Recensioni per
La valle degli elfi
di kamy

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
14/01/21, ore 21:13

Ciao, devo dire che hai trovato secondo me un'idea molto carina..
ho letto tutti i capitoli in veramente poco tempo perché ero sempre più curiosa di sapere di cosa e di chi potesse parlare il capitolo successivo.
mi piace anche perché, in sole pochissime parole e altrettante poche righe, sei riuscita comunque a dare un'immagine molto chiara delle sensazione e anche delle descrizioni dei personaggi. Per esempio in questo caso con efelidi e capelli rossi, due soli dettagli che già ti danno un'idea chiara del personaggio, oppure in un capitolo precedente in cui parlavi di orecchie a punta e cappello verde (insomma un po' come spesso ci si immagina gli elfi, praticamente Link della leggenda di Zelda <3).
detto ciò, davvero molto carina questa idea e ho anche notato che ne hai scritta un'altra anche sui folletti. mi fionderò a leggere anche quella!

Recensore Master
22/04/18, ore 15:36

Ebbè, ora abbiamo certezza del fatto che il fantomatico drago non sia un mero simbolo o personificazione divina di una qualche entità, bensì un drago vero e proprio, con scaglie, fuoco, tesoro, voce cavernosa e tutto il resto.
In qualsiasi atto consista il sacrificio, credo proprio non sarà nulla di piacevole, per la nostra povera vittima lol.

Recensore Master
19/04/18, ore 13:43

Chissà se si tratta ancora una volta della povera sciagurata che già abbiamo incontrato. Se è così, per lei le cose non fanno che peggiorare. In caso contrario, ci troviamo comunque di fronte a un'altra povera sfortunata destinata a una fine certamente non piacevole.

Ribadisco un mio punto di vista: la necessità di usare varietà di vocaboli in testi così brevi. L'insistenza sulle stesse parole può essere in realtà uno stile voluto e dallo scopo ben preciso: un martellare, un ritmare. Fatto sta che è più forte di me: leggere l'aggettivo "ignudo" due volte in due righe e mezzo, quando i "seni sodi" potrebbero essere definiti "scoperti", così da evitare la ripetizione; o trovare due sostantivi "ferro" a sei parole di distanza l'uno dall'altro mi urta un po' ahahah. Perdonerai la pignoleria, io son così: è per questo che efp mi diverte tanto :P Quando mai un lettore può parlare tanto apertamente e costruttivamente con un autore? Purtroppo, solo se l'autore posta gratuitamente i propri lavori su piattaforme come queste. Eh, ci sono i pro e i contro in ogni cosa u.u

Recensore Master
19/04/18, ore 13:35

Mi chiedo quali strambi esperimenti genetici possano condurre a simili ibridazioni ahahah.
Anche se ormai non dovrebbero stupirci: di magia ne abbiamo vista, in queste drabble, e di mescolanze di creature mitologiche apparentemente inconciliabili pure :P
Prima hai detto che gli umani e gli elfi convivono a fatica perché i primi non accettano i secondi: pensa che io ho pensato il contrario. O meglio, neanche così è corretto: semplicemente, io non avevo preso per scontato che fossero gli umani la razza dominante. Credevo piuttosto in una sorta di parallelismo, di uguaglianza di potenze. Ma forse ciò è solo dovuto al fatto che, essendo una raccolta interamente incentrata sugli elfi, questi sembrano avere predominanza.
(Recensione modificata il 19/04/2018 - 01:46 pm)

Recensore Master
19/04/18, ore 13:33

"che scese fino alla sua nuca" cosa? L'orecchio? Anatomicamente mi sembra strano, ma se è così allora l'imperfetto è più corretto del passato remoto, poiché si tratta di uno stato e non di un avvenimento. Se invece ci si riferisce alle gocce, il passato remoto in terza persona singolare è errato.
Anche la frase "Il corpo privo di viso appeso al suo soffitto con del filo spinato aveva il collo squarciato ed era appeso" ha dei problemi: quel "ed era appeso" finale va tolto, perché che il corpo sia appeso viene già specificato nella prima parte, con "Il corpo privo di viso appeso al soffitto".
Credo comunque che questa sia la drabble più vecchia: la forma è meno precisa e c'è meno intersecazione tra avvenimenti e descrizioni, che sembrano un po' incastonate a forza nel testo.

Ad ogni modo, non posso che concordare con la questione dei vampiri: creature mitologiche come tante altre che non meritano l'odio del fandom fantasy, ma che han tirato la gente così secca che ora a malapena si sopporta di vederli ahahah.

Recensore Master
19/04/18, ore 11:46

Leggendo "Elfa pirata" mi è venuto in mente Il piccolo regno di Ben e Holly ahahahahahahahahah.
Eh dai, scorgiamo una vena ironica, nella tua raccolta lol.
E siccome il capitolo seguente si chiama "Elfa vampira", suppongo che per la prima volta siamo incappati in una connessione esplicita tra una drabble e l'altra.

Recensore Master
19/04/18, ore 11:42

Allora, le iridi non possono dilatarsi: il diametro dell'iride è una costante. La pupilla, invece, si muove, non può avere colore diverso dal nero perché è un foro e si dilata o restringe proprio perché accoglie o scherma la luce.
Detto questo...
vediamo che la nostra società elfica, ampia o limitata che sia, variegata o uniforme, unitaria oppure randomica come sono segmentate queste drabble, non è civile al cento per cento. Che sia per religione, punizione o quant'altro, mostra una sorta di forma di tortura. Una tortura sacrificale nei riguardi di una bestia... che sia un drago reale o, in stile Azteco, figurazione del divino, questo ancora non lo sappiamo.

