Recensioni per
Un amore vero di notte, falso di giorno
di TellMeRose

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
03/05/18, ore 22:42

Non hai scritto ad un muro e ti ringrazio per avermi contattato. Sembra passata un'eternità ed in effetti è passata un'eternità.
Che dire di questa Shot? Sei stata così cruda nello spiegare le vite di questi Draco ed Hermione, da farmeli sentire pericolosamente reali. L'insoddisfazione di Hermione per una vita vissuta nella routine, per la mancanza di sensazioni forti e di quel qualcosa in più, è estremamente reale. Quanti di noi la provano o l'hanno provata nella loro vita?
Il povero Draco affronta un'emancipazione che non è così assurda ai giorni nostri; forse ne ha passate un po' troppe, hai voluto rendere davvero il suo passato un inferno, vederlo così distrutto mi ha fatto male, tanto distante da ciò a cui sono abituata. Ma non è un male.
Il finale è esattamente quello che mi aspettavo nel profondo del cuore: la vita non è sempre una favola a lieto fine, e il tuo è un finale dolce amaro, si ameranno per sempre, ma le loro vite sono distanti, o meglio "due parallele che non si incontreranno mai". Mi ripeto, è tutto incredibilmente realistico.
Per quanto riguarda la forma ho poco da dire, anche io mettevo le parolacce inizialmente nelle FF, col senno di poi le trovo molto forzate nella scrittura, tuttavia è una decisione che spetta allo scrittore. Ho trovato pochi errori di battitura e solo qualche imprecisione nei tempi, ma sono davvero poche, credimi. Hai fatto un ottimo lavoro, a mio modesto parere.
Mi piace particolarmente come descrivi stati d'animo, situazioni, hai un modo di narrare che mi ha catturata. A volte mentre leggo libri, mi capita di annoiarmi molto tra un dialogo e l'altro, con te non è successo, anzi, i momenti introspettivi, le riflessioni, le ho trovate molto coinvolgenti, mi hanno introdotto nella storia, fatto addentrare negli stati d'animo, nonostante sia di un solo capitolo.
Sei stata davvero brava e direi che questo è un ritorno con il botto, è stato bello leggere qualcosa di nuovo di questa coppia, sopratutto scritto bene! Come hai detto siamo rimasti in pochi a scrivere con il cuore, con passione (e in italiano!) e questo non mi fa perdere la speranza.
Esistono ancora persone romantiche.
A presto cara! Continua a scrivere.

Francesca

Nuovo recensore
01/05/18, ore 01:49

Mi sono imbattuta in questa storia per caso, cercando una Dramione diversa, che non mostrasse il solito amore sbocciato dal nulla e finito tra sdolcinati "ti amo" e improvvise prese di coscienza dell'uno o dell'altra riguardo la da sempre ignorata reciproca bellezza. 
Ho cliccato sul titolo perché attirata dal nome del Contest a cui partecipava (fan del Faber presente) e devo dire che la cosa ha avuto un che di provvidenziale. 
Speravo proprio di trovare una fic in cui Draco non fosse soltanto il solito spaccone dio del sesso che ahimè ho ritrovato in molti scritti recenti... nella tua storia si lascia poco spazio a futili dettagli e si scava a fondo, dritti all''anima, rendendo nero su bianco tutti quei particolari del caro Malfoy che io per prima gli attribuisci, senza una certa dose di presunzione. 
Nonostante la coppia non canonica, sei riuscita a renderla verosimile, perfettamente incastonata nella cornice narrativa e nel contesto in cui si srotola, sia per quanto riguarda il "presente" che i flashback. 
Poco prima della metà mi sono ritrovata a dispiacermi del fatto che non ne avessi fatto una long, in cui magari avresti potuto ripercorrere più con calma le tappe del loro amore appena sbocciato, ma più andavo avanti e più mi era chiaro come non fosse quello l'obiettivo.
Volevi andare oltre il semplice raccontare una storia d'amore tormentata, puntando l'attenzione su tutti i punti giusti, emozionando fino a farmi versare qualche lacrime sulla fine, dipingendo un Draco e una Hermione che sembrano quasi uscire fuori da un dipinto, con la descrizione dei piccoli atteggiamenti di ognuno (lei che picchietta sul muro con le dita dietro la schiena mentre lo aspetta), dell'ambiente circostante (il vento che si alza dal Lago Nero) e anche con il realismo e la violenza di ciò che Draco ha subito. 
Che dire, mi sono dilungata anche troppo, sicuramente inserirò questa piccola perla tra le preferite, ricordandola con tutta la malinconia e la dolcezza insieme che mi ha lasciato dentro. 
A presto, 
Cheek 

