BRIII ~
Non c'è due senza tre e quindi eccomi qui, questa volta a continuare questa meraviglia. **
Dovrò pur mettermi in pari, prima o poi! *^*
Quindi niente, ho deciso di mettere un attimo da parte le recensioni che devo fare per altri scambi - ho ancora tempo - per continuare questa, perché sì.
Quindi niente, bando alle ciance, ciancio alle bande, cervo arrosto lampante [??? - comunque 'sta cosa sta diventando il mio marchio di fabbrica, lol], direi che possiamo cominciare! **
Come ci si poteva sentire soli in mezzo a tutta quella gente?
La solitudine poteva avere forme, colori e addirittura suoni diversi. ---> ohh, povero Takumi, quanto lo capisco. Succede spesso anche a me e non è affatto piacevole.
La sua era del rosso dei capelli di Soma. Del suo sorriso non a lui rivolto e il suono della sua voce che non c'era. Non per lui almeno.
Intorno tante sagome e luci. ---> ODDIO, quanto è triste e intensa questa cosa, piango. È sempre brutto quando la persona che ami non ti considera di striscio… anche solo per finta.
Con un bicchiere di tequila in mano, ancora intatto, Takumi guardava Isshiki che tentava di trascinare nel ballo Marui e Ibusaki. ---> OKAY, so bene che questo capitolo è A N G S T allo stato puro, però questo pezzo mi ha fatto ridere perché mi sto immaginando Isshiki in grembiule - perché di certo non va nei locali vestito, cioè, stiamo parlando di Isshiki - mentre tenta di portare Ibusaki, ma soprattutto Marui in pista a ballare. E niente, tutto ciò ha del mistico.
Lui invece... si sentiva più che altro depresso.
Non è che ci fosse qualcosa che non andava o, almeno, non nel senso comune della cosa. ---> tesoro prezioso, ti abbraccio forte! T^T
Comprendo bene il suo stato d'animo: spesso, anche quando hai tutto, ti senti ugualmente vuoto. In molti non capiscono che la depressione non ha volto e può colpire chiunque, anche chi all'apparenza sembra la persona più felice al mondo. Potrei sviscerare un intero mondo a riguardo, ma non voglio andare troppo fuori tema, quindi è meglio continuare con la recensione.
Takumi aveva tutto quello che poteva desiderare: amici, un futuro brillante davanti a sé, buoni stimoli che lo portavano ad essere sempre migliore. ---> a quanto pare, però, tutto ciò non basta.
Era stata la presa di coscienza, molto tempo prima, a farlo cambiare. ---> per l'appunto.
Soma, davanti a lui, parlava con Megumi, Hayama, Ryou e Alice.
Kuga, che come sempre voleva stare al centro dell'attenzione, stava cercando di trascinare Soma con sé. ---> il midget sempre sul pezzo - e non c'è nemmeno Tsukasa!
La cosa lo infastidì. Molto spesso si era ritrovato ad invidiare il tipo di amicizia fra quei due. Perché era così diverso da quello che potevano avere loro. ---> ma no, non pensare così! Cioè, so bene come ci si sente in situazioni del genere, quindi lo capisco, però davvero, mi fa stare male il fatto che Takumi si senta così e che di mezzo ci siano le persone alle quali tiene.
Soma, mi chiedo come sia possibile tutto questo. Non ho mai negato l'ammirazione nei tuoi confronti, ti ho sempre rispettato e voluto bene. Ma man mano che il tempo passava, mi rendevo conto che l'affetto stava mutando in qualcos'altro di cui non oso pronunciare il nome. Non è il fatto di essermi innamorato di un ragazzo il problema. Il problema è che sei tu. Non puoi capire cosa significhi non sentirsi all'altezza di una persona. ---> io… sono senza parole. Davvero, mi rispecchio tantissimo in Takumi, sono tutte esperienze che ho vissuto e quasi mi viene l'istinto di voler fare qualcosa per lui, nonostante sia consapevole del fatto che si tratti di un personaggio fittizio.
Perché è così. Io e te siamo partiti da eguali, ma mentre tu andavi avanti e splendevi, io avevo l'impressione di rimanere un passo dietro di te.
È troppo tempo che rimugino se allungare o no una mano nella tua direzione, ma la paura mi ferma. Che cosa ne sarebbe di noi, se mi dichiarassi?
Non voglio rischiare, ma non voglio rimpianti.
