Recensioni per
Come mulini a vento
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/12/21, ore 22:36

Ciao Rosmary!
Perdonami se sono arrivata così indietro, sfogliando le pagine del tuo profilo. Ero curiosa, però, di leggere dei tuoi Evan e Dorcas proprio dal principio (o quasi), per arrivare poi al capitolo di Interi. Solo pensandola è una coppia che mi ha sempre attirato, perché anche solo da quello che sappiamo dalla saga loro sono due miti, i morti a cui va la gloria, passati alla leggenda senza che se ne sia mai vista l’ombra, se non nei racconti di altri. Quindi, questa tua storia mi ha un po’ spezzata a metà: forse è il destino degli amori impossibili quello di spezzare, dopo essere stati spezzati o poco prima che accada. Ma la verità, la bellezza e la poesia di questa storia, mi hanno restituito queste sensazioni duplicate, triplicate. Sono così belli, fieri entrambi, dritti nelle loro convinzioni che non è possibile immaginare una fine diversa per questo loro amarsi. Nessuno dei due si tradisce, nessuno dei due tradisce la causa: hanno scelto, alla fine. Lei di avvisarlo, lui di farsi uccidere per raggiungerla, proprio dall’uomo a cui lei aveva dato la sua fiducia, l’uomo sotto cui era in servizio, come l’uomo a cui lui aveva dato la sua ha ucciso lei, folle e suicida. Non poteva spezzarsi a metà, Dorcas: non tra Evan e la battaglia contro Voldemort. Ha scelto di non scegliere, appunto, come ci dici nelle note; ha scelto che la morte le togliesse l’impiccio di essere annientata dall’amore e l’odio che provava per lui, talmente forti entrambi da sfinirla ma non finirla, non far finire loro.
Bellissime anche tutte le assonanze lupa/iena, mantide/lonza: quello che sono e quello che mostrano agli altri, quello che arriva o viene raccontato di loro. Ma solo loro si conoscono davvero, sanno la verità, imparata in quell’anno e poco più passato ad amarsi nascosti. Il tuo modo di raccontarcelo poi, in così poche righe che racchiudono tutto, è commovente. Come sempre, mi stupisco della tua bravura nel condensare così tanto in poche immagini, del tuo sezionare le parole e scegliere le più adatte e della tua bravura nel costruire dialoghi in cui ogni espressione è una stilettata dritta al cuore. La più precisa, la più accurata.
Mi affascina sempre il tuo modo di scrivere e descrivere senza farlo: solo mostrando, facendo muovere, facendo parlare i tuoi personaggi, senza una parola che sia fuori posto o superflua.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, è sempre un piacere passare da te e dalla poesia delle tue storie.
Ti abbraccio

Recensore Master
21/09/21, ore 15:31

Rosmary ma questa è un’altra poesia! ♥
Io non lo so quando smetterò di stupirmi e restare a bocca aperta ma non mi importa, il bello è proprio quello quando apro qualcosa di tuo.
(Tra l’altro scorrendo per trovare questo titolo ne ho letti troppi altri che mi hanno incuriosita, quindi le mie incursioni continueranno, ti avviso, prendila come ti pare!)

I tuoi Evan e Dorcas sono appassionati in ogni cosa che fanno, in ogni loro parola e ogni loro azione. Tu ci dai solo la loro storia tracciata a grandi linee e ce li fai conoscere sempre tramite piccole frasi e pezzi di dialoghi mostrandoci quanto loro due siano intensi e quanta vita ci sia in questo loro amore al limite.
Sono bellissimi in questa volontà di non sottrarsi mai l’uno all’altra, ardono di amore e desiderio, eppure non rinunciano mai ai propri ideali, non piegano mai i propri valori morali in favore di quel sentimento. Hanno una forza incredibile sotto questo punto di vista.
Ho amato i paragoni con gli animali che Dante incontra nell’inferno e con quelli associati da te, danno un’idea chiarissima dei protagonisti che con quelle caratteristiche si sono ritrovati uniti dal caso, dalla fortuna, in un modo che nessuno dei due si aspettava ma che li ha fatti scontrare e appartenere. Fino ad arrivare a quella spirale di egoismo e follia dalla quale nessuno dei due ha più provato ad uscire. La piccola differenza fra gli ideali irragionevoli di Voldemort e quelli di Evan è anche quello un tocco meraviglioso, una sottilissima differenza di vedute che permette però a Dorcas di abbandonarsi un po’ a quel sentimento. Non è il sangue ad animarlo, non è un mostro lui, ma parla di libertà seppure in un modo che la spaventa.
L’ultimo dialogo è una stilettata nel cuore. Alla fine, in un modo del tutto contorto, quella irragionevole appartenenza che sentivano si è realizzata.