Recensore Master
19/04/18, ore 11:37

Qui torniamo alla vaghezza dei primi capitoli. Sappiamo che il personaggio descritto è una viaggiatrice grazie al titolo e sappiamo che non ne ha viste delle belle grazie alla descrizione... e questo è quanto.
La cosa non mi spiace, a dire il vero. Un poco d'altalenanza tra i due approcci non guasta. Semmai, fortifica la struttura del lavoro.

Recensore Master
19/04/18, ore 08:56

Le prime due righe si aprono una con "il ragazzo" e la seguente con "il giovane". Ora, non sono ripetizioni, però è un po' come se suonassero come tali, perché sappiamo fin dal principio che sia un ragazzo e nella frase seguente sappiamo che il soggetto non è cambiato, dunque quel "giovane" è superfluo. Io ovviamente parlo per me, esprimo il mio pensiero perché la piattaforma me lo concede: personalmente, sceglierei o l'uno o l'altro e toglierei l'insistenza di avere entrambi, ma ovviamente è l'autore a scegliere ciò che ritiene migliore.

Anche qui... viene accennato un retroscena, in cui evidentemente vi è una comunità elfica che non apprezza visite. O, per lo meno, non apprezza visite d'un certo tipo.
Queste drabble sono come flash fulminei, che s'accendono e subito si spengono. E credo che questa non sia solo una mia impressione, ma anche il tuo scopo :P

Recensore Master
19/04/18, ore 08:51

Ellah guarda qua quanta trama!!
Le drabble cominciano a farsi non necessariamente più lunghe, ma certamente più ciccione -ciccione in senso buono ahahah-
E nonostante le poche righe di cui ciascun brano è costituito, riusciamo a delineare non solo degli elementi ricorrenti nella forma narrativa, ma anche elementi ricorrenti nel vestiario e nelle abitudini dei personaggi, laddove gli orecchini spesso ritornano e sono sempre sfoggiati nello stesso punto delle orecchie, e poi ci sono gioielli e pietre e altre piccole cose che delineano, pur rozzamente, una sorta di "moda" comune.

Recensore Master
19/04/18, ore 08:47

Forse questo è lo stralcio più esplicito in cui siamo incappati finora.
E forse con questo si comincia a intravedere un disegno di fondo.
La disperazione in cui siamo incappati qualche riga fa.
La scena di guerra con cui siamo stati accolti nella seconda drabble...
O forse io continuo a farmi disegni mentali che non hanno né capo né coda ahahah.

Recensore Master
19/04/18, ore 08:45

Proprio leggendo la drabble precedente mi stavo dicendo tra me e me: "questa raccolta è interamente femminile, direi che "La valle degli elfi" non è il titolo più adatto, dato che incappiamo unicamente in elfe amazzoni lol"... e invece eccoci qua col primo personaggio maschile. Non solo, è il primo personaggio a far sfoggio di magia.
Tutt'ora continuo a chiedermi se questa raccolta, sempre che veda mai una fine, giungerà a un punto di collisione, in cui tutti questi personaggi senza nome dimostreranno al lettore d'essere interconnessi... o se invece tutto resterà com'è, piccoli stralci puramente autonomi.
Lo scopriremo solo vivendo lol.

Recensore Master
19/04/18, ore 08:42

"Le lacrime le rigano il viso": occhio che quel presente dovrebbe essere un passato remoto.

Ho pensato fino all'ultimo che ci sarebbe stato concesso un accenno a cosa sia la causa della disperazione, ma giammai! Ahahah.
Però sappiamo che ci sono di mezzo arco e frecce. Che sia un terribile incidente di caccia? Che lei stessa sia causa della propria disperazione?
O forse quelle frecce e quella faretra sono solo elementi aggiuntivi, dettagli che lei porta con sé e che, col loro abbandono, servono solo a testimoniarne lo sconforto, senza significare nulla più. Insomma, forse sono solo un trabocchetto ahahah.

Recensore Master
18/04/18, ore 23:17

Zan zan! Incappiamo nel primo accenno di dialogo! Che ovviamente non è rivolto ad altri, ma suona più come una riflessione.
E, cosa per me positiva, il "sangue" accennato nel titolo e che lascia immaginare a qualcosa di splatter o violento non è affatto ciò che appare: il sangue è acqua, è vita e, al contempo, è simbolo d'una morte incalzante.

Recensore Master
18/04/18, ore 10:42

Molte forme del brano precedente, come l'arrossamento del volto, il moto delle sopracciglia, vengono qui riprese, anche se inserite in un contesto del tutto diverso, tanto che in certi momenti vien quasi da pensare che si stia parlando della stessa persone. Ovviamente sappiamo che non è così, non solo per la descrizione fisica, ma per la natura fortemente diversa dei personaggi presentati.
Rispetto alla prima drabble, questa, pur mantenendo inevitabilmente una natura molto vaga, ci mostra un contesto più delineato e una forma narrativa più mirata.
Come ho già detto in precedenza, consiglio di prestare attenzione alle ripetizioni e alla ridondanza dei termini es. vittima/vittima a poche parole di distanza, perché, ribadisco, in un brano così breve spiccano come lucine di Natale.

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