Recensioni per
Croce e Delizia
di meiousetsuna
Questa minilong è assolutamente meravigliosa! In alcune parti ammetto di aver sofferto, e non poco, ma come sempre hai compensato con vagonate di piccole perle preziose e fuori dal comune. John su tutti <3 Ecco, forse (premetto che questa è una recensione per l'insieme dei 3 capitoli) per i miei gusti, il linguaggio è un po' troppo aulico, ma non è una critica, sono gusti, e, anzi, la cosa crea uma forte caratterizzazione alla tua storia. Mi è piaciuta davvero moltissimo. |
😍😍😍😍😍 |
Bella, Bella, Bella questa storia. Ammetto che mi si è sbriciolato il cuore come un cracker quando i due tesoro si lasciano e ti confido che avrei preso il padre di Watson a badilate di taglio sui denti. Però ecco, il tuo John mi fa sognare. In qualsiasi universo o contesto tu lo metta!! Me ne sono innamorata come di Rett Butler, niente da fare. Perché è un uomo buono, capace di slanci passionali e di dare la vita per chi ama. E non vengo mai delusa da te, anche in questa storia l'occhio a cuoricino mi è venuto. John che sfiderebbe chiunque abbia pretese su Sherlock, John che gli dona la sua immoralità ed è capace di sfidare le convenzioni di tutta un'epoca. E poi Sherly bellissimo, sensuale ma così fragile. Vabbè mi hai letteralmente conquistata. Poi, e te lo sottolineo ancora, sono innamorata della tua fluidità e del tuo lessico. Scrivessi anche le istruzioni per lavare i capi di lana beh leggerei commovendomi non poco. Un abbraccio grande!! Alla prossima fic. Betta |
Ciao Eccoci infine. La tua storia è stata travolgente, come le passioni che narra; calda e preziosa come il sangue che l'attraversa; capace di far girare la testa come il valzer che risuona nelle lussuose sale dei palazzi in cui è ambientata. Detto questo, che ne dici, mi sarà piaciuta? Trattandosi di una cosa tua era quasi scontato, Violetta ed Alfredo non potevano trovare un migliore reboot, vista la sfiga che da anni li perseguita in ogni nuova edizione de La Traviata. A presto |
Direi che, quella con cui hai scritto la parola "fine" alla storia, è la conclusione che più è adeguata, infatti, se non ho capito male, John è diventato un vampiro come Sh ed il suo destino sarà per sempre accanto a lui. |
Leggere questo capitolo è stato come essere sulle montagne russe. Dalla gioia dei due amanti ci hai fatto passare alla crudeltà del padre di John (riconosco in lui il "mio" caro Brent), portandoci al sacrificio di Sherlock e alla gelosia di John. Per un attimo ho temuto che Sherlock si lasciasse morire, poi è ricomparso un rinsavito e dolcissimo John, che ha sacrificato tutto se stesso per amore di Sherlock. Confesso che ho pensato che tu (tu) avessi ucciso John!!! Ma come!!! La tremenda sono io!!! Mi volevi togliere lo scettro? E, infatti, John non solo non è morto, ma è stato trasformato in vampiro e vivrà in eterno con il suo amato Sherlock. |
Una conclusione felice che arriva dopo dei passaggi sofferti, eppure doverosi se si vuole rispettare l'opera alla quale ti sei ispirata. Non avrei potuto immaginare il padre di John in nessun'altra maniera, se non così. L'adattamento in questo senso (quello legato a La Traviata) ti è riuscito perfettamente. La separazione che avviene a un certo momento ho creduto potesse segnare una fine definitiva del loro amore, la macchinazione è al centro di tutto, un inganno orrendo e viscido fatto da un uomo che non si chiama né Moriarty, né Smith o Magnussen, ma che è altrettanto malvagio (pur non essendo marchiato Conan Doyle). In realtà subisco una strana fascinazione per i cattivi, mi ritrovo ad ammirarne l'intelligenza e la furbizia, quando ci sono. Qui non saprei davvero come definire Mr Watson se non con pessime parole, ma ho ammirato tanto tutti i dettagli fisici e comportamentali che di lui hai offerto. Anzitutto, la maniera in cui si copre naso e bocca prima di entrare nel "covo" dei vampiri. Quasi avesse paura d'infettarsi. Mantiene buone maniere e un atteggiamento composto, ma la durezza delle sue parole viene fuori da una dialettica fine e sottile, tipica della società dell'ottocento. C'è veleno in ciò che dice e un disprezzo mostrato a toni pacati e quasi eleganti. Sherlock, ovviamente, reagisce in maniera più impulsiva e mostrando dell'evidente nervosismo. E ci mancherebbe... Quel che sto cercando di dire è che ho apprezzato la caratterizzazione del padre di John. |
Stupenda, questa storia mi prende sempre più. Adoro le descrizioni, come ci porto direttamente nella tua immaginazione, davvero, posso vedere tutto, dai pizzi, ai nastri, dalle tende pesanti al lampadario. E poi la sensualità del tutto. Sherlock é la creatura più sensuale di cui abbia mai letto, le sue movenze, i vestiti, le parole. Mi ha stretto il cuore il suo racconto. E poi John che amo alla follia, così fiducioso e disposto a donarsi totalmente. |
Eccomi, pronta ad immergermi di nuovo nell’atmosfera preziosa e sensuale della tua storia. |
Ciao tesoro <3 questa storia continua ad intrigarmi, non che avessi dubbi^^. Non sono una grande esperta di vampiri, ne ho letto ma non molto a riguardo, dubito comunque che la conoscenza del tema sia in qualche modo vincolante poichè mi sono accorta che quando si tratta di vampiri, nelle ff ognuno fa un po' come vuole, un po' come per il soulbond... |