Tu sei stata bravissima (e davvero, mi sembra anche poco ormai dirtelo) a concentrare tutta la profondità di questo rapporto in una flash così bella!
Grazie per la tua scrittura Rosmary, come sempre! ♥
 
Un abbraccio grande,
gabry

Recensore Veterano
12/08/20, ore 11:19

Ciao cara, mi ero ripromessa che prima o poi sarei passata a recensire le varie storie proposte nel gruppo, e ho iniziato (in ritardissimo, lo so, mea culpa) proprio dalla primissima che mi aveva colpito, in quanto la coppia non era decisamente una di quelle che si vedono tutti i giorni, e perché subodoravo angst a ogni riga. Mi avevi assicurato che quest'ultimo non sarebbe mancato e di certo hai saputo mantenere fede alle tue parole.
Non è mai facile gestire un amore, un legame, tra quelli che sono due nemici giurati, o che dovrebbero esserlo, soprattutto agli occhi di chi sta loro intorno. Col tuo stile in parte prosa e in parte poesia tratteggi le loro anime, dandocene un assaggio, e a ogni sorso sembra quasi di provare lo stesso dolore di Silente quando deve bere forzatamente per recuperare il medaglione. Oni parola sembra una pugnalata per il lettore, che si ritrova ora nei panni dell'uno, ora nei panni dell'altro, ora come Dorcas, legata a un amore feroce e giudicato sbagliato, ora nei panni di Evan, legato al suo credo e alla donna di cui non può più fare a meno. Tra l'altro, sono due personaggi di cui di base sappiamo molto poco, per cui doppiamente complimenti per essere riuscita a creare attorno a loro un mondo e una vita, un lavoro e un rapporto, tra loro e con gli altri (io non ci riuscirei, devo sempre muovermi su binari già ben segnati >.<).
Entrambi poi, nonostante gli ideali diversi, scelgono la stessa fine, la morte. Per Dorcas, come sottolinei tu, è una non scelta, perché non sarebbe riuscita più a scegliere tra il dovere e il sentimento che prova per Evan; per quest'ultimo, rimane l'unica scelta possibile dopo che Voldemort gli ha portato via la donna che ama.
Davvero, tantissimi complimenti perché con poche parole hai dato voce a sentimenti e personaggi in maniera incredibile.
Se avessi ancora spazio la inserirei nelle preferite, ma visto che lo spazio è colmo, la inserisco a pieno titolo nelle ricordate.

Ho notato che hai scritto anche altro su di loro quindi prima o poi riuscirò a trovare tempo e modo per passare nuovamente da te, quindi a presto!
Lina Lee

Recensore Master
11/07/20, ore 13:59

Io non so veramente cosa dire.
Cioè, dal tuo gruppo stiamo scoprendo tutti meraviglie. Ma questa, oh cavoli. Troppo bella. Troppo troppo. 
Se non ci fosse stato il tuo gruppo non so se l'avrei mai scoperta (avrei già cominciato Paradiso perduto, mi aspetta) però con la presentazione delle coppie che hai fatto io dovevo passare e... cavoli. Che storia.
Innanzitutto, è una poesia. Una poesia in prosa, una poesia d'amore, una storia straziante e poetica, cioè, è una meraviglia e sto facendo una recensione abbastanza sconclusionata probabilmente, però hai scritto un CAPOLAVORO.
Li ho shippati tantissimo e credo che li shipperò per sempre grazie alla tua fic. Evan mi piace, oh, il fascino dei cattivi, al solito, ecco che torna. Loro sono attratti l'uno dall'altra, si sorridono immediatamente, lo scambio di battute è fantastico, le fiere di Dante sono inserite sottilmente in modo perfetto, la tua storia ha un ritmo entusiasmante, poetico, sono l'amore! Ho amato anche il fatto che tu abbia specificato la durata della loro storia, trecentosessantaquattro giorni e due ore, come a dire che il loro amore è stato tale che è stato ricordato in ogni secondo, wow.
E che dire del finale, io sono colpita e affascinata. Voldemort si fa sempre odiare, appare appena, ma lo descrivi come il male che ride di tutti e fa annegare tutti, l'ho detestato ancora una volta, ho provato vero odio per lui e per il suo commento.
E ho amato Evan e Dorcas, sono incredibili. Hai scritto del loro amore come se fosse una poesia, il finale con le parole di Evan è... tutto. Semplicemente tutto. Li hai caratterizzati in modo tale da farceli sentire, vivi, intensi e ricchi.
Oh, tesoro mio, scrivi un capolavoro dietro l'altro, ti adoro, anche questa viene listata, ovviamente, mi trasmetti un sacco di emozioni indescrivibili. <3

Recensore Master
06/07/20, ore 05:13

A orari un po’ indecenti come mio solito (poi pretendo anche di scrivere cose sensate…), ritorno da Dorcas ed Evan ❤.
 
