Recensioni per
Paura
di Tide

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
03/06/18, ore 21:47
Cap. 1:

5° posto: Tide - Paura 79/100

-Grammatica:
Ortografia 10/10
Non ho riscontrato né errori grammaticali né errori di distrazione o battitura. Ben fatto!
Lessico e sintassi 8/10
Il lessico è piuttosto semplice, senza pretese particolari, ma senza scadere nel colloquiale e nel banale; si adatta bene al contesto, così come la sintassi piuttosto semplice e ripetitiva, basata sulla riproposizione di una stessa struttura base con variazioni minime. Le frasi sono soprattutto correlate le une alle altre come una catena d pensieri che fluisce in continuazione e i successivi si accavallano ai precedenti. Quest’ultimo elemento potenzia il lato ossessivo e ridondante del disturbo: l’ansia è un accumulo di pensieri e preoccupazioni sempre più grandi, soffocanti e oppressivi.
Stile: 9/10
Non so se sia il tuo abituale stile di scrittura, ma credo che si adatti molto bene al contesto e alla situazione, per questo il punteggio è così elevato nonostante, a uno sguardo più critico, la reiterazione di una struttura e la ripetizione di parole potrebbero sembrare difetti. Essi, invece, potenziano il messaggio che questo testo vuole trasmettere e lo rendono incisivo e più forte. Hai uno stile molto semplice e senza particolari pretese o eccentricità, è molto piano, tranquillo, classico. Anche come impostazione base, quindi, è un buon stile molto pulito e piacevole.   
-Trama:
Originalità: 7/10
Di fondo, si tratta della storia di una ragazza qualsiasi, come ogni altra, non ha un’ambientazione eccentrica né innovativa, ma il fatto che ogni azione banale e quotidiana si trasformi in un tormento continuo la rende particolare; mostra il lato che forse nessuno vede e che si nasconde dietro la normalità, e questo mi è piaciuto molto perché getta uno sguardo diverso (soprattutto perché è un punto di vista interno, più intenso e coinvolgente). Purtroppo, non c’è una vera e propria vicenda che si sviluppa, un’evoluzione o un peggioramento, ma piuttosto un estratto di vita che rimane cristallizzato nel tempo; non si ha una trama, ma un abbozzo della stessa che può essere sviluppato e approfondito, magari spiegando come vien gestita questa ansia, quanto davvero infici sulla vita della protagonista e se qualcuno si accorge e cerca di aiutarla. Insomma, qualcosa che espanda e sviluppi questo estratto che, altrimenti, rischia di rimanere fine a se stesso e di perdere tutto il suo potenziale, rimanendo solo una pagina di diario, un frammento di pensiero ma senza nulla alle spalle a sostenerlo o un futuro per approfondirlo.
Coerenza: 8 /10
Per coerenza intendo tanto la logicità tra le varie azioni e sequenze quanto l’inerenza con il contest e quanto richiedevo. Per quanto riguarda il primo punto, la ragazza non compie nessuna vera e propria azione, per cui non si pone nemmeno la questione; per quanto riguarda il secondo punto, credo che tu sia riuscita a centrare il fine del contest mostrando il disturbo come si presenta, e in una maniera tale che il lettore può percepirlo e provarlo egli stesso (almeno è quello che è successo a me). Non c’è necessità che tu dica: “questa ragazza è ansiosa” perché si capisce perfettamente e il coinvolgimento emotivo è un punto in più: l’ansia è la vera protagonista della storia, arrivando ad annullare la protagonista stessa. Inoltre, hai calato il disturbo nella realtà quotidiana, di tutti i giorni, mostrando, appunto, “il lato oscuro” di quella che potrebbe essere una ragazza qualsiasi (una compagna di corso, la tua migliore amica, una parente, te stessa); hai preso alla lettera le parole: “mostratene tutte le sfumature, le luci e le ombre, le sensazioni e i pensieri, scavate nella parte più oscura e remota dell'animo umano e mettetelo su carta” e ne sono davvero soddisfatta perché hai centrato il punto. La mancanza di una vera e propria storia, dello sviluppo del contesto in cui essa si muove, però, ha limitato questo racconto a essere niente più che un estratto: non sappiamo come questo disturbo si rapporti con le altre persone, come lei lo gestisca e come viene visto, limitando la visione ai soli pensieri della protagonista. Ciò che io chiedevo era anche una storia, un qualcosa che potesse mostrare come le persone, sia che ne siano coinvolte in prima persona, sia che siano esterne, sia che ne siano affette, gestiscano questo genere di problemi; mi sarebbe piaciuto vedere interazioni, sviluppi e qualcosa di più approfondito.
Scorrevolezza: 10/10
Nonostante le frasi lunghe e la sintassi ridondante, la storia ha un ritmo incalzante, ben cadenzato e ansiogeno, ciò, però, non ne inficia la scorrevolezza e il racconto fluisce fluido, in un crescendo sempre maggiore, sempre più opprimente e tragico, fino ad arrivare al triste epilogo e alla domanda finale che lascia con una sensazione di angoscia e tristezza. È un racconto che nonostante la pesantezza data dalle atmosfere si legge in fretta, grazie a uno stile agile e piacevole, e alla presenza di frasi perlopiù correlate; un sapiente uso della punteggiatura e la semplicità di base contribuiscono a rendere il tutto più fluido e l’ho letto senza quasi essermi accorta di essere giunta alla fine.