Recensore Junior
10/04/18, ore 19:20

Intensa. Forte. Destabilizzante.
Non mi era mai capitato di leggere una Dramione simile a questa, per cui mi complimento per la sua originalità, oltre tutte le altre cose.
Oddio... che dire, mi ha lasciata spiazzata!
Ho amato così tanto leggerla, che vedere la fine mi è dispiaciuto. Hai raccontato di un amore potentissimo, esaltandolo anche grazie al tuo stile di scrittura: davvero elegante e a tratti ricercato.
La sofferenza di Draco ed Hermione è trapelata perfettamente, tanto da creare un certo senso di disagio anche a me, mentre leggevo.
Un amore che ha superato la prova del tempo ma, nello stesso momento, è consapevole di non poter chiedere troppo.
Ti direi che sarebbe tutto perfetto così, se solo la mia vena romantica non mi avesse portato ad avere un po' d'amarezza per il finale straziante.
Grazie per questa OS.
A risentirci!

Recensore Veterano
09/04/18, ore 10:40

Wow! Che dire di questa storia bellissima e tragica. Non riesco ad esprimere le forti emozioni che ho provato. Mentre i " buoni " vivevano tranquillamente la loro vita i "cattivi" pagavano per tutte le malefatte compiute ma chi sono i buoni e chi sono i cattivi in un nuovo mondo che non conosce il perdono e si comporta esattamente come si comportavano quelli contro cui hanno combattuto? E che scuola è diventata Hogwart se la preside e i suoi dipendenti, a conoscenza delle torture inflitte a Draco, lasciano correre come se tutto ciò fosse normale? La guerra non ha insegnato niente : gli oppressi sono diventati oppressori. La situazione si è soltanto ribaltata. Draco mi fa compassione. Ha pagato più che abbastanza per le scelte sbagliate più o meno consapevoli. Ha perso tutto e stava per perdere la vita ma poi decide di vivere per rivivere ogni giorni quell'attimo di amore con Hermione. Speranza dunque. E io voglio andare oltre e immaginare che, dopo il colloquio avuto con la Granger la McGranitt rifletta e faccia riflettere i suoi alunni e che dalla notte d'amore dei due giovani sia in viaggio quella Rose del fermaglio.:) Bravissima. Grazie.

