Ciao, eccomi qui per lo scambio libero.
Ho scelto questo fandom perché "Le cronache di Narnia" è stata una delle mie saghe preferite. Da un po' non le rileggo, quindi rifare un tuffo tra i suoi personaggi mi andava un bel po'.
Grammaticalmente ho trovato questi due errori:
Arthur si portò una mano – quella non impegnata a reggere sotto cui procedevano entrambi -> Credo manchi "l'ombrello", perché così non ha molto senso.
Poco dopo uscirono nel negozio -> dal negozio.
Stilisticamente c'è un problema di POV salterino. Non so se il tuo intento era quello di usare un narratore onnisciente, ma per come hai strutturato la narrazione, io ne individuo uno con focalizzazione interna, il che vuol dire che non puoi saltare - come fai tu - da un punto di vista all'altro. Avevi iniziato la storia dal punto di vista di Susan, verso la metà lo cambi più volte, e poi finisci con quello di Mace.
Usando il POV in questa maniera, la narrazione perde di fluidità e cura, rischi di confondere il lettore e di dover usare i soggetti più spesso di quello che una narrazione "limata" richiede di solito, com'è di fatti accaduto. Ho notato che hai usato diverse coniugazione per chiamare Susan, per esempio, o verso la metà dove il cambio di POV è stato davvero brusco passando dalle considerazione di Mace all'introspezione di Susan.
Parlando dell'IC, mi hai diviso, lo devo ammettere. Susan viene descritta, anche prima di dimenticare Narnia, come una ragazza dedita alle frivolezze della vita, con una spiccata propensione verso i ragazzi; mentre qui tu la riprendi come se questo passaggio dovesse ancora avvenire. Ama le feste e il corteggiamento, è bella e la sua bellezza la usa, ne è consapevole, per lei è una parte da esaltare. Non so... immagino che l'aver dimenticato Narnia non sia accaduto dall'oggi al domani, ma la caratterizzazione nel suo complesso mi ha poco convinto.
Anche il contesto sembra molto più moderno di quello che dovrebbe essere. Secondo me avresti dovuto aggiungere qualche elemento in più per farlo sentire - buono l'idea del nastro come regalo, è un elemento che ricollega al secondo dopoguerra - ma per esempio il modo in cui parli delle feste mi sa molto più dei giorni nostri. Insomma, avrei dato una maggiore cura al contesto, lo avrei arricchito un po' di più.
Nel complesso, la storia è piacevole da leggere, ma io rivedrei alcuni passaggi, mentre rivedrei un attimino l'impostazione dell'IC, forse cercando un compromesso tra la tua versione nostalgica e "fuori posto" e quella più frivola e affabile del libro.
A presto! |