Recensioni per
Croce e Delizia
di meiousetsuna

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/06/18, ore 20:28

Questa minilong è assolutamente meravigliosa! In alcune parti ammetto di aver sofferto, e non poco, ma come sempre hai compensato con vagonate di piccole perle preziose e fuori dal comune. John su tutti <3 Ecco, forse (premetto che questa è una recensione per l'insieme dei 3 capitoli) per i miei gusti, il linguaggio è un po' troppo aulico, ma non è una critica, sono gusti, e, anzi, la cosa crea uma forte caratterizzazione alla tua storia. Mi è piaciuta davvero moltissimo.
Un abbracio,
SB

Recensore Veterano
26/05/18, ore 01:24

😍😍😍😍😍
Scusami per il ritardo imperdonabile. Ma con le storie a capitoli ho sempre un rapporto contrastante perché voglio iniziarle e finirle in un a volta sola e non sempre riesco ma stasera finalmente eccomi qui❤️.
Innanzitutto grazie mille per la dedica, sono qui ogni volta tu ne sentirai il bisogno😘
Questa storia è bellissima, adoro Londra e adoro i vampiri, da quelli di Stoker a quelli di Vampire diaries per arrivare a Twilight ed i diari della famiglia Dracula quindi mi sento un po' come nel paese delle meraviglie.
Adoro l'amore che traspare in ogni riga e capitolo. L'amore di John, il suo prendersi cura di Sherlock, un vampiro, per tanti considerato un mostro ma per lui un essere fragile e meritevole di amore, tanto amore tanto da prendersi cura di lui, amarlo, venerarlo.
L'incredulità di Sherlock nel trovarlo al suo fianco la mattina dopo è stata un colpo al cuore, una tenerezza che quasi mi ha fatto male, e John che gli ripete ancora una volta che lui non è come gli altri ma che lo ama e gli ridarà col suo amore la voglia di vivere. Detesto profondamente il padre di John e spero con tutto il cuore faccia la morte più infelice e dolorosa e lenta del mondo in preda a sofferenze disumane per anni.
Brutto bastardo 😡😡.
La lettera che Sherlock scrive a John sacrificandosi per farlo tornare dalla sorella è stato un pugno forte alla bocca dello stomaco, ancora adesso le lacrime mi rigano il viso al dolore che ho provato. Ma hanno dimostrato chiaramente chi in tutta questa storia è il vero mostro e chi invece anche "senz'anima" dimostra un amore talmente grande da scaldarmi il cuore nonostante tutto il male. E John che salva ancora una volta Sherlock? Non è vero che rinuncia alla sua vita.. Ok non sarà più umano ma la vera rinuncia sarebbe stata continuare a sopravvivere alla non presenza dell'amore della sua vita. Invece lui ha scelto la sua nuova famiglia, la vita che voleva vivere con la persona che amava più di se stesso.
Grazie per questa bellissima ed intensa storia d'amore❤️❤️❤️

Recensore Junior
23/05/18, ore 05:44

Bella, Bella, Bella questa storia. Ammetto che mi si è sbriciolato il cuore come un cracker quando i due tesoro si lasciano e ti confido che avrei preso il padre di Watson a badilate di taglio sui denti. Però ecco, il tuo John mi fa sognare. In qualsiasi universo o contesto tu lo metta!! Me ne sono innamorata come di Rett Butler, niente da fare. Perché è un uomo buono, capace di slanci passionali e di dare la vita per chi ama. E non vengo mai delusa da te, anche in questa storia l'occhio a cuoricino mi è venuto. John che sfiderebbe chiunque abbia pretese su Sherlock, John che gli dona la sua immoralità ed è capace di sfidare le convenzioni di tutta un'epoca. E poi Sherly bellissimo, sensuale ma così fragile. Vabbè mi hai letteralmente conquistata. Poi, e te lo sottolineo ancora, sono innamorata della tua fluidità e del tuo lessico. Scrivessi anche le istruzioni per lavare i capi di lana beh leggerei commovendomi non poco. Un abbraccio grande!! Alla prossima fic. Betta

