Ciao!
Eccomi qui a leggere la tua flashfic, come ti avevo già preannunciato sul gruppo "Amici di EFP".
Questa tua breve storia mi ha colpito soprattutto per l'accuratezza che hai mostrato nelle descrizioni di semplici oggetti che si possono trovare in una biblioteca universitaria non esattamente modernissima: l'antico quaderno di cuoio con bottone e fogli sbiancati (è davvero poetica anche solo l'immagine), l'astuccio metallico, il pennino d'argento, la boccetta di cristallo e la meticolosità con la quale David si procura l'inchiostro dal cassetto della scrivania del bibliotecario. Mi ha incuriosita il fatto che il taglietto sul dito non si fosse ancora cicatrizzato nonostante il piccolo incidente fosse avvenuto il giorno prima.
L'impressione che ho avuto sul finale è stata quella di leggere una sorta di prologo, una descrizione che mi stava aiutando ad immergermi in un determinato contesto che stava partendo da quello che David aveva iniziato a scrivere. Si potrebbe pensare ad un sequel... la butto lì! ;)
Il tuo stile è semplice, chiaro, senza fronzoli. Questa cosa mi piace molto!
Ho notato delle ripetizioni (Come ogni volta, diverso/i). Prova ad usare qualche sinonimo (Come sempre/capitava spesso, distinto/differente).
Nel complesso la storia mi è piaciuta e la mia recensione è sicuramente positiva.
Spero di rileggerti presto.
Mahlerlucia |