La struttura e lo stile di questa flash sono semplicemente stupendi – come sempre, aggiungerei –, e tanto potenti e inconfondibili da essermi rimasti impressi sin dalla primissima lettura. Credo di averti già annoiata abbastanza sui dettagli per cui amo l’impostazione che hai dato alla flash, ma ci terrei ad aggiungere che ammiro sempre la tua straordinaria capacità di condensare in poche parole – sempre cariche di significato e sempre così eleganti – ben più di quanto cinquecento parole potrebbero narrare. Sembra di aver letto così tanto di loro, una volta giunti alla fine, da avere un’idea completa e precisissima della loro relazione e delle loro caratterizzazioni (cosa in cui credo abbia notevolmente influito la simmetria che vede dare lo stesso identico spazio ai due, in modo da dipingerli appieno entrambi e dando loro luce con la stessa intensità).
Ma venendo alle caratterizzazioni, che in “Tracce di tutto” avevo trattato più velocemente, devo dire che mi fanno impazzire. È bellissimo come giochi sulla netta opposizione dei loro valori, che in fin dei conti sono l’unica notizia che abbiamo di loro che possa concorrere a caratterizzarli, per cui, pur scegliendo di salvare sempre l’altro, non abbracciano mai il suo mondo. E non potrebbero nemmeno, sono due soldati che in questi valori credono fino in fondo. L’immagine di questo Evan idealista, in particolare, mi ha rapita: il modo in cui crede nei propri ideali, che trova giusti e in cui crede senza remore, ideali che vorrebbero i maghi liberi di essere e non in clandestinità per proteggere i Babbani che nemmeno sanno o ringrazieranno mai (quasi più vicino a quei giovani Albus e Gellert, che alla malvagità disumana di Voldemort), sei riuscita a renderlo in modo davvero potente. Bellissima la scelta di utilizzare gli animali per racchiudere la sua essenza, in particolare l’uso delle due fiere dantesche (e va bene, qualsiasi riferimento a Dante mi avrebbe visto capitolare – ma immagino non ti stupisca, sentire questo), che hai saputo amalgamare in modo magistrale nel testo, così che siano un tutt’uno con esso.
E altrettanto stupendo è il personaggio di Dorcas, questa guerriera che “sceglie di non scegliere” e pur di rimanere fedele ai propri valori e non doverlo mai affrontare preferisce andare ad affrontare Voldemort di persona. È straziante come lei si renda conto di non poterlo redimere, e nonostante questo, nonostante lo conosca e sappia cosa e chi sia, non smette mai di amarlo, fino alla fine e oltre.
Il modo in cui sei poi riuscita ad inserire il fanon nel canon, “giustificando” le rispettive morti, che lette alla luce di questa visione non sono altro che ancora più strazianti da leggere. In quel dialogo finale, così d’impatto, ci sono tutto l’amore e tutta la tragedia che li connotano: leggerne è stato un colpo al cuore, che ancora adesso fa male. Eppure, quanto è profondo e vero, sincero, il legame che narri, e quella conclusione sancisce ancora di più: non si può proprio non innamorarsene.
 
Non credo di aver toccato tutto e aver scritto la recensione degna di questa storia – ma come si può? È semplicemente troppo sublime –, ma spero si sia capito quanto abbia amato questa lettura. Bravissima, non smetterò mai di ripetertelo e di lasciarmi ammaliare dalla tua scrittura a ogni nuova storia.
 
(Giusto perché sono tremenda e non faccio cross-over da un po’, ti informo che ho trovato l’altra Lily/Remus – mi sento molto fiera delle mie “abilità” da investigatrice – e prima o poi arriverò anche lì, sperando di non annoiare troppo: ho sempre timore di essere assillante a girovagare e appestare i profili altrui di recensioni).
 
Un abbraccio e a presto,
Maqry

Recensore Master
05/07/20, ore 18:13

Io non so perché ho letto questa storia, l'ho amata e non l'avevo recensita!! (Orrore!) Poi oggi ho letto la presentazione della coppia e mi sono detta che avevo già letto quella storia ed ero altrettanto convinta di averla recensita. E invece no. Quindi eccomi qui a fare quello che avrei dovuto fare la prima volta che l'ho letta.
Mi è piaciuta moltissimo questa storia e loro due sono bellissimi. Mi piace come li hai caratterizzati attraverso il poco che si sa di loro. Mi piace anche il ritmo che hai dato alla storia con questi brevi dialoghi dove tutto è bianco o nero perché loro sono su due fronti opposti di una guerra e nel tentativo di venirsi incontro si finisce sotto il fuoco di qualcuno (come effettivamente accade).
La chiusura con Dorcas che sfida Voldemort per liberare Evan è bellissima, un vero colpo di scena e l'ho amata. Lei è una vera e propria eroina. <3
Bravissima Rosmary, questa storia mi era rimasta e mi rimarrà nel cuore.
Un abbraccio,
Sev

Recensore Master
17/05/20, ore 23:12

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ciao, Rosmary!
Devo dire che è stato semplice scegliere quale delle tue storie suggerire per le Storie Scelte del sito, perché questa piccola flash mi è rimasta impressa fin dalla lettura. Penso meriti di essere inserita tra le scelte perché è una piccola perla, che parla di personaggi secondari in maniera autentica e intrigante, pur rispettando appieno i canoni dell'opera originale.
Evan e Dorcas sono personaggi soltanto nominati e di cui si conosco solo le preferenze in ambito politico, ma tu hai dato loro vita, rendendoli autentici e meravigliosi. Quello che affascina di questa storia è proprio la contrapposizione tra bene e male, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. È il dilemma più antico del mondo e, nel tuo racconto, prende vita attraverso i tuoi personaggi, si incarna nel loro amore che è un imperativo che sfida qualunque convenzione morale o convinzione personale. Gli ideali bruciano, in questa storia.
Ho trovato affascinante l'idealismo del tuo Evan che, pur rappresentando il male, è candido nelle sue convinzioni: non pensa affatto di essere un assassino, ne è la prova il suo tentare di spiegare a lei la propria ideologia, nel tentativo di portarla con sé. Mentre Dorcas, così indomita, ferma nelle sue idee, sicura di sapere ciò che è giusto, ma incapace di negarsi o di tradirlo. È impressionante come, in poche parole, tu sia riuscita a creare dal nulla personaggi convincenti e profondi, e una storia d'amore che lascia il segno nel lettore, che la vede nascere da qualche sguardo, uno studiarsi reciproco per finire in un amore senza speranza. E i dialoghi sono così taglienti e vividi, è lì che i personaggi prendono davvero vita, facendo sentire la loro voce.
Il finale, poi, mi ha letteralmente, credo che tutti dovrebbero leggerlo: il modo in cui lei lo salva, tradendolo, e la disperazione di lui, che crolla in ginocchio davanti a Voldemort, dimentico di tutto se non del proprio dolore. Straziante.
Una nota di merito va al tuo stile come sempre preciso, ma in questa storia particolarmente coinvolgente. Si poteva proprio percepire il tempo scorrere, impetuoso, impressione generata dall'assenza di punteggiatura, un azzardo stilistico particolarmente riuscito. La struttura simmetrica denota inoltre la cura e la precisione con cui hai stilato questo testo, con un alternanza di punti di vista che dà voce a tutti, senza tralasciare nulla, neanche un piccolo dettaglio, per offrire al lettore uno scorcio intrigante quanto appassionante su questi due personaggi e su uno dei periodi più interessanti della saga, cioè la Prima Guerra.
In conclusione, per l'analisi da me eseguita, penso che questa storia meriti di essere inserita tra le scelte del sito.