Recensore Veterano
18/05/18, ore 13:53

Ciao Eccoci infine. La tua storia è stata travolgente, come le passioni che narra; calda e preziosa come il sangue che l'attraversa; capace di far girare la testa come il valzer che risuona nelle lussuose sale dei palazzi in cui è ambientata. Detto questo, che ne dici, mi sarà piaciuta? Trattandosi di una cosa tua era quasi scontato, Violetta ed Alfredo non potevano trovare un migliore reboot, vista la sfiga che da anni li perseguita in ogni nuova edizione de La Traviata. A presto

Recensore Master
14/05/18, ore 16:05

Direi che, quella con cui hai scritto la parola "fine" alla storia, è la conclusione che più è adeguata, infatti, se non ho capito male, John è diventato un vampiro come Sh ed il suo destino sarà per sempre accanto a lui.
Quindi ha trionfato l'amore, quello vero, quello che vive del sacrificio reciproco e dell'annullamento nell'essere amati.
Una storia terminata, un po' di dispiacere per una bella esperienza di lettura che si conclude. Ho parlato di "un po'" di tristezza perché sono sicura di ritrovarti in questa sezione con altre storie di qualità, come sai scrivere tu.
Qui, come già ti ho scritto, ho piacevolmente ritrovato lo Sh splendido e prezioso di "Masala Chai" ed il John impetuoso e dolce,suo degno compagno.
La natura del vampiro, secondo me, si addice ad Holmes, per il suo fascino particolare e tendente al gotico, alle tinte particolari di ciò che può far riferimento all'atmosfera dark.
Dunque, da parte tua, caratterizzazione indovinata anche questa, con sguardi costanti all'IC dei personaggi per non snaturarne del tutto la potenzialità espressiva.
Greg, Mike, Irene e, naturalmente, i protagonisti, pur trovandosi in AU, non si discostano troppo dal mondo che ruota attorno al 221b.
Per esempio la breve comparsa di Stamford richiama la mitezza e la simpatia che ce l'hanno reso simpatico in ASIP.
Proprio una bella storia, che avrebbe meritato, forse, un più ampio respiro, distribuita in un numero superiore di capitoli. Comunque, brava davvero.

Recensore Master
13/05/18, ore 22:37

Leggere questo capitolo è stato come essere sulle montagne russe. Dalla gioia dei due amanti ci hai fatto passare alla crudeltà del padre di John (riconosco in lui il "mio" caro Brent), portandoci al sacrificio di Sherlock e alla gelosia di John. Per un attimo ho temuto che Sherlock si lasciasse morire, poi è ricomparso un rinsavito e dolcissimo John, che ha sacrificato tutto se stesso per amore di Sherlock. Confesso che ho pensato che tu (tu) avessi ucciso John!!! Ma come!!! La tremenda sono io!!! Mi volevi togliere lo scettro? E, infatti, John non solo non è morto, ma è stato trasformato in vampiro e vivrà in eterno con il suo amato Sherlock.
Che dire?
È stato un bellissimo lieto fine, per una bella e romantica storia d'amore.
Sei stata bravissima a tenerci incollati allo schermo.

Alla prossima.

Ciao!😄

Recensore Master
13/05/18, ore 21:46

Una conclusione felice che arriva dopo dei passaggi sofferti, eppure doverosi se si vuole rispettare l'opera alla quale ti sei ispirata. Non avrei potuto immaginare il padre di John in nessun'altra maniera, se non così. L'adattamento in questo senso (quello legato a La Traviata) ti è riuscito perfettamente. La separazione che avviene a un certo momento ho creduto potesse segnare una fine definitiva del loro amore, la macchinazione è al centro di tutto, un inganno orrendo e viscido fatto da un uomo che non si chiama né Moriarty, né Smith o Magnussen, ma che è altrettanto malvagio (pur non essendo marchiato Conan Doyle). In realtà subisco una strana fascinazione per i cattivi, mi ritrovo ad ammirarne l'intelligenza e la furbizia, quando ci sono. Qui non saprei davvero come definire Mr Watson se non con pessime parole, ma ho ammirato tanto tutti i dettagli fisici e comportamentali che di lui hai offerto. Anzitutto, la maniera in cui si copre naso e bocca prima di entrare nel "covo" dei vampiri. Quasi avesse paura d'infettarsi. Mantiene buone maniere e un atteggiamento composto, ma la durezza delle sue parole viene fuori da una dialettica fine e sottile, tipica della società dell'ottocento. C'è veleno in ciò che dice e un disprezzo mostrato a toni pacati e quasi eleganti. Sherlock, ovviamente, reagisce in maniera più impulsiva e mostrando dell'evidente nervosismo. E ci mancherebbe... Quel che sto cercando di dire è che ho apprezzato la caratterizzazione del padre di John.