Che situazione. ---> in questa seconda parte del pensiero di Takumi mi sono emozionata tantissimo. La paura di dichiararsi è una cosa che "colpisce" più o meno tutti e per motivi diversi. In questo caso, poi, ci sono un sacco di altri fattori che vanno a complicare il tutto - e a renderlo ancora più Angst…
Il ragazzo lanciò un'occhiata alla donna, la quale si era offerta di accompagnarli per "tenerli d'occhio". Peccato che era bastato solo un po' d'alcol per metterla fuori gioco.
"Lo so... ma non mi va...", affermò. ---> JUN-SENPAI SEMPRE SUL PEZZO.
"Mh... perché ho l'impressione che la cosa riguardi Soma?"
"Eh... eh?", fece arrossendo. "Ma che dici?"
"Suvvia, non penserai davvero che non se ne sia accorto nessuno! Guardi Soma in un modo che... beh, di certo non è amichevole. È palpabile il tuo interesse". ---> la cosa che mi è piaciuta, in questa storia in particolare, è il fatto che sia stata proprio Erina la prima a parlare con Takumi di questa cosa. Sì perché Erina a tratti sembra la più "imbranata" per quanto riguarda l'amore, mentre in questa storia non si fa alcun problema a dialogare con gli altri di questa cosa. Mi piace molto, sì.
Bene, vedo che ve ne siete accorti tutti tranne il diretto interessato. ---> vabbé dai, stiamo parlando di Sōma, tipico di lui.
Perché anche se il timore di perderlo era tanto, l'incertezza era ancora di piu. ---> eh sì, concordo in pieno.
"Bene, ma facciamo un accordo. Lo faccio se tu dici a Hisako quello che provi per lei".
Takumi vide l'espressione di Erina cambiare drasticamente.
Questo non se lo aspettava, eh?
"C-che...?"
"Non penserai davvero che nessuno se ne sia accorto!", esclamò imitando la sua voce. "Cosa c'è? Dopo tutti quei bei discorsi, adesso non mi dire che ti tiri indietro!". ---> how to rigirare la frittata level: Takumi Aldini. E gli riesce BENISSIMO. Povera Erina… non se lo aspettava, lol.
Erina si sentì divampare. Erano chiari i suoi sentimenti per Hisako. Erano sempre state insieme, sin da bambine e, man mano, l'amicizia era divenuta altro. Si era sempre data un freno. Esattamente per lo stesso motivo di Takumi.
Alle volte si contraddiceva da sola. ---> strano ma vero, non shippo la Erina × Hisako. Sì, sono una bestia di Satana traditrice della patria… ma Hisako faccio ancora fatica a digerirla! T^T
A parte il fatto che comunque la Erina × Hisako è decisamente più canon della Rindou × Erina… che quest'ultima è proprio una crack pairing e quindi rippissimo.
MA VABBÉ, DETTAGLI.
E con quella frase, avevano suggellato il loro accordo. ---> il quale porterà ad una serie di casini - quasi - irreparabili.
Il cuore mi batte così forte. Adesso ti giri e mi sorridi. E io tremo come uno stupido. Ma davvero sto per dichiararti il mio amore?
Sembra una cosa... così di altri tempi. ---> non ce la faccio, Takumi mi fa troppa tenerezza.
"Andate a fare le cose sconce?", scherzò Alice. ---> l'intervento di Alice fujoshi inside non poteva di certo mancare ~
"Mh? Con qualcuna? No, in realtà no. Anche volendo non ho tempo"
Sì! Grazie, Dio! ---> gli esulti interiori di Takumi sono gli stessi che faccio io quando succedono cose belle nelle fanfiction, scan dei Manga e altro. U G U A L E .
"C-capisco! Ah... eh...mi stavo chiedendo... se qualcuno - una persona qualsiasi si dichiarasse a te - come la prenderesti?".
L'espressione di Soma cambiò drasticamente.
E adesso perché mi guarda così?
"Non sono interessato"
Cosa?
"Eh...?"
"Gli direi che non sono interessato. L'amore non fa per me, nella vita ci sono cose più importanti. Non lo credi anche tu?". ---> ti giuro che, quando lessi questo pezzo la prima volta, mi sentii morire dentro. Davvero.
Si era aspettato di tutto, un rifiuto, magari di essere anche preso in giro, ma quello... quello no. ---> nemmeno io, seriamente.
Ti detesto. Sei sempre stato così, strafottente al massimo. Forse devi ancora crescere da questo punto di vista. O forse è colpa mia perché, nel profondo, io ci speravo! ---> infatti. Alla fine Takumi ci sperava, eccome se ci sperava. Ed è proprio per questo che il dolore è amplificato.
