Caro Fede, di nome e di fatto!!!
Eccomi a recensirti questo tuo racconto autobiografico, scusami se lo faccio adesso ma come ben sai adesso lavoro e sto seguendo il corso Osa, praticamente tutto il giorno fuori, ne approfitto adesso che sono un pò libero, poi vado a studiarmi le dispense.
Il tuo amore per il Bologna inteso sia a livello calcistico e sia a livello cittadino è DAVVERO smisurato, insomma sei un bolognese Doc nel vero senso della parola, grande rispetto per te che non cambi le tue ideologie e i tuoi dogmi.
Questo racconto a parte che è scritto nonchè esposto benissimo, si vede che l'hai strutturato con amore, come dicono i napoletani (non quelli del San Paolo si intende) ci hai messo "Anema e core!"
Ho uno zio sfegatato del calcio solo che tifa la squadra dove il vento soffia sulla "bandiera" migliore, mi spiego:
essendo un amante delle seria A, lui è capace di cambiare squadra in base appunto a chi partecipa alla massima seria, ci sono anni che è battente bandiera palermitana, o catanese, oppure messinese. Un volta tifò per un intero anno la Reggina.
Si fa gli abbonamenti e si segue tutte le partite di casa, quelle fuori casa invece nelle città più vicine.
Fondamentalmente tifa per il Palermo semmai dovessero esserci anche le altre tre o anche due squadre in seria A, però questo cambio di fede in base alla seria A francamente la vedo una cosa non proprio onorevole.
Amico mio, come ben sai non seguo più il calcio come nei miei verdissimi anni, manco la nazionale a momenti, ogni tanto "assaggio" qualcosa in base ai giornali o alla TV, diciamo che se mi dici quale squadra tifo almeno un pò, direi Palermo e recentemente la Sampdoria per via di River Rose.
Da bambino ero Juventino, lo so, mi odi ma ormai sono passati tantissimi anni, sono sceso dalla Zebra.
Il tuo amore per il Bologna calcio ti fa onore, non ti importa la serie, anche se dovesse rimanere in Purgatorio nell'eternità tiferesti la tua squadra sempre e comunque. Adesso meno male che è in serie A (non so la classifica però) e vi auguro di rimanere sempre in Paradiso.
Mi ha toccato il fatto che hai pianto dopo che il Catania vi ha bastonato, però non ti sei messo di petto a insultare i calciatori come hanno fatto gli altri tifosi, anche se la parola "tifosi" potrebbe risultare un eufemismo in quanto non si smette mai di amare la propria squadra neanche nella cattiva sorte.
Belle anche le poche parole di quel signore, un arrivederci e...cosi è stato!
Come nei mondiali dell'Italia ovvero nel 2006 acclamati come leoni e nel 2010 derisi o sputtanati nonchè ingiuriati come coglioni.
Tu invece no, sei da ammirare.
Non ho mai pianto per il calcio, tranne nel 1994 quando Roberto Baggio sbagliò il rigore contro il Brasile, mi ricordo che ci restai molto ma molto male, a mio avviso U.S.A. 94 è il mondiale a cui sono legato di più, tra l'altro "codino" ha anche giocato per il tuo amato Bologna.
Mi piace che hai evitato l'effetto "telecronaca" soffermandoti sull'essenziale raccontando di come il Bologna è stato sconfitto sia dal Catania e sia dall'Aquila in Coppa Italia che nel suo piccolo ha fatto "tremare" il campo di calcio per la grinta e allo stesso tempo l'umiltà che gli aquilani hanno mostrato, idem la tifoseria, tra l'altro mi sembra di capire che tra le vostre squadre c'è una specie di gemellaggio.
Ben inserite pure le citazioni musicali che aderiscono al racconto, della serie:
"Fede Rossoblu...esisti solo tu e ti amerò sempre di più!"
Prima del "fischio finale" cioè prima di terminare la mia recensione, volevo dirti che tra i tuoi racconti calcistici autobiografici e non, questo lo reputo senz'altro il migliore, più personale, scritto con molta attenzione e cura, come già esposto in precedenti recensioni a livello narrativo stai crescendo sempre di più, tanto di cappello e di...bandiera!!!
Continua così e non solo a tifare con amore il Bologna.
Con stima e simpatia un "Forza Bologna" anche da parte mia!!!
Alla proxima!!! |