Mary Black

Recensore Master
09/01/20, ore 10:43

Ciao Rosmary, sono venuta subito a curiosare e devo proprio dire che sono rimasta senza parole. Mi aveva affascinato l'idea di loro due insieme leggendo la tua flash per il nuovo contest di Mary, ma senza nulla togliere a "Tracce di tutto" credo che questa sia superiore, semplicemente perchè divina. Lo stile è meraviglioso, il lessico è audace ma mai esagerato, sempre calibrato e dosato nel perfetto modo per comunicare un'emozione, cosa che accade già alla prima riga quando chiami Evan "costruttore di mulini a vento". La scelta poi di unire stralci di narrazione e introspezione a battute dialogiche dislocate nel tempo è azzeccatissima, perchè riesci a raccontare l'intera storia di un amore senza trascurare mai caratterizzazione e attenzione alle emozioni. Mi hai conquistata insomma e se aggiungessi altro sarei ripetitva. Faccio solo un ultimo, necessario, plauso al dialogo finale che mi ha spezzato veramente il cuore. Un lavoro veramente immenso che inserisco tra le preferite. Alla prossima, cara, sei sempre più una scoperta!

Recensore Veterano
29/12/19, ore 13:38

Ciao! Eccomi qui per lo scambio a catena!
Come ti avevo detto volevo passare da qualcosa di slegato da Paradiso Perduto e, non essendo un'amante della coppia Fred/Hermione, ho deciso di passare di qui, incuriosita anche dall'ultima tua flash che ho letto sempre su questi due.
Questa flash mi è piaciuta davvero molto. Nell'altra non ero riuscita a comprendere del tutto i personaggi e il loro comportamento, qui invece la storia mi è sembrata più realistica e verosimile. Il fatto che io abbia trovato questa storia più convincente dell'altra però è un fatto totalmente personale, qui hai dipinto un Rosier molto diverso da quello dell'altra fic -o forse semplicemente in questa sei riuscita a far trapelare di più le sue motivazioni-, qui è un idealista con delle idee certamente non condivisibili... ma comprensibili... 
Non so perchè per me sia stato più semplice empatizzare con questi Dorcas ed Evan, insomma, non credo che abbia a che fare con lo stile, perchè stilisticamente parlando direi che le due storie mi hanno colpito allo stesso modo... (forse) semplicemente mi è molto caro il tema dell'idealista che fa scelte sbagliate senza rendersene conto, convinto di essere nel giusto. Insomma, è un tema che mi interessa e spaventa allo stesso tempo... ma che tu sei riuscita a trattare davvero bene.
Peccato che tu abbia sviluppato questa idea solamente in una flash, perchè avrei letto con piacere anche una long sull'argomento, penso che sarebbe davvero davvero interessante.
Insomma, non l'avrei mai immaginato ma questa coppia sta cominciando a piacermi!
Certo, dopo aver letto di loro credo di aver bisogno di immergermi in una piscina piena di fluff per un po', poi però dopo essermi ripresa tornerei a leggere di loro con piacere. :'-)

Ancora complimenti per questa bellissima storia struggente e a presto!
 

Recensore Master
06/05/18, ore 00:19

1 - “Come mulini a vento” di RosmaryEFP
Totale: 54/55. 

1) Grammatica e ortografia: 10/10.
 