Faceva male. Al cuore, a tutto. Takumi non voleva sentire quella pesantezza al cuore, voleva solo svuotare la mente. Così sollevò lo sguardo: davanti a lui c'erano tanti e tanti tipi di alcolici. Non ne era mai stato un amante – la tequila di poco prima ancora bruciava – ma si diceva che quello fosse il modo migliore per svuotare la mente. E così avrebbe fatto. ---> quando sei deluso non pensi ad altro se non a svuotare la mente. Anche con qualcosa che magari, nel quotidiano, eviteresti. E Takumi ha scelto l'alcool. Già.
Dopotutto, cosa poteva succedere? ---> … ho gli occhi lucidi.
Probabilmente, se avesse saputo, non le avrebbe neanche dato il tempo di parlare e le sarebbe saltata addosso. ---> sì, decisamente, sarebbe troppo da Hisako.
Ecco che la mia sicurezza va a farsi friggere.
Respira. ---> amore Erina. Amore bello. Ho iniziato ad amarla alla follia grazie alle tue fanfiction e a quelle di Mari. Ogni volta che leggo di lei mi sciolgo. Come facevo a detestarla prima, dico io.
Quanto diamine aveva bevuto? Eppure si era distratta solo per poco! ---> COME SEMPRE. Uno si distrae un attimo e nel mentre accade il finimondo.
"Non posso lasciarti, rischi di diventare molesto. Come diamine hai fatto ad ubriacarti?"
"Non sono ubriaco" ---> C E R T O !
"Accidenti", si lamentò lei. "Ti sembra il modo? Che penserà Soma appena ti vedrà così?"
"Soma?", domandò. "Ah, Soma. Tanto non ha più importanza" ---> ma se non ci credi nemmeno tu.
Davanti a lui, Megumi aveva afferrato saldamente Soma e lo aveva baciato.
Baciato sulle labbra.
Lei stava baciando lui e lui stava baciando lei. ---> … dannazione.
Sentì qualcosa all'altezza dello stomaco. Qualcosa che gli provocò un forte senso di nausea. Poi sentì il cuore battere veloce nel petto.
E' questa la gelosia. ---> sì, confermo: questa è la gelosia. Ed è una bruttissima bestia.
Pensi di poter prenderti gioco di me, Soma? Prima mi dici che per te l'amore non è importante e adesso ti trovo che baci un'altra?
E se non è per amore, per cosa è? Per passatempo! Ah, non è proprio da te!
E allora dillo. Dillo che hai capito tutto ma che sei stato troppo codardo per rifiutarmi. Perché se mi fossi avvicinato io per baciarti, ti saresti scostato, vero?
E' perché sono io quello sbagliato. ---> i tipici e brutti pensieri dati dalla gelosia e dal fraintendimento. Perché Takumi ha interpretato male tutto, ma non è colpa sua: è ovvio pensare male alla vista di una scena del genere, soprattutto dopo ciò che gli ha detto Sōma. Che casino, mamma mia, CHE CASINO.
La sua rabbia, mischiata all'alcol, si stava solo preparando ad esplodere. ---> ed io, nonostante sappia bene cosa accadrà più avanti, ho comunque avuto i brividi. Per l'ennesima volta.
"Ma... sei impazzita? Cosa hai fatto?!"
"Eh... eh? Cosa ho fatto?", fece la ragazza ridendo. ---> Megumi ubriaca non mi piace. Nel senso, non perché ha baciato Sōma, ma proprio perché cambia, non è più se stessa.
A quanto pare Soma ci aveva preso. L'alcol poteva portare a fare delle cose davvero strane. ---> sì… ne so qualcosa.
"SOMA! COSA CAVOLO HAI FATTO?!".
Il ragazzo rabbrividì nel sentire la voce di Erina. Quest'ultima iniziò a strattonarlo.
"Ahi! Ma si può sapere cosa avete tutti stasera?!"
"Ah, lascia perdere, sei un idiota! Aiutami piuttosto a trovare Takumi".
Takumi? Cosa c'entra lui? ---> EH, POI VEDRAI.
… vedrai.
VEDRAI.
V E D R A I .
Cioè, l'ho scritto sul serio?
Mamma mia, quanto son pessima…
Lo odio ma lo amo. ---> I LOVE YOU, BUT I HATE YOU, BUT I LOVE YOU, BUT I HATE YOU.
