Ma quanta tenerezza, quanta?
Ok, rientro nei ranghi. Pur essendo un testo molto breve, la carica emotiva che trasmette è davvero non indifferente. C'è tanta dolcezza, nel fratello che capisce che la sorella ha bisogno che lui sia lì con lei per guardare l'alba (cosa che lei faceva con... il figlio? Non mi viene in mente un'altra ipotesi). E lei che sembra distrutta da un dolore interno che continua a lacerarla e il senso di tristezza che prova nel ritrovarsi sotto lo scroscio di pioggia mentre invece lei non voleva altro che la speranza del sole... Forse sto poeticizzando un po' troppo, ma permettimelo, non posso non farlo. Il sole è speranza, quasi il simbolo di un senso di pace che lei non trova, ma di cui, eppure, è alla disperata ricerca. E quando il semplice desiderio di vedere l'aba le viene negato dalle contingenze esterne, lei crolla e lo fa in maniera molto umana. La rende vicina al lettore, permettendogli di comprendere la devastazione interiore che lei prova. Non so se riesco a dirti quello che ho provato mentre leggevo, ma sto facendo del mio meglio, perché questa breve storia merita. Sei stata bravissima, lasciatelo dire.
Spero di essere stata esaustiva <3
Alla prossima :)
Ps. Questa recensione partecipa all'iniziativa "10.000 recensioni in un anno" del Giardino di Efp |