesco ad esprimere le mie emozioni se non piangendo e urlando, o con recensioni veramente poco professionali.


Complimenti ancora, aspetto il seguito!


 


Myz


(Recensione modificata il 08/04/2018 - 02:17 pm)

Recensore Master
27/03/18, ore 22:23

Prima di iniziare col succo della recensione, ci tenevo ad aprirla con un resoconto ironico dei miei pensieri durante la prima parte della lettura, e cioè:

La stanza era piena, molte persone lo guardavano da lontano poggiate con la schiena contro il muro, in piedi, poiché non c’erano più posti a sedere: un paio si erano persino acquattate silenziosamente a terra, mentre qualche coraggioso aveva deciso di arrampicarsi con tanto di zaino sul davanzale della finestra e seguire la lezione da lì: «Oddio, è l'UniFI!»

  Diverse volte aveva reclamato a chi di dovere l’inadeguatezza dell’aula dato il folto numero di partecipanti al corso, tuttavia, come gli era sempre stato ribadito, gli spazi erano quelli e non si poteva far molto per cambiare la situazione. «È l'UniFI!»

 ...dei contrattempi che potevano crearsi, i corsi accavallati, i mezzi, il traffico​...: «Santo cielo, è PROPRIO l'UniFI!»

Scherzi a parte, buonasera, carissima, e bentornata! Sono corsa a leggere la tua storia prima ancora di rispondere alle recensioni alla mia (tra cui le tue) non appena ho avuto modo di accendere il computer, proprio perché il breve accenno che me ne avevi fatto mi aveva troppo incuriosita, ed eccomi qui.
Come avrai intuito dall'inizio della mia recensione, mi piace moltissimo come hai reso l'atmosfera dell'ambientazione universitaria (non credo che tu frequenti precisamente l'UniFi, ma immagino che un po' tutti gli atenei si somiglino per quanto riguarda la disorganizzazione e la gestione delle aule... ho indovinato?): sia per quanto riguarda la lezione che gli scherzi di Platan (perché diciamocelo, tutti amiamo i professori quando concedono un attimo d'ilarità durante le lezioni) o il momento del suo ricevimento affollato di studenti. Mi è piaciuto anche l'accenno ai vari cuori trafitti, forse perché io stessa mi sono innamorata di più professori di quanti ne riesca a ricordare.
Sempre in proposito dell'atmosfera universitaria, mi ha colpita molto anche questa riflessione: Potrebbe sorprendere quanto persino in tali luoghi di fermento culturale e di rinnovamento germoglino con ostinata tenacia i germi dell'arroccamento, della negazione e dell'intolleranza, e non di rado. Ahimé, quanta amarezza. Non posso che commentare altrimenti, perché purtroppo hai proprio ragione,
Ho poi adorato la naturalezza della descrizione della loro relazione, sia per come nasce (anche qui, diciamocelo, la figura del filantropo e donatore ha sempre un certo fascino. O sto dando erroneamente per scontato che tutti condividano le mie strane perversioni?) sia per le scene di coppia: il "timido" approccio in macchina mi è parso molto naturale. Mi piace anche l'interpretazione che hai deciso di dare del loro rapporto come qualcosa sul tipo maestro-allievo (o discepolo, appunto), anche perché adoro le scelte narrative basate su piccoli dettagli dei videogiochi!
Interessantissimo il dialogo davanti all'acquario, mi piace come hai sottolineato quella strana forma d'intimità che persino Elisio si concede di fronte a Platan. In quanto alla scena finale, personalmente l'ho trovata molto ben scritta e soprattutto raffinata; posso aver colto una citazione lucreziana nella descrizione degli amanti?
In sintesi sono curiosissima di vedere come proseguirà questa storia, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! Nel frattempo ti mando un abbraccio enorme e di nuovo i miei migliori auguri per tute le feste.
Ti mando mille baci

Afaneia