Aaah, il classico intro col Chaaaooos.
Ma lasciando perdere le idiozie, trovo che il tuo sia uno stile di scrittura suggestivo, molto insistente, che si affida alla reiterazione in forma di proposizioni concise e di ripetizioni. Ripetizioni volute, ovviamente, perché è facile intuire quando un simile espediente sia inserito per volontà o per errore (“occhi profondi aventi l'innata capacità di immergersi nell'anima di ogni creatura avente un'anima da sfoggiare”: quella ripetizione di “aventi/avente”, ad esempio, è un errore. O anche “...diedero loro due possibilità. La prima possibilità che venne loro data...” dove il ribadire quel “che venne loro data” alle mie orecchie suona superfluo e un po' ridondante. E, infine, quando, nell'esplicazione della seconda possibilità, ribadisci ben due volte che debbano pagare “un caro prezzo” e “un prezzo molto alto”, soprattutto perché la parola “prezzo” tornerebbe una terza volta nella frase successiva).
Ad ogni modo, a parte qualche imprecisione che a suon di rilettura può essere benissimo livellata, trovo che la tua prosa sia buona e, come ho detto, suggestiva.
Quella che ci offri è una sorta di genesi, dal sapore meno epico ma più cavalleresco, più romantico nel senso '800esco del termine, e già ci troviamo di fronte a due protagonisti piuttosto egoisti, mi sia passato il termine, poiché per soddisfare il proprio desiderio accettano di mettere a repentaglio il destino d'un mondo intero, fino alla fine dei tempi. Ancor più bizzarro, intuiamo che fossero a capo di due fazioni avverse, dunque nemici sul campo di battaglia. Porre fine a un inutile carneficina, perché lo stesso testo ammette la sua insensatezza, è forse l'unico elemento positivo della scelta presa. In fin dei conti, le due decisioni non erano un bianco e nero, ma un nero e nero: se restate divisi, la guerra imperverserà per sempre tra due fazioni che si odiano perché... perché sì, lol; se vi unite e perdete la retta via, il Chaos divorerà il mondo. Ebbè, quando si parla di scelte impossibili ahahah.
Ps: “10 Demoni o Angeli” = mi raccomando... mi raccomando, MAI mettere numeri in cifra in una prosa. Usare SEMPRE numeri in lettere: “dieci Demoni o Angeli”.