Perfetta. 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10. 
Come ben sai, io amo il tuo stile, e questo non è un mistero. Quello che non sai è che penso che in questa storia tu ti sia veramente superata! 
La resa emotiva è stata unica, ho trovato il testo coinvolgente dalla prima all’ultima riga. A volte, visto che scrivi in una maniera molto precisa che non è sempre immediata, per i vari livelli di interpretazione presenti, puoi apparire fredda – solo ai lettori poco attenti, ritengo -, ma qui questo “problema” decisamente non si pone! Ogni frase colpisce l’immaginazione del lettore per incisività e sentimento, e io ne sono rimasta letteralmente stregata. 
Uno degli escamotage che ti hanno sicuramente aiutata in questo sono gli incisi senza punteggiatura all’interno, in corsivo: - sensazioni emozioni follie -, - amorale cinico spregiudicato –, – notti albe tramonti giorni –. Danno davvero l’impressione di un turbine di sentimento, di frenesia, del tempo che scorre: di solito non amo l’assenza di punteggiatura, ma in questo caso mi è sembrata proprio azzeccata! 
Un altro aspetto della storia che mi è piaciuto molto è la sua struttura. Ho amato l’idea di sistemare la narrazione sulla sinistra, una narrazione che spiega gli antefatti, le motivazioni e i gesti; e di lasciare la parte dei dialoghi, quella emotiva, quella dell’amore, a destra, in corsivo per evidenziarla ancora di più. Per le mie manie di simmetria, solitamente avrei detto che l’ultima parte doveva stare a sinistra insieme a tutte le altre e non in centro, ma in questo vado contro le mie stesse compulsioni e ti dico che è perfetta così: deve stare in ruolo centrale non solo perché è la parte più saliente della trama, ma anche perché è ambientata in un tempo diverso rispetto agli altri dialoghi, in un passato in cui Dorcas non era ancora morta – oltre ad essere un anticipo sul futuro di Evan. 
Inoltre, sempre per quanto riguarda la struttura, ho adorato la simmetria di queste due parti: “Evan aveva lo sguardo di una lupa affamata e il sorriso obliquo di una iena, Dorcas lo aveva temuto sin dal primo istante – un incontro fortuito: lei affaccendata tra le scartoffie del Ministero, lui annoiato dalle moleste missive di Alastor Moody. S’erano sorrisi prima ancora di guardarsi, come mossi da un istinto primordiale che non conosceva ragione.” e “Dorcas possedeva lo sguardo glaciale di una mantide insoddisfatta e il sorriso pretenzioso di una lonza, Evan l’aveva scorta in un branco di Auror – uno scrutatore indesiderato: lei dritta e indolente, gli altri scuri in volto e angosciati. Aveva maturato da subito la convinzione che Dorcas fosse un gioiello splendente gettato inavvertitamente tra i rifiuti.”. Mi piace perché descrive lo stesso momento da punti di vista differenti; le metafore degli animali, che aiutano molto in questo, sono speculari, gemelle, incentrate per entrambi i personaggi sullo sguardo e sul sorriso. L’intera costruzione generale (frase principale – specifica: altra frase) rispetta questa specularità che hai voluto mantenere, come a suggerire che Dorcas e Evan siano l’uno il riflesso dell’altra. 
Un altro aspetto che ho adorato è il lessico. Ti mantieni su un registro medio-alto estremamente curato, che dà un tono di ricercatezza al testo. 
Il testo è disseminato di immagini splendide, tutte correlate tra loro: “sguardo glaciale di una mantide insoddisfatta”, “sguardo di una lupa affamata”, “le gesta[...]quei poemi[...]intrisi di verità”, “mostro dei poemi”. 
Ho solo due appunti da farti: 
“Dorcas rabbrividiva di terrore quando lui le parlava – repulsione e amore guerreggiavano strenuamente, e annientavano lei.”: qui “quando lui le parlava” fa pensare che che sia un generico “quando parlava con lei” e non un “quando le parlava delle sue idee”. Avevo pensato che potevi specificare con “gliene parlava”, ma dà un tono colloquiale che francamente non mi piace. Però forse il passo avrebbe bisogno di essere rivisto – non che la confusione sia poi molta, è solo per amore di precisione. 
“Una mattina, però, la maschera s’era sgretolata tra le sue dita, perché Moody aveva finalmente le prove della colpevolezza di Evan.”: non è scorretto, però io avrei messo “aveva trovato”, mi dà più l’impressione di un movimento che si conclude, mentre “aveva” mi dà una sensazione di staticità. 

3) Titolo: 4/5. 
Il titolo è l’unica cosa della storia che non mi ha convinta in pieno. Sebbene non sia neanche male e mi piaccia il fatto che sia ripreso nel testo e legato al personaggio maschile principale – Evan che viene definito “un costruttore di mulini a vento” è perfetto, tra l’altro –, non l’ho apprezzato del tutto per i rimandi letterari. Appena letto, ho ovviamente pensato al Don Chisciotte di Cervantes, il che secondo me depista un po’ i lettori, facendo pensare a tutt’altro genere rispetto a quello della storia e creando aspettative falsate. 
Infine, avrei preferito qualcosa di più tagliente e di più emotivo per rappresentare al meglio questa storia così piena di un amore da spezzare il cuore. 

4) Caratterizzazione dei personaggi e attinenza ai contenuti del bando: 10/10. 
Sei stata perfetta. Non ci sono parole. 
La difficoltà con Evan e Dorcas è che sono personaggi soltanto nominati e di cui si conosce solo l’orientamento politico, e pochi altri particolari che però non sono salienti per le caratterizzazioni. Tu sei riuscita a dar vita a Dorcas e Evan, e la cosa più straordinaria è che tu sia riuscita a farlo in sole 500 parole! 
Il tuo Evan è così sfrontato! Mi è piaciuto perché, come scrivi, è un idealista: crede in quello che fa, ci crede e non pensa di essere un assassino, o un mostro. È un uomo con delle idee estreme e un padrone crudele, ma non è malvagio – e ne è la prova l’amore disperato che prova per Dorcas. 
Il suo modo di fare mi ha catturata, così pieno di orgoglio, di alterità (quando definisce i colleghi di Dorcas “insetti” mi sono venuti i brividi!), di sicurezza. E la tenerezza con cui si rivolge a lei... è talmente palese che la ami, con tutto il cuore, con tutta l’anima, e sembra che il mondo congiuri per separarli! 
Mi sono piaciuti in particolar modo i riferimenti iniziali, quando Evan viene definito un “costruttore di mulini a vento” - già da lì si doveva capire che aria tirava! - e quando scrivi che lei si era sempre sentita immune ai sentimenti: l’ho proprio immaginata, Dorcas che non si è mai innamorata, che perde la testa per un uomo dal sorriso da iena – e ovviamente Mr McFatum la deride, e quell’uomo è un Mangiamorte. 
Mi è piaciuto tanto anche che tu ti sia presa un momento per approfondire l’ideologia di Evan: sappiamo tutti in cosa credono i Mangiamorte, ma mi è piaciuto vedere che lo ha spiegato a Dorcas – presumo nel tentativo di “convertirla”, Evan l’avrebbe voluta con sé fino alla fine. 
Anche Dorcas mi è piaciuta tanto, così indomita, ingenua all’inizio, ma poi consapevole di chi sia davvero Evan e comunque incapace di tradirlo. Ho adorato che prendesse sempre di più le distanze dai colleghi – che sospettavano e giudicavano, non a torto – e l’immagine che hai utilizzato per descrivere la sua freddezza, il suo viso di marmo: “aveva tinto i propri (occhi) di gelo”. L’ho trovata veramente bella ed incisiva, come immagine, e anche tutto il significato che sta dietro questo gesto mi ha convinta in pieno. 
E il fatto che conti i giorni e le ore che ha passato insieme ad Evan! Denota proprio il nervosismo che quella relazione illecita suscitava in lei. Poi Dorcas mi ha spezzato il cuore quando, disillusa ma non disamorata, constata di essere una “stolta” perché spera “nella redenzione di un assassino”. 
Ho trovato straziante il momento in cui gli mente per salvarlo, dev’essere stato terrificante per lei andare incontro a Voldemort sapendo di non avere speranza – bellissimo però che tu sia riuscito a rifarti al canon. Ed Evan che la seguirà presto, perché non può vivere senza di lei! Che dire? Sublime. 