Recensore Veterano
08/04/18, ore 21:20

Eccomi qui, come promesso!
Come non recensire questa piccola magia delle tue? Rose, sappi che non ti dirò mai abbastanza quanto apprezzi il tuo stile di scrittura, le tue idee brillanti e tutte le emozioni e i sentimenti che riesci ad infondere nelle tue storie. Le parole scelte con cura mi hanno portato ancora una volta ad Hogwarts, a casa, e mi ci hanno portato plurime volte, tra salti temporali, flashback e il presente di questa one-shot così dolce e dolorosa, così struggente e melanconica.
Fare con ordine si presenta complicato... ma spero di non tralasciare nulla di ciò che vorrei dirti... nel dubbio, sappi fin d'ora che ho apprezzato ogni cosa! XD
Amo il tuo Ron. "Ma come? - dirai - Lo si vede appena!" Eppure quella bocca imbronciata a cuore, quegli occhi ancora chiusi nel sonno, mentre porta via inconsciamente la coperta ad Hermione, le braccia forti... Me lo lasciano immaginare come l'uomo che Hermione ha scelto, il perché, nonostante ciò che scopriamo su Draco in seguito, l'abbia sposato e il perché torni da lui, dopo una mattinata folle di ricomposizione con un passato mai chiuso, ma sempre lasciato in perenne stand-by a provocarle un vuoto, un'insufficienza, una mancanza al centro dello stomaco... quasi uno strappo da passaporta, pronta al primo contatto con Draco a far affiorare ricordi intatti, parola per parola, che avevano solo fatto finta di essere dimenticati e che in agguato si erano nascosti, come il "cecchino" della tua storia, pronti a sparare senza pietà.
Il Principe Mezzosangue credo fermamente sia il mio libro preferito della saga. Uno dei motivi è il conoscere tra le righe il destino di Draco, ciò che sta sopportando un ragazzo di appena 17 anni, cosa è costretto a fare, come deve subire pressioni incontenibili in virtù di un "bene superiore", quello della sua famiglia, che gli richiede di compiere il male più assoluto. Mi piace come tratteggi i missing moment dal punto di vista di Draco, la sua lotta esteriore con l'armadio che è specchio di una lotta interiore ancora più profonda; la sua ferita sul braccio destro che certamente fa male ed è il motivo che lo spingerà a creare un legame con Hermione, ma che sicuramente fa meno male di quel braccio sinistro fasciato a nascondere il marchio nero che tutto questo dolore ha portato con sé e che non se ne andrà nemmeno dopo essersi scarnificato, in una cella gelida di una prigione poco meno orribile di Azkaban.
Ho adorato il modo in cui i flashback di quei mesi ad Hogwarts, nella Stanza delle Necessità, si impadronivano della scena, in cui le parole di quei momenti nascosti, segreti, emergevano prepotentemente alla memoria di entrambi.
Ho amato i momenti di contatto sfuggente per tutto il castello, quegli spari ben mirati del nostro cecchino, dal soccorso in bagno di un Draco devastato, ridotto a nulla, non più altezzoso e glorioso Malfoy, ma solo Draco, fetido, putrescente, ferito e dilaniato sia fuori che dentro; sgattaiolare in silenzio, senza nulla poter esprimere o aggiungere, fugace tra le scale della torre di astronomia e le serre; fino a quel bacio infinito, lontano dal mondo, lontano da tutto il resto, simbolo eccelso di questo amore vero di notte, falso di giorno che non poteva che sfociare in un amplesso fuori dal tempo, in una capanna piccolissima, dotata quasi solo di un letto, perché in fondo cos'altro serviva a due amanti separati da così tanti anni, da così tanti non detti e non vissuti?
E ho amato i finali... sì, al plurale! Perché questa storia a ogni paragrafo sembra accompagnarti su un sentiero per poi mostrartene di scorcio un altro, perché non sai mai come finirà, se non all'ultima riga di questa amara fiaba. Hermione potrebbe andare a casa finito il colloquio, ma non lo fa. Hermione potrebbe andare a casa dopo aver fatto l'amore con Draco, così sembra a tutti, così appare anche a lui, ma non lo fa. Hermione potrebbe andare a casa dopo aver ascoltato una storia atroce dalla McGranitt, ma non lo fa. Deve sentirla da lui, un'ultima volta, fino in fondo, la sua voce soltanto può raccontare ciò che ha vissuto, ciò che la sua vita ormai andata, la sua vita-non-vita, ha dovuto sopportare per farlo giungere là dov'è, là com'è. E devo leggere "Oceano mare", mi sa che mi tocca, dopo essermi innamorata dello stile che hai preso in prestito per dare la parola ai dolori di Draco, che ha perso tutto, pezzo per pezzo, che ha perso se stesso e non si è più ritrovato, che ha svuotato in Hermione tutto ciò che di bello e di puro, per sbaglio, restava della sua anima, per conservarlo lontano da sé, per non parlarne mai più con nessuno. Poteva finire con le paure manifestate di Draco, ma non finisce così: Hermione lo sa, lui non la dimenticherà, perché lei non dimenticherà lui... simbolo estremo sarà un nome, come fai intendere tu, un nome, Rose, che, se i calcoli degli anni combaciassero, potrebbe essere frutto di un tradimento, di quell'unico tradimento... così non sembra essere, ma comunque dare il nome, una cosa così importante e preziosa, a tua figlia, per il ricordo di un amante perduto ma mai dimenticato credo resti comunque tradimento... Mi spiace che in questo universo non abbiamo uno Scorpius, ma il povero piccino non sarebbe mai sopravvissuto alle peripezie che i giovani coniugi Malfoy hanno dovuto affrontare, per cui in realtà è molto meglio così... (Tu sai quanto io ami Scorpius! XD)
Poteva finire, me lo hai fatto temere, con il suicidio di Draco. Sarebbe stato coerente per certi versi, così giusto nelle corde di chi suo malgrado è stato abituato e ridotto ad essere un codardo quando la ruota della vita non girava dalla sua parte. Eppure non finisce nemmeno così, e te ne sono grata!
Se c'è una cosa che ho apprezzato di quel mezzo abominio che è The cursed child (lo hai letto, tu?) è proprio il vedere tra le righe l'arco di redenzione di Draco Malfoy, un Draco certo profondamente diverso dal tuo, ma che come il tuo meritava il degno finale che gli hai dato. Un finale non certo allegro, non certo rose e fiori, più rovi e ortiche se dobbiamo dirlo, ma con un profumo nuovo di speranza, di scopo, di fine da dare alla vita prima di giungere alla fine: la forza di un pensiero, di un amore così bello che non può non essere conservato, che non può non essere onorato, testimoniato, custodito, cercando di riprendere a vivere, di rifiorire pianissimo in una primavera nuova.