Se solo non fossi così sbagliato... se solo non fossi io, le cose sarebbero diverse. ---> non dire così, che poi piango ancora di più.
Kuga si accorse di lui e, nel vederlo tutto solo, decise di avvicinarsi.
"Hey, Takumicchi! Non aggirarti solo come un cane! Vuoi un po' di compagnia?" ---> è la prima volta in tutta la vita che trovo Kuga "inopportuno"… h e l p .
Kuga lo adocchiò, decidendo di andargli dietro. ---> il midget sempre sul pezzo - più o meno.
Soma non aveva idea dove Takumi fosse. E non capiva perché si fosse arrabbiato. Forse era stato un po' troppo cinico nell'esprimersi? ---> D E C I S A M E N T E .
Ma no, non poteva essere quello, Takumi non avrebbe avuto motivo di rimanerci male, malgrado tutti i suoi discorsi non gli fossero ben chiari. Forse anche lui aveva esagerato un po' a bere. ---> NOOO, MA TI PARE. Succederà un casino immenso proprio per questa cosa, ma che vuoi che sia, suvvia. [Sarcasmo mode: ON].
Con un'espressione di sofferenza acuta, Takumi alzò gli occhi al cielo, mentre Kuga, seduto nel sedile posteriore, stra parlava. ---> so bene che sta per succedere una cosa bruttissima, ma il modo in cui è cominciata mi fa troppo ridere. Sono una persona orribile, sì.
"Ah, allora è questo, problemi di cuore! Sai cosa? Me lo aspettavo! Insomma, da come lo guardavi..."
"Sì, grazie tante", sbottò lui. "Adesso, se non ti dispiace, vorrei cambiare discorso"
"Oh, va bene. Perché non provo ad essere un po' più chiaro con lui?"
"Kuga! Fatti i cazzo tuoi, chiaro?!", urlò zittendolo. ---> ma nuuu, povero il midget! A parte il fatto che Takumi è stato l'unico in grado di zittire Kuga… nel canonico solo Tsukasa ci riesce.
"Io non ho niente, Yukihira. Sei felice così?! Bene, d'accordo, benissimo! Il problema non sei tu, sono io, sono io che sono sbagliato, sono io che arrivo al momento sbagliato, sono io sempre!". ---> quando si pensano tante cose tutte in una volta e si esplode… diamine, lo hai reso davvero bene.
Quest'ultimo però, anziché accendere la radio, pensò bene di infilare la chiave e far partire l'auto. ---> e da qui le cose cambieranno drasticamente. Mamma mia, ho paura a continuare.
Lui però, semplicemente si voltò a guardarlo, mostrando due iridi gelide come ghiaccio, vuote e disumane, al punto da farlo tremare fino in fondo all'anima.
Takumi?
Cos'hai?
Un sorriso strano. Quasi inquietante.
"Su, giochiamo!".
La mente annebbiata. E lui non era più lui. ---> ho i brividi, aiuto.
"Takumi, fermo! Ci farai ammazzare!"
"Sta zitto, lasciami in pace!"
"L'alcol ti ha dato alla testa. Fermati, ho detto!"
"Qual è il problema? Se io morirò, tu morirai con me!"
"Ragazzi!". L'urlo spezzato dalla paura di Kuga fu l'ultima cosa che entrambi sentirono. ---> io qui sono morta di paura. Sapevo che sarebbero sopravvissuti, questo spezzone - le battute - erano anche state riportate in uno dei capitoli precedenti, però davvero, sapere come sono andare le cose quella sera è stato davvero doloroso.
Infine il buio. Poi il duro dell'asfalto. ---> ottima l'idea di rendere l'intero incidente a rallentatore. Aumenta la suspense e ti fa sobbalzare il cuore. Seriamente, non so quanti infarti ho rischiato a questo capitolo.
La sua immagine distesa al suolo. ---> p i a n g o .
"Soma". Le labbra di mossero impercettibilmente. Le ultime sue forze usate proprio per pronunciare il suo nome.
Dio, cosa ho fatto? ---> quando ti rendi conto di ciò che hai fatto, ma ormai è troppo tardi. Bruttissimo.
L'iride e la pupilla vitrea vedeva il corpo del ragazzo che amava a pochi metri da lui. Vedeva la ferita sulla sua testa, il sangue che copioso scendeva giù dalle tempie, macchiando il suo viso.
E Kuga, Kuga era soltanto un po' più lontano. Anche lui aveva gli occhi chiusi. Non si muoveva.