5) Sviluppo della coppia e del sentimento amoroso: 10/10. 
La tua è la storia che mi ha emozionata di più, che ho sentito di più come vera e mia. L’ho amata, non ci sono dubbi! 
Mi è piaciuto il ritmo lento che hai dato alla storia, nonostante fosse di sole 500 parole. La loro relazione nasce da alcuni sguardi, nonostante le dicerie su Evan, e loro si studiano; poi tutto precipita e finiscono per amarsi senza fine. Non so come tu ci sia riuscita, ma l’impressione che dà questo testo è che il tempo sia dilatato, che la storia sia molto più lunga. 
Ho amato la diffidenza iniziale di Dorcas, che però ne è già incuriosita, e la sicurezza di Evan che, più deciso di lei, sa già che lei è “un gioiello splendente gettato inavvertitamente tra i rifiuti”. Hai descritto un colpo di fulmine, che non sfocia subito in una relazione perché il mondo cerca di frenarli: Malocchio è ossessionato da Evan, su Evan si hanno sospetti terribili, e Dorcas, che è dalla parte dei “giusti”, non riesce a passarci sopra tanto facilmente – tant’è che all’inizio non pensa che le voci su di lui siano vere. 
I dialoghi sono la parte che mi ha appassionata di più, è lì che ho sentito tutto l’amore di Evan e Dorcas. Il modo in cui si parlano è pieno di tenerezza ed è estremamente limpido, perché si conoscono, si appartengono, e non hanno bisogno di nascondersi – dal mondo forse, ma non l’uno dall’altra. 
Il finale, poi, mi ha semplicemente fatta a pezzi. Il modo in cui lei lo salva, tradendolo, e la disperazione di lui, che non riesce a controllare il dolore sordo che prova e crolla in ginocchio davanti a Voldemort – è un’immagine molto forte, ce l’ho davanti agli occhi anche in questo momento! 
Il mio preferito, però, è il dialogo finale: contiene esattamente l’essenza del loro amore. Protettivo, unico, immortale, così saldo da non farsi intralciare nemmeno dalla morte. 

6) Gradimento personale: 10/10. 
La tua è la mia storia preferita, e infatti ho assegnato il massimo del punteggio soltanto a te. 
Che dire... l’ho amata, non ci sono parole. Essendo reduce dalla stesura di una one-shot sulla stessa coppia di ben 30 pagine, avevo aspettative altissime: volevo qualcosa di avvincente, drammatico, appassionante, ma anche nuovo – e non era facile soddisfare le mie idee a riguardo, ma tu ci sei riuscita alla perfezione! 
Ho amato Dorcas, così forte, così indomita, così sicura anche mentre sa di star sbagliando e sceglie di precipitare lo stesso nell’abisso con Evan. Ed Evan... impenitente, sfrontato, un idealista come scrivi tu, ma talmente innamorato! Di questa storia mi resterà sempre impresso quest’amore disperato, così tenero e al tempo stesso disperato, così commovente, destinato a finire in tragedia; e naturalmente il finale, che, messo così in corsivo, sembra arrivare direttamente da un altro mondo, da al di là del Velo, dal regno delle ombre. 
Davvero tantissimi complimenti, è raro che una storia mi faccia impazzire a questi livelli!