Ciao, leggendo questo capitolo ho ritrovato tutti quegli elementi che di solito mi fanno chiudere una fanfiction all'istante. In questo caso non l'ho fatto perché, come ho detto, mi interessava molto leggerla. E naturalmente mi interessa ancora. Anzi, mi sono convinta che una storia di questo genere forse ne avrebbe guadagnato da una struttura differente, con più capitoli e spalmando i fatti in uno spazio più largo. In questo modo arriva tutto quello che deve arrivare, ma appare come leggermente "schiacciato". La convinzione di John nel voler salvare Sherlock e la fascinazione che subisce sono perfettamente inerenti e lineari alla prima puntata della prima stagione, ma qui risultano un attimo stirati. L'innamoramento nei confronti di Sherlock appare come un po' troppo forzato. Forse non ci avrei fatto caso se fossero stati entrambi umani, ma in questa maniera ho avuto la sensazione che John prenda troppo a cuore Sherlock troppo in fretta. Che accetti il fatto che è un vampiro con una straordinaria velocità. O forse penso a quello che avrei pensato io al suo posto e mi chiedo come possa accettare la sua condizione tanto alla svelta, al punto da innamorarsi di lui. Questo sempre che io abbia capito giusto. Nel senso, le storie sui vampiri spesso mi mettono in imbarazzo perché non so mai cosa aspettarmi. E questo non solo su trama e personaggi, ma anche nella biologia stessa. Molto spesso hanno una connotazione differente a seconda di quello che l'autore vuole scrivere, il che è assolutamente corretto. I cambiamenti sono anche a livello visivo, non soltanto di biologia. Oppure ci sono particolari sul legame con gli umani che in altre storie non ci sono. Quindi appena inizio a leggere una storia non so bene dove poi si andrà effettivamente a parare in questo senso. Tempo fa avevo letto una fan fic (in un altro fandom) in cui uno dei due era un vampiro e l'altro era un umano legato a lui in senso vitale. Nel senso che se moriva il vampiro, moriva anche l'umano e l'umano faceva un po' da sacca di sangue illimitata. Il vampiro lo curava e proteggeva e l'umano gli donava, in cambio, del sangue. Questa è una cosa del genere? Me lo sono domandata mentre leggevo, ma poi mi sono detta che sembrava invece un'altra cosa ancora. Insomma, non so mai bene cosa aspettarmi quando leggo storie sui vampiri. Lo so, sono pessima. |
Povero Sherlock, che ha deciso di porre fine alla propria vita. E povero John, che se ne innamora subito, desiderando salvarlo da se stesso. |
Eccomi qui, mi inginocchio sui ceci crudi chiedendo venia per il mio ritardo. Che dire? Normalmente ne so pochissimo di vampiri, forse quello che ho letto nei libri delli zio King, so che solitamente sono brutti, sporchi e cattivi. Invece qui mi trovo Sherlock che è di un bello unico. Questo per dirti che i vampiri non sono esattamente il mio genere ma ritengo che, se mi fermassi a ciò che piace o meno a me, sarebbe come dire che i limiti del mio intelletto sono i limiti del mondo. Invece non è così, anche perché credo che ci sia un bello oggettivo e questo é proprio il tuo modo di scrivere. Questa storia mi ha catturato con la |
Oh my Gooood!! Setsyyyyy che mi combini??? Il mio piccolo cuore non regge.... la bellezza infinita di Sherly vampiro mi ammazza e Greg??? Il mio Rup che se la spassa coi vampiri ghghghgh adoro! Scemenza personale a parte tesoro sono curiosissima , adoro!!! La tua scrittura è impeccabile come sempre, te lo ripeterei all'infinito! Bravissima, mi intriga assai e poi le au sono il mio pane. |
Non sono solita usare l'espressione "l'ho letta soltanto perché sei tu", perché in effetti è rarissimo che io legga storie su argomenti che non amo particolarmente, però questa volta mi tocca ammetterlo perché è vero e la storia l'ho letta solo perché sei tu. Io odio le storie sui vampiri, sono brutalmente sincera nel dirtelo perché non ho ragione di indorare la pillola, né di dirti che le amo alla follia quando la verità è ben altra. E infatti evito tutte le Johnlock in cui rientrano queste creature, perché so già che in una recensione sarei inclemente e tendenzialmente molto di parte. Credo che criticare una storia solo per via di un argomento trattato sia ingiusto, in questo è sacrosanto il "non ti piace, non leggere" e lo rispetto sempre. Questa volta ho fatto un'eccezione. Anche se ho tentennato prima di decidermi, l'ho fatto fin dal giorno in cui hai pubblicato. La aprivo, leggevo e rileggevo note e titolo e poi la chiudevo perché mi dicevo che non ce la facevo a leggere di vampiri. Oggi invece mi son ritrovata ad aprirla e a leggerla tutta di getto. Una parte di me ne era affascinata, perché ricordavo la tua steampunk ambientata in epoca vittoriana e ricordavo del tuo tocco delicato per quell'epoca storica. E poi è ispirata alla Traviata... E ricordavo che mi avevi detto che la stavi scrivendo ed ero curiosa anche per questo. Quindi eccomi qua, alla fine e dopo aver tentennato anche troppo. Soprassiederò al fatto che non tollero quei tizi con i denti a punta e mi concentrerò su tutto il resto (anche perché qui l'argomento è soltanto sfiorato). |