Sì, la separazione c'è ed è una coltellata nello stomaco. A un certo punto ho temuto il peggio e, anzi, ho creduto che John fosse morto per davvero. Tutta la parte vampiresca è stata apprezzabile, al solito ci sono cose che mi perdo nella biologia dei vampiri, ma in questo capitolo ha pesato meno che nel precedente. In realtà la scena in cui Sherlock beve il sangue di John, fa parte dell'iconografia di genere, quindi a quello ci sono arrivata ecco.

Sono felice che si sia risolto tutto per il meglio, e che tu abbia scritto questa storia. Non ho capito bene cos'hai in mente per il futuro, ma aspetto con ansia.
Koa

Recensore Junior
12/05/18, ore 09:12

Stupenda, questa storia mi prende sempre più. Adoro le descrizioni, come ci porto direttamente nella tua immaginazione, davvero, posso vedere tutto, dai pizzi, ai nastri, dalle tende pesanti al lampadario. E poi la sensualità del tutto. Sherlock é la creatura più sensuale di cui abbia mai letto, le sue movenze, i vestiti, le parole. Mi ha stretto il cuore il suo racconto. E poi John che amo alla follia, così fiducioso e disposto a donarsi totalmente.
Bella bella bella. Aspetto con ansia il prossimo capitolo.
Un abbraccio fortissimo.
Ti voglio un sacco di bene.
Betta

Recensore Master
07/05/18, ore 22:17

Eccomi, pronta ad immergermi di nuovo nell’atmosfera preziosa e sensuale della tua storia.
Come ho già osservato nella precedente recensione, uno dei punti di forza, di notevole impatto anche estetico, sono le pennellate sapienti con cui, via via, assembli un ritratto di Sh che ne mette in risalto l’innata eleganza ed il fascino irresistibile.
Questo grazie anche alla raffinatezza del modo con cui scrivi e con cui scegli i termini più adeguati per rendere unica, in questo caso, la presenza scenica del bellissimo vampiro.
Per esempio, per descrivere l’ombra che le lunghe ciglia proiettano sul suo volto, hai pensato a qualcosa della stessa consistenza di un liquido prezioso in cui si concentrano i tre elementi che infondono magia alla presenza di Sh: “Eterna giovinezza, potere, mistero”.
Andando avanti nella lettura del capitolo, il personaggio del “giovane” Holmes si fa più completo. Infatti, dietro la sua splendente bellezza, scopriamo una vita sfortunata che lo vede trasformato in una “merce” pregiata, come con precisione scrivi tu, in balìa di personaggi squallidi, consumati dalla perversione e dominati dall’assoluta indifferenza per le possibili sofferenze di quella magnetica creatura (“…non sono gli altri che si curano di me…”)
John lo capisce, il suo cuore “legge” il dolore di Sh e gli offre la propria vita per salvare la sua. Ce lo presenti generoso, accogliente, che sa rassicurare e offrire protezione alla fragilità ed alla disperazione del ragazzo.
Mi ha particolarmente colpito la descrizione dell’ambiente particolare in cui Gregory illustra a Watson le caratteristiche di chi lo frequenta. Hai saputo infondervi un sapore di animalesco, sfrenato piacere, commisto a quello di decadimento e di mancanza di sentimenti (“…strappandosi praticamente i vestiti di dosso…”) che infondono un colore ancora più cupo e disperato allo sfondo su cui campeggia la figura di Holmes. A togliere ulteriormente più i toni morbidi di un ballo piacevole e basta, hai inserito, con un tocco efficace, quella gran “mercenaria” della Adler che s’inserisce perfettamente nel clima cui ho accennato sopra.
Una piacevolezza IC che la riguarda: Irene, parlando a Sh, riferendosi a John dice che il nuovo arrivato “sa dove guardare” e qui mi è ritornata alla mente la scena di ASIB, con lei che, a casa sua, riceve i due protagonisti, completamente nuda e pronuncia la stessa frase. Un’altra chicca IC: la premura quasi materna di John nei confronti dell’inappetenza di Sh, che, comunque, qui ha sfumature più drammatiche.
Fai agire sulla scena un John che è stato davvero colpito dalla inimitabile e devastante presenza di Sh e, sulla rapidità del suo innamoramento, non pongo limiti.
Infatti stai raccontando di un vampiro, tra l’altro estremamente bellissimo e già ammaliante di suo: qui ricordo “Dracula” di Bram Stoker, in cui il “non umano”, interpretato da Gary Oldman, attore che, comunque ha un suo carisma, non era proprio bello come Sh ma mieteva, in modo fulmineo, vittime con il suo fascino perverso.
Perciò, le possibilità di chi ha ammaliato in modo irreversibile John di “calamitare” nella sua aura più di qualcuno o uno solo ma in tempi brevissimi, sono molto alte.
Un bel capitolo, brava.