 

Recensore Master
27/04/18, ore 11:06

Ciao Rosmary, ti lascio la valutazione! Non ho assegnato 10/10 solo perché non si può assegnare a più di una storia, l'ho quindi dato alla mia preferita, ma anche questa flash lo merita sicuramente! Questa storia ha un sapore d'altri tempi che si adatta benissimo alla coppia protagonista, l'alone decadente che l'accompagna per tutto il testo mi ha conquistata e mi ha emozionata con un effetto climax crescente. Il finale è stato davvero il culmine, per poco non mi sono venuti i brividi! Mi piace da impazzire come hai caratterizzato Evan e Dorcas, l'idea che "S’erano sorrisi prima ancora di guardarsi, come mossi da un istinto primordiale che non conosceva ragione." è spietata per questa coppia, visto che sappiamo la fine che attende Dorcas e Evan. Spietata, ma commovente, cosa c'è di più tragico di due persone destinate a trovarsi per poi perdersi? Leggendo ho avuto la sensazione di avere di fronte un testo molto più lungo di una flash, sei stata abile con lo stile: non hai sprecato una singola parola, ogni frase è densa di significato, riesce a creare due personaggi degni di spessore e uno sviluppo della coppia intrigante in poco spazio. In particolare ho trovato geniali gli incisi, specie quelli in cui descrivi Dorcas e Evan tramite un tris d'aggettivi in corsivo liberi da qualsiasi senso di punteggiatura, danno l'idea di qualcosa che non può essere contenuto e che al tempo stesso deve essere raccontato in fretta perché tra Evan e Dorcas c'è tanto, ma non c'è tempo per viverlo. Il pathos qui è alle stelle, nonostante i personaggi si amino lontano dai riflettori la flash si rivela straziante e impietosa, soprattutto nei dialoghi. Se le parti descrittive spiegano chi sono Evan e Dorcas e cosa li attrae reciprocamente, i dialoghi scandiscono infatti le fasi della coppia, e lo fanno in maniera estremamente tagliente. Vediamo Evan e Dorcas dal momento in cui si conoscono per la prima volta a quello in cui l'una diventa tutto per l'altro, in cui dovrebbe esserci il lieto fine di coppia. Ma questa non è certo una coppia da lieto fine e le battute finali decretano l'epilogo che tutti aspettavamo. Questa flash ha il pregio di rendere l'epilogo prevedibile di Dorcas e Evan una sorpresa: gli ultimi dialoghi sono intrisi di una tristezza che toglie il fiato. Immaginando la coppia adoro la versione in cui Dorcas si dirige incontro a Voldemort per vendicare Evan, ma: “Evan, cosa faresti se Tu-Sai-Chi mi uccidesse?” “Ti vendicherei.” “E se questo non fosse possibile?” “Mi farei uccidere e tornerei da te.” è una resa nettamente migliore, spietatamente giusta per questa coppia tragica, terribilmente meravigliosa e che se fosse canon non avrebbe what if? rivali. Il finale è stato il mio colpo di grazia, mi ha fatto innamorare di ogni cosa. Complimenti!

Recensore Master
26/04/18, ore 21:42

Ciao, ti riporto qui sotto il mio commento alla storia. Mi spiace di non aver capito che l'autrice eri tu, dovrò rimediare leggendo le numerose storie che hai pubblicato.
Mi sento di ringraziarti per essere riuscita ad emozionarmi con una storia riguardante una coppia che non avevo davvero mai presto in considerazione prima.
Dopo aver letto le note, posso solo aggiungere che apprezzo ancora di più il titolo e che il tuo Evan idealista mi piace davvero da impazzire.

Veniamo ad un'altra coppia che non avevo mai considerato, direi che lo posso quasi considerare il leit motive del contest che mi ha davvero spinto a leggere di personaggi e coppie che solitamente trascuro. Ho amato il modo in cui è descritta la nascita dell'amore tra due persone opposte in tutto e per tutto e, anche per questo, innamorate follemente l'una dell'altro. Inoltre trovo che l'impaginazione alternata tra sinistra e destra in questo caso specifico abbia reso la storia ancora più fluida e coinvolgente da leggere. Il finale tragico è assolutamente perfetto per una coppia come loro, una coppia che non avrebbe mai potuto uscire liberamente allo scoperto in un mondo in cui c'era la forte contrapposizione tra il bene ed il male, un mondo in cui non potevi permetterti di fraternizzare con il nemico, figuriamoci innamorartene. Immagino che Evan si sia lasciato uccidere per ricongiungersi alla sua amata, in un luogo dove, finalmente, sarebbero stati liberi di vivere il loro amore.

Buona serata

Recensore Veterano
26/04/18, ore 21:21

Ciao, cara!
Lascio anche a te il commento come recensione.
Mi dispiace molto di non aver compreso appieno il significato del titolo, e ti ringrazio tanto per la spiegazione sul forum: alla luce di ciò, non avrei saputo trovare un titolo più azzeccato per questa storia e il destino avverso dei due personaggi :)
Per la questione "lonza": sì, sì, ricordo bene le tre fiere della Divina Commedia xD infatti, se non ricordo male, nel commento ho scritto che avevo capito il riferimento al felino... ma è stato il secondo pensiero che ho avuto, perché il primo è andato al cibo -.-" vuoi la mia fame perenne, vuoi il fatto che 99 volte su 100 utilizzo e sento il termine in riferimento al salume e non all'animale... in ogni caso, ho fatto una gran figuraccia hahahahaha

