Recensioni per
Almost Blue
di Aliseia

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/11/18, ore 12:01
Cap. 1:

«Eppure sono ancora dolci, come la prima volta…» 
che dolce <3 


Nondimeno Tristan la trovò bella. Bella e annoiata come una tigre in gabbia.
è esattamente così che vedo Rebekah! Non avrei saputo descriverla meglio!

Tristan si voltò, lo sguardo di Hayley era su di lui. Certo entrambi ricordavano un’analoga scena.

mm quale?

Un piccolo ribelle che cacciava le mani in tasca nell’impotenza di non poterle usare. Non sapendo che fare: di sé, della propria vita. 

ma quaindi quando dice che questa donna l'ha condannato, intendeva Hayley?

Non riesco a capire perché Tristan dice a Hailey che tra lui e Elijah non è mai cominciata. Non è vero 😕😕

Ho finito di leggere però davvero la cronologia di questi avvenimenti mi ha molto confuso 😅
Cioè mi stavo convincendo che il presente fosse Tristan che camminava e assorto pensava al jazz, il problema sono gli altri episodi in che ordine sono posti, mi sono confusa tantissimo tra passato e presente. Se mi puoi fare un breve riepilogo di quanto tempo passa tra una scena e l'altra, te ne sarei grata, perché gli episodi contrassegnati dagli asterischi non mi sono stati di aiuto 😅


Ps comunque secondo me la tua storia dove hai fatto ballare Elijah e Tristan potrebbe essere benissimo un missing moment di questo capitolo 😍😍😍
A presto!
(Recensione modificata il 01/02/2021 - 06:10 pm)

Recensore Master
16/04/18, ore 19:12
Cap. 1:

Come ti avevo anticipato nel messaggio su Messenger, questa mi è sembrata una storia molto malinconica, un po' il riflesso del periodo che entrambe, per motivi diversi, stiamo passando e anche il segno del fatto che la quinta stagione si avvicina e quindi dovrai di nuovo confrontarti con il canon, Hayley e tutte le stupidaggini che tireranno fuori gli autori!
E' una bella storia senza dubbio, ma ricorda più le prime che scrivevi piuttosto che le ultime, in cui si respirava un'aria di sollievo, riposo dalle sofferenze quotidiane e evasione... Elijah ritorna a casa e Tristan deve di nuovo confrontarsi con tutti i suoi antichi fantasmi, innanzitutto con la disapprovazione della famiglia di Elijah e con la presenza di Hayley.
E proprio il fatto che tu abbia "rimesso in campo" la maledetta cagnetta mi ha fatto pensare che la tua storia risenta particolarmente delle tue preoccupazioni di fronte a questa quinta stagione ormai prossima. Una Hayley totalmente fredda, che finalmente appare quale è sempre stata ossia incapace di provare sentimenti, desiderosa solo del suo egoistico benessere, finalmente le hai fatto cadere la maschera ipocrita e falsa che gli autori le hanno messo in faccia per cinque stagioni e l'hai descritta esattamente per ciò che è.
Ma non è certo su Hayley che mi voglio soffermare. Ci sono stati molti punti della storia che mi hanno colpita, purtroppo tutti dolorosamente, ma era inevitabile visto il ritorno al canon e la fine del sogno. Era da un bel pezzo che non mi infuriavo tanto con Elijah, ma stavolta lo avrei davvero preso a schiaffoni, ipocrita e falso anche lui quanto la sua degna compare! Prima insiste per portare Tristan con sé a villa Mikaelson, ma poi non alza un dito per mettersi dalla sua parte, non fa un accidenti per fermarlo quando lui, dignitoso come sempre ma con la morte nel cuore, lascia la casa. Anzi, peggio ancora, nonostante tutto quello che c'è stato nel mezzo, Elijah ricerca un barlume di sentimento negli occhi di Hayley, si mette dalla sua parte, umilia Tristan facendolo sentire ancora una volta il mostro, il pericolo per Hope e per i Mikaelson, sceglie di restare accanto alla lupa per riprovare ancora una volta a formare quell'ipocrita, banale, melmosa parvenza di normalità. Distrugge tutti i sogni di Tristan e le sue fin troppo ottimistiche speranze di un lieto fine. Lo fa andare via da solo, avverando tutte le sue peggiori paure. E mi sono veramente imbestialita pensando che era solo merito di Tristan se Elijah era lì, se aveva ritrovato la memoria, se aveva ricordato la sua famiglia e i suoi cari. E' stato Tristan ad andare a cercarlo a Manosque, a impegnarsi anima e corpo per aiutarlo a ritornare se stesso, a rieducarlo come vampiro, a fare per lui ciò che Elijah non aveva mai fatto, pur avendone il dovere come suo Creatore. E a Elijah è bastato rivedere la famiglia e Hayley per dimenticare, stavolta consapevolmente, tutto quello che Tristan ha fatto per lui e scegliere di nuovo la falsità e la meschinità di una pallida imitazione di rapporto normale. Guarda, mi sono talmente infuriata che non so nemmeno cosa mai potrà fare Elijah per farsi perdonare, perché a questo punto se fossi Tristan lo manderei davvero a quel paese una volta per tutte e mi rifarei una vita con chiunque altro, che di sicuro saprebbe meritarsi l'amore del Conte De Martel milioni di volte più di quell'insensibile egoista e approfittatore! Vorrei tantissimo che Tristan si vendicasse sul serio, spezzando il cuore a Elijah come gliel'ha mille e mille volte spezzato lui, facendogliela pagare per tutto il male che gli ha fatto! Perché Tristan ha fatto di tutto per Elijah, non solo tutto quello che ho già ricordato andando a ricercarlo fino a Manosque, ma anche sottoponendosi all'umiliazione di incontrare la sua famiglia e Hayley. Perché la vera paura di Tristan, secondo me, non era tanto quella di incontrare "la donna che lo ha condannato", come dice in una delle prime scene, quanto quella che poi si è realizzata, ossia che Elijah, ancora una volta, scegliesse lei e la sua famiglia, lasciandolo andare via, ancora una volta solo, ancora una volta col cuore straziato, ancora una volta abbandonato.
Quel Tristan solitario, sconfitto, stretto nel cappotto e con le mani in tasca per le strade di New Orleans mi ha veramente devastato... e adesso vorrei vederlo tornare da vero Lord della Strix, con tutta la sua forza e la sua dignità, mostrandosi a Elijah finalmente libero dal loro legame malsano e distruttivo e al fianco di qualcuno che lo ami veramente, per fare a pezzi il cuore di quel maledetto egoista e lasciarlo alla sua distruzione. Perché a questo punto nient'altro merita Elijah.
Eh sì, questa storia mi ha risvegliato davvero tante emozioni e soprattutto una rabbia furibonda, ma anche... la curiosità di ascoltare quella canzone in due versioni e scoprire se mi piace o no il jazz!
Come sempre, le tue storie mi fanno dimenticare la difficile quotidianità e le brutte giornate e, nel bene e nel male, mi portano a vivere nel mondo dei nostri personaggi, sentendoli molto più reali di tutto quello che mi passa accanto... e per questo ti ringrazio! <3
Un grande abbraccio e alla prossima!
Abby