Recensore Veterano
06/05/18, ore 19:41

Ciao tesoro <3 questa storia continua ad intrigarmi, non che avessi dubbi^^. Non sono una grande esperta di vampiri, ne ho letto ma non molto a riguardo, dubito comunque che la conoscenza del tema sia in qualche modo vincolante poichè mi sono accorta che quando si tratta di vampiri, nelle ff ognuno fa un po' come vuole, un po' come per il soulbond...
Mi piace, mi piace molto, il modo in cui John si perda in e per Sherlock è assolutamente perfetto. Un Holmes vampiro è ancora più ammaliante di quanto non lo sia già da uomo quindi personalmente ritengo che l'accorciarsi dei tempi di " innamoramento" possa starci...
Spero tu mi dia gioie, non farmi soffrire ehhhhh
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
Ti abbraccio.
Chia.

Recensore Master
06/05/18, ore 10:40

Ciao, leggendo questo capitolo ho ritrovato tutti quegli elementi che di solito mi fanno chiudere una fanfiction all'istante. In questo caso non l'ho fatto perché, come ho detto, mi interessava molto leggerla. E naturalmente mi interessa ancora. Anzi, mi sono convinta che una storia di questo genere forse ne avrebbe guadagnato da una struttura differente, con più capitoli e spalmando i fatti in uno spazio più largo. In questo modo arriva tutto quello che deve arrivare, ma appare come leggermente "schiacciato". La convinzione di John nel voler salvare Sherlock e la fascinazione che subisce sono perfettamente inerenti e lineari alla prima puntata della prima stagione, ma qui risultano un attimo stirati. L'innamoramento nei confronti di Sherlock appare come un po' troppo forzato. Forse non ci avrei fatto caso se fossero stati entrambi umani, ma in questa maniera ho avuto la sensazione che John prenda troppo a cuore Sherlock troppo in fretta. Che accetti il fatto che è un vampiro con una straordinaria velocità. O forse penso a quello che avrei pensato io al suo posto e mi chiedo come possa accettare la sua condizione tanto alla svelta, al punto da innamorarsi di lui. Questo sempre che io abbia capito giusto. Nel senso, le storie sui vampiri spesso mi mettono in imbarazzo perché non so mai cosa aspettarmi. E questo non solo su trama e personaggi, ma anche nella biologia stessa. Molto spesso hanno una connotazione differente a seconda di quello che l'autore vuole scrivere, il che è assolutamente corretto. I cambiamenti sono anche a livello visivo, non soltanto di biologia. Oppure ci sono particolari sul legame con gli umani che in altre storie non ci sono. Quindi appena inizio a leggere una storia non so bene dove poi si andrà effettivamente a parare in questo senso. Tempo fa avevo letto una fan fic (in un altro fandom) in cui uno dei due era un vampiro e l'altro era un umano legato a lui in senso vitale. Nel senso che se moriva il vampiro, moriva anche l'umano e l'umano faceva un po' da sacca di sangue illimitata. Il vampiro lo curava e proteggeva e l'umano gli donava, in cambio, del sangue. Questa è una cosa del genere? Me lo sono domandata mentre leggevo, ma poi mi sono detta che sembrava invece un'altra cosa ancora. Insomma, non so mai bene cosa aspettarmi quando leggo storie sui vampiri. Lo so, sono pessima.