Perciò che dirti, se non grazie, per avermi dato un biglietto per Hogwarts ancora una volta: una passaporta incantanta, un carillon antico e perduto, per tornare a casa con semplicità.
Grazie,
tua sempre,
Flame Blade.

Recensore Master
08/04/18, ore 15:18

Ciao TellMeRose, premettendo che la Dramione è la mia OTP suprema appena ho visto la tua storia sono corsa a leggere. Hai uno stile veramente pieno che permette d'immedesimarsi coi personaggi, hai costruito un'introspezione dettagliata, vivida, cruda. Sebbene io abbia una visione diversa della coppia, in cui Draco non è completamente vittima di continue violenze, la tua storia mi ha saputo raccontare qualcosa. È diversa dalle solite, leggerla fino alla fine lascia con un buco al centro del petto. Ho trovato la tua Hermione "molto Hermione" e mi piace l'alone di mistero con cui l'hai circonfusa. Draco che rinuncia all'amore che prova per lei, ma sceglie comunque di vivere in funzione di quell'amore è qualcosa di perfetto. Non si arrende completamente, ma comunque non ha la forza di lottare per tenersi stretto quello che vuole, un aspetto che trovo molto in linea col personaggio, specie se il suddetto personaggio è già stato piegato dal dolore e da una vita disgraziata tale come quella che ha vissuto in questa fanfiction. Qui è come se Draco si fosse rassegnato all'idea di non poter essere felice e decida quindi di rinunciare all'amore a prescindere, mentre Hermione è troppo incrinata a vederlo così "sfinito". Sono arrivata alla fine con una grande amarezza, tanti interrogativi, ma il cuore stordito dalle emozioni. Perciò grazie per aver scritto questa storia, emozionarmi è quello che cerco sempre e che trovo raramente. Una storia che merita d'essere ricordata, complimenti.