Voto 9
Parto da quello che, a mio parere, è il punto dolente di questa storia, ma metto le mani avanti perché è molto probabile che sia io tonta e non abbia colto alcune sfumature. Comunque: non mi ha fatto impazzire il titolo e non ho capito il suo significato all’interno della storia. Viene sì detto che Evan è un “costruttore di mulini a vento”, ma non mi è stato ben chiaro se in senso letterale (e a questo punto non ne capisco la scelta xD) o se in senso metaforico (e in questo caso comunque sono confusa perché non capisco quale potrebbe essere tale metafora… con i mulini mi viene in mente solo il modo di dire ripreso dal Don Chisciotte, ovvero “combattere contro i mulini a vento”, ma non credo sia questo il caso xD).
Detto ciò, un dettaglio all’apparenza così trascurabile, ha poi occupato la mia mente mentre leggevo tutta la flash, nel disperato tentativo di capire la connessione con il titolo e con i mulini in generale, e devo ammettere che mi ha un po’ rovinato la lettura.
Passando ai punti positivi (che sono tanti), in primis mi viene da sottolineare lo stile di questa flash, che trovo sia l’elemento diametralmente opposto al titolo, il vero punto di forza della storia. La prima cosa che mi ha colpito e l’utilizzo di incisi senza punteggiatura (tipo “sensazioni emozioni follie”), una scarica di immagini dirette al cuore del lettore e che permettono sin da subito di immergersi nella spirale di emozioni che coinvolge i due personaggi.
Un altro elemento che mi ha colpito in positivo è stato l’utilizzo di espressioni connesse agli animali (la mia preferita “Dorcas possedeva lo sguardo glaciale di una mantide insoddisfatta”), perché trovo sempre interessante utilizzare metafore e immagini dal mondo della natura in generale, e ho trovato affascinante la modalità con cui hai deciso di farne utilizzo per descrivere esteriormente (e, in maniera indiretta, anche interiormente) i due protagonisti. Mi ha fatto solo sorridere un po’ l’utilizzo della “lonza”: so che è un tipo di felino, ma la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo il termine non è stato l’animale, bensì il tipo di salume. Non so se è stato solo il mio caso… magari per altri il riferimento al felino è stato più immediato, e il problema me lo sono fatto solo io che penso incessantemente al cibo hahahaha magari, però, avrei utilizzato un animale dal nome più comune, tipo la lince.
Dal punto di vista formale, ho apprezzato tanto la netta suddivisione che c’è tra i dialoghi e il resto della storia, modalità di cui sono una grande fan e che spesso mi ritrovo a utilizzare anche io: trovo che sia una scelta ben precisa e che dia una sua impronta particolare alla storia in cui se ne fa uso, riuscendo così a rendere più incisivo il discorso diretto e a far risaltare determinate frasi ad hoc, attraverso le quali emerge comunque tanto dei personaggi.
Passando, appunto, ai personaggi: non leggo spesso di Dorcas e Evan, ma quel poco che ho letto (accuratamente selezionato xD) mi ha permesso di avvicinarmi alla coppia e di farmi un’idea abbastanza precisa della loro ipotetica relazione, quindi so quello che voglio leggere quando i protagonisti sono loro due: un amore malsano, preferibilmente segreto, un rapporto conflittuale che riflette la guerra intorno a loro, due personaggi forti e complessi, difficili da giudicare nonostante le loro scelte più o meno opinabili, un uomo e una donna divisi dai propri ideali, ma indissolubilmente legati al di là di essi. E sono lieta di poter dire che sono tutti elementi che ho ritrovato anche in questa storia, fatta di passione, inganni e annientamento, di un destino che urla tragedia dall’inizio alla fine, e la frase in chiusura della storia non fa altro che cementare questa previsione.
Ti chiedo scusa in anticipo per il casino che si è rivelata questa recensione: ho cercato di darle un ordine e un senso, ma avevo un milione di cose da dire e mi rendo conto che forse non sia il massimo della chiarezza xD
 

Recensore Master
26/04/18, ore 12:58

Ecco un’altra storia stupenda **. Sono molto appassionata a questa coppia ultimamente e sto pensando di scriverci sopra anche io… lo stile e la struttura della storia mi sono piaciuti molto, è dinamica e i dialoghi senza introduzione a me fanno impazzire, rendono il tutto molto cadenzato e spedito. Ho adorato la parte finale, una bellissima chiusura, che spiega anche come mai lei sia morta e perché per mano di Voldemort. In generale quindi la storia mi ha colpito, ma mi aspettavo forse un po’ più dramma, sangue e sesso da questa coppia… non sono rimasta delusa, eh, la storia è ben scritta e piacevole da leggere, ma non mi ha completamente sconvolto come altre storie su questa coppia. Comunque complimenti sia per la scelta che per come l’hai scritta.

Alla prossima!

Recensore Veterano
25/04/18, ore 22:26

Hai questa strana abitudine, Rosmarina, di farmi commuovere un po’. Scrivi di coppie inusuali, più che inusuali strambe, complicate, malsane e oscure. Come se volessi liberare le loro anime scrivendo di loro.
Ho gli occhi pesti dal sonno, il corpo indolenzito ma non potevo evitare di dedicarti un breve commento, di dedicare una recensione a te, che sei l’autrice, e alla storia stessa.
Come mi sono sempre proposta di dirti, è che tu hai davvero tanta, tanta fantasia. Specialmente nei titoli. Riesci, ogni volta, a stupirmi con una nuova trovata, che si rivela sempre più intrigante e curiosa. Questo è il primo punto a tuo favore, da aggiungersi poi al tuo modo di scrivere, di rendere il lettore partecipe alla scena, di trascinarlo – con la forza, anche – nella storia per costringerlo dolcemente ad assistere. Il mio cuore affannato dice che il sonno sta per prendere il sopravvento, ma prima voglio concludere dicendo che farai e stai facendo strada: metti impegno nelle storie che scrivi, che pubblichi, le impagini con ordine, le rendi leggibili, interessanti, degne di essere lette.
Sei così brava, Rosmarina, che le mie parole guà le conosci. E concludendo che non ho trovato alcun errore morfo-sintattico, ti saluto, mandandoti la buonanotte.
sfiorarsi

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