Qui non capisco bene se la fascinazione di John, tanto immediata, c'entri con il fatto che Sherlock è un vampiro oppure se è solo perché è Sherlock. Forse il mio problema è che non sono abbastanza esperta ecco... Comunque sia, il capitolo resta valido, cioè, mi è piaciuta la scena in cui Sherlock tenta di spaventare John ma si rende conto che questi è troppo testardo e cocciuto. L'ho trovato molto da Sherlock, l'allontanarlo a quel modo.

Sì, la recensione è più breve, ma come ho detto non sono molto esperta del genere per fare ulteriori analisi senza avere la certezza (e ce l'ho) di star dicendo delle castronerie.
Koa
(Recensione modificata il 06/05/2018 - 10:43 am)

Recensore Master
05/05/18, ore 17:34

Povero Sherlock, che ha deciso di porre fine alla propria vita. E povero John, che se ne innamora subito, desiderando salvarlo da se stesso.
John dimostra di avere un cuore enorme, capace di fare qualsiasi cosa per chi ama, sia Harry sia Sherlock.
Il fatto che Sherlock preferisca la morte a una lunga vita tediosa e vuota, lo rende veramente IC.
Credo, comunque, che un certo Moriarty non sia lì solo di passaggio.
Mi devo preoccupare?
Aspetto paziente il risveglio del giorno dopo. Strano a dirsi, ma spero che Sherlock morda John e decida di vivere con lui per sempre.

Alla prossima!

Ciao!😄

Recensore Junior
03/05/18, ore 15:50

Eccomi qui, mi inginocchio sui ceci crudi chiedendo venia per il mio ritardo. Che dire? Normalmente ne so pochissimo di vampiri, forse quello che ho letto nei libri delli zio King, so che solitamente sono brutti, sporchi e cattivi. Invece qui mi trovo Sherlock che è di un bello unico. Questo per dirti che i vampiri non sono esattamente il mio genere ma ritengo che, se mi fermassi a ciò che piace o meno a me, sarebbe come dire che i limiti del mio intelletto sono i limiti del mondo. Invece non è così, anche perché credo che ci sia un bello oggettivo e questo é proprio il tuo modo di scrivere. Questa storia mi ha catturato con la
fluidità del tuo periodare, con i ventagli di pizzo, i nastri, i completi di velluto e le nuvole gravide di pioggia. Mi piace come stai intrecciando la storia. Adoro la Traviata, la ascoltavo sempre con mio nonno e amo quel periodo storico e il rimandare di quel periodo (immancabile il "mal sottile", tipico dei romanzi dell'epoca). Mi piace John che vuole aiutare sua sorella e sarà irretito dalle dire d'amore. Stai ideando una storia stupenda scritta come sempre egregiamente. Che dire? Non è il mio genere eppure la amo già perché è oggettivamente una perla preziosa.
Tanti baci,
Betta

Recensore Veterano
25/04/18, ore 01:30

Oh my Gooood!! Setsyyyyy che mi combini??? Il mio piccolo cuore non regge.... la bellezza infinita di Sherly vampiro mi ammazza e Greg??? Il mio Rup che se la spassa coi vampiri ghghghgh adoro! Scemenza personale a parte tesoro sono curiosissima , adoro!!! La tua scrittura è impeccabile come sempre, te lo ripeterei all'infinito! Bravissima, mi intriga assai e poi le au sono il mio pane.
Non lasciarmi troppo in attesa please!
Ti abbraccio Chia.