Recensore Junior
15/04/18, ore 22:13
Cap. 1:

Questa storia è magica. L’ho letta per tre volte di fila e ancora non mi è chiaro che cosa devo dire. Ogni volta trovo un particolare che mi ispira e mi incanta. Ad ogni lettura colgo un significato o comprendo un dettaglio. Questa storia è come New Orleans... una creola dagli occhi chiari.
Almost Blue. Dopo aver letto per la prima volta, sabato (ieri), ho ascoltato la canzone nelle due versioni. Devo confessare di amare il jazz, (quella sua melodia struggente mi assomiglia) ma di non esserne un’intenditrice, anzi non conosco nè interpreti nè autori, ma lo stesso mi rispecchio in quella musicalità. A me e a big piace il jazz, forse perché siamo fatti della stessa pasta, capoccioni testardi e destinati a commettere sempre sgradevoli errori per quel senso del dovere che ci paralizza e ci inchioda. Ma poi si incontra un tipo dagli incredibili occhi blu e il mondo si sconvolge e tutto quello che credevamo di essere o non essere si ribalta. Almost me, almost you, almost blue.
Perché io ne ho fatto un mantra happinessisblue.
Non sceglierà il verde immobile e marcio del bayou. Il bayou puzza. Il mare profuma. L’acqua del mare è blu e respira. Il bayou è verde e melmoso. Marcio, come lei. Se fino ad ora avevo creduto di odiarla... ora poi... le strapperei il cuore con le mie mani.
Vorrei correre dietro a Tristan, il ragazzo scontroso e camminare con lui, le mani in tasca, e dirgli che quella è una cretina e non vale la suola delle sue scarpe. Vorrei scompigliargli i capelli sulla nuca e dirgli che io sarò il suo cavaliere medievale e che non permetterò a quel grosso idiota di fargli male, neanche col pensiero. Ma altrettanto vorrei dire, sempre al grosso idiota, che deve piantarla di sentirsi sbagliato: noi lo amiamo esattamente com’è. E chi non lo capisce non ha capito un piffero di nulla.
Devo infine ringraziarti per la dedica e le citazioni e per quelle labbra coperte di zucchero leccato via... (ecco... Aehm...)
Devo ringraziarti per questa magia, per questa storia che ... non so spiegarlo... hai presente il passo di Elijah? Ecco uguale. È ritmica, sensuale, molleggiata, pericolosa e magnetica. E mi ha fatto venire voglia di andare a New Orleans a vedere se è davvero così. E di assaggiare quelle labbra coperte di zucchero e quelle altre bagnate di bourbon...
E grazie per i nostri ragazzi che sono belli oltre ogni limite.
Shall we begin? E il cuore si ferma anche a me. Il modo in cui si accomoda le labbra mentre lo dice è più sexy e sfacciato di ogni altro gesto. O l’ardente sguardo che brucia sulla pelle.
E insomma darling tutto tutto.
Scusa se sono sconclusionata e confusionaria.
Ma l’emozione mi arriva a ondate e mi travolge.
(((Madame i Littles ed io ti amiamo sopra ogni limite, sappilo)))