-Personaggi:
Caratterizzazione: 6/10
Da un punto di vista oggettivo non si ha alcun tipo di caratterizzazione e, forse, da un lato, è un bene perché ognuno può immedesimarsi in essa, ma dall’altro limita il personaggio alla sua sola ansia e lo appiattisce su questa caratteristica. Non sappiamo nulla di lei né sul suo aspetto fisico né sul suo carattere, al di fuori del fatto che sia estremamente ansiosa; ma non sappiamo come questa riesca a gestire la sua ansia, se sia in gradi di gestirla o si lasci sopraffare da essa, come pare nei suoi pensieri. Abbiamo solo il suo punto di vista e lo stesso è ristretto e limitato, impedendo un qualsiasi tipo di sviluppo. È un’ombra e nulla più, e questo limita tantissimo il personaggio e le sue potenzialità.
Originalità: 5 /10
Si tratta di una ragazza, come qualsiasi altre, e i suoi pensieri possono essere i pensieri di qualsiasi altra, per cui non vi è nulla di originale o inedito in lei. Non c’è nemmeno molto da dire a riguardo, siccome è l’unico personaggio e lo stesso ha poche caratteristiche che non riescono a elevarlo dalla sua condizione di “personaggio basilare” senza caratteristiche particolari.
-Gradimento personale: 9/10
Il coinvolgimento totale di questa storia credo sia il suo punto forte. Il lettore riesce a immedesimarsi perfettamente e a provare quello stesso stato di ansia che prova la protagonista, forse io sono avvantaggiata perché, più o meno, è lo stesso genere di pensieri che mi faccio ogni volta, ma anche chi magari non è ansioso per natura riesce a capire l’angoscia e l’apprensione insita in ogni singola azione, anche la più banale e scontata. Ogni gesto diviene fonte di preoccupazioni e insicurezze, ogni parola, ogni sguardo, persino ogni decisione divine il punto per una rete che si dispiega in mille altri fili, in cui rischi di rimanere impigliato e soffocare.
Questo racconto trasmette proprio un senso di soffocamento, di oppressione tale per cui si capisce perfettamente in cosa consista l’ansia. Non viene mai dichiarato che la ragazza soffre di questo genere di disturbo, ma si capisce perfettamente. E il fatto che l’ambientazione sia attuale – uno scorcio di una qualsiasi giornata di una ragazza qualsiasi – rende il tutto ancora più palpabile e vicino. Purtroppo, la storia è limitata a questo squarcio che, per quanto mi sia piaciuto, non va oltre la semplice descrizione dei pensieri di una ragazza durante la sua giornata ma, fondamentalmente, non sappiamo nulla di lei: di come gestisce questa ansia, di come si relazioni con gli altri e di come gli altri si relazionino con lei. Per quanto mi sia piaciuta, soprattutto per le emozioni che ha suscitato in me, rimane comunque una storia fine a se stessa, immobile. 
 
-Utilizzo pacchetti 7/10
Obbligo: 5/5: Il disturbo è stati espresso perfettamente: la ragazza vive in un’ansia continua, per qualsiasi cosa (e l’ansia generalizzata non è rivolta a un particolare oggetto o situazione) e questiona tutto, prendendone in considerazione le varie conseguenze sempre catastrofiche e letali, ma senza mai far seguire al pensiero l’azione. E secondo m hai reso perfettamente questa caso…Hai fatto venire ansia persino a me.

Bonus: 2/5: La citazione, anche se non in maniera specifica impregna l’intera storia: per ogni decisione la ragazza valuta i pro e i contro come se, effettivamente, ne dipendesse la sua vita. Per cui, per quanto mi riguarda la citazione è stata inserita e utilizzata, sebbene non sia stata riportata, è visibile e si può associare a essa.
 
-Totali: 79/100

Recensore Veterano
17/04/18, ore 23:17
Cap. 1:

Rende perfettamente l'aggrovigliarsi di pensieri di una persona che soffre d'ansia. Ogni cosa sembra un ostacolo insormontabile, anche un semplice passo, la più semplice attività quotidiana.
Non si visualizza un vero e proprio personaggio delineato, perché questo brano è costruito in modo che un po' tutti noi possiamo identificarci, non è vero?
Complimenti, mi è piaciuto molto e tu sai scrivere molto bene ^*^

Recensore Master
11/04/18, ore 22:49
Cap. 1:

Ciao, piacere di conoscerti^^
mi sembra un'ottima descrizione di un GAD (disturbo d'ansia generalizzato) con spunti ossessivi (che peraltro sono assai frequentemente associati al primo).
Hai reso molto bene la pervasività del sintomo, il suo insinuarsi in ogni aspetto della vita quotidiana, il suo corrodere qualsiasi cosa, togliendo tranquillità e fiducia, rendendo la persona incerta, costantemente preda dei suoi dubbi ansiosi, incapace di distaccarsene.
Ottimo lavoro, complimenti!^^

Recensore Master
11/04/18, ore 16:43
Cap. 1:

Buon pomeriggio.
Forse ne soffro anch'io xD ho sempre ansia per tutto xD spero di no.
Complimenti, un buon testo.
Buona giornata :)