Recensioni per
Work Addiction
di sakichan24

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/06/18, ore 20:17

Wow. Complimenti, questa storia è bellissima. Saki-chan, Saki-chan... mi sembra di conoscere questo nome, ma per qualche motivo non ricordo perché mi suoni familiare. In ogni caso, se è tutta una mia paranoia, mi presento: sono Giandra (puoi chiamarmi anche Alexa, Alex, Ale, San, Sandra-- /come vuoi/) e sono qui per recensire questa tua bella storia (maddai). Innanzitutto, devo ammettere che all'inizio capivo perfettamente Bill: cavolo, a volte sembra che la gente attorno a te sia fatta apposta per romperti i coglioni mentre lavori/studi, e l'ho presa sul ridere, ma dopo ho capito che la situazione fosse molto più seria di quanto sembrava.
Inizio con il dire che scrivi bene, in maniera fluida, pulita, senza errori. Ho solo trovato un'imperfezione di puneggiatura, quindi davvero complimenti. Inoltre permetti al lettore di entrare magnificamente nella psicologia del personaggio e questo mi piace. Nel senso: quello che scrivi, lo fai apparire normale, perché appunto è dal punto di vista di Bill, però il lettore consciamente sa che ciò che legge non è del tutto normale. Non dovrebbe esserlo, almeno secondo il mio personale parere: arrivare a trascurare la tua famiglia, ma soprattutto te stesso, per realizzare un obiettivo, qualsiasi esso sia, non va bene. Insomma, la costanza, la determinazione e la perseveranza sono la chiave di tutto, ma non devono sfociare nelle manie ossessive (che, vedo, sono un po' il tema della tua raccolta). Mi è piaciuto come hai inserito questo argomento, la visibilità dell'addiction, come un serpente invisibile che striscia rigo per rigo. Lo senti ma non lo vedi. Geniale.
Poi in generale io adoro Bill (quell'episodio dell'anime in cui è comparso è così puccio e dolcibottoso), ma non stento a credere che la pressione del suo lavoro possa indurlo a diventare così. Del resto, per quanto sia egoista con la sua famiglia, lui lo sta facendo davvero per tutti gli Allenatori del mondo, oltre che per la fama. 
Secondo me inoltre un'altra mania della storia è anche quella del bisogno di raggiungere la perfezione, che naturalmente è irraggiungibile in quanto tale. Questo porta ovviamente a crisi nervose ed eccessi di lavoro magari anche insoddisfacenti. 
Mi piace, mi piace, mi piace. Lo stile è semplice, ma conciso, chiaro, ti permette di captare ogni emozione. Ho immaginato la sorella che, povera, va via in lacrime, mi ha toccata. Complimenti. Te la do verde, verdissima!

Alexa.