Recensore Master
23/04/18, ore 14:03

Non sono solita usare l'espressione "l'ho letta soltanto perché sei tu", perché in effetti è rarissimo che io legga storie su argomenti che non amo particolarmente, però questa volta mi tocca ammetterlo perché è vero e la storia l'ho letta solo perché sei tu. Io odio le storie sui vampiri, sono brutalmente sincera nel dirtelo perché non ho ragione di indorare la pillola, né di dirti che le amo alla follia quando la verità è ben altra. E infatti evito tutte le Johnlock in cui rientrano queste creature, perché so già che in una recensione sarei inclemente e tendenzialmente molto di parte. Credo che criticare una storia solo per via di un argomento trattato sia ingiusto, in questo è sacrosanto il "non ti piace, non leggere" e lo rispetto sempre. Questa volta ho fatto un'eccezione. Anche se ho tentennato prima di decidermi, l'ho fatto fin dal giorno in cui hai pubblicato. La aprivo, leggevo e rileggevo note e titolo e poi la chiudevo perché mi dicevo che non ce la facevo a leggere di vampiri. Oggi invece mi son ritrovata ad aprirla e a leggerla tutta di getto. Una parte di me ne era affascinata, perché ricordavo la tua steampunk ambientata in epoca vittoriana e ricordavo del tuo tocco delicato per quell'epoca storica. E poi è ispirata alla Traviata... E ricordavo che mi avevi detto che la stavi scrivendo ed ero curiosa anche per questo. Quindi eccomi qua, alla fine e dopo aver tentennato anche troppo. Soprassiederò al fatto che non tollero quei tizi con i denti a punta e mi concentrerò su tutto il resto (anche perché qui l'argomento è soltanto sfiorato).

Per prima cosa ti ringrazio per il ringraziamento che mi hai fatto. Dubito fortemente di avere la capacità di curare la cultura musicale di qualcuno o anche solo di alimentare curiosità in questo senso, ma ho capito che tu ne sei convinta e va bene così alla fine. Quindi grazie per la riconoscenza.

Ho notato che la storia sarà suddivisa in tre parti. Ora e senza sapere che cosa terrai e invece lascerai andare della Traviata, mi sto ritrovando a leggerla come se fosse una semplice AU. Non voglio farmi influenzare troppo dall'opera. Come primo capitolo è molto introduttivo, ma ci sta perché se hai deciso di dividere la storia in tre parti presumo che questa sarà l'introduzione, la seconda la parte centrale in cui avvengono i fatti, e per concludere il finale. La struttura è quasi da "sonata", in effetti è molto più musicale di quel che sembra. O magari sono io che vedo le cose solo così... Questo capitolo introduce personaggi e situazioni, alternando presente e passato e mostrandoci un John che in un certo senso è già arrivato. Non ha lotte interiori per accettare la propria diversità, è chiaro che questo già è accaduto in passato. Però ha un conflitto col padre. Purtroppo non conosco questo OC nell'altra storia, quindi prenderò le sue azioni solo per quello che vedo in questa storia. Ho notato un uomo perfettamente in linea con l'uomo vittoriano in veste di capo famiglia. Forse persino sa delle tendenze del figlio o magari fa finta di non vederle, è severo nell'imporre la propria volontà a John ma perché sa perfettamente che John ha una vena di impulsività e passione che potrebbero sovrastarlo se soltanto volesse. Per ora non ha nulla di malvagio, mi pare solo rigido ma è anche vero che siamo all'inizio.

Mi sono piaciuti i personaggi di contorno come Lestrade e Mike. Fanno delle comparsate, ma sono presenze credibili e molto apprezzate. Quello che più ho preferito è la setta segreta. Ora, vampiri a parte, ricorda davvero Eyes Wide Shout, ma anche un po' The courtesan (che è una ff Johnlock che ho letto su AO3). Però ha comunque una propria identità molto solida. Ci sono molti dettagli che ho apprezzato e dietro ai quali mi immagino Mycroft (Lestrade sarà andato lì per via di qualcuno, o no? XD), specie per quel che riguarda la segretezza e l'avvicinamento delle persone al "club", se così possiamo definirlo. Molto raffinato, il posto e le dame. Il filo rosso. Il tutto è descritto in maniera superba, specie Sherlock che appare con una mano gelida, con la sua bellezza eterea e prenotando già subito John Watson. L'atmosfera è affascinante, molto affascinante. Ma su questo non avevo alcun dubbio, il fascino di quest'epoca lo ritrai perfettamente.

Che dire? Avevo, e continuo ad avere, dei dubbi ma un po' come fa Sherlock con John, sei riuscita ad affascinarmi.
Koa

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