Sembrava morto. Lo sembravano entrambi. ---> mamma mia, quanto mi sono sentita male a questo pezzo. È stato tremendo e ti è riuscito maledettamente bene.
Adesso sto iniziando ad avere paura. ---> PENSA A TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO QUESTO CAPITOLO.
E se non era più in grado di sentire dolore, significava che stava andando via. ---> ormai so tutti i capitoli a memoria, ma quando leggo certe frasi mi sento come quando li lessi la prima volta. Così per ognuno.
Bloccato tra l'incoscienza e la coscienza, tra la veglia e il sonno. Sospeso tra la vita che lo stava abbandonando e la morte che lo stava afferrando con prepotenza. ---> stessa cosa che ho scritto sopra. Stesse emozioni, stesso TUTTO. Ho i brividi…
Hayama aveva avuto un presentimento. Non avrebbe saputo spiegarsi il perché, ma era stata una sensazione così strana e conturbante da non riuscire ad ignorarla. ---> ma meno male, MENO MALE che Hayama ha questi brutti presentimenti, queste strane sensazioni. Meno male perché, se non fosse stato per lui, nessuno sarebbe sopravvissuto.
Perché nell'attimo in cui vide Soma, Takumi e Kuga stesi a terra, immobili e il rosso del loro sangue, allora sentì come se una parte di se stesso stesse morendo in quell'istante. Lui li aveva sentiti! In qualche modo aveva avvertito la morte che stava cercando di prendersi i suoi amici. ---> mamma mia, questo pezzo. Mi è rimasto impresso nella mente dalla prima volta che lo lessi. Tremendo.
Ma non si sarebbe mosso, anche se aveva paura, anche se lui non era un dottore. A guidarlo era l'istinto. ---> una sorta di istinto di sopravvivenza ma non per lui, bensì per quelli rimasti coinvolti nell'incidente. In parole povere, Akira li vuole salvare e avrebbe fatto di tutto, pur di riuscirci.
Ma Kurokiba non si mosse. C'era qualcosa nel suo sguardo che neanche Hayama stesso notò. La sua espressione, i suoi occhi sempre così tranquilli, indifferenti, si erano dipinti di un velo di terrore. Il cuore aveva preso a battere veloce e la sua volontà così ferrea sembrava essere venuta meno. Quelli erano ragazzi, esattamente come lui, che si trovavano contro l'asfalto. I suoi amici che stavano morendo davanti ai suoi occhi. E ciò lo fece sentire impotente. Gli fece paura. Lui, che non aveva paura di niente, provò terrore e angoscia. Impaurito come un bambino, davanti alla morte che aveva l'odore acre del sangue. ---> questo pezzo è stato uno tra i più tremendi dell'intero capitolo. Perché è proprio da qui che cominceranno i problemi anche per Ryou e le conseguenze che porteranno. È tutto collegato. E fa una paura bestiale.
Perché il mio respiro è così flebile... e il mio battito quasi inesistente. Lo sento, sento che sto andando via. Ma non pensate a me, perché è quello che mi merito. ---> ma anche se sei in punto di morte, Takumi, non ti permetto assolutamente di pensare a cose del genere. La tua vita vale esattamente come quella degli altri. E su questo non si discute.
Ho freddo ed è buio.
Non avrei mai pensato che sarei morto così. Così giovane. Con i rimpianti. Avrei voluto salutare i miei amici, salutare Isami, dire a Soma che lo amo.Perché Soma, non è vero che ti odio. Io ti amo. E perdonami.
Perdonami tutto.
Buio totale. ---> il mio povero cuore. Davvero, mi chiedo come abbia fatto ad arrivare a fine capitolo - anche se manca ancora un po' - sana e salva… perché davvero, qui le emozioni sono state troppo forti, troppo intense, troppo TUTTO.
In un impeto di disperazione lo colpì al petto con un pugno.
Un'azione casuale che però smosse tutto. ---> in un altro contesto, avrei definito questa azione come "ignorante", da fare un commento del tipo: "con quale ignoranza". Però una cosa del genere ha salvato la vita a Takumi, quindi va bene così.
Che succede... adesso? ---> eh… solo il tempo lo dirà.
INSOMMA, questo capitolo mi ha letteralmente maciullato il cuore.
Ricordavo bene che fosse molto tosto e pesante, ma rileggerlo per recensirlo è stato un ulteriore colpo al cuore.
Non vedo l'ora di recensire anche i capitoli successivi! *^*
Tantissimi complimenti e alla prossima,
Jill ~ |